TOPO athletic

[almandelli]

Curiosissimo! Vai di recensione, Davide...

[davide1977]

@Lallozzo Rispetto alle Seeya è tutto un altro mondo tuttavia ,piu o meno è come le Sprint,comunque se provo ad "arrotolarle" riesco a farlo facilmente
@Alma Un po di problemini fisici e soprattutto di lavoro mi obbligano a centellinare le uscite ma appena ci avrò messo qualche k provvederò (anche perchè mi sono arrivate con un paio di Vivo e in teoria vorrei usare quelle come scarpa principale )

[LALOZZO]

Ma quante ne hai?!?! :mrgreen::mrgreen:

[davide1977]

Poche diciamo che prima le distruggo e poi le cambio adesso terrò le Vivo per i medi-lunghi le Zem per le uscite brevi e le A1 per quelle uscite in cui non ne hai proprio voglia :mrgreen:e tutto il resto viene rottamato .Stasera comunque le ho provate,anche se solo per un 2/3k. La sensazione,appena le infili è strana ,ma tendi ad abituarti subito,molto prima che con le 5f.La calzata è ottima,un po piu contenitiva al centro mentre la parte anteriore in tessuto lascia completamente libero il piede .L'impatto l'ho trovato meno secco che con le 5f ed inoltre mi danno l'impressione di avere un grado di protezione piu elevato. Per ora mi ci sono trovato benissimo anche se,chiaramente ,dopo pochi k non posso che dare un giudizio molto ma molto parziale ....comunque ripeto per meno di 25E è un acquisto che vale sicuramente la pena di fare

[Gaggio]

Se non ho capito male è stata fondata da un ex vibram (che non ha pensato all'Italia quando ha scelto il nome )

TOPO è acronimo di TOny POst, l'ex menager Vibram che "inventò" le Fivefingers, da una folle idea di Barefoot Ted

[Gaggio]

Però sta divisione delle dita non la capisco tanto...

è come il toe split delle brooks: marketing

non sono d'accordo, non è marketin: l'alluce è il dito "direzionale", che determina la stabilità dell'appoggio, una specie di antenna e timone del piede, che esprime al meglio le sue potenzialità quando libero di "agire".
Anche le B2R , marchio di Eric Orton altro padre del "barefoot", presentano questa struttura: https://www.born2run.com/footwear

E così, altri modelli "stile barefoot" che non presentano la divisione del pollice dalle altre dita, a parte l'avere un toebox ampio, presentano dei solchi di flessibilità alla suola, proprio sotto l'alluce, che ne aumentano l'"indipendenza" di azione (vedi suola di scarpe come Montrail Fluidflex, Merrell Bare Access)

Già Nike, in tempi remoti, aveva presentato tutta una linea di scarpe con lo SplitToe, le Nike Air Rfit Split, che ebbi modo di provare quando ancora non sapevo del barefoot/minimalismo, e non ne capivo l'utilità...

[ubald]

Appunto, basta conformare la suola per me. E cmq la bare access ha sì quei solchi, ma è la minimal con meno sensibilità che abbia mai provato. Diciamo che se fosse mancata il punto di flessione sotto l'avampiede e tra il primo dito e le altre sarebbe stata davvero una scarpa da scartare. Tanto per dirne una, la inov-8 bare-x 180 ha il solco sotto l'avampiede e una specie di disegno tra le dita, ma già di base flette meglio di una bare access. D'altra parte anche la vapor glove ha una suola di disegno simile alla ba2, ma è così flessibile di base che non ne avrebbe affatto bisogno. Se la scarpa offre la giusta sensibilità, l'alluce conserva il suo ruolo peculiare senza necessità di orpelli e artifizi che riempiono le cartelle del marketing. Non dimentichiamo che mancando di gel e cavolate varie, è dura per gli uffici marketing stupire i runner quando presentano le minimal

[Gaggio]

la bare access ha sì quei solchi, ma è la minimal con meno sensibilità che abbia mai provato.

ed infatti ho solo detto, in questo caso, indipendenza d'azione

Non voglio difendere le case produttrici; la presenza dello split toe o del solco direzionale non penso sia una questione di marketing (a me sembra che non sappiano vendere scarpe...); quei solchi hanno una effettiva funzione durante l'azione, nonchè l'effetto di sollecitare meno la suola, a livello torsionale, che così non rischia di scollarsi (cosa che mi è successo con modelli di scarpe minimaliste - da trail - che hanno invece la parte anteriore della suola in pezzo unico, che si è scollata lateralmente). Anche scarpe "tradizionali" presentano una superficie della suola che proprio in quella zona sotto l'alluce consiste di un inserto differente e separato dal resto della suola, proprio per allungarne la durata e prestazioni.
A mio parere, quella di dare ad una scarpa uno splitoe (Topo, B2R, Zem) oppure un ampio teobox (Merrell, Altra, New Balance, VivoBarefoot) dipende solo da una "filosofia" di base, che è quella di replicare le condizioni naturali del piede. Che poi lo splitoe sia più efficace di un ampio teobox non è dimostrabile scientificamente, così come a volte si può provare una sensazione più barefoot correndo con una scarpa con ampio teobox che non con le 5 dita separate, che sembrano "costringere" il piede ad assumere una certa impostazione...

[LALOZZO]

Ma ste topo shoes in italia non si trovano nemmeno online. Qualcuno ha trovato qualcosa in giro?

[Gaggio]

1953: Onitsuka Marathon Tabi, evoluzione da corsa industriale della calzatura tradizionale giapponnese, Tabi, con la quale, nel 1951, Shikegi Tanaka vince la maratona di Boston.