Correre a Roma

[fujiko]

ok grazie shaitan, per me è lontanuccio purtroppo ma mi piacerebbe correrci qualche volta

[shaitan]

non dirlo a me che devo prendere la macchina che è una cosa che odio quando corro

[fujiko]

ecco appunto purtroppo non si vede all'orizzonte una riapertura del Tre Fontane, che mi viene vicino, né tantomeno il fantastico Berra (ex Eucalipti) che è proprio sotto casa, lo vedo dalla finestra....ma è teoricamente chiuso ai non RomaTre (lo ha in gestione l'università)....in realtà ho scoperto che la convenzione prevede accesso ai tesserati fidal in giorni prestabiliti, ma per adesso è comunque chiuso per lavori quindi mi attacco

Caracalla non mi ispira in questo periodo

[Scut]

Niente spogliatoi né docce

[domk]

Dalla zona Ponte Mammolo la più vicina/comoda pista è Caracalla immagino giusto?

[Nicola Bizzarri]

No è l'Impianto sportivo "Antonio Nori" a Largo Serafino Cevasco nel Parco di Tor Tre Teste tra la Casilina, la Prenestina, via Palmiro Togliatti e il GRA. Da Ponte Mammolo dista 8-9 km.

[andreac76]

@fujiko
grazie per l’informazione... avevo provato non so quante volte a chiamare per capire come fare ad accedere...

[fujiko]

Tempo perso, ho dovuto fare ricerche di convenzioni ecc e poi alla fine mi hanno risposto via FB. Il vero peccato è che uno stadio storico come gli Eucalipti (sede anche di storiche scene di Fantozzi) non venga in pratica sfruttato. Non ci corre mai nessuno, ci fanno al massimo partite di calcio nell'ottimo campo in erba al centro, ma la pista la usano 4 gatti dell'università (di cui una docente che conosco che mi ha confermato che di solito ci va totalmente sola...)
E pensare che si potrebbe anche sfruttare economicamente mettendo un obolo di ingresso (cosa non vietata dalla convenzione). Resto perplessa come al solito sulla gestione degli impianti sportivi.

[andreac76]

È un problema culturale... confermiamo di essere un popolo di un’arretratezza imbarazzante...

[The Observer]

considerato il valore in termini salutistici della corsa e dello sport con un piccolo investimento da parte di qualche istituzione locale si potrebbe fare senza biglietto. Questo avverrebbe in un Paese moderno, anche se so bene che noi italiani siamo così abituati altrimenti da considerarla una "strana" richiesta.

Esempio: spiegatemi perché le spiagge occupate praticamente al 100% delle zone accessibili da impianti privati si vedono solo da noi. Anche in una città stupenda e popolosa come Sydney, o turistiche come qui alle Canarie, le spiagge sono viste come bene pubblico in grado di generare profitti indotti più che primari, senza infiltrazioni mafiose, senza discussioni interminabili sulle licenze e sui mancati ricavi. Ogni volta che voglio vado in spiaggia, gratuitamente, senza nessuno che mi impedisca l'ingresso. E se voglio noleggio lo stesso l'ombrellone e la sdraio (ma lo fanno in pochi, visto che se abiti qui te li porti da casa). Docce perfette, controlli e pulizia sono gestiti dall'Ayuntamiento (il Comune).

Ma siamo cresciuti ad un livello tale di "arretratezza imbarazzante" che molti neanche se ne rendono conto. Uno dei motivi per cui lasciai il Paese qualche decennio fa, rinunciando a tante cose ma guadagnandoci di sicuro in salute e libertà.

Scusate lo sfogo. Non parlo più eh...