Cinema!
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Re: Cinema!
Sto finendo di rivedere La Spada nella Roccia... Eh, non c'è niente da fare, è il mio preferito foreverandever!
La cipolla è un'altra cosa...
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Re: Cinema!
Questo weekend ho visto due film relativi alla pittura:
- The Last Family un dramma famigliare polacco che tra piani di sequenza evhunor nero riflette le ossessioni di un mio preferito pittore polacco Zdzisław Beksiński . Zdzislaw Beksinski è un pittore che consacra su tela le gotiche ossessioni della sua mente. Un artista anticonvenzionale che, tormentato da fobie, vive in conflitto con un figlio nato con il desiderio di morire e una moglie sottomessa. Di decade in decade l'universo politico e sociale che circonda il patriarca di The Last Family evolve ma Beksinski è emotivamente statico come le pareti della sua casa a Varsavia. Un'indifferenza nei confronti della vita che nemmeno il tempo e la perdita dei suoi cari riesce ad attenuare. Tra suicidi ed omicidi il nucleo familiare di Beksinski sopravvive nell'assenza di amore, vittima dell'autodistruttività di uno dei più grandi pittori polacchi della storia. Una famiglia infelice che nessuno ricorderebbe se non fosse per i ritratti in Super 8 della sua tragica quotidianità.
"Questo film è basato su fatti reali". La formula che accompagna la maggior parte dei film tratti da una storia vera assume una sfumatura diversa in The Last Family. Un biopic sui generis che, segnando il debutto nel lungometraggio di Jan P. Matuszynski, trascende l'immensa arte di Zdzislaw Beksinski.
- Van Gogh - Sulla soglia dell'eternità
la narrazione si sviluppa attraverso momenti chiave dell’esistenza dell’artista. L’incontro tra Van Gogh (William Defoe) e Gauguin (Oscar Isaac) e il loro soggiorno ad Arles, il ricovero al manicomio di Saint-Rémy e la permanenza del pittore ad Auvers chiusasi con la sua misteriosa morte.
Sempre costante il viscerale rapporto che c’era tra Van Gogh e suo fratello Theo(Rupert Friend), convinto sostenitore dell’arte di Vincent che lo supportò fino alla fine dei suoi giorni.
Un film come un dipinto
La pellicola “Van Gogh: sulla soglia dell’eternità” è un biopic essenziale, un film interiore che sottolinea l’importanza sia del silenzio sia delle parole.
Il registro e il ritmo del lungometraggio cambiano a seconda dei personaggi.
Se Gauguin si porta dietro un continuo brusio, l’allegra ed insaziabile voglia di andare oltre ed essere sempre in movimento; per Van Gogh si predilige il silenzio, il continuo logorio di un lavorio dell’anima, una sofferenza che man mano viene accettata, ma che nasconde una grande fragilità e solitudine.
Per il ruolo di Van Gogh è stato scelto Willem Dafoe che, con un’interpretazione totalizzante, riesce a trasmettere l’anima dannata del protagonista. Alterna stati d’angoscia a stati di lucidità con lo sguardo affamato di sapere, rivolto ad una realtà che non lo comprende.
Oscar Isaac convince nel ruolo di Paul Gauguin e Rupert Friend gestisce il ruolo di Theo Van Gogh con decisa pacatezza.
Interessante e significativo il dialogo che il pittore intratterrà con due personaggi secondari. Il primo un prete nella clinica di Saint-Rémy interpretato da Mads Mikkelsen, il secondo un medico interpretato da Mathieu Amalric.
- The Last Family un dramma famigliare polacco che tra piani di sequenza evhunor nero riflette le ossessioni di un mio preferito pittore polacco Zdzisław Beksiński . Zdzislaw Beksinski è un pittore che consacra su tela le gotiche ossessioni della sua mente. Un artista anticonvenzionale che, tormentato da fobie, vive in conflitto con un figlio nato con il desiderio di morire e una moglie sottomessa. Di decade in decade l'universo politico e sociale che circonda il patriarca di The Last Family evolve ma Beksinski è emotivamente statico come le pareti della sua casa a Varsavia. Un'indifferenza nei confronti della vita che nemmeno il tempo e la perdita dei suoi cari riesce ad attenuare. Tra suicidi ed omicidi il nucleo familiare di Beksinski sopravvive nell'assenza di amore, vittima dell'autodistruttività di uno dei più grandi pittori polacchi della storia. Una famiglia infelice che nessuno ricorderebbe se non fosse per i ritratti in Super 8 della sua tragica quotidianità.
"Questo film è basato su fatti reali". La formula che accompagna la maggior parte dei film tratti da una storia vera assume una sfumatura diversa in The Last Family. Un biopic sui generis che, segnando il debutto nel lungometraggio di Jan P. Matuszynski, trascende l'immensa arte di Zdzislaw Beksinski.
- Van Gogh - Sulla soglia dell'eternità
la narrazione si sviluppa attraverso momenti chiave dell’esistenza dell’artista. L’incontro tra Van Gogh (William Defoe) e Gauguin (Oscar Isaac) e il loro soggiorno ad Arles, il ricovero al manicomio di Saint-Rémy e la permanenza del pittore ad Auvers chiusasi con la sua misteriosa morte.
Sempre costante il viscerale rapporto che c’era tra Van Gogh e suo fratello Theo(Rupert Friend), convinto sostenitore dell’arte di Vincent che lo supportò fino alla fine dei suoi giorni.
Un film come un dipinto
La pellicola “Van Gogh: sulla soglia dell’eternità” è un biopic essenziale, un film interiore che sottolinea l’importanza sia del silenzio sia delle parole.
Il registro e il ritmo del lungometraggio cambiano a seconda dei personaggi.
Se Gauguin si porta dietro un continuo brusio, l’allegra ed insaziabile voglia di andare oltre ed essere sempre in movimento; per Van Gogh si predilige il silenzio, il continuo logorio di un lavorio dell’anima, una sofferenza che man mano viene accettata, ma che nasconde una grande fragilità e solitudine.
Per il ruolo di Van Gogh è stato scelto Willem Dafoe che, con un’interpretazione totalizzante, riesce a trasmettere l’anima dannata del protagonista. Alterna stati d’angoscia a stati di lucidità con lo sguardo affamato di sapere, rivolto ad una realtà che non lo comprende.
Oscar Isaac convince nel ruolo di Paul Gauguin e Rupert Friend gestisce il ruolo di Theo Van Gogh con decisa pacatezza.
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Re: Cinema!
Quello su Van Gogh spero proprio di riuscire a vederlo, ma anche l'altro sembra interessante...
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Re: Cinema!
Fra 5 minuti anche meno su Rete4 7 spose per 7 fratelli per me un must
Quando il vento ti è avverso, tu vai di bolina (R.Mercadini)
Sai oggi ho corso un pò
E perché diavolo l'hai fatto? Ti inseguivano o roba del genere? (Brittany runs a marathon)
Te Böta
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Re: Cinema!
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Re: Cinema!
Ecco i film visti durante la settimana delle Feste:
Die Hard Un classico con Bruce Willis. uscito nel 1988, è sicuramente uno dei classici più memorabili del genere d’azione ma è anche ambientato all’indomani delle feste natalizie. Ed è proprio un Christmas party in piena regola quello che degenera per l’arrivo dei malfattori capitanati da Alan Rickman.
La Bella e la bestia con Emma Watson, Dan Stevens, Luke Evans, Kevin Kline, Josh Gad. Ventisei anni dopo il film d'animazione che per primo sfondò la barriera della nomination all'Oscar come Miglior Film, la Disney torna su quei luoghi incantanti: il villaggio francese di Belle e il castello stregato della Bestia, dove un orologio, un candelabro, una teiera e la sua tazzina, il piccolo Chicco, trascorrono l'esistenza prede di un sortilegio, sperando che non cada anzitempo l'ultimo petalo di una rosa o non torneranno mai più umani.
Un film Disney con il primo personaggio gay (bravi) ma non percepisco l'inserimento delle persone di colore trai personaggi della corte... In quel tempo esisteva la schiavitù piuttosto spregiudicata...
Il Corriere di e con Clint Eastwood ma anche con Bradley Cooper, Laurence Fishburne, Andy Garcia, Dianne West. Il Tempo è il grande protagonista della storia,a partire dai fiori che coltiva Earl Stone -il protagonista umano,interpretato dallo stesso Eastwood- che sono di una specie rara dalla vita brevissima. Metafora della caducità della vita, i fiori di Earl hanno quindi “un tempo”, come ogni vivente e la loro esistenza fugace sintetizza il dramma umano del transire dal Nulla al Nulla.
Earl è un vecchio, che ha commesso errori e peccati e altri ne assommerà nel dipanarsi della storia,ma è vivo e vegeto e ama guidare il suo pick-up per le autostrade americane semideserte. L’età lo rallenta nei movimenti,non nei pensieri e non spegne il suo desiderio di vivere “on the road”, perché fino a quando l’energia vitale sorregge non si può non “viaggiare”.
Anastasia un film d'animazione del 1997, prodotto e diretto da Don Bluth e Gary Goldman ai Fox Animation Studios. Il film ha riscosso successo soprattutto grazie alle canzoni tema Journey to the Past e Once Upon a December, eseguite da Aaliyah e Liz Callaway, cantate nel doppiaggio italiano da Tosca, la voce di Anastasia.
Die Hard Un classico con Bruce Willis. uscito nel 1988, è sicuramente uno dei classici più memorabili del genere d’azione ma è anche ambientato all’indomani delle feste natalizie. Ed è proprio un Christmas party in piena regola quello che degenera per l’arrivo dei malfattori capitanati da Alan Rickman.
La Bella e la bestia con Emma Watson, Dan Stevens, Luke Evans, Kevin Kline, Josh Gad. Ventisei anni dopo il film d'animazione che per primo sfondò la barriera della nomination all'Oscar come Miglior Film, la Disney torna su quei luoghi incantanti: il villaggio francese di Belle e il castello stregato della Bestia, dove un orologio, un candelabro, una teiera e la sua tazzina, il piccolo Chicco, trascorrono l'esistenza prede di un sortilegio, sperando che non cada anzitempo l'ultimo petalo di una rosa o non torneranno mai più umani.
Un film Disney con il primo personaggio gay (bravi) ma non percepisco l'inserimento delle persone di colore trai personaggi della corte... In quel tempo esisteva la schiavitù piuttosto spregiudicata...
Il Corriere di e con Clint Eastwood ma anche con Bradley Cooper, Laurence Fishburne, Andy Garcia, Dianne West. Il Tempo è il grande protagonista della storia,a partire dai fiori che coltiva Earl Stone -il protagonista umano,interpretato dallo stesso Eastwood- che sono di una specie rara dalla vita brevissima. Metafora della caducità della vita, i fiori di Earl hanno quindi “un tempo”, come ogni vivente e la loro esistenza fugace sintetizza il dramma umano del transire dal Nulla al Nulla.
Earl è un vecchio, che ha commesso errori e peccati e altri ne assommerà nel dipanarsi della storia,ma è vivo e vegeto e ama guidare il suo pick-up per le autostrade americane semideserte. L’età lo rallenta nei movimenti,non nei pensieri e non spegne il suo desiderio di vivere “on the road”, perché fino a quando l’energia vitale sorregge non si può non “viaggiare”.
Anastasia un film d'animazione del 1997, prodotto e diretto da Don Bluth e Gary Goldman ai Fox Animation Studios. Il film ha riscosso successo soprattutto grazie alle canzoni tema Journey to the Past e Once Upon a December, eseguite da Aaliyah e Liz Callaway, cantate nel doppiaggio italiano da Tosca, la voce di Anastasia.
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Re: Cinema!
L'altra sera rivisto volentieri Edward mani di forbice, bella favola non convenzionale
Invece la sera di Natale ho colmato una grave lacuna vedendo TUTTO Via col Vento: non è certo il mio genere di film ma sicuramente un caposaldo della storia del cinema. Per far passare più velocemente tutte le scene polpettone, in versione originale con sottotitoli in italiano
Invece la sera di Natale ho colmato una grave lacuna vedendo TUTTO Via col Vento: non è certo il mio genere di film ma sicuramente un caposaldo della storia del cinema. Per far passare più velocemente tutte le scene polpettone, in versione originale con sottotitoli in italiano
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Re: Cinema!
Ieri sera invece cazzeggio con Una pallottola spuntata, anche questo mai visto per intero. Non tutte le scene le ho trovate divertenti, ma alcune sono spassosissime
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Re: Cinema!
Concordo! Leslie Nielsen peraltro era un genio!
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Re: Cinema!
Tra l'altro ho scoperto stamattina che ieri in tv hanno programmato la Maratona della saga, ma sono riuscito a vedere solo il primo