[DIARIO] L'improbabile corridore.

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elisa udine
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Re: [DIARIO] L'improbabile corridore.

Messaggio da elisa udine »

spettacolo JJ!!!! sei stato super! ottima gestione di gara e delle intemperie!!!!! =D> =D> :winner:
21km: 1h36'33" 2020
42km: 3h24'02" Cividale 2019
6h: 70,3km Biella 2021
75km: 7h21'20" Ob Mrzli Reki 2019
100km: 9h18'51" Imola 2021
viewtopic.php?t=40338 :flower:
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Re: [DIARIO] L'improbabile corridore.

Messaggio da JJruns »

Grazie Elisa!
In effetti, si, credo mi sia venuta abbastanza bene la gestione della gara, a mente un po' più lucida scriverò una mia piccola analisi soprattutto per avere i vostri riscontri.
La gestione delle intemperie invece mi sa che non l'ho fatta bene, mi sa che sono state loro a gestire me.. :mrgreen: :mrgreen:
Corri! :D
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Re: [DIARIO] L'improbabile corridore.

Messaggio da JJruns »

Rieccomi qui, caro diario.
Vorrei scrivere due righe un po’ più tecniche sulla maratona di domenica, nel raccontarla mi rendo conto di come sia prevalsa la parte emozionale, come peraltro penso sia giusto. Queste poche righe invece mi serviranno sia per ricordarmi in futuro di alcuni aspetti che credo si siano rivelati decisivi ma anche per confrontarmi con i più esperti runner che mi leggono (e perché no, anche per condividere quel pochino di esperienza che ho accumulato con qualcuno che magari si è affacciato da poco in questo fantastico mondo della corsa di resistenza)
Suddivido per argomenti.

PREPARAZIONE/TABELLA
Giusto in questi giorni è in corso un interessante scambio di opinioni nel thread dedicato agli allenamenti di preparazione alla gara regina. Sostanzialmente si discute se sia meglio correre per un elevato numero di km magari complessivamente un po’ più lentamente oppure tendenzialmente il contrario, cioè un numero di km un po’ meno importante ma a ritmi più sostenuti. Io sinceramente non ho una cultura podistica tale da poter prendere una posizione in maniera netta. Ciò che posso fare è appunto confrontare le due maratone che ho fatto (si, ok, ne ho fatto una terza a Reggio Emilia, ma non la posso proprio tenere in considerazione). La prima è stata a Verona, preparata seguendo sostanzialmente il metodo proposto da Albanesi, la seconda, quella appunto di due giorni fa, preparata in maniera autonoma allestendo una tabella di 10 settimane e attingendo un po’ da Albanesi e un po’ da Pizzolato. Riporto il confronto sulle ultime 10 settimane, l’avevo già messo qualche post fa:

Maratona di Verona (ultime 10 weeks): 605.9 km in 3355 minuti di allenamento, media 5:32/km
Maratona di Padova (ultime 10 weeks): 528.1 km in 2867 minuti, media 5:25/km.

Visti i risultati (a Verona 4:22:10, a Padova 3:44:03) se ne potrebbe dedurre che sia meglio fare qualche km in meno ma più veloce. Direi però che è una conclusione un po’ frettolosa. C’è infatti da considerare che Verona era l’esordio, il confronto è quindi tra numeri troppo esigui per poter essere affidabile. Inoltre, considererei anche il fatto che la corsa di resistenza richiede lunghi, lunghissimi periodi di adattamento, mesi se non anni. Continuando a correre è molto probabile che il mio corpo si sia ulteriormente adattato portandomi in condizioni migliori alla partenza di Padova. Infine, altri due fattori che ritengo fondamentali: l’aspetto emotivo, a Verona ero troppo carico e la cosa si è tramutata in uno stato di tensione che è durato per troppo tempo nei giorni precedenti e la mattina stessa della gara. Al primo problema, che col senno di poi mi rendo conto di come potesse essere facilmente risolvibile, sono entrato in crisi. Il problema fu un dolore al fianco sx che la mente ingigantì oltre il necessario. Non l’ho scritto, ma anche a Padova ho avuto qualche noia all’inizio, il solito polpaccio sinistro un po’ indurito. Non che facesse un gran male, ma un po’ di fastidio lo dava. La differenza l’ha fatta la tranquillità, ho cercato di correre bene e di aspettare un attimo prima di fasciarmi la testa. E piano piano il problema è rientrato. D’altronde pensare di non dover sopportare qualche piccola magagna in uno sport così duro è inimmaginabile. Qualche acciacchino ce lo portiamo dietro. L’importante è (sarebbe) capire in tempo se quel dolorino sia solo fisiologico oppure se non sia l’anticamera di un infortunio reale. Ecco, in questo penso di essere migliorato tanto, però purtroppo non saprei come spiegare a parole, posso solo dire che la sensazione tra pre-infortunio e acciacco per me è netta. Credo comunque che un po’ tutti, continuando a correre, si arrivi alle stessa sensibilità. L’altro aspetto è legato alle condizioni fisiche: a Verona è indubbio che sono arrivato troppo stanco, ma non tanto per il maggior carico di km come scritto sopra (605.9 contro 528.1 nelle ultime 10 settimane) ma più per la distribuzione degli allenamenti, soprattutto nelle ultime 3 settimane. Prima di Verona, a 3 settimane lungo da 36 km e a 2 settimane lungo da 30 km. Troppo km insieme in una troppo breve settimana. A 50 anni non si recuperano due allenamenti così in solo 14 giorni. O meglio, io non ci riesco, questo è ormai assodato. Prima di Padova invece ho percorso anche più km (182 contro i 170 prima di Verona) ma distribuiti decisamente meglio: ultimo lungo da 36 km a 3 settimane, due settimane prima una mezza maratona abbastanza tirata e poi tutte corse sotto i 16 km, ma con un filo di qualità, cioè spingendo un po’ sull’acceleratore. Recuperare e riposare è parte integrante dell’allenamento, non invento nulla, si legge ovunque, ora lo so bene e spero di poterne fare tesoro per il futuro. Arrivare stanchi al giorno della maratona è il peccato mortale del runner, bisogna solo pensare a quanta fatica e quanto impegno si rischia di buttare via.

ALIMENTAZIONE
Qui in realtà non è che abbia cambiato molto rispetto alla gara di Verona. Però un pochino più attento ci sono stato: ho cercato di mangiare pasta solo una volta al giorno, ho ridotto tanto il consumo di alcolici (il classico bicchiere di rosso a pranzo e la birra la sera, non è che bevessi chissà che, ma comunque credo abbia inciso), ho integrato tanto con verdure fresche e frutta, ma qui poca difficoltà perché mi piacciono. Sta di fatto che due chili in meno rispetto a Verona c’erano (75 a Padova, 77 a Verona). 2 chili portati avanti per 42 km non sono pochi. E poi ho ascoltato i consigli che mi sono stati dati sull’idratazione. La settimana prima ho bevuto costantemente almeno 2 litri di acqua al giorno. Lo so, non sono tantissimi in generale, ma per me si. Io non ho quasi mai sete, se non ci sto attento, in assenza di sforzo fisico che mi faccia sudare posso tranquillamente bere solo mezzo litro di acqua al giorno divisa tra i due pasti principali. Anche questo credo abbia influito positivamente. E’ quindi un consiglio che mi sento tranquillamente di dare a chiunque (oh.. ben inteso, a volte, nei giorni festivi o in certe occasioni, mollavo un po’ la presa sul discorso alcolici e qualche birra in più con gli amici ci scappava, quindi i litri di liquidi in quei giorni erano anche di più :smoked: , ma alla fine, per funzionare, la cosa non deve diventare un’ossessione)

VESTIARIO
A Verona ero vestito troppo, a Padova ero perfetto se non fosse venuto il diluvio universale alla fine. Come indicazione però penso che anche in futuro tenderò a stare un po’ più leggero. Poi, indovinare l’abbigliamento giusto per una gara all’aperto che dura così tanto può rivelarsi un terno al lotto, ma forse, almeno per me, è meglio un po’ di freddo (ok, domenica un po’ troppo…). Troppo vestito = troppa sudorazione = segnali di allarme del corpo che suonano in continuazione = scoppio…
Piuttosto, una cosa importante, anche qui, non invento nulla, lo dice chiunque. A Padova come a Verona ho corso con le stesse scarpe, Saucony Zealot. Cioè, non lo stesso modello, no, no… proprio le stesse. Solo che a Verona erano nuova (poche decine di km), a Padova invece ne avevano già oltre 300. Sarà stato un caso, sarà quel che si vuole, ma quella è l’unica spiegazione che mi so dare per il dolore comparso al fianco durante la gara di Verona, le scarpe nuove.
Infine, cosa mia personalissima, la calza lunga o comunque la fascia a compressione per i polpacci mi aiutano tantissimo, credo che correrò sempre con quelle anche durante manifestazioni estive. So bene che potrebbe essere solo effetto Placebo, però la sensazione di maggior benessere mi sembra proprio che ci sia tutta con i polpacci contenuti e coperti.

GESTIONE GARA
Alla fine non sono riuscito a fare un negative split come volevo. Forse non ci sarei riuscito nemmeno in condizioni atmosferiche meno difficili, chi lo sa… Però, non ho ceduto poi molto: prima mezza in 01:51:13, seconda mezza in 01:52:50. Onestamente, sono molto indeciso: se da un lato il negative split, cioè una seconda parte più veloce della prima, viene consigliato un po’ da tutti, dall’altra c’è anche il timore che questa strategia ti porti all’arrivo senza aver dato proprio tutto quello che si poteva dare, senza cioè esprimere il 100% del proprio potenziale. Davvero non saprei decidere anche post esperienza padovana. Difficile trovare l’equilibrio per ben 42 km. Dovrò lavorarci un po’.

E’ tutto, come sempre consigli, suggerimenti, correzioni sono oltremodo graditi, quindi, se avete voglia, fatevi sotto, ragazzi…
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d1ego
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Re: [DIARIO] L'improbabile corridore.

Messaggio da d1ego »

Sono convinto che non ci si possa limitare a contare i km delle ultime settimane, forse bisognerebbe contare un paio di anni...
Riguardo alla gestione del ritmo gara, so di persone che alla 10 maratona dicono che per loro azzeccarlo rimane un terno al lotto.
#8020endurance - #team8020 - Il mio diario: viewtopic.php?t=46915
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Re: [DIARIO] L'improbabile corridore.

Messaggio da HappyFra »

Passo per farti tantissimi complimenti per Padova, ogni tanto ho letto il tuo diario e ho provato subito simpatia per il tuo modo di interpretare la corsa,
poi da Veronese come te, ogni battuta in dialetto è un plus :mrgreen: :thumleft:
Continua così :beer:
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42: 3:58:33 - 2024 Barcellona
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Re: [DIARIO] L'improbabile corridore.

Messaggio da zolla »

Stamattina mi sono svegliato e fuori pioveva coi carichi da 10, era pure freddo (ieri sera c'era anche la neve frammista alla pioggia). Per un attimo ho pensato, "ma chi me lo fa fare...correrò domani che è anche festa". Poi ho ripensato a JJ che dopo due ore di maratona si è beccato 1 ora e mezza di pioggia con conseguenti brividi di freddo....e sono uscito a correre senza pensarci un attimo. :salut:
5 km: 22:24 - 16/10/2022
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Re: [DIARIO] L'improbabile corridore.

Messaggio da JJruns »

d1ego ha scritto: 30 apr 2019, 12:55 Sono convinto che non ci si possa limitare a contare i km delle ultime settimane, forse bisognerebbe contare un paio di anni...
Si, molto sensato, si rifà a quello che malamente dicevo sui lunghissimi tempi di adattamento del nostro corpo alla corsa di resistenza. Concordo con te.
Corri! :D
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Re: [DIARIO] L'improbabile corridore.

Messaggio da JJruns »

@Happyfra: ma ciao, non sapevo fossi di Verona, siamo in tanti, mi sa. Grazie per i complimenti! Si, una frase in dialetto ogni tanto ci stà, mica parliamo così belli composti nella vita vera. In corsa poi.. figurati. :mrgreen:

@zolla: oh, sei matto? mica vorrai darmi tutta sta responsabilità, vero? :shock: Comunque non ti preoccupare, è successa la stessa cosa anche a me leggendo altri diari qui dentro, c'è niente da fare, leggere di altre persone che corrono dà in effetti un po' di carica. L'unica cosa che mi permetto di consigliarti è quella di conservare con cura la voglia di correre, che spesso è tantissima, ma di certo non può essere infinita. Un pochino a volte bisogna costringersi ed è pure giusto, senza impegno si fa fatica a migliorare, ma se una volta non si ha proprio voglia, meglio girarsi dall'altra parte e pensare all'uscita successiva, almeno io faccio così. :D
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Conca
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Re: [DIARIO] L'improbabile corridore.

Messaggio da Conca »

caro collega....ho letto con interesse il tuo post tecnico e ne approfitto per manifestare il mio punto di vista
PREPARAZIONE/TABELLA
all'inizio secondo me, è un po' relativo se fare più o meno km lenti, se fare più o meno km veloci, il miglioramento viene quasi da sè anche se non scontato. Nel senso che fatta una, la prima, che solitamente si prepara non così bene e si affronta anche con del margine, la seconda viene quasi sempre meglio, anche perchè ci si è allenati con più convinzione. Con questo non voglio assolutamente sminuire la tua performance, ci mancherebbe. Dal dire al fare ci passa di mezzo il mare...E' stato così anche per me che tra la prima Venezia 2016 e la seconda Roma 2017 ho tirato già 22 sec/km. I miglioramenti successivi sono sempre più difficili, anche se si inizia a guardare un po' tutto, si migliora la tabella, ci si impegna di più. Nel mio caso posso dire che la seconda la terza e la quarta sono state praticamente quasi identiche sia in preparazione che nel risultato. Allora ti chiedi cosa cambiare rispetto a quanto già fatto e ti inventerai anche te qualcosa per migliorarti, perchè quello è un po' la sfida con noi stessi, migliorarsi. O cmq raggiungere quell'obiettivo che ci siamo prefissati.
ALIMENTAZIONE
ti do pienamente ragione! secondo me da tanti sottovalutato, soprattutto da me, è un punto cardine che bisognerebbe curare.
E butta via ste sigarette che non riesco a leggere che prima di una maratona vai in poggiolo a fumare....dai...non si può leggere!
VESTIARIO
certo che fare una maratona con un paio di scarpe con pochi km non è da ingegnere...non aggiungo altro. E ti sei laureato a Padova!
Sul resto hai avuto la giornata sfortunata, situazione meteo imprevedibile come domenica scorsa sono difficili da gestire.
GESTIONE GARA
negative split tutta la vita, di poco ma negative. Te lo dice uno che ne ha fatto solo 1 su 5 in negative, la prima ovviamente,
però le gare il cui ricordo è più bello, almeno per me, sono state quelle in cui gli ultimi km ne avevo e spingevo come un dannato.
Come scrivi te "Difficile trovare l’equilibrio per ben 42 km. Dovrò lavorarci un po’." ci devo lavorare molto anch'io.
Ma il mio sogno è quello di essere al quarantesimo e averne averne, ovviamente non essendo partito con il fremo a mano tirato...
A quando la prossima JJ ?
1:20:50 13 ott 19 Mezza Treviso

2:57:14 1 dic 19 Valencia
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Re: [DIARIO] L'improbabile corridore.

Messaggio da JJruns »

Ciao Conca!
Grazie per l'intervento, leggo sempre tutto avidamente, sapendo di aver tanto da imparare. :thumleft:
Mi chiedo anch'io quanto sarà possibile migliorare, un pochino ancora credo di si, in virtù soprattutto del continuo adattamento che immagino non sia ancora concluso. Vedremo, ciò che è sicuro è che Padova mi ha lasciato tanta voglia di correre e quindi continuerò sia con gli allenamenti sia a studiare di qua e di là, oltre che continuare a leggere voi super missili :shock: qui su RF. Fin dove mi piacerebbe arrivare? Mah.. davvero non saprei. A lungo termine direi completare una maratona sotto i 5 min/km, che vorrebbe dire sotto le 3h30. Penso di potercela fare se ho la fortuna di continuare a star bene e se riuscirò a mantenere questa interpretazione un po', come dire, disincantata della corsa. Impegno al massimo certo, ma non a costo di farla diventare un'ossessione. Ma solo perché vedo che correre mi piace così tanto e mi fa stare così bene che non voglio che un impegno eccessivo me la faccia andare in odio. 'Sta cosa di riuscire a macinare tanti km deve continuare ancora un bel po'!! :mrgreen:

Argomento scarpe: taci va, non sai quante volte mi son auto-insultato. ](*,) Sono stato tratto in inganno dalle sensazioni, le nuove Zealot mi davano lo stesso feeling di quelle vecchie che avevo usato per la preparazione. Si, vero, stesse sensazioni di confort e stabilità, il problema è che non le avevo mai provate per allenamenti sopra i 15 km! Mannaggia a me. Ma è così che si impara bene, sbagliando! Di certo un errore che non commetterò più.

Sigarette: madonna quanto hai ragione. Ma mica per la corsa sai? Si, certo. Se smetto qualche secondo al km lo guadagno, ma non credo poi così tanto, soprattutto in considerazione della corsa su lunga distanza. Facessi corse veloci e brevi il miglioramento sarebbe ben più evidente. E' che è stupido, non trovo altra definizione, stupido pagare (tanto) per farsi male (tanto). Al momento ancora non sono in grado, qualsiasi aiuto finora non ha avuto effetto su di me. A livello inconscio ho legato la sigaretta a certi momenti della giornata e non riesco a farne ancora a meno. So bene di quanto possa sembrare stupido (appunto, come dicevo prima) agli occhi di un non fumatore. Smetterò? Chi lo sa.. :cry: :nonzo:

Gestione gara: guarda, sono ancora in fase entusiasta da domenica e ogni volta che posso mi rimetto li a guardare i numeri (tanto lo so che mi capisci, ce l'hai anche tu sta malattia, lo so.. :mrgreen: ). Beh.. ieri sera, ripensando a quei maledetti ciottoli di Via del Vescovado, mi son detto: ma che media avevo al 40mo km rispetto a quella tenuta fino alla mezza maratona? Beh, il negative split non ce l'avevo tanto distante, passato alla mezza in 5:16/km, al 40mo ero a 5:17/km. Tempaccio ok, ma la mazzata me l'han data quei ciottoli, mi han fatto staccare dal gruppone, son quasi certo che con strada asfaltata avrei non solo tenuto i pacer delle 3:45, ma anche staccati di un pochino. Il 3h42 alto lo prendevo, sicuro. E avrei fatto prima mezza = seconda mezza! La qual cosa mi fa anche un po' paura, perchè quando mai mi risuccede di azzeccare tutte le due parti così uguali? :shock:

La prossima è NY, a breve maratone non ne faccio più per recuperare bene e non farmi male, poi c'è l'estate, poi si arriva a settembre e che mi metto a fare una maratona 1 mese e mezzo prima di NY? [-X Anche se devo pure dire che probabilmente la farò in modalità moooolto turistica come racconterò in qualche post fra un po' di tempo. Sott'occhio ho Firenze, 3 settimane dopo NY che a quel punto diventerebbe l'ultimo lungone della tabella per provare appunto il PB tra gli amici fiorentini. Ma chissà... è ancora tutto così distante. Di certo farò qualche bella mezza maratona, c'ho sto muretto dei 100 minuti che resiste per soli 13 secondi, tocca buttarlo giù prima o poi... :smoked:
Corri! :D

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