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spartan
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Re: Dalle elementari all'università del running (6)

Messaggio da spartan »

Se corressi a 6'30" fidati che tranquillamente avresti retto quei km, resto del parere che tanti km per un amatore ( uno che lavora e ha Famiglia) sono distruttivi, dedicare tutte quelle ore alla corsa toglie tempo alle attività quotidiane a mio avviso più importanti che appunto sono figli, moglie e perché no cazzeggio.
Gli allenamenti modulati sono secondo me il giusto compromesso per avere delle ottime performance ed evitare di essere asociale.
Poi fare 200 km al mese porta sicuramente a dei miglioramenti ma come sostengo già da tempo a prescindere da che allenamento si faccia, è normale che se non si segue un certo criterio ti fai male.
L'unico giorno facile era ieri.
Fin dove il cuore mi resse arditamente mi spinsi.
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Il Manu
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Re: Dalle elementari all'università del running (6)

Messaggio da Il Manu »

@maarco, ho diversi amici che vengono seguiti da coach, alcuni che si professano tali, e che non hanno ottenuto nessun miglioramento, e per me migliorare significa migliorare costantemente i propri PB.
C'è chi fa fare un sacco di km mensili e chi fa fare tanti lavori di qualità settimanali, senza appunto miglioramenti ed alcuni addirittura si infortunano.

Sono d'accordo anche con shaitan, è ovvio che chi perde peso poi abbia un naturale miglioramento e scatta il PB! Bisogna valutare poi a peso assestato se i miglioramenti continuano oppure no.
adrenalina ha scritto:
Il Manu ha scritto:
E complimenti allora, se il metodo con lui funziona, direi che può funzionare anche con altri.
Altri "coach" seguono metodi notevolmente diversi, e "tradizionali" oserei dire, senza ottenere gli stessi risultati! Anzi, a volte sono più gli infortuni che altro ....
Non amo fare l'avvocato del diavolo, ma: 1) che segua il suo metodo è una presunzione, non una certezza visto che non è possibile verificare; 2) definiamo cosa vuol dire "il metodo (con lui) funziona". Magari se seguiva un altro metodo andava più forte ancora. Mi attendo la facile risposta: ah no, prima seguiva altro ed andava più piano. Ok, ma a parità di tutto? Ossia, allenandosi le stesse ore mensili/settimanali? E con quanti anni di corsa dietro? Perché altrimenti il miglioramento è indipendente dal metodo. Non so se mi spiego.

Ciao!
Ti sei spiegato benissimo, allora aspetto solo che risponda RunningJo.
Il resto sono solo ipotesi ....
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Marcos
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Re: Dalle elementari all'università del running (6)

Messaggio da Marcos »

enjoyash ha scritto: @marcos a sto punto chiedi anche analisi di sangue e urine per fugare ogni dubbio sulle prestazioni di rjo
No mi basterebbe vedere gli allenamenti, non capisco cosa ci sia da ironizzare, ce li condividiamo tutti qual è il problema ?
Alla fine il forum serve anche a quello, immagino che dagli allenamenti di rjo si possano trarre insegnamenti per migliorare visto anche quanto va forte.
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enjoyash
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Re: Dalle elementari all'università del running (6)

Messaggio da enjoyash »

Tutti non credo, conosco più di una persona (runner o triatleti) che non condivide nulla e/o manco ha o aveva il GPS oppure al massimo ha 2 /3 connessioni (parenti stretti o amici intimi). pensa conosco persino qualcuno che non è iscritto a facebook o che non ha whatsapp e vive lo stesso :mrgreen: .

@spartan, no mi spiace ma non è così: a 6:30/km per Massini non dovrei correre neanche il riscaldamento perché, secondo lui, porta a infortunarsi. Quindi non è possibile seguire Massini e poi correre a +90/100 della propria VR, se non come recupero fra le ripetute.
Quanto alle ore in più da dedicare, c'è chi ha moglie e figli e lavoro e si alza mezz'ora prima senza trascurare nessuno. Se si ha la capacità e la forza di farlo non c'è problema di sorta. Se non la si ha, allora questo metodo non va bene perché ha il difetto di far correre un 40-50% di tempo in più in costruzione.

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Running Jo
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Re: Dalle elementari all'università del running (6)

Messaggio da Running Jo »

oggi ho poco tempo e quindi non parteciperò alle polemiche, anche perché finalmente ho visto tanti spunti interessanti

@il manu
si, come sanno bene quelli che seguono il 3d e come ha detto bene Enjoy, mi alleno da metà 2013 (con uno stop di 5 mesi in mezzo non per infortunio) e in questi 4 anni ogni anno ho migliorato i miei personali costantemente. Non partivo da fermo, ero già sotto i 40' per intenderci.
crop74 ha scritto: Ecco... prima di sostenere che "uno studio scientifico dimostra che..." secondo me ci si dovrebbe chiedere quanto di scientifico ci sia effettivamente dentro...

(Allo stesso tempo quando leggo post sulla vostra diatriba se il metodo di RJo "funzioni" o "non funzioni" ho pensieri analoghi :wink:)
Concordo in toto.
Tra l'altro abbiamo anche noi ormai un mini campione di persone che hanno seguito il metodo e fatto i test (la tabella in prima pagina, del 3d n.5).
Ho contato 32 utenti che hanno almeno fatto almeno due test (con un protocollo abbastanza ripetibile). Per quanto un'analisi di questi dati non possa dirsi "scientifica" per tanti motivi, cmq (non ho controllato bene) ma di quei 32 utenti se non tutti e 32 una % col 9 come primo digit credo abia migliorato.

Già questo, a mio avviso, è un argomento che confuta assolutamente coloro che dicono che con qusto modo di allenarsi "così lento" è impossibile migliorare.

@mod71
l'ambiente acido che si forma a seguito del meccanismo anaerobico sfavorisce lo sviluppo mitocondriale. E' fisiologia. Questo non significa necessariamente che lavorando l'anaerobico si vada più piano, proprio perché "accendi" un altro motore e la somma di due motori porta a risultati migliori. Il punto è un altro: quano vale la pena accendere il secondo motore che per andare al top impiega poco? Risposta: vicino alle gare, prima convine concentrarsi sul primo motore che per svilupparsi bene ha bisogno di più tempo.

@mad mat
mi pare che tu migliorasti col metodo, o no?

@spartan
assolutamente d'accordo: dovrebbe venire prima la vita e poi la corsa. Spesso invertiamo le due cose e probabilmente hai ragione, è un errore.

Per chi chiede di vedere gli allenamenti, non amo i social, non ho nemmeno facebook, anzi francamente ne ho un'opinione pr niente positiva....quindi lse non avete voglia di leggere quello che c'è sul blog, l'unica alternativa è che venite a correre con me a Roma centro...
Altrimenti vi dovete fidare di quello che vi dico: seguo le tabelle che sono sul sito e non mi dopo!
Personali:
10 km: 36'06'' (Miguel 2017)
HM: 1h19'47''(Roma-Ostia 2016)
Maratona: 2h56'58'' (Roma 2016)

Blog:http://runningjo1972.blogspot.com
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Re: Dalle elementari all'università del running (6)

Messaggio da mampr »

@Jo sono convinto che segui le tabelle sul sito però penso, ma dimmi se sbaglio, che in specifica tu sia ad un livello più avanzato rispetto a quello "sufficiente" che è presente sul blog. So che ti è già stato chiesto ma pensi in futuro di aggiungere gli altri livelli di specifica oppure ritieni che qui ancora nessuno sia pronto per tali allenamenti? grazie
Marco

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PB:
11k - 51'02" (Garmin VM10K - 22/10/2017)
21k - 1h41'44" (Cangrande Half Marathon - 19/11/2017)
41.7k - 4h03'58" (Firenze Marathon - 24/11/2019)
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Il Manu
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Re: Dalle elementari all'università del running (6)

Messaggio da Il Manu »

Grazie RunningJo :thumleft:
4 anni di miglioramenti costanti in fatto di PB valgono più di ogni parola, imho ;)

Ecco, io comunque non sono uno di quelli che potrebbe seguire il tuo metodo, chi mi conosce sa che faccio già fatica a correre un lento a 5' e fortunatamente il coach che mi segue non parla praticamente mai di lento ma di corsa facile ... che può dare adito a diverse interpretazioni :mrgreen:
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Re: RE: Re: Dalle elementari all'università del running (6)

Messaggio da shaitan »

enjoyash ha scritto: Poi non si dice che l'intensità sostituisce il maggior volume più efficacemente? Così dice anche lo studio da ultimo citato...
Sì ma se ottenete gli stessi risultati un kossovaro correndo 3h e tu correndone 7h ha stravinto lui lato metodo per andar più forti...

Cioè il miglior metodo (che poi non esiste, visto che il migliore è tarato sul singolo) è quello più economico in termini di tempo se lo scopo è andare più forte.

Se lo scopo è correre fine a sé stesso, stare all'aria aperta, divertirsi allora invece vale tutto.
Il mio diario tra pesi corsa e (ogni tanto) dieta
5k 19.07 (passaggio test) 10k 38.34 (test pista 01/22)
21k 1h23.23(Roma Ostia '22)
42k 2h58.47 (Milano '22)
6h 70.4km (Grosseto '24)
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shaitan
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Re: RE: Re: Dalle elementari all'università del running (6)

Messaggio da shaitan »

enjoyash ha scritto: @shaitan, no mi spiace ma non è così
Controlla a chi rispondi fratello, io in bocca a estranei non metto niente non sia loro (a meno che non abbia pagato prima ;-) )... per me massini è un cantante (scarso) scritto male :-D
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Mad Mat
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Re: Dalle elementari all'università del running (6)

Messaggio da Mad Mat »

@RJo, sono migliorato, ma solo in maratona (10k no ad esempio) e di poco, con il mazzo che mi ero fatto.
A Firenze 2014 (dove feci quel PB) c'era lgio e mi pare di ricordare che a lui andò molto male una mezza e malino poi la maratona stessa.

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