[DIARIO] L'obenner

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RAEL70
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Re: [DIARIO] L'obenner

Messaggio da RAEL70 »

@ Salvatore: grazie per i complimenti però adesso mi fate arrossire! Non ho mica vinto un oro olimpico o fatto un record del mondo!
Se l'ho fatto io lo possono fare tutti, questo è certo!
Gli ideali sono come la stella polare: sono irraggiungibili ma indicano la retta via. la mia nuova assicurazione il mio diario la mia prima mezza la mia seconda mezza. Polar M400 + Polar H7
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riccese
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Re: [DIARIO] L'obenner

Messaggio da riccese »

infatti le tue uscite,le tue sensazioni e i tuoi risultati, a mio parere, sono fonte certa di ispirazioni per chi si avvicina al running e vuole mettersi alla prova con se stesso. Io come altre volte ti ho detto, la vedo grosso modo come te. Una sfida contro se stessi, ma senza troppe apprensioni, se qualche volta non riesco a vincere, so bene che in un vicino futuro riuscirò a superare il traguardo che ci siamo prefissati.
Obiettivo 2024: 70/1500 km e tornare a pesare almeno 80Kg (ora +9)
8-5-2016 PB sui 10km 48'37'' - grazie a Oscar56
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vfd
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Re: [DIARIO] L'obenner

Messaggio da vfd »

Complimenti per il racconto (sembra quasi viverlo in prima persona), la tenacia nell'impresa, lo spirito di agonismo... ora tempo di assestarti e programmare la prossima, forza =D>
Vincenzo - 33 anni - 182cm - peso attuale 84kg - corro solo per divertimento...
il mio PB? Probabilmente la mia prossima corsa!
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RAEL70
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Re: [DIARIO] L'obenner

Messaggio da RAEL70 »

Puntata n. 28: Più che il freddo poté lo Zecchino (...e le arancine sono avvisate!).

Giovedì sono ritornato a correre (il maltempo non mi ha permesso di effettuare la prevista sessione di Martedì) e sono stati 7 Km alquanto rilassanti ma che comunque ho sentito abbastanza (è stata anche la sessione in cui ho inaugurato l'M400...addio Sports Tracker :salut:); questi 4 giorni di (forzato) riposo si sono fatti sentire ma, ad ogni modo, ho avuto modo di constatare la mia nuova dimensione mentale della corsa, tutto bene :wink:.

Stamattina, ore 07:05, ritorno alla Villa e spero di fare circa 10 Km.

Fa freddo ma fortunatamente non sono così solo, si parte e vediamo che cosa accadrà...

Primo chilometro: ho le mani molto fredde e qualche piccolo brivido pervade il mio corpo. Penso alla famiglia che ho lasciato serenamente cullarsi tra le braccia di Morfeo e a quale sia la Forza che mi spinge, ogni settimana, a ritrovarmi in questo luogo diventato ormai una seconda casa. Ripenso a quando mi veniva il fiatone dopo nemmeno mezzo giro di Villa e a come le fatiche immani presenti nei ricordi sembrano essere sempre meno dure di quello che si è veramente vissuto. Ripenso a quando malediciamo il buio e tutto quello che ne consegue quando basterebbe accendere semplicemente una scintilla per dare forza e speranza. Io questa scintilla l'ho accesa il 22 Gennaio di quest'anno quando decisi, senza preavviso alcuno, d'iscrivermi in palestra. Ero soffocato dal buio dell'obesità e avevo il dovere di illuminare me stesso perché non potevo continuare in quello stato.
Bello, decisamente piacevole cambiare aggettivo, da "questo" a "quello" perché quello che sono adesso è diverso da 11 mesi fà; non si tratta di un banale cambiamento estetico, non si tratta di 3 taglie in meno di pantaloni, non si tratta di resistenza e fiato, di velocità e andatura, no nulla di tutto questo; ho preferito dire a me stesso che non esistono cose impossibili se non nella nostra mente e per ogni singola sessione, per ogni singolo chilometro che ho percorso sono stato spinto da questa scintilla che, mese dopo mese, brilla sempre più dentro di me.
Si, lo so, sono pensieri che non c'entrano con la corsa ma io, ormai, mi sono rotto di pensare solamente ad andature, tempi e PB, e preferisco, nel mio diario, scrivere ciò che penso nel mentre che corro. Andatura comunque intorno ai 7:50 in tranquillo relax;

Secondo chilometro: l'aria non ne vuole sapere di riscaldarsi e le mani mi si sono intorpidite; oggettivamente sento freddo e ho l'istintivo impulso di aumentare l'andatura ma io sono cambiato, non sono più quello di prima ergo tengo a bada il mio istinto e continuo con la stessa andatura e pazienza se ancora non mi sono scaldato e il Sole non è ancora apparso in Villa. Tengo duro e cerco uno stratagemma per distrarmi; ecco che penso alle mie due Regine (con la mamma fanno tre :wink:) e alle canzoni dello Zecchino d'Oro che ascoltano praticamente tutti i giorni (le conosco praticamente tutte a memoria). Sotto allora con la prima che mi viene in mente: "Le Torri vanno driiiito, gli Alfieri in diagonaaaale...Sei fritto, sei fritto!!!" :mrgreen:, il tempo scorre, i metri anche e il ricordare i miei angeli quando le cantano mi riscalda il Cuore e la Mente e tanto mi basta per andare avanti...

Terzo Chilometro: Pian piano il corpo inizia a scaldarsi e il Sole è finalmente spuntato! L'andatura si velocizza di pochissimo ma è alquanto irrilevante; devo cantare (a mente) altre canzoni, per esempio "Popoff" è proprio adatta alla situazione: "Nella steppa sconfinata, a 40 sotto zero,
se ne infischiano del gelo i cosacchi dello Zar. Col colbacco e gli stivali, camminando tutti in fila, con la neve a mezza gamba vanno verso il fiume Don.
Ma Popoff sbuffa, sbuffa e dopo un po' gli si affonda lo stivale nella neve e resta li..." :mrgreen: Beh, adesso però sono pronto, le gambe sono sciolte e calde quindi vado avanti con convinzione;

Quarto chilometro: Andatura costante a 7:40, muscolarmente non ho problemi, la giornata è proprio bella e sono tanti i runner che corrono insieme a me! Sono pervaso da un senso di serenità di quella che ti fa sentire sicuro di ciò che stai facendo perché sai che è la cosa più giusta per te e per la tua salute. Va tutto bene, continuo così;

Quinto chilometro: Andatura sempre costante, nulla segnalare;

Sesto chilometro: Chi ha la fortuna di correre alla Villa s'imbatte sempre, prima o poi, in qualche siparietto; vengo sorpassato da un gruppo di 6 runner (5 uomini e 1 donna, più o meno miei coetanei), si vede ad occhio nudo che si stanno riscaldando e che tra qualche giro andranno fuori per sentieri o in direzione Mondello; bene, poco prima di superarmi, sento distintamente la donna dire "Ma perché state allazzando, dobbiamo fare il lento!" e qualcuno del gruppo gli risponde "E' Pino che allazza!"; nel frattempo mi affiancano e mi superano alché la donna risponde "Allora quando fate il medio a quanto andate?" e uno del gruppo risponde "Pino non conosce il medio!" allorché il presunto Pino gli alza il dito medio e gli dice "Tu questo lo conosci bene invece!" e tutti giù a ridere!!! :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: (per chi non è palermitano, allazzare significa accellerare). Siamo palermitani, nasciamo così... :mrgreen:

Settimo chilometro: Andatura costante, gambe a posto ma adesso ci vuole un altra canzoncina altrimenti la mente inizia a ribellarsi :wink:
"Il caffè della Peppina non si beve alla mattina, né col latte né col the ma perché, perché, perché?", cavolo proprio la canzone più allucinante dell'intera storia dello Zecchino mi dovevo ricordare? :mrgreen: Ma si, chi se ne frega, l'importante è andare avanti!

Ottavo e nono chilometro: Andatura sempre costante come uno Zenith, l'M440, a mio avviso, si è stufato di darmi sempre lo stesso tempo ad ogni lap. Le gambe adesso iniziano a diventare dure (esattamente come sabato nella "mezza") ma stavolta non voglio fermarmi, assolutamente no!

Decimo chilometro: Andatura costante, le gambe sono molto dure ma non fanno male, non fanno male, non fanno male... Non mi fermo nemmeno se mi sparano, debbo superare questo muro ad ogni costo;

Undicesimo chilometro: l'andatura si è alzata ma io non mi fermo, eccola finalmente l'ennesima sfida con me stesso; penso a tutto e a niente, mi concentro e guardo solamente il terreno scorrere sotto di me; la sensazione di "tapis roulant" è forte ma in questo modo evito di mollare e darmi per vinto; non fanno male, non fanno male, non fanno male...

Dodicesimo chilometro: No, care gambe, non vincete contro di me, anche questo chilometro lo devo portare a casa; l'andatura è costante ma non serve a nulla guardare l'orologio. Voglio solo finire quest'ultimo chilometro riuscendo a migliorare quello che avevo fatto nella "mezza".

Ci sono riuscito, non mi sono fermato!!! :winner:
Le gambe mi sembrano cementate al terreno ma c'è l'ho fatta, anche questo orizzonte è stato superato!

Adesso voglio tornare a casa anche perché, oggi, è un giorno speciale a Palermo: Santa Lucia e la tradizione delle arancine!!! :sbav: :sbav: :sbav:

Dopo avermi fatto la doccia, ne approfitto per pesarmi (erano tre settimane che non lo facevo) e non credo ai miei occhi: 95,5 Kg (-22,5 Kg)!!! :azz: :yuppi: :yuppi: :yuppi:

Esulto come se avessi vinto le Olimpiadi e mia moglie presente mi guarda e mi dice "Sei pazzo!" ma, sotto sotto, è orgogliosa di me e dei sacrifici che sto facendo.

Adesso le arancine non me le leva nessuno e se anche riprendo un chilo non me ne frega nulla!!!

Alla prossima!

Trap the spark and hold it there, You can't, You can't
Goosebumps that don't fade away, They can't remain,
Photograph a feeling, Pin the cloud to the sky
Trap the spark and hold it, You can try...
Trap the spark and hold it there, Grab the spark and hold it there...

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Panormitanus
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Re: [DIARIO] L'obenner

Messaggio da Panormitanus »

Io invece ho fatto le ripetute... con le arancine.

E oggi un richiamo :albino:
SM60
PB Maratona 3h26'27" (Roma 23/03/14)
PB Mezza 1'27’23" (Riposto 29/10/2017)
PB km 10 39’31” (Palermo 01/11/2017)
PB 5000 20'01"(Palermo 02/12/2016) (Mem. Roberto Cerasola)
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RAEL70
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Re: [DIARIO] L'obenner

Messaggio da RAEL70 »

:mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Grande Panormitanus!!! :beer:
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Re: [DIARIO] L'obenner

Messaggio da RAEL70 »

Puntata n. 29: l'altro lato di me stesso.

Dopo la soddisfacente sessione di martedì (8 Km sù e giù per i sentieri), giovedì c'è stata la cocente delusione della cosidetta sessione "veloce".

Partito per fare 7-8 Km tenendo l'occhio all'andatura, dopo il primo chilometro il mio corpo è stato pervaso da un evidente stato di debolezza/spossatezza generale; non era un problema di gambe ne di fiato ma semplicemente non avevo più la forza per spingere (a stento riuscivo a continuare corricchiare).

A questo punto ho dovuto, per forza, terminare la sessione al quinto chilometro con un tempo oscenamente lento (anche per i miei limitatissimi standard) anche se, ad onor del vero, almeno l'ultimo chilometro sono riuscito a farlo leggermente in crescendo.

Da più di una settimana porto avanti un programma preciso: 3 sessioni settimanali (come sempre), la prima da fare ad andatura media (no crocieristica, no attacco ai PB) per una distanza di circa 9-10 km, la seconda da fare ad andatura veloce (no relax, tentare di fare qualche buon tempo) per uan distanza di 6-7 Km, la terza ad andatura assolutamente crocieristica per una distanza di almeno 16 Km.

Questa settimana, come ho detto, è andata bene la prima sessione ma la seconda è stata un fallimento totale, vedremo oggi cosa è accaduto...

0-2 Km: partenza alle 07:05 al grido di "Non vince chi impiega meno tempo ma chi si ferma per ultimo", l'aria è ovviamente fredda ma stavolta, al contrario delle sessioni mattutine precedenti, riesco a gestire meglio il calore del corpo e non sento brividi; ci sono pochissimi runner ma, nel corso della mattinata, arriveranno tanti di quei podisti che alla fine si dovrà fare attenzione alle traiettorie e alle collisioni! Mi posiziono con una andatura di assoluto relax e tutto va bene; anche se l'M400 mi segnala i lap, faccio di tutto per non sentirli...

2-4 Km: è tutto perfetto, dall'andatura alle gambe, dal fiato alla mente, il Sole è spuntato, il tempo è bello e iniziano ad arrivare altri runner;

4-6 Km: inizio a pensare al colloquio avuto qualche giorno fa con un medico. "La corsa è una delle attività fisiche più stressanti per il corpo umano; non c'è una sola cellula che non viene messa alla frusta quando si corre. E' l'attività motoria più istintiva per l'Uomo ma anche quella che coinvolge ogni aspetto dell'essere umano: apparato muscolare, apparato scheletrico, apparato cardiovascolare, apparato respiratorio, apparato termoregolatore e apparato endocrino senza parlare dell'aspetto psichico che è quello che sovrintende il tutto. Correre per tre chilometri sembra una sciocchezza ma ti assicuro che per l'organismo non lo è affatto..." mi ha detto e, metro dopo metro, penso a quando si parla di cinque, dieci, venti o più chilometri come se si stesse discutendo di 100, 200 e 400 mt; cavolo, se solo ci si fermasse a pensare cosa accade all'interno del nostro corpo nel mentre che corriamo forse qualche timore inizierebbe a fare capolino! :mrgreen:;

6-8 Km: va tutto bene ma ormai bisogna dare una occhiata al traffico perché stiamo diventando parecchi che corrono; mi continuo a domandare cosa possa essermi successo giovedì, quell'improvvisa debolezza dopo un solo chilometro e quell'impossibilità di reagire; mah, spero solo si sia trattato di un caso isolato (ma la controprova l'avrò alla prossima sessione "veloce")...

8-10 Km: inizio ad avere bisogno di bere (la borraccia l'ho sempre con me) ma non voglio fermarmi (è inutile, non riesco a bere correndo, per me è impossibile :mrgreen:), so che posso ancora trattenermi; la giornata è davvero bella ma le gambe che girano in maniera disinvolta lo sono ancor di più...

10-12 Km: la sete è sotto controllo ma va crescendo, nel frattempo siamo diventati circa una ottantina di persone che corrono ed è davvero uno spettacolo straordinariamente motivante (a parte sei/sette donne che corrono con il cane al guinzaglio e che rompono decisamente...:ncomment:); tengo duro ma adesso la fatica si fa sentire...

12-14 Km: continuo a non fermarmi ma al termine del 14° chilometro debbo andare al passo per 100 mt per permettermi di bere (non c'è la facevo più), per il resto riparto a denti stretti...

14-16 Km: sono riuscito ad arrivare al termine della distanza che mi ero prefissato. Appena vado al passo le gambe, che si erano comportate decisamente bene, mi diventano di marmo e sono dolori ad arrivare fino alla macchina :asd2:. Non ha importanza, sono contento di aver raggiunto l'obiettivo e quindi adesso mi spettano 2 giorni di assoluto riposo.

Nel tragitto per ritornare a casa rifletto sul fatto che da quando ho fatto la prima "mezza" sto scoprendo un nuovo lato del correre ma, soprattutto, un lato ignoto di me stesso, dal correre cercando sempre di andare al limite a scoprire ciò che vuol dire la pazienza, la perseveranza, il passare attraverso vari livelli di fatica, il correre per non arrivare ma per guardarsi dentro...

Tutto questo era impensabile fino a due settimane fa: che abbia un animo da fondista e non l'ho mai saputo???

Naaa, non diciamo eresie!!! :lol:

Un grazie a Patamoto per la sua filosofia (che su di me, incredibilmente, funziona!) e sempre grazie a Francesp per i suoi preziosi consigli. :wink:
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Messaggio da patamoto »

Ho in mente alcune considerazioni ma non il tempo di farle. Queste ultime 2 settimane sono state incasinatissime e poco entusiasmanti. Tanto lavoro e poca corsa.
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fujiko
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Re: [DIARIO] L'obenner

Messaggio da fujiko »

Ciao Obenner ti seguo sempre eh? Scendo a PA dal 24 al 28 non vedo l'ora di correre a casa.
Complimenti sempre per la tenacia e bravo per aver adottato questo programma variato settimanale ;) a presto
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Panormitanus
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Re: [DIARIO] L'obenner

Messaggio da Panormitanus »

La mattina di Natale tutti alla Statua alle 10.30 (o 10 :nonzo: ) per la consueta corsetta natalizia per il centro :santa:
Tutti rigorosamente in maglia rossa. Vi assicuro che è uno spettacolo.
Vi aspetto.
SM60
PB Maratona 3h26'27" (Roma 23/03/14)
PB Mezza 1'27’23" (Riposto 29/10/2017)
PB km 10 39’31” (Palermo 01/11/2017)
PB 5000 20'01"(Palermo 02/12/2016) (Mem. Roberto Cerasola)
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