[DIARIO] che fatica alzarsi dal divano!

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runningmamy Utente donatore Donatore
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Re: [DIARIO] che fatica alzarsi dal divano!

Messaggio da runningmamy »

Simona, complimentissimi per tutto il cammino percorso, e per l'entusiasmo, la caparbietà e l'audacia che dimostri: ad majora!
Al moncenisio sarà bellissimo, fidati!
Puoi diventare grande, sai? E' tutto qui, nella tua testa! (J.K.Rowling, Harry Potter I )
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setoro
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Re: [DIARIO] che fatica alzarsi dal divano!

Messaggio da setoro »

Brava Pesca.
Brava per l'entusiasmo e la tenacia.Bello il guardarsi indietro e vedere il cammino fatto ( ps. Dimmi che Superga ha anche un piccolo significato calcistico.....cosi' ti leggero' ancora piu' volentieri...)
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Miro 69
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Re: [DIARIO] che fatica alzarsi dal divano!

Messaggio da Miro 69 »

è gobba, nessuno è perfetto ma la perdoniamo perché è tanto simpatica e tosta ed ha il coniuge granata ! :mrgreen:
21,097 Km -1h56'07"-Garda Trentino HM 2013
29 Km -2h57'18"- Corsa del Principe 2017
42,195 Km - 4h29'36"- XXI Maratona di Ravenna 2019


Ho letto di cose già vissute e pensato di cose già scritte.
Miro
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Pescanoce
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Re: [DIARIO] che fatica alzarsi dal divano!

Messaggio da Pescanoce »

Ecco io non osavo dirlo...
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setoro
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Re: [DIARIO] che fatica alzarsi dal divano!

Messaggio da setoro »

:D Va beh......la speranza e' che il coniuge riesca a portarla sulla retta via
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Pescanoce
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Re: [DIARIO] che fatica alzarsi dal divano!

Messaggio da Pescanoce »

So che l'apostasia nel calcio non è accettata. Verrei sempre pe®cepita come marrana!
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Pescanoce
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Re: [DIARIO] che fatica alzarsi dal divano!

Messaggio da Pescanoce »

E quale momento migliore del day after per raccontare della mia avventurina montana? Ho partecipato al giro del Moncensio! Inizio con il dire che è stata una esperienza bellissima e molto, molto rigenerante!
La settimana scorsa infatti, per vari motivi, è stata piuttosto bruttina e un weekend tra le fresche frasche era la medicina giusta. Coniuge al seguito, naturalmente, che non ama guidare e che per questo, dopo l'ennesima curva e la vecchia 600 che accendeva spie minacciose e misteriose, ha rischiato di non amare più neppure me. Avevamo prenotato a Lanslebourg e quindi passiamo di strada per il lago e subito rimaniamo rapiti dal paesaggio: il lago blu, le cime, i prati, il ghiacciaio vicino. Do un colpo d'occhio di nuovo al lago e mi preoccupo un po', a vederlo così mi sembrano persino di più di 16 km, ce la farò a fare questo giro? O rimarrò lì bloccata e mi creerò lì un'altra vita, realizzando una nascosta vocazione da margara?
La bella passeggiata in paese e i leggeri pasti a base di tartiflette e grassi declinati in maniere che solo i francesi possono immaginare mi ridanno il coraggio necessario, e così di mattino presto saliamo di nuovo su al lago per iscrivermi prima che i pettorali finiscano. Questo il panorama che mi si è presentato
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Che, anche se di mattino presto, non poteva non regalarmi un sorriso

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Il pacco gara consta della sola maglietta, ma l'organizzazione è veloce. Il luogo è ben servito, per la prima volta in una gara riesco a raggiungere i bagni senza fare code di ore.
Ritrovo compagni e amici e iniziamo i riscaldamenti fino alla partenza. La preoccupazione di non finire c'è ancora ma si stempera. Devo dire, correre al fresco e con un panorama del genere è davvero splendido. E poi l'aria buona... no, niente aria buona. Questa corsa per me ha avuto tanti, tanti pro ma un grandissimo contro. Le strade non chiuse al traffico. Quindi al primo km ci fanno mettere tutti su una corsia per far spazio a una vagonata di moto. Tutte fermate dall'ingorgo che noi podisti inevitabilmente creavamo, tutte a espandere i loro profumi. La cosa era davvero fastidiosa, soprattutto per il respiro, ma anche, quando poi alle moto sono subentrate le auto, anche per il traffico, visto che un'auto su una stradina riduce notevolmente lo spazio per correre. Qualcuno diceva che è a causa dei cugini francesi che ne approfittano sempre per infastidire noi italiani (la gara era di organizzazione italiana ma in territorio francese). Che quando organizzano loro una mezza nello stesso posto bloccano tutto. A me è sembrata comunque una cosa stupida, non solo per noi podisti, che avremo magari anche diritto a un'ora di strada libera, ma anche per i motorizzati da noi rallentati... fastidio per fastidio, perché non bloccare il traffico e lasciare che i motorizzati sbottino sì, ma senza creare il pericolo che qualcuno venga investito e senza impuzzolentare troppo la zona? Poi va beh, anche la gente... ma vedi che c'è un corsa, invece che andare con l'auto fino all'angolo di lago che volevi, ma fermati un attimo, beviti un caffè e ti muovi dopo. Va beh, mi lamento sempre. Ma almeno ho vissuto un km di pura competizione con un'avversaria. Lei mi superava e io la raggiungevo. Si gestiva male perché tentava di ripartire spedita, ma dopo poco rimaneva bloccata. Io facevo di tutto per starle davanti, mi stava sul #azz# a pelle e non potevo permetterle di superarmi. Questa avversaria era naturalmente una renault clio con dentro una coppia di persone sbuffanti, di quelle che non volevano attraversare il valico ma proprio raggiungere quel punto di lago lì, sia mai che cammino per non dar fastidio a questi cretini che usano le gambe, non potevano prendere una moto come tutti gli altri? Dopo un po' non l'ho vista più, dopo vado a vedere come si è classificata.
Ma ritorniamo alle cose piacevoli. Il primo lungo tratto è asfaltato, discese e salite non troppo impervie, ogni tanto il mio passo rallenta e vengo raggiunta da una ragazza che conosco, e mi rendo conto del concetto di relatività. Come sapete sono sempre molto lenta, credo che la velocità e l'efficienza sportiva non siano proprio nel mio dna; ma lei mi dice che le sto facendo da punto di riferimento, che vedermi davanti e provare a prendermi la sta aiutando a tenere un passo più veloce del suo solito nonostante la strada non in piano. Dunque siamo sempre i lenti di qualcuno e i veloci di qualcun altro: l'equilibrio starà nel non sottovalutarsi e deprezzarsi, ma nemmeno per questo sentirci arrivati o, men che meno, migliori di qualche compagno podista, per quanto più lento di noi possa essere. Penso a questa profonda considerazione e già mi immagino una laurea honoris causa alla Sorbona per averla pensata, poi una rubrica Metafisica e vesciche su Runner's world, e via così verso la creazione di un'interfacoltà scienze motorie e teologia che porta il mio nome. L'aria di montagna è rarefatta e la mancanza di ossigeno porta a questo e ad altro.
Si passa poi allo sterrato, anche se siamo sempre in piano il passo rallenta per il terreno pietroso, poi iniziano salite e discese. Salite che ogni tanto mi portano ad alternare corsa e cammino, so anche che il peggio arriva alla fine e non voglio spomparmi. Delle tizie davanti a me litigano perché una corra troppo vicina all'altra e lancia i sassi contro le scarpe. Il vento ci soffia contro, sono contenta di aver scelto di correre con pantaloncini e maglietta (non top), l'aria sferzante sulla schiena, le spalle e la pancia sudata avrebbero potuto dare esiti fastidiosi. Al decimo km arriviamo al ristoro, ne approfitto per un attimo di calma... e questo ristoro proprio mi piace, c'è acqua, sali minerali, tè caldo e frutta secca, zollette di zucchero e limone. Mi bevo due bicchieri d'acqua, succhio il limone e riparto scappando su una bella discesa. E vengo subito sorpassata dal classico convinto, look alla Jack Sparrow e piglio di chi levati, che la montagna so io cos'è e tu non sai niente. E lui sarà uno dei "compagni" fino alla fine, che rivedrò più volte, sorpassandolo sulle salite dove non riesce a correre. Raggiungo la diga e faccio gruppetto con una signora e un signore coi capelli bianchi, la signora mi aiuta a tenere il passo per correre senza sfracellarmi (siamo al 14esimo km e le gambe sono stanche) perché la salita infida ci attende. Ed è un bel sentiero scosceso, infatti. Correre? Gnanca a parlene. Cammino piegata in due per montare, mi fanno male le chiappe, se al mare qualcuno ques'estate mi farà notare la cellulite faccio causa all'organizzazione. Ritorniamo sull'asfalto, ormai manca a poco, dobbiamo procedere in fila indiana perché, di nuovo, prima le macchine... è ancora in salita, tento di riprendere e mantenere un passo di corsa, cercando di imitare la signora e il vecchietto. Finalmente mi ripiglio e riesco a correre senza camminare, la strada è in falso piano adesso, e sorpasso i miei compagni degli ultimi km. Dietro di me c'è una ragazza che viene raggiunta dai suoi compagni, come me non ce la fa più ma loro la motivano e corrono con lei perché tenga duro. È il suo secondo Moncenisio, capisco, e vuole migliorare il tempo dell'anno scorso. I suoi amici gli dicono che è stata velocissima, di stringere i denti che manca poco. Io sono stanca ma ho paura che questo "doping" la porti a superarmi... non ho la competizione nel sangue, tanto più che al mio livello sarebbe ridicola, ma mi viene paura che l'intento dietro le mie spalle sia quello di portare la ragazza a sorpassarmi, e allora inizio a correre le ultime centinaia di metri, tra i tavolini dei bar, con i francesi che ci dicono "bravò!", a perdifiato, manco fossi inseguita da un serial killer invece che da una ragazza coi suoi amici. Alla fine penso di essere riuscita a non farmi superare... arrivo sotto il gonfiabile finalmente, c'è mio marito che mi aspetta, mi dice brava e io gli dico arrfffhhhh affff aff!
Mi butto sotto al tendone del ristoro, prendo acqua, un pezzo di banana e quella che credo sia la focaccia di Susa, a ragione tanto decantata sui volantini promozionali.
Dopo ci accampiamo tutti per un pic nic, i miei amici avevano portato un pranzo da matrimonio... che scrocco volentieri :D
Torno a casa felice, con la faccia e le gambe rosse, un'abbronzatura da muratore che non andrà via facilmente ma che sono sicura mi darà un sacco di fascino!
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runningmamy Utente donatore Donatore
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Re: [DIARIO] che fatica alzarsi dal divano!

Messaggio da runningmamy »

Pesca, bravissima come sempre!
E che bella penna hai ( oppure tasti :-)), è una goduria leggerti! Brava-brava-brava!!!
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pippotek Utente donatore Donatore
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Re: [DIARIO] che fatica alzarsi dal divano!

Messaggio da pippotek »

Bellissimo racconto, come sempre. Con i consueti momenti spassosi. Perché a me non capita mai che due litighino perché una le corre troppo vicino e a lei arrivano i sassolini sulle scarpe? Uffaaaa :lol:
10k 40'06" TuttaDritta 2017
21k 1h28'56" Novara Half Marathon 2023
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milo1973
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Re: [DIARIO] che fatica alzarsi dal divano!

Messaggio da milo1973 »

Brava Pesca, aspettavo questo resoconto! Sono contento che ti sia piaciuta nonostante il traffico!
"...Since I was born I started to decay..."

PB 5k 20' 06" (allenamento Torino, 16-02-2013)
PB 10k 41' 50" TuttaDritta (Torino) 2013
PB 21k 1h 31' 31" Mezza del Castello (Vittuone) 2016
PB 42k 3h 19' 2" Turin Marathon 2013
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