Non perché mi sia fatto male ma solo per riposarmi mentalmente e fisicamente.
Ora il riposo mentale è facile da capire, ma la mente è pronta a rielaborare le vecchie sensazioni come se fossero quelle di ieri. Il fisico invece se ne frega altamente e crolla come un castello di carte. Sono tornato (ma volevo che fosse così) quello degli inizi, cioè uno zero.
Zero assoluto no, perché dopo 14 maratone, la mente è ancora pensante, ma il fisico, il cuore e i muscoli, sono andati in vacanza già da tempo.
Prova ne è il mio risultato sui miei primi 5km. 5:56/km !
C'erano 34 gradi, ma non c'era verso di costringere i muscoli a spingere di più. A malapena facevo 5:45, passo che riuscivo a mantenere per 200 metri al massimo.
Però il piacere di vestirsi, indossare gli Skins, la fascia, le scarpe, ahh che goduria!

Nei primi 500 metri, ho sentito un piacere mentale pazzesco, neuroni chiusi in una stanzetta buia (la camera 42) che si sono risollevati all'unisono e hanno iniziato a cantare di nuovo! Un orgasmo subitaneo !

Poi mi sono sovvenute in mente le immagini della maratona di Pisa 2016, quando per la prima volta sono sceso sotto le 4 ore. Lì altre urla e canti da parte di quei neuroni che ancora se lo ricordavano!
Soprattutto la svolta in Piazza dei Miracoli con l'impressione che qualcosa potesse succedere, dopo aver perso i pacers delle 4 ore a 2 km dal traguardo: la sensazione che il tempo si fosse fermato e che il cronografo digitale fosse fermo. Per poi vedere scritto 3:59:15 |

Ma le belle sensazioni hanno subito lasciato il posto alla fatica e al sudore. Brutto correre senza poter spingere e cambiare passo...
Ma insomma, ero zero e zero sono ritornato ad essere...
