[DIARIO] #myroadtoTokyo2019

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iceunstable
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Re: [DIARIO] #myroadtoTokyo2019

Messaggio da iceunstable »

grande Luc..bravo
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Re: [DIARIO] #myroadtoTokyo2019

Messaggio da HappyFra »

Bravissimo Zero, grazie per aver condiviso questa bellissima esperienza!! :thumleft:
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zeromaratone
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Re: [DIARIO] #myroadtoTokyo2019

Messaggio da zeromaratone »

Una cosa che mi rimarrà per sempre come ricordo e all’arrivo il volontario che offrendomi una banana e vedendo le mie difficoltà ad aprirla mi ha detto:
vuoi che te la apra io ?

Nessuno mi aveva mai chiesto di aprirmi la banana prima ! :beer:
Dal 2014:18 maratone, 6 stars finisher; 2018 100km del Passatore, Ironman70:3
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laurapink
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Re: [DIARIO] #myroadtoTokyo2019

Messaggio da laurapink »

Grande Luciano! Avrei voluto esserci per fare il tifo!
Peccato per la giornata di pioggia... e dire che avevamo avuto un tempo bellissimo fino al giorno prima.
Comunque gran bel risultato, considerando anche il fatto di trovarsi in un ambiente a cui non si è abituati.
Bravissimo!
=D>
Tony78
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Re: [DIARIO] #myroadtoTokyo2019

Messaggio da Tony78 »

zeromaratone ha scritto: 4 mar 2019, 14:33 Nessuno mi aveva mai chiesto di aprirmi la banana prima ! :beer:
a me è successo a firenze nel 2017, una signora molto carina al ristoro finale mi ha aperto una brioche ... mani congelate dopo aver corso sotto l'acqua e con vento gelido :mrgreen:

ottimo risultato cmq.. complimenti! =D>
10k 43'02" (Monza 2021) Mezza Maratona 1h32'17" (Monza 2021) Maratona 3h33'35" (Pisa 2021) 50k 5h04'51" (Castel Bolognese 2022)
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zeromaratone
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Re: [DIARIO] #myroadtoTokyo2019

Messaggio da zeromaratone »

Dopo la maratona sono a Kyoto: bellissima città, niente a che vedere con la moderna Tokyo. Diciamo che è quello che un turista occidentale sogna di vedere in Giappone: le ragazze giapponesi che affittano un kimono perché qui si può per andare in giro per la città e anche se tu ti accorgi solo dopo che è così, ti piace osservarle e pensare che sia vero, la geisha che a Gion passeggia nei vicoli per entrare in un locale dove esibirsi per i turisti ma tu non lo sai e pensi che sia vero, i templi con i giardini zen dove tutto è curatissimo non capisci bene se perché così deve essere in rispetto alla divinità oppure perché serve per i turisti, insomma non si sa se tutto è reale o finto ma piace lo stesso.
Poi ti stupisci dell’ordine maniacale, non c’è una cicca per la strada, una carta abbandonata, un chewing-gum attaccato ai pali, nessuno parla ad alta voce, nessuno si sbraccia, fischia, fa le smorfie. Tutti composti, a modo, se corri per prendere la metro non è educato, se sei raffreddato usi la mascherina, non è educato mangiare in strada, se fumi vai nelle smoking rooms, e ti chiedi ma questa società giapponese ha dei lati oscuri ?
Come vivono nella quotidianità? Non si incazzano mai? Come sfogano le loro repressioni ?

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zeromaratone
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Re: [DIARIO] #myroadtoTokyo2019

Messaggio da zeromaratone »

Conclusioni della mia #myroadtoTokyo2019 :
Il Giappone è un Paese stupendo con un fascino particolare : sull’educazione e gentilezza del popolo giapponese si è già accennato, ma basta che ricordi che il capotreno si inchina verso i passeggeri ogni volta che cambia carrozza, sul treno non esistono cestini, non capisco dove tengano i rifiuti (in tasca?), è proibito parlare al cellulare in treno, ovviamente non è educato soffiarsi il naso in pubblico (ma il risultato è che spesso si sente tirare su dal naso, rumore insopportabile per un occidentale), in strada non hai paura di nulla, essere borseggiati è assolutamente improbabile, truffati neanche se ne parla, non è nella loro natura.
Se compi azioni non idonee, il disonore si ripercuote su tutta la tua famiglia e non soltanto sull’individuo, cosa che rende tutti più responsabili.
Per contro leggo che c’è un regime di polizia assoluto che ha richiamato il Giappone per il rispetto dei diritti civili. Il 98% dei reati finisce con una piena confessione, perché altrimenti vai a finire ai lavori forzati. In carcere non puoi guardare in faccia i secondini pena l’isolamento e si fa rieducazione più o meno volontaria all’inserimento dei rei alla vita sociale.
Insomma c’è sempre l’altro lato della medaglia ...
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laurapink
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Re: [DIARIO] #myroadtoTokyo2019

Messaggio da laurapink »

zeromaratone ha scritto: 6 mar 2019, 10:43 ma questa società giapponese ha dei lati oscuri ? Come vivono nella quotidianità? Non si incazzano mai? Come sfogano le loro repressioni ?

Mi fa piacere ti sia trovato bene e che ti sia piaciuta Kyoto (ci ho vissuto un anno e mezzo e mi manca moltissimo) e mi spiace sempre infrangere i sogni di quelli che visitano il Giappone rimanendo meravigliati da tutto ciò, ma in effetti di lati oscuri ce ne sono tantissimi purtroppo. Ti faccio qualche esempio, se ti va di leggere il papiro...
:mrgreen:

1) Il Giappone è l'unico paese in cui esiste una parola per definire la morte per il troppo lavoro: karōshi. Da qui si capiscono molte cose su come vivono e lavorano.

2) Problemi come bullismo, suicidio, autoreclusione e autoisolamento sociale (hikikomori), razzismo, discriminazione sessuale, ecc. sono all'ordine del giorno.

3) Hai presente quando entri in un convenience store e il personale alla cassa sorride e ti dice cose varie? Ecco. Sono frasi imparate a memoria. Non importa chi avranno davanti, ripeteranno sempre le stesse frasi, faranno sempre lo stesso sorriso, ripeteranno sempre l'inchino... è tutto meccanico. Non c'è niente di umano. Sono robot. Sono gentili con il cliente perché sono programmati per esserlo, non perché vogliono esserlo. Si tratta di una forma di rispetto rituale e reverenziale del cliente, che però esula dai rapporti umani, quelli veri intendo. Ovviamente non sempre è così: a me a volte capita di andare al 7/11 e trovare la vecchina che attacca bottone chiedendomi se sono stata al festival o che commenta cosa ho acquistato dandomi della buongustaia (hahaha), ma sono casi rari.

4) In Giappone soffrire di depressione o di altri problemi psicologici anche lievi è inaccettabile, sono stigma da evitare. Se ne soffri sei considerato un pazzo, un rifiuto sociale, una persona da evitare, nessuno ti aiuta (ecco perché è il paese con il maggior numero di suicidi). Tuttora non esistono supporti psicologici di nessun tipo a livello sanitario: solo medici che danno medicine. E volantini che ti consigliano di prenderti delle pause dal lavoro, mangiare bene, dormire bene, uscire, fare sport, ecc. per mantenere buona la tua salute fisica e mentale (come se fosse poi facile per una persona normale prendere ferie dal lavoro e trovare il tempo di riposarsi e fare tutte queste cose).

5) I giorni di malattia pagati non sono previsti come benefit per chi lavora. Se ti ammali, o ti prendi le ferie, o non vieni pagato, o vai a lavorare lo stesso pure se stai morendo. Inoltre, si pagano tanti soldi per la pensione ogni mese, per poi ritrovarsi alla fine con una pensione letteralmente "da fame" pagata una volta ogni due mesi.

6) Il sistema sanitario fa schifo ai porci perché è basato solo sul guadagno: nessun medico vuole lavorare in ospedali perché giustamente si lavora troppo, quindi tutti tendono a mettere su la propria clinichetta specializzata. Ciò significa che il paziente diventa praticamente un cliente e invece di concentrarsi sul risolvere il problema di salute del paziente, pensano solo a monetizzare (dandoti medicine inutili, facendoti tornare più volte con varie scuse, ecc.). Senza considerare che, una volta impiantato il loro business, tendono a smettere di studiare e aggiornarsi sulle novità del settore.

Per rispondere alle tue ultime due domande... posso portarti la mia esperienza dicendoti, per esempio, che non hai idea di quante volte sul lavoro mi sono sentita dire cosacce tipo "Tu non devi pensare, devi solo lavorare!" da uno dei miei colleghi/superiori solo perché aveva bisogno di sfogare il proprio stress su qualcuno ed io ero quella più a tiro. Per cui sì, si incazzano e sfogano le loro repressioni prendendosela con gli altri anche loro. Forse anche più di noi italiani, visto lo stress e le frustrazioni che accumulano quotidianamente più di noi a causa del loro stile di vita.

Insomma, non è tutto rose e fiori come vogliono far credere ai turisti stranieri, ma per lo stile di vita che riesco a tenere io (semplice e limitatamente stressato) e per quelle che sono le mie priorità, tutto sommato, ammetto che ci si vive bene. Il segreto è anche stare lontani dalle grandi metropoli, però.

Un saluto!
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dircas
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Re: [DIARIO] #myroadtoTokyo2019

Messaggio da dircas »

@laurapink molto interessante.....ed io vivo nell'Italia del Sud. :D :D :D :D
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zeromaratone
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Re: [DIARIO] #myroadtoTokyo2019

Messaggio da zeromaratone »

Grazie dell’inside point of view... ma tu sei straniera... sei discriminata o tollerata ?
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