Veramente. L'anno scorso ci misi circa 8 ore a fare il tratto (e comunque non ero andato piano perché mi ero riposato a dovere precedentemente), quest'anno 4h10, quindi vuol dire che i sorpassi (specie in discesa) avvenivano belli spediti. Incitavo e sostenevo ogni concorrente che superavo, ma certo non dev'essere bello vedere tutta quella gente che ti passa continuamente.gambacorta ha scritto: ↑15 set 2019, 18:42 una riflessione... con tutte le gare che si sovrappongono chissà come si sentono quelli dei percorsi lunghi durante gli ultimi km di estrema fatica soprattutto su al Malatrà mentre vengono sverniciati da quelli delle gare brevi
Riguardo al discorso "è più duro il TOT o il TOR", questo confronto non ha senso. Il TOT è un ultratrail "veloce", un buon podista lo può affrontare in relativa tranquillità se si è preparato a dovere, non dormirà probabilmente per due notti ma non è affatto un'impresa folle, certo non è una passeggiata, le barriere per molti sono strette, ma tutto sommato rientra nel concetto di ultratrail con tutto ciò che ci gira attorno.
Il TOR invece è tutt'altra cosa, un comune mortale non potrà mai prepararsi a dovere. I ritmi saranno molto più lenti, ma dovrai passare 4/5/6 giorni senza quasi dormire e quando dormirai sarà un sonno dovuto allo sfinimento ma con tutto il fisico che duole, potrai cadere, perdere la strada, finire in un acquitrino per via della poca lucidità, ti distruggerai i piedi e chissà quante altre parti del corpo, le crisi andranno e verranno e alcune saranno davvero davvero intense. Inutile girarci attorno: per il fisico non sarà per niente salutare, l'unico modo per arrivare al traguardo è partire convinti che niente ti può fermare, sinché sei cosciente e le scope non ti hanno raggiunto devi andare avanti, anche strisciando ma devi andare avanti (questo il TOR te lo permette, non conta la velocità, basta non fermarsi mai ignorando quanto ti senti distrutto). Detta così sembra terribile, ed in effetti lo è, non scorderò mai la seconda tappa, 3 colli con le ginocchia bloccate dal dolore alla bandelletta scendendo un po' marcia avanti un po' marcia indietro e con le vesciche che si stavano gonfiando per via dell'andatura. 22 ore di passione continua, ma avevo abbastanza margine sulle scope per non preoccuparmi troppo
Allora perché uno lo fa? Lo fa perché dall'altra parte ci sono emozioni talmente intense che non si possono raccontare, o chissà per quali motivi ognuno trova dentro di se, l'importante è che siano motivi davvero forti, altrimenti è inutile iscriversi a mio parere.
C.-