UTLO, Ultra Trail Lago Oltra - Omegna (VB) - 18-19-20/10/2019

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comigius
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Re: UTLO, Ultra Trail Lago Oltra - Omegna (VB) - 18-19-20/10/2019

Messaggio da comigius »

@UTLO2019

Lunedì mattina. Venerdì ore 23.00 è LA data.
Di cosa? Un’altra avventura. La terza questo anno dopo Tuscany e LUT. Una 100 km!
Dove? Omegna sul Lago d’Orta. E’ la UTLO, Ultra Trail Lago d’Orta.
Perché? Le motivazioni sono diverse, mutevoli, enormi, dal senso della vita ai 5 punti ITRA (International Trail Running Association) che mi permetterebbero di tentare l’iscrizione alla UTMB, l’Ultra Trail du Mont Blanc. Una delle corse internazionali di trail più ambite da un trail runner. Quasi una finale della Coppa del Mondo di Calcio.

E’ Lunedì ed il meteo è una tregenda greca: temporali su Omegna a partire dalle 23 di Venerdì.

Mi preparo da metà Luglio, subito dopo 2 settimane di riposo post-LUT, che doveva restare il principale obiettivo dell’anno, poi è arrivata questa tentazione. Perché non provarci? Ed allora sotto con corse, esercizi di forza, stretching, stability, gare preparatorie ed interlocutorie… sperando di evitare l’infortunio guastafeste.

E’ lui, eccolo lì, il meteo! Normale! Per uno sport che si svolge all’aperto in territorio montuoso a metà Ottobre, cosa ti aspetti, il sole di Cortina di fine Giugno? Ricordo ancora le 12 ore a lottare e scivolare nel fango del Trail del Cinghiale dello scorso Novembre. Una vera fatica, in mezzo a boschi, al buio, a scivolare su ripidi pendii. Un delirio!
Trasformerebbe la corsa in una gara di sopravvivenza ed aumenterebbe di molto i rischi.

Ed allora? Occorre aspettare. Le previsioni in montagna cambiano in continuazione. Diventano attendibili, a volte, a meno di 24 ore.
Lasciamo che questi ultimi giorni scorrano e Giovedì mattina si deciderà.

Giovedì mattina. Ore 6.00. Sveglio. Uno sguardo a 4 siti di previsioni e poi la conferma da quello dell’Aeronautica. Assenza di temporali, ma pioggia per quasi tutta la durata della gara. 24 ore di pioggia e a 1.700 m in montagna? Come sarà? E chi può dirlo, dipenderà dal meteo, dal terreno, dalla testa, dal corpo, e da tanti altri fattori, che creano sempre l’imprevisto. E’ questo il fascino di queste gare: conoscere il proprio corpo, vincere i pensieri negativi che frullano nella mente, essere pronti a risolvere situazioni, essere concentrati ad ogni passo, ad ognuno di quei 130.000 che ti porteranno al traguardo.
Bisogna decidere, ORA! La decisione è presa: si parte! Occorre prenderla con qualche ora di anticipo perché nelle ultime 24 ore devi entrare nel mood della impresa con te stesso. Riguardi i video su youtube, ristudi il percorso e le altimetrie. Cerchi di stimare dove ti troverai a passare di giorno e dove di notte. Poi c’è da preparare tutto il materiale per la partenza e per la base vita intorno al 60esimo km, per cambiarsi completamente e con la pioggia è decisiva.

Venerdì ore 17.45. Saluto Caterina e i ragazzi. Destinazione Omegna.
Raggiungo il villaggio in poco più di un’ora e mezza. Paese piccolo, di gran fascino, e difficoltà a parcheggiare ma fortunatamente trovo posto su dei tornanti, dove una strada pedonale ripida mi porta a poche centinaia di metri dal via.
I soliti rituali: ritiro pettorali, cena con pasta, arrosto, crostata e birra, poi ritorno alla macchina per sdraiarmi un’oretta, prima di prepararmi per il via.
Alle 22 consegno la seconda borsa che mi verrà portata ad Arola, al campo base di metà gara.
Attendo Angelina e Mike, che sono arrivati nel frattempo. Loro correranno la 60 km, la distanza classica della UTLO, con cui la gara si era fatta conoscere, prima di introdurre gare più lunghe che nel 2019, si presentano per la prima volta sotto forma della 100 km e della 140 km.
Mi sostengono e mi incitano fino al via. 3…2…1…via! Sono pronto! Sono le 23. Non piove (ancora!) ed
attraversiamo in processione le vie di Omegna con tanta folla ad incitare i quasi 400 temerari della 100 km.
Un paio di chilometri per sgranchirsi le gambe e poi si attacca il Mottarone salendo fino a 1.460 m, partendo dai “soli” 250 m sul lago in 5 km.
All’attacco del sentiero, faccio per fissare i bastoncini, ma non esce il primo elemento. Provo con le unghie, tiro, li torco, niente da fare. Prima salita, niente bastoni! Che cretino! Ho provato tutto e non ho provato se fosse a posto il blocco. L’ultima volta sono stati riposti dopo averli lavati e si sono ossidati. Ed ora? Mi barcameno fino in cima che raggiungo dopo 1h30’, di buon passo, mentre inizia una pioggerellina gelida, immersi in una nebbiolina, che rende l’arrivo al rifugio affascinante. Ma io devo risolvere il problema dei bastoncini. NON posso fare 6.200 m di dislivello senza bastoni.
Mi piombo nel rifugio, chiedo una pinza. Trovo due angeli del soccorso alpino. Mi dicono non puoi ripartire senza! Cercano e trovano la pinza. Uno si sblocca, l’altro si rompe. Suggerisco: avete del nastro adesivo? Si trova anche il nastro ed entrambi sono funzionanti. Un miracolo.
Uno dei due si scusa che abbia perso 6-7 minuti! Solo gli uomini di montagna, capiscono l’adrenalina di un atleta ed il suo desiderio di andare avanti.
Esco dal rifugio e qui, dopo essermi fermato più del dovuto, in un attimo mi si gela il sudore e la pioggia addosso. Un freddo violento mi entra nelle ossa. Cosa faccio? Se non ti passa ti devi ritirare, sono partito con l’idea che l’assideramento fosse una forte criticità in quota. Resta solo una cosa da fare: CORRI, RAGAZZO! Il terreno è infido. Lampada e nebbia non vanno d’accordo: le goccioline sospese creano una barriera bianca davanti agli occhi. Ci vuole tanta sensibilità nei piedi, nel corpo e non avere paura. Le gambe sono ancora fresche. Dopo pochi minuti il calore del corpo allontana il freddo ed allora si va avanti.
Dopo un lungo giro in mezzo ai boschi, si ritorna ad Omegna. Siamo intorno al 23esimo km e credo siano quasi le 3 di notte. Oramai una buona media è restare intorno ai 5 km/h.
Bevo, mangio una crostata, più avanti un gel, ed ora prepariamoci alla parte più dura: la salita al Mazzuccone (1.424 m) ed al Passo della Croce (1.640 m). Fortunatamente la mattina del Venerdì una mail annunciava che la via che avrebbe portato a scendere dal Mazzuccone a fondo valle per poi risalire al Croce è inaccessibile per torrenti esondati e smottamenti. Quindi si andrà dall’uno all’altro restando in quota. Grazie a Dio, 600 mD+ in meno e 8 km in meno in questo (perché vedranno bene di recuperarli dopo!).
La salita è dura e costante. Si arriva sul Mazzuccone nel buio, nella pioggia finissima e con tanta nebbia. Più si sale e più compaiono rocce da superare gattonando e catene (ma come? Tutti gli organizzatori mi avevano detto che non c’erano tratti esposti). Fortunatamente il balissaggio (indicazioni orizzontali e verticali) è impeccabile e lo sarà per tutti e 100 i chilometri. Pallini a terra con vernice arancione, catarifrangenti bianchi sulle piante e sui rami e bandelle di plastica nelle zone con passaggio previsto di giorno con la luce, oltre a tanti cartelli da un metro per un metro a sfondo giallo e freccia direzionale.
Quasi in cima vado però, passando una roccia, verso sinistra. Non vedo più segnali. Sono 3 metri, non di più, fuori dal percorso, ma la visibilità è scarsa. Aspetto il ragazzo che mi segue, che mi indica la direzione giusta. Mi guardo attorno ed abbiamo burroni a sinistra e a destra. Terreno bagnato su roccia. Occhio, ragazzo! Anche se sono le 5 del mattino e della luce dell’agognato sole, non vi è traccia, occorre vigilare!
Scampato pericolo, si sale al Croce, qui è noto che essendo fuori dalla vegetazione è sempre sferzato dal vento. Siamo nell’ora più fredda del giorno ad oltre 1.600 m, e la pioggia ti punge il viso come piccole punture di ghiaccio.
Non fermarti, tieniti caldo!
Arrivo in cima e trovo dei volontari stoici, che nel gelo e alle prime luci dell’alba, hanno organizzato un gazebo e ti offrono da bere. Mi dispiace rifiutare ma con la giacca zuppa, devo scendere velocemente da lì e soprattutto non fermarmi. Sento ancora quella brutta sensazione di freddo nelle ossa. Bravi ragazzi! Li ammiro, li ringrazio e mi butto in discesa.
Discesa che porta all’Alpe Sacchi, dove mi gusto il mio primo brodo di giornata, con qualche pezzettino di carne e verdura. Il classico: prima inizi col cucchiaio, poi dopo 2-3 cucchiate, te lo ingurgiti come se stessi bevendo un bicchiere d’acqua. Credo che mai abbia gustato i sapori così esplosi nella mia vita, come quando “bevo” la pastina o la zuppa durante una gara di trail. Che gioia la vita!
Fuori mi attende una breve salita al Novesso di 200 m di dislivello e poi giù al campo base. Devo arrivarci velocemente. Sono troppo umido, bagnato, sento la necessità di cambiarmi. Sto intanto correndo con due ragazzi di 10 e 20 anni più giovani, uno dei due è di Finale Ligure. Ci raccontiamo dei trail in Liguria e così arriviamo velocemente ad Arola.
Organizzazione eccezionale. Ritiro la mia sacca, mi cambio completamente, comprese le scarpe. Mi sento rinato. Seconda pastina di riso. Che delizia! E poi si scende fino al Lago, dove mi aspetta la vista dell’Isola di San Giulio. Quanti ricordi! Da piccolo ogni anno venivamo a festeggiare l’onomastico dello zio Giulio e ci andavamo su delle piccole imbarcazioni. Che avventura per un bambino…ed ora dopo 50 anni sono qui a dedicargli questa gara, ad un uomo che mi ha accompagnato nei primi 16 anni della mia vita, con tanto amore. E’ per te questa fatica, ovunque tu sei! Grazie Signor Giulio!
Lasciamo il lago ed attacchiamo la penultima salita verso Grassona, poi Cesara, ma il pensiero va all’ultima salita, l’Alpe Berru, ripida fangosa, il fango è ovunque perché nel pomeriggio si scatena una pioggia a tratti intensa. E’ il momento di tenere, ma mentalmente sai che è l’ultima vera barriera che ti separa dal sogno, da quella pedana su cui salire ed alzare le braccia al cielo. Quindi spingi e sali, sali e spingi.
Ci sei, la faccio con un nuovo amico, Alfredo di Catania, ci siamo! In cima tanta acqua dal cielo e vento gelido, occorre correre. Alfredo arranca, vorrei arrivare insieme al traguardo. Lo sostengo, ma niente vuole camminare. Sto assieme, poi quando mi dice “vai!”, lo saluto ed allungo. Devo correre, ma non per il tempo, inteso come crono, ma per tempo, inteso come meteo. Devo assolutamente tenermi caldo.
L’acqua ora scende a secchiate. Fortunatamente la discesa non è complessa, quasi carrabile, ma ora il fango è ovunque, anche 20 o 30 cm profondo. Si slalomeggia, ma si resta in quota. Attraverso 5 o 6 torrenti. Piedi nell’acqua gelida. Un impulso diretto al cervello. Una scarica che ti sveglia! Ma il freddo ai piedi passa dopo 3, 4 passi. Ora l’importante è tenersi in moto e caldi, mai camminare. Facile a dirsi, ma dopo 90 km anche i muscoli flessori reclamano tregua.
Fortunatamente tutto bene a livello muscolare, continuo a correre fino alla diga. Qui l’ultimo delirio: 800 metri ripidi di puro fango liscio! Perché farla? Che senso ha ai fini della gara? Solo per sopravvivere, solo attenti a non farsi male. Scendo aggrappato ai rami. Nulla mi può fermare.

Finalmente gli ultimi 3 km lungo il lago, sul marciapiede, che ha tutte le pendenze sbagliate ed è inondato di pozze d’acqua giganti. Oramai acqua dal cielo, acqua per terra, ed io che mi “involo” coi passetti rapidi di un pulcino, verso la fine del viaggio. Sono le 19.30, sono in viaggio da 20.30 e laggiù c’è Omegna, c’è il traguardo.

Alza le mani, ragazzo! Te la sei guadagnata! Quella medaglia con scritto “UTLO 2019 – 100 km” è tua!

Nel cuore tante emozioni, nella mente tanti ricordi, nella vita una grande esperienza di amore, di fatica, di incontri, di paure, di gioie, che solo un grande trail ti può dare.

Grazie, Omegna, “the dream never ends”!

Giuseppe
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Re: UTLO, Ultra Trail Lago Oltra - Omegna (VB) - 18-19-20/10/2019

Messaggio da gambacorta »

letto tutto, grandissimo @comigius bellissima impresa, davvero :thumleft:
…”quando l’uomo ha mete da raggiungere non può invecchiare” … cit. EF
fai correre anche tu il :pig: scopri->qui<-come!
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Malnat
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Re: UTLO, Ultra Trail Lago Oltra - Omegna (VB) - 18-19-20/10/2019

Messaggio da Malnat »

Eccomi qui a raccontare la mia gara:
- Prima 100 (va beh quasi.. :mrgreen: )
- Prima notturna
- Prima volta con meteo avverso

Mi prendo venerdì di ferie per preparare tutto con calma e dormire qualche ora nel pomeriggio prima di andare ad Omegna. Complice la tensione pre-gara alle 5:30 del mattino sono già sveglio e non chiuderò occhio per tutto il giorno. :cry:

Alle 19 in punto passa a prendermi il mio socio iscritto alla 60 che però dormirà in palestra. Tra una chiacchiera e l'altra la serata passa veloce tra cena (lui), ritiro pettorale e ultimi preparativi. Riesco anche a stemperare un po' la tensione.

Alle 22.30 mi metto in zona partenza e la tensione comincia a salire.. Sento la gara, come sempre, ma questa volta le 1000 incognite mi fanno agitare ancora di più. Finalmente parte il conto alla rovescia e si parte, sono a circa metà gruppo ma nel primo tratto asfaltato recupero un sacco di posizioni, so che non devo esagerare sulla prima salita perchè questa volta è davvero lunga.

I buoni propositi svaniscono appena cominciano le rampe che salgono al Mottarone, sto bene e mi faccio prendere dalla bagarre! Passo in cima presto, troppo presto ma ormai la frittata è fatta. ](*,) Ho sofferto un gran freddo in cima e sulla prima parte della discesa che va via bene fino ad Omegna.

Da qui comincia un'altra gara, gestisco le salite e appena le discese si fanno meno tecniche riesco a correre bene. In cima al Mazzoccone trovo uno spettatore con una lucina minuscola, si mette dietro a me e corriamo bene fino al ristono Camasca. Tra una chiacchiera e l'altra scopro che sto correndo con Bruno Brunod! :hail: :hail: Una leggenda vivente che avevo visto dal vivo più di 20 anni fa quando ero poco più che un bambino, era lì per supportare il figlio che era passato una decina di minuti prima di me.

Verso la fine della notte mi prende l'unica vera crisi, ho sonno.. Non ce la faccio più, sono più di 24 ore che sono sveglio, non vedo l'ora che faccia giorno. :thumbdown: Finalmente arriva la luce e posso mettere via la frontale, affronto le discese con più serenità e anche il sonno mi abbandona per non tornare più!

Adesso sto molto bene, ho passato le salite che dovrebbero essere più toste e riesco a correre molto bene la discesa che porta alla base vita. Qui sono talmente su di giri che decido di non aprire neanche la sacca; mangio qualcosa, mando un sms a casa dicendo che sto bene e riparto.

Sui successivi sali scendi gestisco bene ma scopro che soffro terribilmente il fango e infatti mi passano da tutte le parti, non mi importa devo solo tenere alta la concentrazione e comincio a pensare che ce l'avrei fatta. Arrivo all'ultimo ristoro che sto ancora molto bene nonostante sia parecchio oltre la distanza massima che avessi mai raggiunto, attacco l'ultima salita di buon passo e arrivo in cima con ancora qualche energia. Qui mi aspetta una brutta sorpresa, dall'altimetria sul pettorale mi sembrava che fosse quasi tutta discesa fino al lago e invece trovo un lungo traverso in piano che però non riesco a correre.

Finalmente si scende e per quanto possibile cerco di velocizzare l'andatura, arrivo all'incrocio con la 34 e da qui in poi è un susseguirsi di emozioni. Ormai è fatta, tantissimi mentre mi sorpassano mi fanno i complimenti, è spettacolare! Corro bene fino alla maledetta palude fangosa dove tiro fuori il peggio di me.

Arrivo finalmente sul lungo lago, alterno corsa e camminata. Mi godo il momento, riesco anche a calcolare bene le distanze con gli altri concorrenti. Voglio arrivare da solo, corro gli ultimi metri e come sempre la fatica sembra sparita! Trovo i miei amici ad aspettarmi ed è tutto perfetto, diluvio compreso! :beer: :beer:

18 ore e 33 minuti, come nelle migliori previsioni! E' una gara tosta, con un meteo del genere soprattutto. Super complimenti all'organizzazione e soprattutto agli eroi che sono stati ore sotto l'acqua tra ristori e volontari a dare indicazioni. Bravi tutti! :hail:
PB
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21k 1:24:14 - Maratonina Busto Arsizio 2018
42k 3:16:53 - Verdi Marathon 2020

Olimpico 02:14:12 - MilanoTRI 2024
Mezzo 05:45:36 - Elbaman73

FKT - Via Verde Varesina
Tony78
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Re: UTLO, Ultra Trail Lago Oltra - Omegna (VB) - 18-19-20/10/2019

Messaggio da Tony78 »

@@comigius e @Malnat complimenti! =D> non riesco a vedermi a fare una cosa simile :mrgreen:
Ultima modifica di Tony78 il 21 ott 2019, 12:14, modificato 1 volta in totale.
10k 43'02" (Monza 2021) Mezza Maratona 1h32'17" (Monza 2021) Maratona 3h33'35" (Pisa 2021) 50k 5h04'51" (Castel Bolognese 2022)
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Re: UTLO, Ultra Trail Lago Oltra - Omegna (VB) - 18-19-20/10/2019

Messaggio da grantuking »

Siete dei grandi @comigius e @Malnat, grazie per la condivisione :D
21km 1:33:34 ('18) - 30km 2:45:41 ('16) - 42km 3:27:40 ('19) - 50km 4:57:44 ('19) - 100km 13:20:10 ('19) Finisher: 11 Ultra - 23 Maratone - 50 di Romagna - Pistoia Abetone - Passatore - GTC55 - UMF - LUT
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mapomac
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Re: UTLO, Ultra Trail Lago Oltra - Omegna (VB) - 18-19-20/10/2019

Messaggio da mapomac »

Partecipato anche io alla 60Km, per la terza volta; non so perché ma a me questo posto, questa gara, l'organizzazione, mi ha rapito.
Volevo abbassare il mio personale di 9h30'...ma mi sono dovuto accontentare di una mezz'oretta in più...viste le condizioni in alcuni casi "comiche" da quanto fango c'era, non saprei dire se in condizioni asciutte, avrei fatto pb oppure no.

Non ho idea di quante persone alla fine lavorino per i quasi 3 gg di gara e quanti siano quelli che "comandano", ma devono essere davvero gran persone. Nulla è improvvisato, non c'è una roccia o un sasso insidioso non segnalato con la vernice rossa, ristori ottimi, balisaggio perfetto, non una parola o sguardo di traverso; credo che molte altre gare ben più rinomate non possano competere come "qualità" del servizio per chi corre.

Il fango c'è stato e parecchio, però la tipologia di fondo se possibile ha aiutato; la tessitura del luogo fa sì che il fango ci sia, si scivoli molto, ma non attacca alle scarpe; stessa situazione in tante parti dell'appennino e avreste avuto scarpe di 2 kg o il sentiero che vi ruba le scarpe: sicuramente molto peggio.

Sono rimasto stupito da quella delegazione di 40 islandesi che per l'occasione si erano perfino fatti le giacche dedicate all'evento !
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CMauri
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Re: UTLO, Ultra Trail Lago Oltra - Omegna (VB) - 18-19-20/10/2019

Messaggio da CMauri »

Presente con una nutrita delegazione birranners, per me il finale di stagione non è mai molto "brillante" la testa è già ai panettoni di natale e la voglia di dare si sta spegnendo assieme all'estate :-)
Previsioni e giornata piovosa poi non aiutano per niente, tanto che decido di arrivare sul posto la mattina stessa anzichè andare la sera prima con gli altri.

Percorso segnato davvero bene e organizzazione perfetta fanno un po' dimenticare il meteo, la gara passa abbastanza tranquilla (non l'ho trovata particolarmente impegnativa, non fosse per certi punti resi davvero pericolosi dal fango) sino al 40° circa in cui mi accorgo che seguendo altri due concorrenti siamo finiti in un vicolo cieco, torniamo indietro e ci rendiamo conto di essere fuori strada da un bel po' di tempo, pace. Mi ruga un po' essere stato superato da tante persone (12 a fine gara) ma che ci vuoi fare.

Dopo 9 ore e 1 minuto eccomi al traguardo infangato da testa a piedi, e il pensiero va agli amici ancora sul percorso che dovranno affrontare le discese scivolose ancora più stanchi e soprattutto di notte...

Gran bella gara.
C.-
2018: TOR 330
2019: LUT - UMS 285
2020: SwissPeaksTrail 360
2021: UTMB
2022: Barolo Courmayeur 2° overall, Monselice Backyard Winner
2023: Ultrabalaton, LUT, TOR 130, Spartathlon
NB: In caso mandatemi mail e non PM altrimenti non riesco a rispondere
StePR
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Re: UTLO, Ultra Trail Lago Oltra - Omegna (VB) - 18-19-20/10/2019

Messaggio da StePR »

Presente anch'io sulla 34. Organizzazione impeccabile da grande evento...tutto inappuntabile! Percorso bello, non particolarmente tecnico e molto da correre, con una discesa finale (percorso modificato) velocissima!
Fango gestibile...abituati all'argilla dell'appennino che come giustamente fatto notare poco sopra ti fa correre con due mattoni ai piedi, questo è solo scivoloso...ma spesso evitabile stando poco fuori traccia tra foglie ed erba. Pioggia ma per fortuna non freddo e assenza di vento in quota, quindi su una distanza breve non mi ha infastidito più di tanto...grandissimi complimenti a chi ha affrontato le distanze maggiori con un meteo come questo!
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gambacorta Utente donatore Donatore
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Re: UTLO, Ultra Trail Lago Oltra - Omegna (VB) - 18-19-20/10/2019

Messaggio da gambacorta »

gran bei viaggi, grazie ragazzi x averli condivisi
…”quando l’uomo ha mete da raggiungere non può invecchiare” … cit. EF
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gab_spencer Utente donatore Donatore
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Re: UTLO, Ultra Trail Lago Oltra - Omegna (VB) - 18-19-20/10/2019

Messaggio da gab_spencer »

Grazie a tutti per aver condiviso i racconti!
Vedervi arrivare tutti (o quasi) è stato emozionante! Ci siamo sicuramente incrociati in quanto sono sempre stato nel tendone finale e da quando sono arrivate le borse ho gestito insieme agli altri colleghi (a parte una piccola pausa dalle 4 alle 8 del mattino di domenica perché avevo sonno, lo ammetto) la riconsegna delle borse...
Vi vedevo arrivare e mi immaginavo quello che potevate aver passato! Bello leggere i racconti e le emozioni di tutti voi, veramente! Cercavo se possibile di scambiare qualche parola già nel dopo gara ma con la giusta discrezione perché in quelle condizioni magari non tutti avevano piacere di parlare e raccontare.
Però ho sempre cercato di dare sorrisi e li ho sempre comunque ricevuti!

Grazie a tutti per aver partecipato alla gara e spero che vi sia piaciuta nonostante le condizioni difficili!

Il racconto del volontario lo ometto perché credo interessi relativamente sapere della consegna pettorali, del materiale obbligatorio e della riconsegna borse! Ahahah

Ma sappiate che voi che avete corso mi avete emozionato
"I'll never be the best, I'll never be the quikiest! It doesn't matter"

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