Le tipologie del runner (post semiserio)

[quarantino]

IL PANZANARO (derivazione incerta, potrebbe essere da panza o panzana; i linguisti non sono concordi):
Quello che corre tre volte l'anno, giusto per dire ad amici e parenti che fa sport: uomo di mezza età, maglietta di cotone bianca, panzone che sborda di sotto la maglietta, braccia all'indietro e si guarda i piedi mentre procede a 10'/Km. Dopo 500m fa stretching per sembrare più esperto. E piegamenti sulle ginocchia con mani avanti.
Poi fa qualche verso tra sé e sé, come per dire:"bel lavoro! Per quest'anno è andata". E come premio va a mangiarsi mezzo chilo di pasta al sugo.

[Attenov]

IL RUNNER DA SALA PESI

Imprecisazione voluta, perche' non e' il runner che usa il tapis roulant, bensi' colui al quale e' stato detto dall'istruttore che deve fare un po' di riscaldamento prima di cominciare.
Giovane, timido e riservato all'inizio, cioe' le prime due volte, lo vedi scatenarsi per 5/6' di orologio a velocita' inimmaginabili per chiunque, contento di scenderne ansimante e soddisfatto. Lo si riconosce anche per le scarpe improbabili che indossa, che possono essere snickers di vario tipo, scarponcino da boxe oppure, nelle versioni piu' cool, anche Superga.

[SimoneMonty]

@attenov mi fai morire

[monzarun]

ero indeciso se metterlo su quello serio, poi visto che langue da tempo questo aggiungo di qui:
IL CLASSISTA (autobiografico)
Una volta che il fuoco del Running arde non parla più di corsa in ufficio in quanto il livello è troppo diverso, se qualcuno accenna a DJTEN, Stramilano, 630 run, prende e esce con aria di supponenza. Solo a domande precise e rivolte umilmente dispensa i preziosi consigli volti ad illuminare la strada del neofita.
Se arriva qualcuno nuovo prima di vedere su linkedin da dove arriva si dà un'occhiata al sito della Fidal.
Ovviamente è a sua volta considerato un paria dall'ironman dell'ufficio o dal Trailer convinto di aver raggiunto il Nirvana, specie perchè i suoi tempi non sono mai confrontabili con nulla.

[Fidippide]

@monzarun:
fantastico!

[Attenov]

[percefal]

[Attenov]

IL BUGIARDO

ovvero quello che pur di non ammettere di aver fatto una gara di melma (capita, eh!) mente pure sull'intermedio

[fujiko]

er peggio

[bogianen]

Tre aggiunte semi autobiografiche

IL TRAILER (principiante)

Si incrocia sui sentieri della collina e si distingue per l'abbigliamento ancora "ibrido" strada-sentiero: niente Salomon o Hoka, per esempio, ma almeno ha comprato il gilet da trail Kalenji che usa anche per fare 5 km. Ogni tanto spiega con sussiego agli amici ancora stradali di come l'asfalto lo abbia stufato e solo sui sentieri ci sia la corsa vera, ma poi lo trovi anche ai Rundays di Decathlon.
In gara scruta con rispetto gli esperti per carpirne i segreti e soprattutto invidiando loro l'evidente pedigree che traspare dalle cose che lui invece non ha: la magrezza, i bandana col teschio e i polpacci tatuati.

IL TRAILER (esperto)
Si distingue dal precedente oltre a quanto sopra elencato, perchè alle gare conosce già quasi tutti non per nome ma per soprannome, ha equipaggiamento di marca ma chiaramente sbiadito dalle avverse condizioni meteo in gare delle quali ricorda solo cose estreme: le temperature, il D+, gli infortuni/cadute (i primi ovviamente incapacitanti, le seconde quasi mortali).
Accetta con signorilità di essere seguito su Strava dal principiante e talvolta gli dà qualche kudos di incoraggiamento, perchè da una grande esperienza derivano grandi responsabilità.
Membro rispettato della sua comunità di outsiders ribelli (dove sono tutti dentisti, bancari o professionisti), aspira comunque ad arrivare allo stadio successivo, quello del...

ULTRA TRAILER

Indossa pure per andare in motorino solo indumenti dei pacchi gara di competizioni svoltesi in un altro emisfero, tutte con distanze pari almeno al quadrato dei suoi anni, ad es. 120 km di Ushuaya. Ha tatuaggi discreti ma può esibire cicatrici da rovi mutanti del Mojave o morsi del varano di Haiti.

Posta su Strava attività di lunghezza autostradale svolte in orari notturni, con foto tutte scure tranne che nel cono di luce della frontale, dove sono mosse. Scarpe LaSportiva o Hoka One One in ogni momento della giornata, d'estate le infradito, ma comunque almeno con suola Vibram, non le Havajanas. Alle gare "normali" saluta il trailer esperto, che lo venera stile dio pagano in modo un po' imbarazzante, che l'Ultra Trailer tollera nobilmente e a volte gratifica di un gesto, che ovviamente l'Epserto narrerà nei secoli.

L'unico che non lo venera è il principiante che, in quanto tale, non lo conosce e riuscirà a convincere il malcapitato a partecipare ad una 100 km il mese prossimo.
"Perchè il trail è bello, sai, ma è negli ultra trail che c'è la corsa vera..."