Lavaredo Ultra Trail e Cortina Trail - Cortina d'Ampezzo (BL) - 23-25/06/2017

[ilcaso]

qui ho girato un po di foto

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[Tommy2705]

Venerdì 23 maggio, ore 4 del mattino (19 ore alla partenza) : Sveglia in quel di Fossombrone, comune nel pesarese sui 120 m sul livello del mare.
Quatto quatto cerco di non svegliare mia moglie ed il secondogenito che, tra una poppata ed un'altra regala una, massimo due ore di riposo a quella santa in casa. Mi avvio in camera, carico la primogenita con coperta e salgo in auto dei miei genitori che mi fanno da autisti.

Venerdì 23 maggio, ore 10 del mattino (11 ore alla partenza) : Arriviamo a Cortina, alle 11 la piccola peste ha la Cortina Kids e lascia trasparire una gioia che mi riempie il cuore. Le viene regalato il Buff ufficiale,un portachiavi ed il ristoro dopo la corsa. Senza aver sborsato un euro per la partecipazione, una bellissima iniziativa. Mi sono commosso.

Venerdì 23 maggio, ore 12 (9 ore alla partenza): Mi dirigo all'interno dello stadio del ghiaccio a prendere il pettorale, mi controllano il materiale obbligatorio (non mi hanno chiesto la giacca antivento) e mi fermo a visitare l'expo. Appena uscito mi trovo dinanzi a me quel mostro sacro di Marco Zanchi in super visione del "suo" stand-truck della Vibram. All'esterno dello Stadio mia figlia assieme ai nonni si divertono da matti, è allestito a misura di famiglia. Dopo pranzo, a base di polenta e goulash, mi vado a coricare per un'oretta circa nel BeB che hanno preso i miei.
Alle ore 16 siamo già in perlustrazione di Cortina, con mia figlia che smania dalla voglia di tornare allo Stadio del Ghiaccio.

Venerdì 23 maggio, ore 19 (4 ore alla partenza): Cena a base di pizza con mozzarella di bufala. La pasta non mi andava per niente, sono andato a sensazione. Atleti a fianco a me mi guardavano sorridenti, dinanzi ai loro risi in bianco e petto di pollo alla piastra. Io me la sentivo cosi.
Dopo la cena torno allo Stadio del Ghiaccio per consegnare la sacca per la base del Cimabanche. I miei mi raggiungono e raggiungono i 100 euro in gettoni d'o... (delle macchinine). Il signore che vi ci lavora ormai sembra un amico di infanzia.

Venerdì 23 maggio, ore 21.50 (1 ora e 10 alla partenza): Ci dirigiamo verso la piazza di Cortina, dove già vi è calca sotto l'arco. Mi incanalo attorno alle 22,15 e sono dietro come le OO dei cani.


LA GARA

Mi balenano tanti pensieri in quell'arco temporale che va dalle ore 22,40 alle 23,00. Perchè ero lì, la sfida a me stesso. La montagna. Passione ereditata da mio padre, che però non è mai stato un estremista in tal senso. La Corsa, che mi avvicina con la mente ai ricordi più belli di infanzia, quando le sere d'estate davanti casa di mio nonno facevamo le gare improvvisate con gli altri ragazzini del borgo e lui che faceva da starter.
Con la spinta emotiva delle canzoni di Morricone, si parte.
Vengo letteralmente trascinato dalla calca, la gente festante lungo le transenne. Sono carichissimo, per me è la prima corsa interamente in notturna e, da un primo status di titubanza, vengo sopraffatto dall'adrenalina e faccio un ottima prima parte di percorso, in continua progressione (addirittura in un segmento di Strava compaio tra i primi 12). Arrivo a Federvecchia che mancano pochi minuti alle 3, mi rifocillo con coca cola e riparto alla volta di Misurina, che mi sono posto di raggiungere prima dell'alba.
Vi riesco e parto alla volte delle 3 Signore delle Dolomiti. Una salita spaccagambe che mi mette per la prima volta in difficoltà e sono più i partecipanti a passarmi che quelli che riesco a passare. Ma vado su del mio passo e raggiunto il rifugio Auronzo mi inietto due piatti colmi di brodino che mi rimettono al mondo.
Riparto rinvigorito, dal brodino, ma soprattutto dal panorama fantastico. Mi esce la lacrimuccia ripensando a quanto ho desiderato quel momento.
In discesa, quando mi gira bene, mi gira. E vado giù a cannone con parziali anche di 4'15 al Km, non so quanti ne passo. Corro instancabile fino al Cimabanche, dove o che mi dovrò fermare almeno quel quarto d'ora, venti minuti.
Mi rifocillo in primis, con parmigiano e banane, poi passo al vestiario e alla crema fissan (Grazie THP!!) che mi evita sicure escoriazioni. Riparto dalla base vita attorno alle 7:50 e mi faccio coraggio perchè so che la parte tosta del viaggio è lì che mi attende col ghigno malefico.
Faccio la salita dopo il Cimabanche con buon piglio, anche se mi risparmio un pochetto. Scollino e raggiungo Malga Ra Stua alle 9:15. Brodino, uvetta, brodino. Riparto. Senza bastoni. Fortunatamente me ne avvedo dopo un centinaio di metri e torno indietro.
I gentilissimi signori e signore del ristoro mi avvertono che in Val Travenanzes ad attenderci ci sarà l'inferno (non hanno detto ovviamente così, anzi, però la traduzione automatica in quei casi è istantanea) e che l'acqua del torrente è potabile.
Sono carico, riparto.
Discesa, poi ancora salita con uno strappetto micidiale che porta ad un rivolo d'acqua, nel quale mi bagno i piedi e mi abbevero. La prima operazione risulterà fatale per le vesciche ai piedi.
Si riparte e da lì a poco inizia la famigerata Val TRAVENANZES, fatta tutta a sole in prossimità del mezzogiorno. Anche in questa occasione trovo spunto nel pensare che al Col Gallina ci sarà mia figlia ad attendermi e nonostante tutto riesco ad andare benino, addirittura corricchiando nella piana simil desertica.
Annaspando raggiungo il Col Gallina alle 12,45. Vedo mia figlia ed i miei genitori. Un bacione alla piccola che vale per 10 gel+amino+carbo. Riso e parmigiano e riparto.
Ora per arrivare all Averau ci tocca una bella salitina, prendo il primo gel di giornata. Mi da carica immediata ma allo stesso tempo subito una sensazione di nausea (non li prendo mai, nemmeno per prova in allenamento). Comunque arrivo al Rifugio ancora in buone condizioni, nonostante i 100 Km siano ormai a un niente. Sto iniziando ad avvertire sempre maggiori problemi di stomaco, del tipo ho sete ma mi sento gonfio in stomaco.
Preso dalla disperazione, prendo un altro gel. In vista c'è l'ultima grande fatica, la forcella Giau, e un pò di strizza di rimanere a picco mi viene.
La leggera discesa tecnica che porta la forcella la percorro dietro ai partecipanti del CT, anche perchè inizio ad accusare un pò di dolore nella caviglia che avevo storto al 50° Km (ndr).
Quella discesa tecnica, con una cornice paesaggistica mozzafiato, viene distorta dalla visione di puntini colorati che in lontananza si levano verticalmente sino alle pendici del monte. Una visione alquanto catastrofica in quel momento.
Inizio anche a bere con maggiore insistenza, ad avere la bocca asciutta ed il mal di stomaco mi fa rigurgitare.
Affronto la forcella sotto sole, ogni 10 metri c'è qualcuno piantato, offro sali minerali a destra e a manca. Come del resto ho trovato cooperazione in casi contrari.
Scollino ma inizio ad avvertire che da lì in poi sarà un patibolo. Mi abbevero e rimpinguo le scorte idriche, non mangio.
Nausea latente e testa che inizia a cedere, ma non mollo.
Ultimo strappetto poi discesa fino a Cortina, o quasi. Arrivo al Croda da Lago alle 16, ancora in condizioni mediocri e so che da lì in poi posso provare a spingere, amando la discesa, anche se mediamente tecnica.
Però da lì mi spengo. Di botto. BUM!! In un paio di Km finisco tutta l'acqua, cammino in discesa. Alle 16:40 sono al Lago d'Ajal e bevo, bevo.. ma non mi basta.
Nausea, crampi allo stomaco. Raggiungo Cortina con il coltello tra i denti con in testa l'immagine di mia figlia che m aspetta davanti al traguardo, visione celestiale che si materializza alle ore 17:16 del 24 giugno 2017. Le do la mano, mi sento il suo angelo custode e lei la mia musa. Voliamo sotto l'arco. Un abbraccio infinito.

A livello di prestazione ad un certo punto fino al Croda da Lago viaggiavo per le 17 e 40, ed ero nei primi 90.
Poi è andata come andata ed ho chiuso 105°.
Oggi posso dire, chissene. Il miglior traguardo sono le emozioni che ho provato e rivissuto ora nello scrivervi.
Spero possiate perdonare il mio lunghissimo racconto, con molti passaggi personali, ma credo che la condivisione di essi renda ancor più esplicativo il racconto ed il confronto con tutte le Vs. altre fantastiche esperienze.

Ci rivedremo LUT, stanne certa!

[Frecciadelcarretto]

Bello bello Tommy, mi hai commosso

(e come quando guardo i tuoi allenamenti, mi è venuto da riflettere su cosa avrei potuto combinare io 19 anni fa )

Ci si vede a Piovene

[ansfa]

Anch'io voglio che tutti scrivano i racconti quindi, anche se non siete d'accordo, scrivete!
Io prima o poi riuscirò a trovare il tempo di scrivere qualcosa, nel frattempo volevo dire la mia cercando di non alimentare altre polemiche.
Prima di tutto sarebbe utile specificare se ci riferisce al CT o alla LUT, altrimenti il rischio di fraintendersi aumenta; per iscriversi al CT non servono prerequisiti ma non è una gara facile ne per distanza ne per il fatto che ci sono molti punti in quota che per uno che abita in pianura rendono tutto più complicato. Altro conto è la LUT che ha il requisito dei 4 punti (forse troppo poco) che certifica che almeno una gara "abbastanza" lunga l'hai fatta e dovresti avere un po' di consapevolezza su questo tipo di gare. Secondo me il messaggio di @daniloge è corretto, non si possono prendere sotto gamba gare come queste gare; poi ci può essere il caso del runner esperto (vedi @bidioi) che è cosciente di non essere in condizione ma che conosce perfettamente quello che lo aspetta e decide di arrivare ugualmente alla fine (magari con la complicità di qualcuno ).
Comunque io stesso ho fatto il passo più lungo della gamba e questo mi ha rovinato un po' il ricordo di questa esperienza!

[inchi81]

Il ricordo più bello porto di questo week a Cortina è stato ritrovare tanti tanti amici si del Forum che fuori .. Menzione speciale al mitico Tordg che in stato di gravidanza avanzata si è fatto 48km...
Per me la gara non è mai esistita, non avevo voglia,e stare in coda per praticamente 45 km a fatto si che praticamente passeggiassi e mi fermassi a parlare con tutti quelli che conoscevo sul percorso... Comunque visto il regalo ho onorato il pettorale fino alla fine e mi sono goduto un paio d'ore di Dolomiti.
Non voglio entrare nei temi tecnici della gara o altro... anche se avrei molto da dire e analizzare...
Complimenti a tutti per aver raggiunto i vostri obiettivi o averci provato...
Ci vediamo alla prox

[Il Manu]

Complimenti Tommy, sia pe la tua gara di tutto rispetto che per il racconto, in certi punti anche se ho fatto la CT mi ci sono immedesimato.

[gian_dil]

Bellissimo raaconto @Tommy2705 ....io "certe cose" non le farò mai ....è sufficiente leggere i racconti

[thp]

Tommy, grazie per la citazione a supporto delle zone dove non batte (quasi) mai il sole

A presto!

[ilcaso]

@tommy2705 gran bel racconto molto emozionante!!!!

intanto vi giro un link
https://youtu.be/VzwlbINW6Bg

a 1ora 43min 46 sec di video con la maglia bianca arrivo io di gran carica

[Il Manu]

Grazie Sandro. 8'50" e arrivo anche io con i ragazzi! Emozione a rivedermi.


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