Hey, buonasera a tutti!
Avrei bisogno di qualche consigli o qualche rassicurazione non so..
E' da metà settembre 2011 che sto così e non so più dove sbattere la testa.
Allora ho 17 anni e ho iniziato a giocare a calcetto 2 anni fa; il primo anno non ho fatto la preparazione di inizio campionato, gli allenamenti successivi erano più sostenibili e ero agli inizi quindi ho giocato poche partite, quest'anno invece doveva diventare più seria la cosa e ho iniziato (e finito) la stagione con la preparazione atletica (molto più pesante come hanno riconosciuto molte mie compagne che giocano da più di 5/6 anni) che consisteva in scatti, corse, balzi, specialmente sull'asfalto.. Avevo delle scarpe da ginnastica, ma forse erano troppo rovinate non so..
Ho iniziato a sentire fastidio all'inizio come se mi tirassero i muscoli all'interno delle gambe, entrambe, lungo la tibia più o meno: se per esempio mi piegavo sulle ginocchia rimanendo sulle punte mi tiravano i muscoli interni alle gambe. Era un problema di acido lattico magari?
Non mi sono fermata per 2 settimane credo e non penso di aver fatto il giusto stretching..
A metà ottobre mi sono fermata e sono andata da un ortopedico che mi ha diagnosticato un'infiammazione ai tibiali, mi ha prescritto delle sedute di tecar e degli antiinfiammatori e poi di riprendere gradualmente. Stop per 15 giorni. Ora, sono stata ferma solo 10 giorni, ho fatto 6/7 sedute di tecar, ma intanto ho ripreso ad allenarmi..Il dolore che sentivo infatti era specialmente al tatto, se premo sull'interno delle gambe mi fa male, dolore che rimane quasi come fosse un livido, senno' avrei potuto anche correre senza quasi accorgermene.
Dopo vari tira e molla, tra allenamenti e stop senza minimi cambiamenti, a Gennaio come se non bastasse prendo una distorsione piuttosto grave alla caviglia, un mese di stop. Fino al 27 Febbraio che ho un provino abbastanza importante per calcio a 5 e dopo un mese senza allenarmi (da matti lo so) gioco la partita.
Tra caviglia e dolore alle gambe mi rassegno e mi fermo del tutto. Tuttora vado da una fisioterapista che però non è ancora certa di cosa posso avere.
A fine marzo ho finalmente fatto una nuova visita da un ortopedico (mi dicono piuttosto competente) che dopo avermi fatto qualche domanda e mi preme sull'interno delle gambe provocandomi forte dolore e mi diagnostica alla fine la sindrome mono compartimentale (mediale-posteriore) Periostite dunque no?
Mi dice che in 2 mesi o forse poco più sarebbe dovuta migliorare la situazione, sopratutto perchè dovevo cambiare scarpe. Ho sempre portato scarpe basse tipo Converse e aggiungendo a questo il fatto che ho il piede cavo, i muscoli interni delle gambe si sforzano sempre di più. Quindi plantari, tanto stretching e magari qualche seduta di tecar per velocizzare un po'..
E' un mese che porto i plantari e faccio stretching, non noto nessun minimo cambiamento.
Mi sta distruggendo psicologicamente, per una volta che avevo trovato uno sport che amavo.. e mi stava piacendo moltissimo correre..
Non vorrei deprimermi ma ogni giorno sentire questo dolore, anche al riposo ormai, solo al tocco, mi fa star male.
In più dal 29 giugno c'è l'occasione della mia vita: una specie di stage di allenamento di calcio (a numero chiuso in cui sono rientrata) con uno dei miei giocatori preferiti. Devo stare meglio!
Ecco non m aspetto che facciate miracoli, ma se avete dei consigli, magari degli esercizi di stretching? Oppure esperienze simili? O solamente qualche rassicurazione per non mollare, sono stanca ormai. . .
Grazie a chiunque mi abbia prestato attenzione ...