[DIARIO] Potenze di 10

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Re: [DIARIO] Potenze di 10

Messaggio da The Observer »

14.

Non ho proprio chiaro come lavori su di me questa esperienza, runningmamy. Ieri per esempio proprio non andava. Addirittura mi sembrava di essere un po' leggero di testa. Solo il SiS che mi ero portato dietro mi ha permesso di concludere correndo. Comunque ho chiuso a 6:36, un tempo proprio brutto anche per i miei ritmi...

Oggi invece è successo qualcosa. Di solito non guardo il Tomtom mentre corro, come facevo quando correvo con le tabelle. Cerco di correre a sensazione per non massacrarmi troppo per il giorno dopo. A un certo punto però guardo e... sorpresa! Dopo 2 km stavo a 5:46 di media. Al che mi sono detto "chissà che oggi..." e ho cominciato a correre "di testa". Sapete tutti cosa intendo. Era una bella giornata. Non tanto freddo e nemmeno tanto caldo. E c'era ancora luce e un bel cielo azzuro. Avevo la coscienza in pace perché ho fatto tutto quello che dovevo oggi sul lavoro. Così ho spinto e... alla fine ho concluso con un tempo abbastanza insolito per me: 5:44!!! Il tempo migliore da quando ho cominciato questa scommessa con me stesso! E soprattutto al nono km ho fatto un tempo, 5:22, che era da molto tempo che non vedevo.

E tutto sommato non sono neanche stanco.

Una delle spiegazioni che ho è che ho mangiato più carboidrati, oggi. Un'altra - forse più convincente - che ho camminato parecchio di meno del solito, solo 4 km. Di solito ne faccio 8-9. Fatto sta che non sono neanche troppo stanco. La progressione c'è stata e sono riuscito a rosicchiare in finale qualche secondo di media... Chissà che questo allenamento non cominci a portare risultati?

Due settimane comunque chiuse a punteggio pieno: 140/0/760. Vediamo la prossima... a domani diario!

p.s. all'uscita da un ponte, proprio alla fine (quando ero un po' distratto e stanco) ho preso una storta al piede destro su un tratto molto in discesa in cui il marciapiede è mezzo inclinato. La cosa non mi preoccupa, resisto bene alle storte. Solo che per mantenere l'equilibrio ho preso... uno strappo al braccio sinistro :nonzo:...
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Re: [DIARIO] Potenze di 10

Messaggio da runningmamy »

Eh, mannaggia....:-)
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calcatreppola
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Re: [DIARIO] Potenze di 10

Messaggio da calcatreppola »

ahah! questo ti distrarrà dalla fatica delle gambe i prossimi giorni... complimenti per la determinazione! tifo leggendo tutti i messaggi...
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Re: [DIARIO] Potenze di 10

Messaggio da Tordg »

The Observer ha scritto:E tutto sommato non sono neanche stanco...
questa per me e' una pessima notizia :mrgreen:
ok che russo come un compattatore a scoppio, ma non e' un buon motivo per correre cosi' tanto per non ospitarmi.
mi basta un posto tenda :D

a parte gli scherzi (che non e' la scommessa), complimenti.
14 gg son gia' tanti per me :hail:
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Re: [DIARIO] Potenze di 10

Messaggio da The Observer »

le mie ultime due settimane "in a nutshell"...
Immagine

p.s. Tordg, ma ti pare! :beer: Pensi veramente di correrla? Quest'anno? Io non credo che ce la faccia nel 2017... dipende da come vanno questi 100 giorni. Ci provo nel 2018, anche se devo vedere con il lavoro. Comunque, ovviamente il supporto in Cile ce l'avrai, che io ce la faccia (improbabile) o no!
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Re: [DIARIO] Potenze di 10

Messaggio da calcatreppola »

e qualche dettaglio tecnico non ce lo dai?
che scarpe usi? quanti km hanno fatto? come ti vesti?
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Re: [DIARIO] Potenze di 10

Messaggio da The Observer »

Niente di che...

Scarpe: cominciato con Triumph 12 in fase di esaurimento e passato a Vomero 12 (mentre aspetto di risolvere una mezza sòla ricevuta da un negozio online con un ordine di un paio di Triumph 13 - dettagli a seguire)

Km: bè, allora però non leggi! Finora, ovviamente, 140.

Vestito: abitualmente vesto Marzotto. O:) Comunque visto il clima inclemente che pervade la perfida albione e l'ora a volte notturna vario a seconda della situazione. Niente di speciale. Le mie solite magliette decathlon anti-irritazione, leggings anti-United Airlines, giacca gialla fosforescente sopra. Tomtom running 2 al polso.
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Re: [DIARIO] Potenze di 10

Messaggio da calcatreppola »

The Observer ha scritto:
Km: bè, allora però non leggi! Finora, ovviamente, 140.

leggings anti-United Airlines,
ehm... io sono permaloso, non puoi trattarmi così! (e perché sono permaloso prendi bene le parole seguenti, sono anche un insegnante... è più forte di me scassare!)
non ho scritto "quanti km hai fatto" ma "quanti km hanno fatto", cioè le scarpe... è una mia piccola ossessione. Abbiamo tempi simili (e immagino tu sia almeno quindici kg più leggero di me). comunque stando alla tua tabella i km sono 140,10 :P vedremo quanto durano le Vomero, se ce lo scriverai!

mi fa piacere leggere delle magliette antiirritazione di decathlon, perché con asics ho fastidi e con kalenji no e la cosa mi perplimeva... ma cosa sono i leggings anti-United Airlines???? li voglio! anche se io ho sempre caldo...

su Marzotto, mi sembra che in Albione vada bene così... sarà perfida per qualche motivo. L'importante è che il colore delle scarpe sia abbastanza fluo da mettere in evidenza l'eleganza del vestito.

grazie di avere soddisfatto la mia curiosità :) buon lavoro e buona strada!
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Re: [DIARIO] Potenze di 10

Messaggio da The Observer »

15.

ah ah ah!!! Hai ragione calca. Scusami. Sembravo incazzato ma scherzavo pure io comunque (ho dimenticato nella fretta la faccetta per smorzare... :wink: )

Questa mattina credo di avere capito una piccola verità comunque: non bisogna sottovalutare l'effetto dei km camminati quando si corre. Ho il sospetto che un km camminato aggiunga alla fatica quasi, o anche di più, di 1 km corso...

Oggi infatti ho fatto lo stesso tempo di ieri: 5:44, anche se in regressione netta. Molto inferiore ai giorni precedenti a domenica. La differenza? ho corso la mattina, senza essere uscito da casa prima. Mentre ieri avevo corso facendo "solo" 4 km di cammino in mattinata. Gli altri giorni, non avendo un'auto, faccio sempre sugli 8-9.

Comincio anche a pensare, forse illudendomi, che l'adattamento dopo due settimane si stia facendo sentire, soverchiando la stanchezza accumulata durante questo allenamento continuo (cui non ero abituato). Mi chiedo a questo punto se e quanto riuscirò a raschiare alla fine di questa storia ai tempi che normalmente faccio sui 10K... Speriamo bene. Dopo due settimane la situazione sembra promettente...

p.s. la questione dei leggings anti-United si riferisce alle recenti notizie di una bambina di 10 anni non ammessa su un volo UA perché indossava dei leggings... :nonzo:
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Re: [DIARIO] Potenze di 10

Messaggio da The Observer »

16.

stamattina uscito presto. Il Tomtom ha fatto i capricci: non mostrava i dati, solo due liniette --:-- su tutti i dati, per cui ero convinto che non stesse registrando. Ho tentato il reset ma perdendo un pezzo...

Per il resto un lentissimo di proposito, per non esagerare troppo dopo ieri e l'altro ieri che ho tentato di andare un po' più veloce. Finalmente sono riuscito a riportarmi sulla mattina presto. C'era un bel sole arancione all'alba quando sono uscito. Prima uscita in maglietta dell'anno, anche se ero praticamente l'unico... Certo ho perso tanta abitudine al freddo. Ho l'impressione che in realtà da più giovani o da... "adulti" la resistenza sia la stessa. E' l'atteggiamento che cambia. Ora rifiuto il freddo. Ma qquando lavoravo in Antartide era una sfida fra tutti mostrare indifferenza al freddo. Durante l'inverno antartico del 2003 passai un sacco di tempo all'esterno. La mattina mi svegliavo "all'ora dovuta", secondo il tempo siderale, che anticipa ogni giorno di 4 minuti. A metà dell'inverno era verso le 2 di notte, ma tanto l'ora è solo un concetto convenzionale lì. Dovevo fare un km buono a piedi tra la base e l'osservatorio, al buio completo. Le temperature arrivavano a -78 C, spesso col vento, che portava il windchill sotto i -100 C. Non si potevano portare nemmeno gli occhiali, per quanto da sci e di ottimo modello, sotto la balaclava, perché il vapore della pelle formava dopo pochi secondi uno strato di ghiaccio che li rendeva del tutto opachi.

Arrivavo nella sala di controllo deserta, dopo avere attraversato la pista di decollo per gli aerei che raggiungono la base solo da Ottobre a Febbraio. Ero l'unico a passare tutto il tempo in osservatorio, e comunque ero anche l'unico a servire quel radiotelescopio in particolare. Gli altri strumenti, molto più automatizzati, potevano essere controllati più o meno senza problemi dalla base stessa. Una volta data un'occhiata di routine alla strumentazione per registrare eventuali problemi e dare un'occhiata veloce ai dati acquisiti in mia assenza, dovevo uscire a controllare lo specchio e il ricevitore. Attraverso una botola strettissima entravo "dentro" al telescopio e con una scopa, una semplice scopa, rimuovevo il ghiaccio accumulato eventualmente sullo specchio primario. C'era sempre una montagna di neve ovunque all'esterno, soprattutto se c'era stato vento. Sottile e assolutamente incoerente. Era un'operazione che richiedeva 5 minuti e che andava fatta il più spesso possibile. Nonostante le temperature spesso uscivo in maglietta. Cominciavo a sentire freddo progressivamente, ma sapevo di avere il tempo di rientrare senza troppi problemi.

Ogni 2-3 giorni andavo sulla terrazza dell'osservatorio, spostavo a mano una lunga passerella per accedere allo strumento dall'esterno, spostavo a mano, nella neve, un dewar di elio liquido da 80 litri, e dopo avere immesso il tubo nel ricevitore, girato varie valvole e interruttori, iniziavo il trasferimento.

Richiedeva 20 minuti, al buio e al vento. All'inizio era una sensazione terribile. Sentivi la vita andarsene letteralmente. Se fossi svenuto per un piccolo incidente in pochi minuti sarei morto congelato. Alla fine dell'anno invece mi sembrava un'operazione come un altra, anche se a quelle temperature non c'era protezione che salvasse dal freddo, che prima o poi ti entrava nelle ossa. In tutto passavo almeno un'ora all'aperto ogni giorno, forse più, per 330 giorni consecutivi in cui non ebbi un solo giorno di pausa. Sabati, domeniche, natale, capodanno etc. inclusi (ma ero pagato BENE...). Sempre avanti e indietro dalla base all'osservatorio. A metà mattinata di solito mi mettevo a dormire, per terra, sul parka morbidissimo e di fronte agli amplificatori dei motori che gettavano fuori un vento caldo e secco come un sahara. Dormivo un'oretta e poi c'era davanti una giornata che di solito arrivava all'ora di cena, quando dovevo fare ritorno alla base.

Adesso, 13 anni dopo, quando sento un po' di freddo sulle braccia non mi sento a mio agio. Vorrei reagire e tornare ai livelli di una volta. Oggi è stato bello anche per questo, per riascoltare quella sensazione sulla pelle di leggera sfida, così familiare una volta.

Immagine
(manutenzione al telescopio, MAPO Observatory, South Pole Station, 25/3/2003).

Immagine
(durante un "refilling" dell'elio liquido, in agosto, quando le temperature raggiungono il punto più basso)
Ultima modifica di The Observer il 28 mar 2017, 12:46, modificato 5 volte in totale.
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