I numeri uno nello Sport e nella Vita
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I numeri uno nello Sport e nella Vita
Lo sport, ogni tipo di sport, è pieno di campioni che hanno fatto incetta di trofei, medaglie, vittorie e record.
Ci sono anche Campioni che, dopo il ritiro, non hanno smesso di essere realmente CAMPIONI anche nella Vita: questo è un thread per tutti quei atleti/sportivi che, aldilà o meno di palmares straordinari o ordinari, hanno dimostrato di essere un ESEMPIO per i giovani e per tutti noi.
Chiunque può segnalare il proprio campione preferito e una frase detta da lui che stigmatizza la propria filosofia di vita, ovviamente tocca a me iniziare.
"Nel 2011, dopo una vita fatta di allenamenti, di vittorie, di medaglie, di campionati del mondo e di Olimpiadi, ho lasciato lo sport. Ora faccio il falegname. Guadagno lo stretto necessario e sono felice così. Da quando ho detto addio alle gare, la mattina aiuto mio padre nella falegnameria di famiglia e il pomeriggio, insegno ginnastica artistica ai giovani.
Questa è la vita che ho accettato quando ho smesso di gareggiare e a me, ora, va bene così. Il passato è alle spalle, non vivo di ricordi. Le medaglie sono a casa. Tutte tranne quella delle Olimpiadi che è sempre con me. Ora la mia vita è un'altra: non è migliore e non è peggiore rispetto a quella che facevo prima, è semplicemente diversa.
Non ho nessun rimpianto. Dal giorno in cui ho vinto la medaglia d'oro alle Olimpiadi fino a quando ho lasciato lo sport, ho avuto tutto: fama, successo, macchine, donne e anche un po' di soldi. Ma non mi sono mai montato la testa. Sapevo che prima o poi sarebbe finita. Io sono molto più fortunato di altri ex atleti perchè ho trovato un lavoro ad attendermi, perché dalla mattina alla sera ho sempre qualcosa da fare e perché sono economicamente indipendente. Sono tanti gli ex atleti che a fine carriera si sono trovati in mezzo ad una strada."
Il più grande ginnasta italiano di tutti i tempi e un campione assoluto anche nella vita.
Ci sono anche Campioni che, dopo il ritiro, non hanno smesso di essere realmente CAMPIONI anche nella Vita: questo è un thread per tutti quei atleti/sportivi che, aldilà o meno di palmares straordinari o ordinari, hanno dimostrato di essere un ESEMPIO per i giovani e per tutti noi.
Chiunque può segnalare il proprio campione preferito e una frase detta da lui che stigmatizza la propria filosofia di vita, ovviamente tocca a me iniziare.
"Nel 2011, dopo una vita fatta di allenamenti, di vittorie, di medaglie, di campionati del mondo e di Olimpiadi, ho lasciato lo sport. Ora faccio il falegname. Guadagno lo stretto necessario e sono felice così. Da quando ho detto addio alle gare, la mattina aiuto mio padre nella falegnameria di famiglia e il pomeriggio, insegno ginnastica artistica ai giovani.
Questa è la vita che ho accettato quando ho smesso di gareggiare e a me, ora, va bene così. Il passato è alle spalle, non vivo di ricordi. Le medaglie sono a casa. Tutte tranne quella delle Olimpiadi che è sempre con me. Ora la mia vita è un'altra: non è migliore e non è peggiore rispetto a quella che facevo prima, è semplicemente diversa.
Non ho nessun rimpianto. Dal giorno in cui ho vinto la medaglia d'oro alle Olimpiadi fino a quando ho lasciato lo sport, ho avuto tutto: fama, successo, macchine, donne e anche un po' di soldi. Ma non mi sono mai montato la testa. Sapevo che prima o poi sarebbe finita. Io sono molto più fortunato di altri ex atleti perchè ho trovato un lavoro ad attendermi, perché dalla mattina alla sera ho sempre qualcosa da fare e perché sono economicamente indipendente. Sono tanti gli ex atleti che a fine carriera si sono trovati in mezzo ad una strada."
Il più grande ginnasta italiano di tutti i tempi e un campione assoluto anche nella vita.
Gli ideali sono come la stella polare: sono irraggiungibili ma indicano la retta via. la mia nuova assicurazione il mio diario la mia prima mezza la mia seconda mezza. Polar M400 + Polar H7
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Per me, un numero uno nello sport é il ciclista Ivan Basso..non ho mai seguito più di tanto il ciclismo, ma quasi per caso ho visto in tv qualche "pezzo" del giro d'Italia del 2010...Ivan ha pagato per gli errori fatti nel 2006 e con umiltà, riconoscendo, ammettendo e chiedendo scusa per ciò che ha fatto si è rimesso in bici ed è riuscito a vincere il giro..
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Re: I numeri uno nello Sport e nella Vita
Citerei Alex Zanardi per tutto quello che ha fatto
PB:
21K:1:22:50('11) - 42K:2:59:49('12)
100K:8:57:38('18) - 6h:70,942*('20) *no Fidal
12h:121,724 km('16): 1° 12h Reggio Em.
24h:200,920 km('17)
Backyard:31h - 207,8 km('23)
9 Colli Finisher 202 km ('18, '19)
Maratone:22+1eco - Ultra:98 (2 ritiri)
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Re: I numeri uno nello Sport e nella Vita
@ Bussino: Chechi è certamente più conosciuto e famoso di Cassina, ha anche un palmares più ricco (di fatto la sua carriera è durata maggiormente rispetto a quella di Cassina) ma Cassina, universalmente parlando, è considerato l'apice della tecnica applicata alla sbarra (non solo per i due movimenti inventati da lui).
Chechi era potenza pura, Cassina era completo in tutto: potenza, agilità, flessibilità, destrezza, tutto.
Certo, le due specialità in cui i due atleti primeggiavano (Anelli per Chechi, Sbarra per Cassina) contribuivano (e non poco) a modellare i loro fisici che più eterogenei non potevano essere: Chechi (166*60), Cassina (180*75).
Nella sbarra a Chechi mancavano centimetri, negli anelli Cassina aveva parecchi centimetri in più che non gli permettevano di dare il meglio di se.
Chechi è stato, mediaticamente parlando, più "sfruttato" mentre Igor ha sempre mantenuto un profilo timido e umile.
Ciò nonostante rivedere il suo I movimento e, ancor di più, il II movimento (https://www.youtube.com/watch?v=FaGOXWltYFA) dove Igor arriva ai limiti umani estremi, mi fa propendere per la scelta di miglior ginnasta italiano di tutti i tempi.
Chechi era potenza pura, Cassina era completo in tutto: potenza, agilità, flessibilità, destrezza, tutto.
Certo, le due specialità in cui i due atleti primeggiavano (Anelli per Chechi, Sbarra per Cassina) contribuivano (e non poco) a modellare i loro fisici che più eterogenei non potevano essere: Chechi (166*60), Cassina (180*75).
Nella sbarra a Chechi mancavano centimetri, negli anelli Cassina aveva parecchi centimetri in più che non gli permettevano di dare il meglio di se.
Chechi è stato, mediaticamente parlando, più "sfruttato" mentre Igor ha sempre mantenuto un profilo timido e umile.
Ciò nonostante rivedere il suo I movimento e, ancor di più, il II movimento (https://www.youtube.com/watch?v=FaGOXWltYFA) dove Igor arriva ai limiti umani estremi, mi fa propendere per la scelta di miglior ginnasta italiano di tutti i tempi.
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Non voglio certo criticare la tua scelta, io ho espresso solo la mia opinione, quello che ha fatto per la ginnastica italiana Yuri, nel periodo di scarsi risultati da parte dei nostri colori, la forza di tornare in pedana dopo la rottira del tendine della spalla, le medaglie vinte, il bronzo ad Atene... sono tante le motivazioni personali che mi fanno dire Yuri ma con questo non mi sembra di togliere nulla alle qualità di Cassina. Detto questo però ho paura di aver creato un precedente sbagliato in questo 3d, perché con la mia risposta ho dato l'impressione di criticare la tua scelta, creando un effetto domino.
Lo spirito del 3d deve essere quello di parlare delle motivazioni che ci spingono ad amare e tifare per questo o quel campione.
Lo sport è pieno di eroi e anti-eroi finiremo solo col far polemica se perdiamo di vista la linea guida.
Coppi/Bartali
Belmondo/Di Centa
Vezzali/Trillini
E potrei andare avanti all'infinito
Lo spirito del 3d deve essere quello di parlare delle motivazioni che ci spingono ad amare e tifare per questo o quel campione.
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Re: I numeri uno nello Sport e nella Vita
Esiste già un thread del genere,si chiama i nostri miti nello sport.
Si può chiudere.
PS: Marcello, mi fai paura...la persona che hai scritto è una di quelle che stimo...avere una cosa in comune con te mi spaventa!!!!!
Si può chiudere.
PS: Marcello, mi fai paura...la persona che hai scritto è una di quelle che stimo...avere una cosa in comune con te mi spaventa!!!!!
" Al diaul l' è mort ! " M. T.
" Il vino gioisce i polmoni, l'acqua marcisce i piantoni. " M. T.
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Re: I numeri uno nello Sport e nella Vita
Io dico Pietro Mennea, 4 lauree (in Giurisprudenza, Scienze politiche, Lettere e Scienze motorie) e la professione di avvocato meritano già una immensa stima, se poi pensiamo alle sue medaglie
42km: 3h20'19''Pisa '14
50 km: 4h27'15''Seregno '16
100 Km: 9h24'51" Seregno '18
6h: 66,541 km Sud-Tirol '17
12h: 121,620 km Franciacorta '18
24h: 213,846 km Mondiale Albi '19
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100 Km: 9h24'51" Seregno '18
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Re: I numeri uno nello Sport e nella Vita
Ogni tanto fai qualcosa di buonoludovico_van ha scritto:Esiste già un thread del genere,si chiama i nostri miti nello sport.
Si può chiudere.
:
Questo il link all'altro http://www.runningforum.it/viewtopic.ph ... ello+sport
Direi che si può continuare di là è qui chiudo.
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Never say never, because limits, like fears, are often just an illusion