Sindrome di Haglund (causa di tendinite insopportabile)

Discussioni e domande sugli infortuni e sui metodi per superarli

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sbarbi
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Re: Sindrome di Haglund (causa di tendinite insopportabile)

Messaggio da sbarbi »

Andrea1969 ha scritto:di quanto fossero le Nimbus alle quali nel frattempo ero passato e che in teoria essendo su uno scalino superiore nella gamma, dovrebbero essere più ammortizzate.
Non è detto, sono più ammortizzate per pesi alti, se pesi poco sono dure.
Stessa cosa delle Vomero, io 85 kg mi trovavo benissimo, un mio amico 77 kg dopo aver preso le Vomero sciatica per mesi e altro.
lorenzobasket
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Re: Sindrome di Haglund (causa di tendinite insopportabile)

Messaggio da lorenzobasket »

Ciao Andrea1969,a mè è stato diagnosticata da un ortopedico la sindrome di Haglund,però il mio tendine di achille si infiamma stando in piedi e camminando.Quando al mattino mi sveglio,mi sembra che sia passato tutto e dopo 5-10 minuti il gonfiore e il dolore ricompaiono.
A mè sono stati prescritti laserterapia,impacchi di ghiaccio,anti infiammatori x via orale e in pomata e una nuova valutazione ortopedica quando la zona sarà disinfiammata.
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savo
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Re: Sindrome di Haglund (causa di tendinite insopportabile)

Messaggio da savo »

Ciao Andrea1969,
non so come a distanza di così tanto tempo sia l'evoluzione del tuo (nostro) problema, ma mi permetto di inserirmi nella discussione, in modo tale da portare un altro tassello nella conoscenza della questione " Sindrome di Haglund ".
Ti risparmio la trafila di cure che ho dovuto effettuare prima della soluzione ( speriamo ) al mio problema, quindi partirò dalla fine... per vie traverse ho avuto il numero di un medico che collabora con una società sportiva come medico sociale o fisioterapista e perciò abituato a rimettere in piedi atleti nel giro di pochi giorni, e dopo 1, dico una, seduta di MESOTERAPIA, ha praticamente fatto il miracolo... era da Settemnbre del 2009 che il tallone non mi dava tregua dopo qualsiasi corsa, anche la più piccola, ed al mattino appena sceso dal letto... giusto ieri ho fatto una visita di controllo ed il risultato è stato: tallone sfiammato e diminuzione della " cipolla " causata dall'Haglund. Bisogna tener conto che parlando di iniezioni di cortisonici direttamente sulla parte " malata " non bisogna esagerare nella terapia, ma questo il medico lo sa già e potra concordare con te la strategia migliore per il tuo cas. Naturalmente spero che il tuo problema sia stato già risolto, in caso contrario sarei felice di poter essere d'aiuto a te e a chiunque soffra della stessa patologia...

Alla prossima

Paolo
Paolo


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Confucio
Andrea1969
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Re: Sindrome di Haglund (causa di tendinite insopportabile)

Messaggio da Andrea1969 »

Credo che Lassù debba davvero esserci qualcuno che, quando serve, unisce telepaticamente le nostre menti: perchè trovo semplicemente incredibile che, tornando sul forum dopo svariate settimane - e dico settimane - più che altro proprio per verificare se nel frattempo qualcuno avesse risposto in questo thread, ecco... vedo una risposta lasciata praticamente in tempo reale !!!
:oops:

Cosa posso dire ?

Che sono decisamente "a terra" (ed è anche per questo che ho seguito poco il forum, il che per uno che a suo tempo ebbe l'idea di suggerire una sezione "compagni d'allenamento" dà l'idea della depressione: è proprio vero che quando non c'è la salute non c'è niente).

In sostanza, ogni tanto ho svuto dei miglioramenti, salvo poi avere delle ricadute rendendomi così conto del fatto che trattasi dei tipici andamenti delle patologie croniche: ossia brevi periodi di "remissione" (leggi: tregua) che servono solo a illuderti o addirittura a peggiorare le cose nella misura in cui, credendoti sulla via della guarigione, ti rimetti a fare quello che non dovresti.

Naturalmente non me ne sono stato con le mani in mano.
Ma non sono (almeno finora) venuto a capo di nulla.

Dalle radiografie non è uscito fuori alcunchè.
Sono andato dll'ortopedico. Il quale mi ha diagnosticato una "semplice" borsite (effettivamente al tatto andava a premere proprio la "cipolla" facendomi vedere le stelle: la classica sensazione che hai quando un medico sembra andare a mirara a colpo sicuro proprio i punti in cui soffri). E mi ha fatto fare un ciclo di infiltrazioni di acido ialuronico.
Cos'è accaduto? E' accaduta una cosa strana. Praticamente il dolore è come "scomparso" dalla zona trattata (insomma, premendo non mi faceva più male) e per alcuni giorni, non di più, pareva del tutto risolto (pur nella consapevolezza che un simile trattamento avrebbe comunque avuto un'efficacia di alcuni mesi). Invece dopo alcuni giorni è di fatto ricomparso in modo molto più subdolo, ovvero distribuendosi su un'area molto più vasta, e in più si sono aggiunte altre cose prima assenti (ad esempio veri e propri bruciori lungo il polpaccio) che hanno fatto precipitare la situazione complessiva.
Ma la cosa ancora più strana ed assurda è che tutta questa fenomenologia dolorifica è enormemente più intensa quando cammino, mentre tende a scomparire quando corro, ossia facendo quello che, in teoria, non dovrei lontanamente fare.
Insomma, è come se il dolore fosse direttamente proporzionale a quanto sono "freddi" il tallone (e i tendini, il piede, il polpaccio, ecc.).

Inutile dire che altra roba (tipo il Ligatender da prendere per due mesi, le bustine sciolte nell'acqua che forse molti conoscono) sono scivolate via senza alcun effetto.

Ultimamente, più che altro per la classica disperazione che porta a fare tentativi a casaccio, ho provato a inserire nella scarpa una soletta presa da un altro paio di calzature, le Salomon. Si tratta di una soletta particolare, molto imbottita e morbida, tipica di questa marca, si chiama Ortholite, credo sia un brevetto. Per l'ennesima volta la situazione è parsa migliorare ed ora sono - sempre per l'ennesima volta - in quella specie di limbo chiamato remissione davanti al quale, però, non so cosa mi aspetti.

Ma al fondo di tutto cio che mi ha depresso sono state le ricerche fatte su Internet in lungo e in largo, dalle quali mi sarei aspettato di trovare qualcosa, ed invece l'unico vero "messaggio" che ne ho ricavato è che le tendinopatie sono qualcosa di fronte alla quale, incredibile a dirsi, la medicina è ancora come se si trovasse allo stadio di un secolo fa, ossia tende a fare ancora errori grossolani non solo in fase di cura (procedendo per tentativi) ma addirittura in fase di diagnosi.
Si trova denunciato tutto e il contrario di tutto.

Solo a titolo di esempio, con riguardo proprio alla Sindrome di Haglund, ho trovato scritto che questa "diagnosi" viene fatta da molti medici con troppa faciloneria. Quando è "vera" sindrome, infatti, si tratta di una patologia congenita, ossia una sorta di malformazione ossea (classica "spina" calcaneare) che proprio in quanto tale crea la necessità di un intervento. Ma se è congenita, allora si dovrebbe manifestare fin dalla giovane età, al massimo entro i 10-12 anni. Non è concepibile - secondo questa tesi - che una malattia CONGENITA, si manifesti a 30, 35, 40 anni, come nel mio caso: ed effettivamente, come non concordare ! Se c'è una malformazione ossea....le conseguenze appaiono dopo 15 anni di corsa ???? E' evidente quindi che un medico il quale diagnosticasse al sindrome di Haglund ti starebbe facendo una diagnosi sbagliata, indirizzandoti verso un intervento che equivarrebbe a cadere dalla padella nella brace !

Altro esempio, quello delle nuove tecniche o presunte tali che si susseguono nel tempo facendo intravedere improbabili miracoli. A un certo punto è stato elaborato un intervento di autotrapianto, e subito se ne è parlato in alcuni articoli...; ebbene a distanza di mesi, nel fare un consuntivo, è risultato che questo intervento era risultato efficace nel caso del gomito ma NON in quello del tendine d'Achille, e i medici brancolavano nel buio sbizzarrendosi nelle possibili spiegazioni di questa differenza; ebbene, anche in questo caso, non erano certo pochi i medici che secondo gli articoli - come niente fosse - continuavano a proporre ai pazienti questa "innovativa" tecnica come se fosse la panacea per i tendini d'Achille... (ho controllato personalmente sul sito di Villa Stuart, quella dei calciatori per intendersi, giusto per verificare: ed è effettivamente così!).
Credo di aver reso l'idea: si tratta in sostanza di una situazione dove - da chiunque ti rechi - dovresti essere tu (paziente) già informato ed edotto quasi quanto il medico a cui ti stai affidando, altrimenti corri il rischio di peggiorare la situazione !
Il punto di fondo è proprio questo: non ci sono specialisti ! Specialisti veri !

In grado di andare "al di là" del solito "prova questo prova quello" (infiltrazioni, ultrasuoni, plantari, o addirittura interventi a casaccio).
Ed allora lancio un appello: se ne conoscete, SEGNALATELI !!!!!!!

Un saluto
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savo
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Re: Sindrome di Haglund (causa di tendinite insopportabile)

Messaggio da savo »

:nonzo: Accidenti Andrea... proprio una gran bella situazione... i nostri casi sono una conferma lampante di quanto soggettive siano le cure da intraprendere in casi di patologie simili. Comunque volevo anche dirti che per un periodo della mia "malattia", non potendo nemmeno svolgere le normali attività lavorative il giorno dopo della corsa, ho optato per delle solette antishock della Noene (mi permetto di farne il nome visto che in altri post l'ho già visto citato). Esistono vari tipi di solette... da 2 mm, da 4 mm, specifiche per attività fisica con kevlar, ma soprattutto le talloniere mi hanno permesso di avere una vita sociale normale ( da zoppo a claudicante a camminante, lento, ma camminante ). Rimango sempre più convinto che le situazioni siano comunque soggettive e perciò non avendo altro da aggiungere ti saluto e ti auguro di trovare presto una soluzione degna di tal nome così che ci si possa trovare per le strade di corsa.

Alla prossima

Paolo
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Confucio
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haglund
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Re: Sindrome di Haglund (causa di tendinite insopportabile)

Messaggio da haglund »

toh, cosa vedo a pagina 5?
il "mio" topic.

Ho scelto questo nick proprio perchè il calcagno di Haglund ha da sempre segnato, e segnerà, la mia vita podistica.

Sono "felice" possessore di sindrome di Haglund bilaterale dal 1990, poco dopo che ho iniziato a correre un po' sul serio. Questo è in accordo con quanto si legge in giro: chi ha l'Haglund sviluppa le borsiti croniche nel giro di pochi mesi di allenamento serio.

Vent'anni di zoppia, stop, ripresa podistica, ri-infiammazione, borse calcaneari inguardabili, terapie, fai-da-te, ecc. Su vent'anni, sono stato fermo almeno cinque anni.

Avevo preso in considerazione la soluzione chirurgica, ma la effettiva efficacia della chirurgia non è garantita. Mi sono documentato molto, il successo dipende da una serie di fattori positivi concomitanti, anche se in teoria gli interventi in sè (ci sono almeno un paio di tecniche) non sono difficili.
Poichè non sarò mai altro che un tapascione, mi tengo l'haglund e vado avanti di palliativi. Paura dei "ferri". Paura di buttare tempo inutilmente.
E poi, non sono più un ragazzo: magari dopo due anni di recupero risolvo l'haglund e mi fermo perchè mi mollano le ginocchia o la schiena.

Riguardo la cure provate, ho una storia lunghissima, ma credo che ognuno faccia storia a sè. Dico solo da cosa ho tratto (di volta in volta) giovamento, se pur temporaneo.

1) Ipertermia (l'ho provata solo una volta, mi ha rimesso in piedi)
2) Mesoterapia (anche qui, una volta, come nuovo, per un po').
Il problema è che questi rimedi, se possono funzionare, non rimuovono la causa.
E infatti il problema si è ripresentato. Sempre.

Ora con le borsiti da Haglund ci convivo pacificamente, non corro come un fulmine ma quanto basta per mantenere la linea e permettermi una pizza extra.
Stare fermo sarebbe molto più drammatico.

Questo è il mio comportamento da cronico (haglundista e runner):
(premetto che, in data odierna, corro ma ho due belle "cipolle" ad entrambi i calcagni. E dopo la corsa zoppico un bel po' a destra. Sempre).
Dunque, vado avanti così, finchè dura (perchè la storia insegna che lo stop è sempre in agguato):

a) PLANTARI ad hoc, soprattutto per correggere i difetti di appoggio che amplificano i problemi infiammatori. (Io ho il piede cavo e varo, con appoggio in inversione, un disastro).

b) scarpe "giuste": usando i plantari, bisogna usare le NEUTRE. Devono essere comode, quindi è importante misurarsele prima con i plantari all'interno.

c) ghiaccio spray immediatamente dopo l'esercizio.

d) crioterapia (10-15 minuti a calcagno) dopo la doccia.

e) pomata antiinfiammatoria (per me vanno bene ketoprofene subito, e diclofenac sodico prima di dormire).

f) di solito il giorno dopo cammino bene, altrimenti insisto col diclofenac (una, due volte al massimo è sufficiente a rimuovere i sintomi).

g) chiaramente, è fuori discussione l'idea di allenarsi 6-7 volte a settimana.
Ho preparato la maratona uscendo a giorni alternati, ma ero in periodo molto positivo, fortunato: non avevo più quasi cipolle, erano quasi del tutto riassorbite. Adesso esco solo 2, massimo-massimo 3, volte a settimana. Di più è un rischio, e per me il gioco non vale più la candela.

Meglio lento che fermo.

solidarietà agli Haglundisti del forum
baron86
Novellino
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Iscritto il: 28 nov 2010, 18:42

Re: Sindrome di Haglund (causa di tendinite insopportabile)

Messaggio da baron86 »

ciao a tutti... io ho 24 anni e da più di 2 anni mi fanno male i piedi precisamente il tallone dove appoggio il piede(senso di pesantezza). il mio lavoro mi costringe a stare in piedi e nn ne posso proprio più!!prima visita in ospedale mi dicono soltanto che nn sn presenti speroni calcaneari e di stare a vedere se il fastidio passava. ho provato con delle talloniere in silicone senza nessun beneficio,ho provato a lavorare con delle scarpe da ginnastica per 2 mesi ma niente...alla fine sono andato da diversi specialisti: - il primo mi ha fatto dei plantari in sughero che nn hanno avuto nessun effetto, dopo un anno di tentativi di ricostruzione e modifiche dei plantari ho deciso di rinunciare, - un amico mi ha consigliato di andare in una sanitaria dove era stato anche lui x fare un altro tipo di plantare. 2 mesi con il nuovo plantare senza nessun beneficio - decido di provare con un altro specialista dei piedi che mi dice di togliere il plantare perchè la pianta del mio piede nn ha nessun problema di appoggio. ho fatto sei mesi di esercizi tutti i giorni 4 volte al giorno per 4 minuti alla volta, questi servivano per allungare il tendine visto che mi è stato detto che era corto. nessun segno di guarigione. ritorno e mi dice che devo continuare a fare gli esercizi e in aggiunta mi fa comperare delle fasce da applicare sulla caviglia che vanno a comprimere sul nervo del calcagno in modo da allungarlo..da tenere tutto il giorno. un paio di mesi e niente. decide di farmi fare i raggi al piede e mi trova la malattia di haglund. mi ha proposto di operarmi. l'operazione mi è stato detto che nn è pericolosa.... vi farò sapere dopo l'operazione com'è andata....spero proprio di liberarmi da questo dolore !!! AUGURI A TUTTI...
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haglund
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Re: Sindrome di Haglund (causa di tendinite insopportabile)

Messaggio da haglund »

In bocca al lupo, baron.
Mi interessano molto gli esiti dell'operazione all'haglund.
C'è da dire che in genere i chirurghi la fanno abbastanza facile, è il loro mestiere.
Non sempre ad una riuscita tecnica dell'operazione corrisponde un'effettiva efficacia della stessa a lungo termine.
Te l'hanno detto?

Un consiglio: fossi in te, non mi accontenterei del parere di un unico specialista.
Tra l'altro non è stato in grado di diagnosticarti l'haglund immediatamente.
E ti assicuro che un Haglund "in azione" è facile da riconoscere.

Un'altra cosa: dopo i raggi X è evidente che hai lo sperone di Haglund, ma non è detto che quella sia la causa dei dolori.
Per esempio i sintomi che descrivi non sono tipici dell'Haglund: hai la borsite? hai pomfi evidenti? il dolore è cominciato a uscir fuori dopo allenamenti "duri"?
Il dolore sull'appoggio del calcagno (quindi "sotto" il calcagno) può essere dovuto a una forte tallonite, o potrebbe esserci di mezzo qualche piccola spina calcaneare.
O magari non ti hanno fatto dei buoni plantari ed è veramente un problema posturale (capita spesso che sbaglino plantari: che tipo di misure podometriche hai fatto? per i plantari sei stato da un podologo o da un tecnico?).

A costo di ripetermi: il fatto stesso che lo specialista non ti ha diagnosticato l'Haglund immediatamente significa che i tuoi sintomi non sono molto "da Haglund". C'è una possibilità che le tue sporgenze di Haglund siano (ancora) benigne e non interferiscano con l'azione dei rispettivi tendini achillei.
C'è una possibilità che tu ti stia sottoponendo ad una operazione inutile.
Prendi tempo, senti altri pareri qualificati.
Questo è il mio modesto consiglio.
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lumaca
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Re: Sindrome di Haglund (causa di tendinite insopportabile)

Messaggio da lumaca »

Andrea1969 ha scritto:Buongiorno a tutti.

E' il primo post che scrivo, e lo faccio per sapere se qualcuno è per caso incorso in questa diagnosi che comporta necessariamente l'intervento chirurgico in quanto trattasi di escrescenza ossea che si evolve nel tempo e facendo contrasto col tendine ne causa l'infiammazione pressochè cronica.

Lo scrivo perchè facendo ricerche come un matto su Internet "temo" di essere arrivato - io che non sono certo un medico - a una specie di autodiagnosi.
Ho appena compiuto 40 anni, corro da 15 e i miei guai iniziano circa 3-4 anni fa, quando comincio ad avvertire dolori ai tendini e un rossore ai talloni che spesso evolve in un gonfiore che, a un certo punto, diventa permanente (una specie di cipolla, perfino antiestetica, e con effetti facilmente immaginabili rispetto al retroscarpa). Esami, visite, radiografie (da cui non risulta nulla) finchè mi viene prescritto un plantare, che calzo due anni fa ed effettivamente, per circa 18 mesi, mi dà sollievo. A questo punto però ricominciano i dolori, sempre più intensi, che inizialmente attribuisco all'appiattimento dei plantari. Cosicchè vado a rifarmeli e invece stavolta non sortiscono alcun effetto. Torno dall'ortopedico e quello mi dice che i plantari servivano (e servono) soltanto a correggere il mio piede cavo (non mi faccio mancare nulla), ma non c'entrano nulla col problema tendineo che è a se stante. A questo punto ulteriore correzione del plantare con l'inserzione di un supporto posteriore che serva a rialzare il piede e quindi a ridurre la trazione del tendine, ad esempio in salita.
Nuovo leggero miglioramento, ma il problema di fondo rimane: certe volte non riesco non solo a correre, ma neppure a camminare! Un bruciore insopportabile, che si estende all'ingiù verso l'intera pianta del piede e all'insù verso il polpaccio.
Nel frattempo mi vengono prescritti laser, ultrasuoni, ionoforesi, banali impacchi di ghiaccio, risonanza magnetica, ma io prima di fare tutto questo e perdere tempo (e soldi) faccio una ricerca online e arrivo a "Sindrome di Haglund" che sembra - e sottolineo sembra - la fotografia della mia situazione. Un profilo osseo sporgente, che talvolta evolve in questo modo per posture scorrette, calzature inadatte, o motivi congeniti, e crea una collisione strutturale col tendine che risulta alla fine sempre infiammato: a questo punto inutili ghiaccio, laser, scarpre ammortizzate e quant'altro, sarebbero solo palliativi finchè appunto, chirurgicamente, non venga "segata" la sporgenza.

E' così? C'è qualcuno a cui è capitata una cosa simile? A cui è stata fatta questa diagnosi? Quali erano i sintomi? Come li ha risolti?

Grazie in anticipo da uno col morale davvero sotto i tacchi. Non c'è niente di più beffardo e deprimente che sentire le gambe girare a meraviglia ma bloccate su due piedi praticamente zoppi....
Il "bello" poi è che il mio sport principale è la bici (che sarebbe perfetta per lasciare in sollievo i tendini) ma anche lì da qualche settimana è spuntato - sotto sforzo - un dolore interno al ginocchio :oops: ](*,)
Pazzesco...

ciao Andrea, sinceramente ho visto il tuo post solo ora... complimenti... l'hai trovata... sono io!
pero' non voglio dirti cosa è successo a me... dimmi una cosa, abiti in lombardia? riusciresti a recarti a milano da una persona che veramente ti puo' aiutare?
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haglund
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Re: Sindrome di Haglund (causa di tendinite insopportabile)

Messaggio da haglund »

ciao lumaca,
in attesa che Andrea risponda, potresti raccontare al forum come hai risolto?
(ammesso che non ci sia di mezzo un segreto professionale)
grazie
h
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