Perché ci facciamo del male?

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oscar56
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Re: Perché ci facciamo del male?

Messaggio da oscar56 »

A parte la protusione con la quale convivo e che si fa sentire quando mi capita di sollevare male qualche peso o dopo lavori domestici di fatica, come muscoli e tendini degli arti inferiori non mi lamento.Probabilmente i 20' di riscaldamento che svolgo sempre. I lenti da 120/130 battiti una sola uscita tecnica e una sola uscita lunga in leggera progressione il tutto per complessivi 3 raramente 4 allenamenti per 25/35km, sono un "menu" adatto a me per non farmi male. Sempre almeno un giorno di riposo o due se necessario.Stretching solo dopo l'allenamento e almeno 10' di cammino finito il compitino con dentro 3/4 allunghi molto sciolti. Io però più di tre quattro corse sui 5/10k a tutta all'anno non faccio e al massimo 15km di lungo nella stagione fresca/fredda. Di mezze tirate e mara ormai non ho più la testa e amen.Tutto questo per consigliarvi di non caricare troppo la settimana di ripetute, basta una sessione, dedicare qualche giornata in più al riposo e fare i lenti con respiro più facile anche 1'/1'15 di differenza con la vs vr e sempre 15'/20' di riscaldamento cioè puro jogging.
dal 2012 5K 24'48 - 10K 52'40"- Mezza 1h57'45
1986 5K 16'15-10k 34'28-Mezza 1h24'14"-30km 2h15'12 (MI-PV)
Adesso 7 al km e amen :thumleft:
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d1ego
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Re: Perché ci facciamo del male?

Messaggio da d1ego »

Altro caso... Forse ancora più grave. Non solo CI facciamo del male ma spingiamo potenzialmente degli altri a farselo.
32enne che corre da poco (imprecisato), obiettivo battere il moribondo. Il cardiofrequenzimetro gli ha calcolato le zone di lavoro, probabilmente basandosi sull'età. Lui racconta che la sua FC va subito in alto, che con CLI va al 90% della sua FCmax teorica dopo poche decine di secondi.
Il consiglio che riceve dai più è di ignorare il cardio e correre.
Concordo sul fatto che molti medici chiamati a consigliare sulla salute adottino un certo grado di cautela, forse eccessivo, ma perché noi non dovremmo adottarlo? Solo perché non abbiamo responsabilità "penali" in caso di incidente?
Che fretta abbiamo di far passare il moribondo al collega? Se gli consigliassimo di seguire le indicazioni del cardio in che cosa sbaglieremmo? La FCmax reale può essere diversa da quella teorica calcolata, è vero, ma noi non la conosciamo. Non sappiamo se ha fatto un elettrocardiogramma, magari sotto sforzo. 32 anni sono pochi ma giusto sulla soglia di rischio di morte cardiaca improvvisa.
La FC elevata è probabilmente indice di una preparazione atletica scarsa, al di là del cuore, prendersela comoda potrebbe essere meglio per le articolazioni, potrebbe approfittare del limite in volume e velocità per curare invece la forma...
No, il consiglio che riceve è di lasciare perdere il cardiofrequenzimetro e fare le ripetute.
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shaitan
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Re: Perché ci facciamo del male?

Messaggio da shaitan »

Mah sai non gli darei necessariamente torto qui. Posto che fissarsi con il moribondo non sia una grande idea, posto che per chi non fa i 10km in almeno 45min (o 50 per le donne) manco le farei le ripetute, trovo altrettanto poco sensato fissarsi con il cardio o usare approcci come 80/20 quando si fanno 20km o meno di corsa settimanali... In tal caso l'approccio di run less to run faster mi pare migliore.
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d1ego
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Re: Perché ci facciamo del male?

Messaggio da d1ego »

Mah... Sarà che ho appena finito di leggere un libro Lydiard-iano ma sono sempre più convinto che per la salute sia più sensato un approccio conservativo e "aerobico", soprattutto all'inizio.
80/20 è una delle mie fisse ma, anche secondo i promotori, va periodizzato. Per chi comincia è meglio fare mesi di 99/1 e poi aumentare gradualmente l'intensità. E come la misuri l'intensità se non con il cardiofrequenzimetro?
L'approccio FIRST secondo me si rivolge a chi ha già una buona base (come avevano quelli che l'hanno inventato) e comunque non può prescindere dal cross training aerobico.
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shaitan
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Re: Perché ci facciamo del male?

Messaggio da shaitan »

Il problema è che quando sei completamente de-allenato è intenso anche salire le scale... Ad andare a 8/km o hai tempo infinito e allora grazie che migliori (vedi universitari) o con 2-3 ore alla settimana blande che per una persona media non sono poche come impegno ma a quella velocità sono 15-22km ci fai pochino...

Anche perché se il resto del tempo lo passi sul divano o lavoro d'ufficio la vedo dura che il corpo debba supercompensare uno stress così diluito nel tempo.

A quel punto se parliamo di salute meglio spendere quelle 3 ore in palestra e cercare di fare i canonici 10000 passi andando al lavoro a piedi non prendendo l'ascensore etc.

Dipende appunto dall'obiettivo. Se è per la salute c'è di meglio. Se è per migliorare c'è di meglio. Se è per migliorare non avendo infortuni è da discutere...
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d1ego
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Re: Perché ci facciamo del male?

Messaggio da d1ego »

Eh si, 2/3 ore possono andar bene per il primo paio di settimane, poi bisogna gradualmente passare al triplo. D'altra parte anche il first prevede quelle ore di allenamento, non ti regala niente.
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shaitan
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Re: Perché ci facciamo del male?

Messaggio da shaitan »

beh se vuoi preparare una maratona per forza... però c'è gente che migliora costantemente con "sole" 3 ore a settimana (non io :-D)
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Re: Perché ci facciamo del male?

Messaggio da d1ego »

Ecco l'ultima del farsi del male: quelli che preparano la maratona "seguendo il metodo FIRST" ma eliminando il cross training perché non hanno tempo.

Q. Will running only three days a week be sufficient preparation for the marathon?
A. No. FIRST® has trained runners of varying abilities (from sub- three-hour finishers to five-hour marathoners) with success. Two cross-training workouts per week are an important part of the program. We recommend aerobic cross-training to supplement your running and to augment your aerobic fitness level. This includes stationary biking, rowing, elliptical, etc. workouts that are performed for the same amount of time as your typical running workout and at a similar intensity. Cross training will help maintain and promote your aerobic fitness and give your legs a rest from the pounding from the running. Cross-train on the non-key run workout days. Cross-train for the same amount of time that you might normally run.
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Re: Perché ci facciamo del male?

Messaggio da mb70 »

Non sono della stessa opinione. Il tuo esempio riguarda quelli che adottano il metodo first e poi di fatto ne snaturano la caratteristica fondamentale che è quella degli allenamenti in cross training.
Ma non è dimostrato che così facendo si vada verso l'infortunio.
In generale ti infortuni se ti alleni e non prevedi una fase di recupero. Ogni persona acquisisce con la pratica una propria sensibilità a capire se è quanto recupero è necessario. A volte qualcuno è meno bravo o più semplicemente spinge oltre il limite perché piace correre, o perché si approfitta di 10 giorni di vacanza o perché si è in preda alle endorfine.

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9/2014 10K 50'51"
10/2014 Mezza di Arezzo 1h53'53''
10/2015 Munchen Marathon 4h46''
08/2018 ricostruzione lca
10/2019 5k 24'28"
Meglio correre il rischio di non farcela che rimpiangere di non aver avuto il coraggio
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shaitan
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Re: Perché ci facciamo del male?

Messaggio da shaitan »

mb70 ha scritto: 24 lug 2018, 11:03 Ma non è dimostrato che così facendo si vada verso l'infortunio.
Dimostrato no, plausibile sì se tieni i wo chiave come se avessi svolto il cross training...

Facciamo un esempio aldilà del FIRST. Un mio allenatore mi da un piano affinché io arrivi a fare i lunghissimi a un determinato ritmo e 70-80km nella settimana di carico. Io però nelle settimane prima taglio brutalmente le sedute aerobiche, ma poi faccio i lunghissimi e la settimana di carico con gli stessi km e le stesse velocità target... e patatrac (non è automatico, ma probabile). Non è che io mi sia infortunato PERCHE' ho saltato gli allenamenti o snaturato il metodo del mio allenatore, ma perché ho fatto degli allenamenti intensi / certi numeri di km senza averne i presupposti. E ciò potrebbe capitare a chi fa il first tagliando il cross training.
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