I plantari, parliamoci chiaro, buttano all'aria tutto lo studio che ciascun produttore fa progettando il singolo modello di scarpa. Drop, sostegno arco plantare, sostegno laterale, ammortizzazione, comfort, calzata, tutto. Come hai potuto notare oggi, saresti costretto a prendere una scarpa drop 4 per avere un appoggio che non sia sballato in altezza al tallone.
Ne vale la pena per avere un sostegno antipronazione personalizzato?
A mio avviso (e di molti fisioterapisti-ortopedici) i danni sono spesso superiori ai benefici.
E poi, altra cosa che si sottovaluta tantissimo: le scarpe e le loro solette dopo 600 km sarebbero da buttare. I plantari personalizzati non avrebbero invece usura? Si cambiano le scarpe perchè scariche e sformate e i plantari invece restano gli stessi? Scarpa nuova... e magari si toglie la soletta nuova originale per mettere i plantari già sformati e scaricati dai 600 km percorsi?
Discorso lungo, e ovviamente non ce l'ho con te, Lorenzo
, anzi. Però, davvero, è così necessario usare i plantari? In certi casi limite sì, ma nella stragrande maggioranza dei casi no.
Non so quale sia la tua pronazione, magari l'hai a un solo piede, ma se l'avessi a entrambi piuttosto che usare plantari personalizzati faresti meglio a cercare una scarpa antipronazione adatta.
.Prima li ho voluti misurare con un calibro in confronto al soletto delle saucony che sto usando che è nuovo di zecca, in realtà sono 2,5 mm in più del soletto originale, quindi forse mi conviene continuare con drop 8. Certo le vomero 13 ai piedi mi sono proprio piaciute, molto di più delle pegasus 35, come primo impatto chiaramente.
4'35'' al km... comunque contento te 
