The Fat Runner (diario)
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The Fat Runner (diario)
la mia è una storia che avete già letto molte volte. Nel 2013 mi guardo allo specchio, mi vedo vecchio e grasso e mi dico: devo dimagrire. Poi, sfoggiando la mia proverbiale solerzia, ci medito sopra per alcuni mesi.
Finalmente in autunno mollo gli ormeggi. Comincio mangiando meglio, poi mi iscrivo in palestra. Sono motivatissimo. Faccio un sacco di attrezzi cardio, tranne il tapis. Sul tapis si corre, io non ho mai corso, correrci per chilometri mi sembra una roba da superuomini. Ma sono invidioso, eh. E' na roba da superuomini e io non la so fare.
A primavera 2014 mollo gli ormeggi. Corro un poco fuori, un poco sul tapis, rigorosamente solo. Sono lento, lentissimo, e non mi diverto per niente. Però dimagrisco, correre funziona e quindi corro, col mio bravo cardio, 2 o 3 volte alla settimana.
nell'estate 2014 ho sbattuto giù oltre 10 chili, il mio polso a riposo voaggia tranquillo sotto i 60, corro pacifico la mia oretta ad ogni uscita, il mio ginocchio "gigio", affaticato dal peso, ha smesso di fare le bizze.
E io smetto di correre, visto che ho raggiunto il risultato. Però stranamente mi manca.
A settembre ricomincio, con santa calma, preferibilmente in palestra per ragioni di comodità. Non mi annoio, mi piace vedere i numerini sul visore che mi dicono stai progredendo. Finisco un primo paio di scarpe, scopro le hoka e le mie gambe ringraziano. Col nuovo anno accellero. Il mio fisico è piuttosto tonico, per i miei standard sono leggero, e motivatissimo. Il mio chilometraggio sale, la mia velocità sale.
Curiosamente, fuori sono molto più veloce che dentro. A primavera, in una delle mie rare corse in esterno, scopro che senza sforzo sono ad un paio di secondi dal moribondo. Ma batterlo non mi interessa granchè, il mio feticcio non è la velocità ma il cardio. Quando corro, e resta basso, godo come un riccio.
Nell'estate 2015 arriva anche il moribondo, corso al mare in scioltezza in una delle più calde giornate dell'anno. Quando guardo il GPS, sorrido e penso: il prossimo obiettivo è la mezza.
Ma tante volte, mentre godi, poi arriva la mazzata. la mia arriva 3 giorni dopo il maledetto moribondo, quando mi si abbatte contro un cataclisma. Ricordo benissimo la sensazione, e ricordo la premonizione "la vacanza è finita. Tornerai grasso".
E così è stato. Quei 15 chili che avevo perso sono tornati, i muscoli tonici sono spariti. L'unica cosa rimastami sono i polpacci, curiosamente definiti anche dopo due anni di inattività.
Il bello di scendere, tuttavia, è che ad un certo punto non puoi che risalire. A settembre 2017 mi sono nuovamente guardato, ho riaperto il cassetto della roba da running, ho ripiegato le magliette taglia M, ho ripreso quelle taglia XL, mi sono rimesso le hoka ed ho ripreso la trafila.
palestra, macchine cardio, tapis. E di nuovo la noia, la tremenda noia della corsa. Tutto come il 2013, con l'aggravante che non riesco più a fare ciò che facevo senza sforzo due anni fa, e la cosa mi deprime.
Correre 5 km, lentamente perchè sennò il cardio è troppo alto, è frustrante. Sentire le gambe che urlano mentre fai cose che un paio di anni prima erano banali è frustrante. Vedere che le tue tempie ingrigiscono, e la tua panza si consolida ad un ritmo lentissimo ti fa venire voglia di dichiararti vecchio, mettersi in poltrona, concentrarsi sul lavoro e lasciare che il tempo faccia quello che deve fare.
"E quindi ?" direte voi.
E quindi, la scorsa settimana mi sono iscritto alla "run for mem" di bologna, pensando che correre per il centro sarebbe stata una novità e avrebbe alleviato la noia e la delusione di queste corsette col freno a mano. I 5 km, naturalmente, non i 12. Probabilmente i 12 li chiuderei, ma poi la scopa, sempre che ce ne sia una, dovrebbe aspettarmi, e sarebbe imbarazzante.
E quindi ieri mi presento, sentendomi un poco ridicolo. Ci sono tanti runner veri, ma per fortuna anche una certa componente di quasi-runer come me. Partiamo.
Ho provato a scaldarmi ma sono freddo, le gambe brontolano, la ciccia trema e il respiro fatica a prendere il ritmo. Sono partito troppo veloce, ma sono smarrito. A parte le indicazioni del tom tom, non ho riferimenti. Finalmente i più veloci scorrono, e nella ressa individuo un tizio alto che pare fare il mio stesso ritmo. Lo eleggo pacer del giorno, smetto di preoccuparmi e lo seguo.
Alla fine del secondo chilometro tutto comincia a girare. Siamo lenti, lentissimi, ma le gambe si sono scaldate, il respiro si è stabilizzato, il cardio è un poco alto ma sto bene e stranamente ... mi diverto.
Si perchè pian piano si è formato un gruppetto, sono una decina scarsa di persone, alcuni soli, altri a coppie. Facciamo tutti più o meno la stessa andatura, e io mi ritrovo ad accellerare senza accorgermi per restare attaccato agli altri.
Due parole ogni tanto, e via che si va. E' la mia prima volta, e vedo un aspetto ludico che prima non avevo considerato. Questo stare in gruppo, queste 2 chiacchere estemporanee con quelli che ti stanno intorno ti cambiano la prospettiva, non sei più da solo. Ti rilassi, Ti diverti. E' una figata.
Quando siamo quasi arrivati sbagliamo strada, e facciamo un gran giro per il centro nella speranza di ritrovarla, accumulando percorso supplementare ed infilandoci nella parte terminale del percorso previsto per la 12 chilomentri.
E infine arriviamo, e arriviamo insieme. E io sorrido, contento di avere scoperto una dimensione della corsa che mi ha appagato e mi da nuove prospettive.
Ogni domenica ce ne sono 1000, di corsette amatoriali, nei dintorni.
Ci sarò senz'altro.
Finalmente in autunno mollo gli ormeggi. Comincio mangiando meglio, poi mi iscrivo in palestra. Sono motivatissimo. Faccio un sacco di attrezzi cardio, tranne il tapis. Sul tapis si corre, io non ho mai corso, correrci per chilometri mi sembra una roba da superuomini. Ma sono invidioso, eh. E' na roba da superuomini e io non la so fare.
A primavera 2014 mollo gli ormeggi. Corro un poco fuori, un poco sul tapis, rigorosamente solo. Sono lento, lentissimo, e non mi diverto per niente. Però dimagrisco, correre funziona e quindi corro, col mio bravo cardio, 2 o 3 volte alla settimana.
nell'estate 2014 ho sbattuto giù oltre 10 chili, il mio polso a riposo voaggia tranquillo sotto i 60, corro pacifico la mia oretta ad ogni uscita, il mio ginocchio "gigio", affaticato dal peso, ha smesso di fare le bizze.
E io smetto di correre, visto che ho raggiunto il risultato. Però stranamente mi manca.
A settembre ricomincio, con santa calma, preferibilmente in palestra per ragioni di comodità. Non mi annoio, mi piace vedere i numerini sul visore che mi dicono stai progredendo. Finisco un primo paio di scarpe, scopro le hoka e le mie gambe ringraziano. Col nuovo anno accellero. Il mio fisico è piuttosto tonico, per i miei standard sono leggero, e motivatissimo. Il mio chilometraggio sale, la mia velocità sale.
Curiosamente, fuori sono molto più veloce che dentro. A primavera, in una delle mie rare corse in esterno, scopro che senza sforzo sono ad un paio di secondi dal moribondo. Ma batterlo non mi interessa granchè, il mio feticcio non è la velocità ma il cardio. Quando corro, e resta basso, godo come un riccio.
Nell'estate 2015 arriva anche il moribondo, corso al mare in scioltezza in una delle più calde giornate dell'anno. Quando guardo il GPS, sorrido e penso: il prossimo obiettivo è la mezza.
Ma tante volte, mentre godi, poi arriva la mazzata. la mia arriva 3 giorni dopo il maledetto moribondo, quando mi si abbatte contro un cataclisma. Ricordo benissimo la sensazione, e ricordo la premonizione "la vacanza è finita. Tornerai grasso".
E così è stato. Quei 15 chili che avevo perso sono tornati, i muscoli tonici sono spariti. L'unica cosa rimastami sono i polpacci, curiosamente definiti anche dopo due anni di inattività.
Il bello di scendere, tuttavia, è che ad un certo punto non puoi che risalire. A settembre 2017 mi sono nuovamente guardato, ho riaperto il cassetto della roba da running, ho ripiegato le magliette taglia M, ho ripreso quelle taglia XL, mi sono rimesso le hoka ed ho ripreso la trafila.
palestra, macchine cardio, tapis. E di nuovo la noia, la tremenda noia della corsa. Tutto come il 2013, con l'aggravante che non riesco più a fare ciò che facevo senza sforzo due anni fa, e la cosa mi deprime.
Correre 5 km, lentamente perchè sennò il cardio è troppo alto, è frustrante. Sentire le gambe che urlano mentre fai cose che un paio di anni prima erano banali è frustrante. Vedere che le tue tempie ingrigiscono, e la tua panza si consolida ad un ritmo lentissimo ti fa venire voglia di dichiararti vecchio, mettersi in poltrona, concentrarsi sul lavoro e lasciare che il tempo faccia quello che deve fare.
"E quindi ?" direte voi.
E quindi, la scorsa settimana mi sono iscritto alla "run for mem" di bologna, pensando che correre per il centro sarebbe stata una novità e avrebbe alleviato la noia e la delusione di queste corsette col freno a mano. I 5 km, naturalmente, non i 12. Probabilmente i 12 li chiuderei, ma poi la scopa, sempre che ce ne sia una, dovrebbe aspettarmi, e sarebbe imbarazzante.
E quindi ieri mi presento, sentendomi un poco ridicolo. Ci sono tanti runner veri, ma per fortuna anche una certa componente di quasi-runer come me. Partiamo.
Ho provato a scaldarmi ma sono freddo, le gambe brontolano, la ciccia trema e il respiro fatica a prendere il ritmo. Sono partito troppo veloce, ma sono smarrito. A parte le indicazioni del tom tom, non ho riferimenti. Finalmente i più veloci scorrono, e nella ressa individuo un tizio alto che pare fare il mio stesso ritmo. Lo eleggo pacer del giorno, smetto di preoccuparmi e lo seguo.
Alla fine del secondo chilometro tutto comincia a girare. Siamo lenti, lentissimi, ma le gambe si sono scaldate, il respiro si è stabilizzato, il cardio è un poco alto ma sto bene e stranamente ... mi diverto.
Si perchè pian piano si è formato un gruppetto, sono una decina scarsa di persone, alcuni soli, altri a coppie. Facciamo tutti più o meno la stessa andatura, e io mi ritrovo ad accellerare senza accorgermi per restare attaccato agli altri.
Due parole ogni tanto, e via che si va. E' la mia prima volta, e vedo un aspetto ludico che prima non avevo considerato. Questo stare in gruppo, queste 2 chiacchere estemporanee con quelli che ti stanno intorno ti cambiano la prospettiva, non sei più da solo. Ti rilassi, Ti diverti. E' una figata.
Quando siamo quasi arrivati sbagliamo strada, e facciamo un gran giro per il centro nella speranza di ritrovarla, accumulando percorso supplementare ed infilandoci nella parte terminale del percorso previsto per la 12 chilomentri.
E infine arriviamo, e arriviamo insieme. E io sorrido, contento di avere scoperto una dimensione della corsa che mi ha appagato e mi da nuove prospettive.
Ogni domenica ce ne sono 1000, di corsette amatoriali, nei dintorni.
Ci sarò senz'altro.
Ultima modifica di FatRunner il 29 gen 2018, 16:59, modificato 2 volte in totale.
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- Top Runner
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- Iscritto il: 27 mag 2013, 15:36
- Località: Roma
Re: The Fat Runner (diario)
Benvenuto e complimenti!!!
Ti consiglio di passare a presentarti nella sezione benvenuti prima che qualche mod si accorga che non lo hai fatto...
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"se sono libero è perché continuo a correre..."
“NON PUÒ PIOVERE PER SEMPRE”
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- Guru
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- Iscritto il: 21 lug 2017, 9:43
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Re: The Fat Runner (diario)
Benvenuto!
E' vero, per noi aspiranti runner, le tapasciatine domenicali sono una vera sorpresa. Almeno per me. Sono tranquille, zero pressione, vuoi andare? Vai.. Vuoi farla piano? La fai piano. Vuoi farti due chiacchiere? E te le fai tranquillo, magari con una runnerina conosciuta al momento... Hanno comunque quel pizzico di organizzazione (spesso anche ben più che un pizzico, percorsi tracciati, volontari in qualche punto "difficile" in quelle collinari, ristori più che discreti...) che davvero ti fanno venire voglia di farle. Poi, certo, ci sono le competitive, io ne ho fatto solo una e ti assicuro che li l'adrenalina scorre a mille. Però davvero le ludico non competitive hanno il loro perchè, tra l'altro spesso ti permettono di correre in posti che manco ti saresti mai sognato...
Complimenti, continua e, mio personale consiglio, non eccedere, lo stra-fare porta ad una diminuzione dell'entusiasmo e del piacere, meglio un allenamento in meno e mantenere alta la voglia di uscire!
Buone corse!
E' vero, per noi aspiranti runner, le tapasciatine domenicali sono una vera sorpresa. Almeno per me. Sono tranquille, zero pressione, vuoi andare? Vai.. Vuoi farla piano? La fai piano. Vuoi farti due chiacchiere? E te le fai tranquillo, magari con una runnerina conosciuta al momento... Hanno comunque quel pizzico di organizzazione (spesso anche ben più che un pizzico, percorsi tracciati, volontari in qualche punto "difficile" in quelle collinari, ristori più che discreti...) che davvero ti fanno venire voglia di farle. Poi, certo, ci sono le competitive, io ne ho fatto solo una e ti assicuro che li l'adrenalina scorre a mille. Però davvero le ludico non competitive hanno il loro perchè, tra l'altro spesso ti permettono di correre in posti che manco ti saresti mai sognato...
Complimenti, continua e, mio personale consiglio, non eccedere, lo stra-fare porta ad una diminuzione dell'entusiasmo e del piacere, meglio un allenamento in meno e mantenere alta la voglia di uscire!
Buone corse!
Corri!
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- Mezzofondista
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- Iscritto il: 24 nov 2017, 11:13
Re: The Fat Runner (diario)
ma che bella storia, me la sono letta d'un fiato.
Pensa, io ho iniziato a correre per dimagrire: mi è successo di tutto, comprese alcune maratone, ma non ho perso 1 etto.
Però mi diverto!
In bocca al lupo.
Pensa, io ho iniziato a correre per dimagrire: mi è successo di tutto, comprese alcune maratone, ma non ho perso 1 etto.
Però mi diverto!
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- Maratoneta
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- Località: Udine – FVG e Bp-HU
Re: The Fat Runner (diario)
Bellissimo, si. Io non ho cominciato per dimagrire, e comunque non riesco a perdere un grammo ..però le tapasciate domenicali mi piacciono!
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Meglio una lotta disperata che una disperazione senza lotta
91/93 kg, H 1,76. "narancs az élet", "sötét felhő", "kék ég", "tök tök". "terepfelhő", "mosoly"
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- Novellino
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Re: The Fat Runner (diario)
Si corre sistematicamente.calcatreppola ha scritto:Bellissimo, si. Io non ho cominciato per dimagrire, e comunque non riesco a perdere un grammo ..però le tapasciate domenicali mi piacciono!
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Domenica volevo fare una ludico-motoria che prevedeva il raduno alle 7.30. Esco di casa in maglietta, felpina e giacchino antivento.
Salgo in macchina tremando, faccio il giro del palazzo e ....rientro. Un freddo assurdo, non ero attrezzato.
Un poco dispiaciuto sono andato a correre a mezzogiorno, con un pallido sole invernale che aiutava. E dopo, una puntata da decathlon a integrare il mio vestiario [emoji106]
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- Maratoneta
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Re: The Fat Runner (diario)
Così si fa! (Voglio dire: prepararsi a correre con ogni tempo!)
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Re: The Fat Runner (diario)
Una canottiera termica fa miracoli, mi pare ce ne siano della kipsta. Quelle wedze secondo me sono troppo poco traspiranti per la corsa.
Sopra una maglia a maniche lunghe, ce n'è una economica mi pare kalenji, in blu o giallo fluo. Oppure ancora meglio ce n'è una da trail, un pochino più pesante e con più zip per regolare la temperatura.
Un giacchino antivento buono mi sa che da decathlon non c'è. Sull'abbigliamento ci sono diversi thread, anche uno specifico su decathlon.
Sopra una maglia a maniche lunghe, ce n'è una economica mi pare kalenji, in blu o giallo fluo. Oppure ancora meglio ce n'è una da trail, un pochino più pesante e con più zip per regolare la temperatura.
Un giacchino antivento buono mi sa che da decathlon non c'è. Sull'abbigliamento ci sono diversi thread, anche uno specifico su decathlon.
#8020endurance - #team8020 - Il mio diario: viewtopic.php?t=46915
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Re: The Fat Runner (diario)
M[nch]a D1ego, mi hai appena fatto ricordare che ho due magliette termiche!!
E come un fesso sto andando a correre senza...
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