Cinema!

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Miro 69
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Re: Cinema!

Messaggio da Miro 69 »

Stasera visto che c'è Sanremo "Il Capitale Umano" su RaiMovie 21.10 (uno dei film Italiani che abbia visto ultimamente)
Su Rai4 "Nell'occhio del ciclone" tratto da un libro di James Lee Burke (che ho letto), Tommy Lee Jones nella parte del Detective Dave Robicheaux , già visto anche questo ma mi piace.
21,097 Km -1h56'07"-Garda Trentino HM 2013
29 Km -2h57'18"- Corsa del Principe 2017
42,195 Km - 4h29'36"- XXI Maratona di Ravenna 2019


Ho letto di cose già vissute e pensato di cose già scritte.
Miro
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tomaszrunning
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Re: Cinema!

Messaggio da tomaszrunning »

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Attenov
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Re: Cinema!

Messaggio da Attenov »

"The Post"
Trama nota dale presentazioni varie di queste settimane e sviluppata in maniera avvicente: belle tutte le ricostruzioni cosi' come I costumi e la fotografia. La Streep, a mio parere, e' la piu' grande attrice vivente, un'occasione per vedere la sua grande bravura e Tom Hanks degna spalla.
Il film narra "solo" la prima delle vicende che del Post la Graham ebbe a gestire alla guida del suo giornale, pioniera in una posizione cosi' alta.

Lo consiglio.


p.s. nota di colore. Con il suo libro "Personal History", Katharine Graham vinse il Premio Pulitzer nel 1998.
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Claudietta791
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Re: Cinema!

Messaggio da Claudietta791 »

Dopo una lunga (ma non colpevole) assenza dal cinema causa problema agli occhi, ieri sono andata a vedere Muccino, A casa tutto bene.
Se condividete la battuta del film
"Sono cresciuto orfano, a me la famiglia mi sta sul cazz!" allora è il film che fa per voi.
Saggio non farlo uscire per Natale :smoked:
This girl can.
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tomaszrunning
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Re: Cinema!

Messaggio da tomaszrunning »

Sto guardando the Bourne Legacy ; niente a che fare col libro letto qualche settimana fa...
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tomaszrunning
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Re: Cinema!

Messaggio da tomaszrunning »

Sabato sera con BILLY LYNN - UN GIORNO DA EROE con Kristen Stewart, Chris Tucker,Vin Diesel, Garrett Hedlund, Makenzie Leigh e Steve Martin.
MyMovies: Billy Lynn è l'eroe della Bravo Squad, un plotone di soldati americani reso famoso dalla registrazione video di un loro combattimento in Iraq. Billy e i suoi commilitoni sono richiamati temporaneamente in patria per partecipare allo spettacolo che si tiene durante l'intervallo di una partita di football americano. Ma la sorella di Billy, Kathryn, è preoccupata dalle sue condizioni di salute e cerca di convincerlo a non tornare in Iraq.
Il non-autore più premiato dall'Academy Awards, Ang Lee, intreccia in Billy Lynn i due rami principali della sua eterogenea filmografia: l'osservazione delle contraddizioni della American way of life (Brokeback Mountain) e l'esplorazione di nuovi percorsi del medium cinematografico (La tigre e il dragone, Vita di Pi). Come tocca regolarmente agli esperimenti più audaci, che intendono abbracciare una nuova tecnologia, anche Billy Lynn è probabilmente destinato a essere scarsamente considerato da un punto di vista artistico e a essere ricordato nei manuali principalmente per i suoi primati statistici. Innanzitutto perché saranno pochissimi a poter usufruire del film al massimo delle sue potenzialità, visto che poche sale al mondo lo proietteranno coerentemente rispetto a come è stato girato, ovvero in HFR (120 frame al secondo, cinque volte la normale frequenza), 4k di risoluzione e 3D. Non a caso sono le sequenze più stranianti, dai flashback bellici all'assurdo carrozzone dello show delle Destiny's Child, a usufruire maggiormente di una soggettiva videoludica e ad agevolare il transfert nella mente, al limite del deragliamento, di Billy. Un'operazione concettuale e stimolante - con alcuni tocchi originali, come la scelta di rendere Beyoncé una figura aliena e remota, inquadrata solo di spalle e riconoscibile per i capelli biondi - che rischia di essere relegata nel dimenticatoio per i limiti che denota sui "fondamentali" cinematografici e per la difficoltà di essere fruita come originariamente inteso.
A rimanere, nella sua nuda retorica, sarà soprattutto la visione critica del rapporto tra America e show business e tra guerra e sua spettacolarizzazione
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monzarun
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Re: Cinema!

Messaggio da monzarun »

Troy
Tre ore di film a preoccuparmi del TdA
------
fai correre anche tu il porcellino :pig: di Running Forum, scopri qui come! viewtopic.php?t=46765
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tomaszrunning
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Re: Cinema!

Messaggio da tomaszrunning »

mi sono visto un film fatto dagli Ebrei per gli Ebrei newyorkesi...
L'INCREDIBILE VITA DI NORMAN con R.Gere, M.Sheen, S.Buscemi
MyMovies:
Norman Oppenheimer si qualifica come uomo d'affari. La sua vita consiste nel cercare di soddisfare le necessità altrui sperando di ricevere in contraccambio rispetto e ammirazione. Un giorno riesce ad avvicinare un uomo politico israeliano e a comprargli un costoso paio di scarpe. Quando diverrà il premier del suo Paese Norman potrà ricevere quella considerazione che ha sempre desiderato. Ma per quanto?
Le radici di questo film affondano nella storia della cultura ebraica e nella letteratura. Il regista,Joseph Cedar, che è nato a New York ma dall'età di sei anni vive a Gerusalemme, ha studiato la figura dell' "Ebreo cortigiano" cioè di colui che mette il suo talento al servizio di un potente per poi ritrovarsi vittima di invidie e ostilità. È un personaggio che si trova nella Bibbia (vedi Giuseppe e il Faraone) per poi ripresentarsi nel "Mercante di Venezia" di Shakespeare, nel Fagin dell'"Oliver Twist" dickensiano o nel Leopold Bloom dell'"Ulisse" di Joyce.
Gere si cala nei panni e nella psicologia di Norman con un mimetismo straordinario. Nei panni perché la sua eleganza ha sempre dei tratti di inadeguatezza; il suo cappotto, le sue camicie , la sua giacca non sono mai 'davvero' giusti. Così come non lo è mai il credito che si attribuisce millantando conoscenze e contatti ai livelli più elevati del mondo degli affari. Ma Norman non è un imbroglione con il cosiddetto pelo sullo stomaco. È un uomo profondamente solo che ha bisogno, per sentirsi vivere, di essere accettato e riconosciuto come necessario dagli altri.
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Località: Forse dovrei decidermi...

Re: Cinema!

Messaggio da The Observer »

Se riuscite a trovarlo (non è facile, vi avviso) vi consiglio il docufilm di una mia cara amica, Sabrina Varani: "Pagine Nascoste", sull'orribile e violenta occupazione fascista dell'Etiopia. Una pagina amara della nostra storia non molto nota, almeno in tutti i suoi orribili dettagli.
“Great things are done when men and mountains meet" -- William Blake, circa 1793
Il mio DIARIO. Le mie corse su Strava
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tomaszrunning
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Re: Cinema!

Messaggio da tomaszrunning »

ho appena visto un film pessimo
mi ha invogliata la coppia Nicolas Cage e Willem Dafoe purtroppo è stato un spreco del tempo
CANE MANGIA CANE
MyMovies scrive:Troy, Mad Dog e Diesel si sono conosciuti in carcere e hanno formato un sodalizio che dura anche fuori dalle sbarre. La loro quotidianità è fatta di violenza efferata e sopraffazione, perpetrata e subìta. Un boss affida loro l'incarico di rapire un bambino ma le cose si complicano e il trio si trova a sfuggire a tutori della legge e malviventi in egual misura.
Paul Schrader, sceneggiatore di (fra gli altri) Taxi Driver e Toro scatenato e regista di (fra gli altri) American Gigolo e Lo spacciatore, torna dietro la cinepresa dopo l'inclassificabile The Canyons.
Questa volta dirige una sceneggiatura tratta dal romanzo "Cane mangia cane" di Edward Bunker, lo scrittore ed ex carcerato sui cui testi sono stati basati noir di culto come Le iene e Animal Factory. E Schrader si butta nell'impresa con lo spirito anarchico e la libertà d'azione a lui concessa dal bassissimo budget, dalla cementata reputazione e dai 70 anni ormai raggiunti. Così come Martin Scorsese - l'autore con cui Schrader ha più spesso lavorato da sceneggiatore - a 70 anni si è regalato The Wolf of Wall Street, il regista di Cane mangia cane si regala questo noir fuori formato, violentissimo e ironico, nichilista come solo Bunker sa essere e allo stesso tempo fedele ad un codice d'onore tutto sommato romantico fatto di lealtà e amicizia.
Schrader, la cui matrice spirituale resta fortissima (è calvinista e ha sceneggiato L'ultima tentazione di Cristo, per dirne due), dà voce a un personaggio, Mad Dog, che afferma di cercare la redenzione (tema portante di tutto il cinema del regista-autore) e tuttavia continua a compiere delitti terrificanti: addirittura il film (come il romanzo) si apre su un duplice omicidio di Mad Dog contro una donna e una bambina, facendoci credere che sia lui il protagonista unico della storia.
Cane mangia cane procede a spiazzarci e a vagare in maniera disordinata e confusa attraverso gli eventi esattamente come i tre protagonisti, la cui uscita dal carcere non rappresenta l'inizio di una vita più lineare ma il proseguimento del caos esistenziale. La loro progressione è orizzontale come tutte le immagini del film, che sconfinano l'una nell'altra "a tendina", replicando la longitudinalità strutturale di certa architettura americana: il diner, la sala da giochi, il supermercato. Troy, Mad Dog e Diesel sono personaggi senza profondità che non sanno muoversi (men che meno guardare) verso l'alto, e dunque si spostano da un luogo all'altro come i granchi, senza mai provare l'ebbrezza dell'ascesa
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