Non credo proprio!! L' Etiopia è un mondo ancora abbastanza impenetrabile dal punto di vista dei controlli. In Kenia si è mosso qualcosa negli ultimi anni grazie soprattutto ai vari reportage fatti con telecamere nascoste dove si vedono chiaramente atleti e dottori che si scambiano epo con facilità, e grazie anche alle confessioni di alcuni atleti beccati,( Kisorio) che hanno ammesso un uso diffusissimo di sostanze dopanti.. A questo si aggiunge tutto un sistema di mazzette con le quali praticamente si copre un eventuale positività,
controlli a sorpresa telefonati, tutte le varie diavolerie per non risultare positivi, ecco che quando beccano qualcuno è quasi un incidente di percorso o qualcosa che è andato storto. Poi nessuno mi toglie dalla testa che anche li ci sono dei veri e propri Intoccabili che come dire sono protetti e tutelati per gli interessi enormi che rappresentano ( Nike,Global Sport dei vari manager Olandesi, Grandi Maratone). Ricordate la storia di Lance Armstrong, era intoccabile per tutto quello che rappresentava, vuoi per la sua storia personale ma anche per essere il personaggio giusto al momento giusto sul palcoscenico giusto. E' solo dopo le varie confessioni e libri scritti da gregari e giornalisti che tutto si è rivoltato contro di lui. Ora dubito che una cosa del genere possa accadere in Kenya, nel frattempo però non è che si può coprire tutti ed ecco che qualche pesce cade nella rete.
attualmente sono circa 40 gli atleti Keniani sospesi per doping tra cui grandissimi nomi quali Rita Jeptoo, Jemina Sumgong, Asbel Kiprop, Ruth Jebet e ora anche Kiptum.
Certo quando oggi a Londra si vede Brigid Kosgei fare la seconda mezza in 66'42" ed arrivare freschissima i dubbi sono enormi, oppure Kipchoge che negli ultimi kilometri ha fatto dei parziali a 2'42,2'45"/km !!!