[DIARIO] Dal Giappone con fatica... hahaha!

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Eihan
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Re: [DIARIO] Dal Giappone con fatica... hahaha!

Messaggio da Eihan »

Laura mi hai convinto a iniziare a vedere quell'anime :D
Non sei riuscita a portare a termine i 2,75km per i problemi fisici (gonfiore e fastidio per il freddo) o perché avevi gambe e fiato che non reggevano? Nel secondo caso potresti alternare momenti di camminata con momenti di corsa, andando progressivamente a ridurre la camminata in favore della corsa
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victor76 Utente donatore Donatore
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Re: [DIARIO] Dal Giappone con fatica... hahaha!

Messaggio da victor76 »

Ti seguo con interesse anche io, Laura. Buone corse!
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laurapink
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Re: [DIARIO] Dal Giappone con fatica... hahaha!

Messaggio da laurapink »

Eihan ha scritto: 10 gen 2019, 21:47 Laura mi hai convinto a iniziare a vedere quell'anime :D
Non sei riuscita a portare a termine i 2,75km per i problemi fisici (gonfiore e fastidio per il freddo) o perché avevi gambe e fiato che non reggevano? Nel secondo caso potresti alternare momenti di camminata con momenti di corsa, andando progressivamente a ridurre la camminata in favore della corsa
Hehehe! Allora poi fammi sapere che ne pensi... =D
Per rispondere alla tua domanda, decisamente non sono riuscita a terminare perché non stavo bene... e forse so anche il perché (soffro di IBS e ultimamente sto reintroducendo nella dieta alcuni elementi che probabilmente sopra una certa quantità giornaliera mi fanno stare male).
Comunque, interrotta la reintroduzione del cibo incriminato (le brassicacee e i broccoli), mi sono ripresa e sono riuscita a completare i 2,75 km senza troppi problemi per un paio di volte, quindi ieri ho tentato i 3 km e ce l'ho fatta, complice anche il sole caldo. Alla fine ho fatto 3 km in poco meno di 25 minuti.

E ora un piccolo aneddoto divertente... ma verso la fine della sessione sono passata davanti a una casetta e una signora che mi guardava dal balcone mi ha tipo applaudito. Hahahaha! L'ho ringraziata con un cenno della testa, ma un po' mi è venuto da ridere. Probabilmente mi vede ultimamente che passo e ripasso correndo col mio giubbino rosa davanti casa sua e ha voluto farmi un po' di incoraggiamento.
:cheerleader:

Comunque... l’altro giorno vi ho accennato al mio percorso dicendovi che corro in un quartiere tranquillo e oggi volevo in realtà descrivervelo meglio. Per arrivarci mi faccio circa 4-5 minuti di camminata veloce (circa mezzo chilometro), che poi ripercorro camminando anche al ritorno, come riscaldamento e defaticamento. Poi inizio a correre molto lentamente perché con il freddo che fa in questo periodo mi si gelano le chiappette e ho bisogno di farle sobbalzare un po’ prima di fare sul serio... se no mi formicolano. Hahaha!

Poi continuo a girare per le viette di questo quartiere composto soprattutto di piccole case monofamiliari di massimo 2 piani e di parcheggi. Ogni tanto una macchina si infila in quel tratto in cui la stradina si fa più stretta e mi si attacca odiosamente al sedere procedendo a passo d’uomo con tanta pazienza fino a che non riesco a trovare spazio per stringermi verso il bordo della strada e far passare l’auto. La strada in quel tratto è infatti talmente stretta che un pedone e una macchina quasi non possono passare contemporaneamente ma io continuo a correre al mio ritmo facendo finta di nulla finché finalmente non si allarga la strada. Lo so, in questi casi sono sempre un po’ dispettosina, ma non sopporto gli aumobilisti giapponesi di provincia che si devono sempre infilare dappertutto con i loro mostri di automobili... =D

Nel mio giro passo sempre davanti ad un tempio buddista con all’ingresso due guardiani di pietra parecchio incazzosi. Davanti all’ingresso ora c’è un parcheggio, ma prima ai lati c’erano due file di ciliegi centenari, che probabilmente poi sono stati tagliati perché malati (si vedono ancora i tronchi mozzati, una scena terribile). Fortunatamente, due ciliegi resistono ancora e aspetto che arrivi la fine di marzo per vederli finalmente fiorire... anche se temo che poi rimarrò talmente strabiliata da fermarmi lì sotto finendo per dimenticarmi di continuare a correre. Hahaha!

In quel tempio ci sono andata a fare delle foto lo scorso inverno: l’edificio non è niente di strabiliante, ma c’è un punto in cui spunta dal terreno una canna di bambù che è molto curioso perché è collegata con una piccola fonte di acqua sotterranea, che si riversa goccia dopo goccia in una tinozza sotterrata che amplifica il suono di ogni singola goccia e, porgendo l’orecchio vicino all’estremità della canna si può ascoltare la melodia prodotta dalle gocce di varie forme e dimensioni che cadono nella tinozza una dopo l’altra. Accanto al tempio c’è un cimitero moderno, ma dietro c’è anche uno spazio riservato alle “celebrità storiche” della città: lì, sotto alcuni alberi di acero, riposano i membri del clan che nel Medioevo giapponese governarono il dominio (feudo) locale.

Immagine

Proseguendo lungo il percorso, passo anche davanti a una scuola superiore esclusivamente femminile. Quando vado a correre dopo il lavoro, ogni tanto incappo in qualche studentessa che torna a casa dopo le attività extra-curriculari con indosso la sua divisa blu e la sua sciarpetta e, vedendola andare in giro senza cappotto, rabbrividisco di freddo al suo posto per un attimo, almeno finché non mi ricordo che anche io non ho un cappotto e che correndo sto in realtà scoppiando di caldo, cioè quando noto che è giunta l’ora di slacciare un po’ il wind-breaker e togliere i guanti.

Ogni tanto trovo una vecchiettina intenta ad innaffiare la montagna di vasi di fuori che tiene fuori casa, sul ciglio della strada, e penso: chissà quanti fiorellini, chissà quanti colori in primavera! A volte incrocio una bambina con la mamma che corrono facendo un percorso simile al mio, ma in direzione contraria... quando il mio sguardo e quello della mamma si incontrano ci facciamo un cenno con la testa, piegando leggermente il capo in avanti in segno di saluto. Sono sicura che anche loro si allenano per la gara di “family jogging” che si terrà ad aprile lo stesso giorno della mia gara di 5 km e della maratona. Tutte le volte che le vedo penso sempre la stessa cosa: ganbarimashō (facciamo entrambe del nostro meglio!).

Alla fine, quando Runkeeper mi avvisa che i km da fare sono finiti, mi avvio verso casa camminando... e anche stavolta la missione è compiuta!

A proposito... il trucchettino di alzare lo scaldacollo all'inizio funziona bene contro il freddo, ma respirando dentro lo scaldacollo finisce che a un certo punto comincio a scoppiare di caldo: è normale? Hahaha!

Al momento non ho particolari dolori alla gambe, quindi presumo che l'allenamento non sia poi così duro per i miei muscoli (per questo ho aumentato i metri percorsi un po' prima). Il fiato soffre un pochettino alle volte ma penso sia perché ancora non riesco a stabilizzare bene il passo e tiro più del dovuto. Continuo a ripetere le sessioni almeno 2 o 3 volte, o dite che posso buttarmi ad aumentare di 250 m di volta in volta?
:nonzo:
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poco82
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Re: [DIARIO] Dal Giappone con fatica... hahaha!

Messaggio da poco82 »

Grande Laura che ci delizi con questi piccoli dettagli sulla vita quotidiana da quelle parti!
Tranquilla aumenta pure poco per volta, 250 m neanche li senti e passano in un attimo :wink:
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Eihan
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Re: [DIARIO] Dal Giappone con fatica... hahaha!

Messaggio da Eihan »

Ho visto solo le prime due puntate di kaze ga tsuyoku fuiteiru, mooolto molto bello, grazie per avermelo fatto conoscere! Lo guardo poco perché è un periodo che sono in fissa con Fairy Tail e mi sto dedicando principalmente a quello :mrgreen:

Ottimo che sei arrivata ai 3km! Allunga senza problemi, al tuo ritmo vorrebbe dire correre per circa due minuti in più, quindi allungare di 250m è più una questione mentale che fisica ;)
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laurapink
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Re: [DIARIO] Dal Giappone con fatica... hahaha!

Messaggio da laurapink »

Eihan ha scritto: 15 gen 2019, 14:15 Ho visto solo le prime due puntate di kaze ga tsuyoku fuiteiru, mooolto molto bello, grazie per avermelo fatto conoscere! Lo guardo poco perché è un periodo che sono in fissa con Fairy Tail e mi sto dedicando principalmente a quello :mrgreen:
Di niente! Sono contenta ti piaccia! Comunque vai tranquillo che ancora deve finire di essere trasmesso anche qui in Giappone, quindi finisci pure le altre cose che stai guardando che per fare la "maratona" dell'altro c'è tempo. =D

Seguendo i vostri consigli (grazie!), oggi sono partita incaponita con l'intenzione di arrivare a 3,25 km.
Ero in condizioni fisiche relativamente buone, ma nonostante il bel tempo c'era un vento tremendo (secondo il meteo 7 m/s). Non che sia una novità perché il vento invernale in questa città è abbastanza famoso per tirare degli schiaffi pazzeschi. Una volta mi ha quasi tirato giù dalla bicicletta, per non parlare di tutte le volte che mi sono ritrovata a pedalare in discesa... che in effetti fa ridere a ripensarci a posteriori.

Girando intorno al tempio su un percorso a rettangolo, c'erano dei momenti ad andare in cui mi ritrovavo praticamente bloccata dal vento riuscendo a malapena a respirare (un po' come andare in moto senza il casco in pratica) e per farmi coraggio urlavo sottovoce: "kaze ni makenaideeeeee" (traduzione: non lasciarti sconfiggere dal vento). Il che, per altro, mi ha ricordato questa famosa poesia di Miyazawa Kenji.
A tornare invece mi son ritrovata a momenti con il vento che praticamente mi spingeva. Poi io sono 159 cm per 49 kg... vi lascio immaginare come arriva a trascinarmi via se non sto ben piantata coi piedi per terra.

A parte il ventaccio, la corsa è andata bene e ho concluso facendo 3,30 km in 27 minuti.
Ora. Siccome sto tenendo aggiornata pure mia madre sui miei sviluppi da "runner" (visto che ha assistito per 30 anni alla mia sedentarietà e le risultava difficile credere che io mi fossi finalmente decisa a far tornare rotondo il mio sedere quadrato), tornata a casa scrivo a mia madre e le dico: "Maaaaaaa! Oggi ho corso più di 3 km senza fermarmi!"

Risposta: "Sì, ma stai attenta a non sudare e a non stancarti troppo."
.......................................... :nonzo:
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Flanik
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Re: [DIARIO] Dal Giappone con fatica... hahaha!

Messaggio da Flanik »

laurapink ha scritto: 16 gen 2019, 13:51
Eihan ha scritto: 15 gen 2019, 14:15 Ho visto solo le prime due puntate di kaze ga tsuyoku fuiteiru, mooolto molto bello, grazie per avermelo fatto conoscere! Lo guardo poco perché è un periodo che sono in fissa con Fairy Tail e mi sto dedicando principalmente a quello :mrgreen:
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Risposta: "Sì, ma stai attenta a non sudare e a non stancarti troppo."
.......................................... :nonzo:
Mancava : hai messo la "magliettina" della salute ?
Complimenti per la tenacia !!!
Continua con costanza nel tuo progetto !! E ogni tanto corri per il piacere di guardarti in giro .. vedrai che di km ne farai molti di più
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Re: [DIARIO] Dal Giappone con fatica... hahaha!

Messaggio da Dr.Kriger »

Le città giapponesi hanno un microclima tutto loro. Il vento può diventare terribile, perché ci sono gli edifici a creare moti di discesa e ascensione. A Chicago, dove i grattacieli sono molto alti, si vede meglio. Non a caso, Chicago è soprannominata "the windy city". In estate invece l'urbanizzazione crea una specie di cappa e il caldo è asfissiante. Anche da noi è così. Vedi Ascoli o Firenze. Non so come faranno a correre la maratona a Tokyo nel 2020. Già solo a immaginare quelle condizioni mi vengono i brividi. Ma la cosa interessante è che i giapponesi hanno ancora mantenuto un rispetto per la natura. Molte persone, anche giovani, cercano di riscoprire quegli ambienti naturali dimenticati. Non è solo la vecchietta che innaffia i 100 miliardi di fiori. Anche i runner non scherzano in Giappone. Nessuno di loro sarà mai un primatista mondiale, ma mediamente gli amatori sono fortissimi rispetto a noi.
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laurapink
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Re: [DIARIO] Dal Giappone con fatica... hahaha!

Messaggio da laurapink »

Non vivo a Tokyo e non posso fornire molti dettagli sul clima della città, ma quando si farà la maratona di Tokyo la temperatura penso sarà perfetta per correre, perché di solito a marzo in Giappone fa ancora abbastanza freddino ma non poi così freddo (sicuramente sarà ancora presto per i ciliegi). Il problema forse sarà più l'inquinamento... a volte quando visito alcune zone trafficate mi sembra di vedere la cappa come a Milano, ma non so quanto possa influire l'inquinamento sulla performance dei maratoneti. Il vento a volte soffia forte pure lì per le cause che hai riferito comunque, verissimo.

Dove vivo io, Maebashi (si trova nella Prefettura di Gunma, lontana dal mare) ha invece caratteristiche completamente diverse da quelle di una metropoli come Tokyo. Praticamente la città si estende in un angolino della Pianura del Kanto, circondata ad angolo dalle montagne. In inverno soffia sempre un forte vento proveniente da Nord/Nord-Ovest (dalla Russia in pratica) che porta costantemente nuvole e mal tempo su quella che è la regione di Niigata (che dà sul mare interno), ma grazie a queste montagne le nuvole vengono bloccate, quindi il clima invernale di questa città è sempre soleggiato ed estremamente secco (praticamente non c'è verso di prendere la scusa che piove per non andare a correre in inverno... hahahaha!). Il vento malefico però si incanala comunque tra le montagna e, invece di disperdersi, le raffiche passano fitte, fredde, secche e anche abbastanza forti da scaraventarti giù da un ponte se non stai attento. Questo vento si chiama Karakkaze ed è il motivo per cui anche Maebashi è stata risoprannominata "Kaze no Machi" (la città del vento).

Sul "rispetto per la natura" dei Giapponesi onestamente da quando vivo qui nutro dei forti dubbi, considerando come tendono praticamente a rovinare con degli incredibilli ecomostri tutti i maggiori luoghi naturali di interesse turistico (un paio di esempi che mi sono rimasti fortemente impressi quando li ho visitati sono il Monte Hakodate e le scogliere di Tojimbo) e come trattano gli animali (in Giappone non esistono cani randagi perché li sopprimono tutti). Secondo me, col fatto che lo shintoismo si fonda sulla credenza che in ogni cosa esistente e in ogni fenomeno della natura risiede un kami (spirito divino) si può essere portati a crederlo, ma nella realtà dei fatti poi ci sono tante eccezioni che fanno credere il contrario. L'amore per i fiori e per le piante è da considerare a parte: basti pensare al "turismo dei fiori" che racchiude in una categoria a parte tutti quei turisti stagionali che si spostano praticamente solo per visitare luoghi noti per la fioritura di particolari specie di fiori (pruni, ciliegi, rose, ortensie, azalee... e chi più ne ha più ne metta). Infatti è il motivo per cui i "flower park" si stanno diffondendo a macchia d'olio (attirano turisti, quindi soldi, quindi aiutano a creare lavoro e a rivitalizzare un po' le città di provincia).

I runner giapponesi sono dei matti. Ne ho visti di tutti i colori... tipo gente che correva in cosplay o in giacca e cravatta. Hahaha! xD
In generale concordo con te sul fatto che gli amatori sono forti. Secondo me è anche perché hanno una struttura fisica che li rende portati per il running (la maggior parte sono piccoli, magrissimi e quindi leggeri per costituzione... hanno anche una mente di ferro!). Poi devo dire che sin da piccoli vengono abituati a fare sport, anche a scuola... non come da noi, dove se chiedi agli studenti di un liceo di correre 2 km intorno alla scuola durante l'Educazione Fisica scatta subito l'occupazione (almeno da me più o meno funzionava così).

A proposito, ogni anno ad aprile da me si fa una maratona su un fiume che è molto bella, se vi interessa. Le iscrizioni ormai stanno per chiudersi, ma se volete prepararla per l'anno prossimo, vi passo i dettagli e vi aiuto anche con l'iscrizione. Non è Tokyo, ma almeno non si svolge nel caos di una metropoli enorme ed inquinata (e potete contare sull'albergo con doccia a pochi passi dalla Finish Line... più sulla zuppetta di maiale gratuita a fine corsa! xD).
Per inciso, una volta ho conosciuto un nonnino di 84 anni (adesso ne avrà 86 credo) che riesce a terminare questa maratona in meno di 4 ore e mezza. Una leggenda vivente del running locale. Simpaticissimo anche. Se corre ancora quando venite (se venite), ve lo presento: sarà contentissimo di affiancarvi alla Start Line.

Comunque una cosa che non ho mai capito è perché per partecipare alle gare in Giappone non richiedano mai né certificati medici né tessere di iscrizione a società agonistiche come invece accade in Italia... almeno per quel che ho avuto modo di vedere. Voglio dire: io mi sono iscritta online inserendo nome, cognome, indirizzo, telefono... ho pagato e bon. Tutto qui. Idem per la maratona, ma forse ci sono delle eccezioni per chi partecipa come professionista.

Vabbè adesso ho scritto un incredibile inforigurgito, ma poi magari possiamo discutere dei vari argomenti ancora se vi interessano.
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poco82
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Re: [DIARIO] Dal Giappone con fatica... hahaha!

Messaggio da poco82 »

laurapink ha scritto: 16 gen 2019, 13:51 "kaze ni makenaideeeeee"
Sembra una parolaccia :mrgreen:

Ps: quando si corre la maratona nella tua città?
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