scarpe minimali si o no?

Moderatori: fujiko, gambacorta, d1ego

Avatar utente
davide1977
Top Runner
Messaggi: 8317
Iscritto il: 25 ago 2011, 11:12
Località: Milano Est

Re: scarpe minimali si o no?

Messaggio da davide1977 »

Io all'inizio ho tenuto il kilometraggio facendo qualche sacrificio :rambo:,poi ho diminuito perchè il mio correre senza un adeguato piano di allenamenti non mi permetteva di tenere,e ci ho sofferto :pale: infine un gg mi son detto chissene... :D :thumleft:,ho chiuso il taccuino degli allenamenti nel cassetto ho rinunciato del tutto al Garmin e al cronometro ( sinceramente non ne facevo un gran uso nemmeno prima :wink: ) e ho iniziato a correre semplicemente per divertirmi :thumleft:
Ora esco quando posso/voglio e mi faccio quello che mi sento di fare,i k e il tempo non hanno piu importanza,ho trovato una nuova dimensione :thumleft: e soprattutto l'essermi scrollato di dosso l'ansia da prestazione mi sta portando ad aumentare il numero di uscite ed il kilometraggio :beer:
Avatar utente
Marcos
Top Runner
Messaggi: 9234
Iscritto il: 17 nov 2012, 13:53
Località: BG

Re: scarpe minimali si o no?

Messaggio da Marcos »

Correggetemi se sbaglio ma non credo che il minimalismo significhi necessariamente rinunciare al cronometro e alle prestazioni.
E' vero che l'essenza del minimalismo è quella descritta da Davide, ossia niente gps, niente ipod, ma la corsa vissuta nel modo più "naturale" possibile, ma credo si possa strizzare l'occhio al minimalismo (curando la postura, la cadenza, ecc ecc) ma prepararsi comunque per delle competizioni, magari usando scarpe di transizione per i lavori più impegnativi se non si è ancora pronti del tutto.
Io sto facendo qualcosa del genere, ho utilizzato le A3 all'inizio della mia breve carriera pdistica (novembre dello scorso anno) solamente per un mese, poi sono passato alle pureflow, e col tempo ho aggiunto le NB MR00 e le Skechers gorun2.
Faccio i medi e i lunghi con le flow, i lavori veloci (ripetute, fartlek) con le skechers e (per ora, visto che le ho da poco e sono le più "estreme") la corsa lenta con leNB MR00.
Ad esempio ieri ho fatto un medio con le flow (medio per me significa qualcosa tipo 15km in 1h20, questo è il mio livello attuale...) e stamattina corsa lenta di 10km in 58 minuti con le MR00. Sensazioni completamente diverse tra i due allenamenti ma per me entrambe le uscite si sono rivelate molto piacevoli anche se in modo diverso.
Che ne dite, ha una sua logica secondo voi ?
PB
21k 1h22’25” (Brescia Half Marathon 10/03/19)
42k 2h58’46” (Maratona di Reggio Emilia 08/12/19)
Avatar utente
davide1977
Top Runner
Messaggi: 8317
Iscritto il: 25 ago 2011, 11:12
Località: Milano Est

Re: scarpe minimali si o no?

Messaggio da davide1977 »

Chiaro che si possa fare competizioni con le minimal,ci mancherebbe altro, ma un ammortizzata garantira tempi migliori.( si parla sempre di ammortizzazione dimenticando che le strutturate forniscono anche una certa reattività al momento di staccare :wink: ).
Per quanto riguarda le transizionali io,in gara,le eviterei (parere personale). Se corri con una strutturata in allenamento è assurdo rinunciare alla rullata in gara.Se corri con le minimal normalmente non vedo perchè ti debba servire dell'ammortizzazione in gara e se proprio ne hai bisogno significa che il tuo corpo non è ancora pronto per fare gare minimal .Discorso a parte quelle che chiamo minimal prestazionali :mrgreen: (tipo newton) con drop ridotto o assente ma comunque dotate di sistemi ammortizzanti e,soprattutto di reattività :beer:
Avatar utente
ubald
Ultramaratoneta
Messaggi: 1878
Iscritto il: 24 ago 2012, 10:05
Località: Gela e Bari

Re: scarpe minimali si o no?

Messaggio da ubald »

io non ho affatto rinunciato al cronometro con le minimal, anzi! :D
Sono migliorato da quando le uso, ma, ovviamente, in parte per le minimal, in parte, e principalmente, per gli allenamenti mirati. In velocità mi danno un piccolo vantaggio le scarpe, si usa parecchio l'elasticità muscolare, più che con un tacco che tocca pesantemente a terra: il fatto di usare il polpaccio più allungato mi aiuta a spingere.
E anche lo scarso peso della scarpa gioca la sua parte.
Un grande aiuto mi è arrivato dall'aver dimenticato ogni dolore articolare, principalmente alle ginocchia, da quando uso le minimal: rimango più fresco sulla distanza. È vero che sono aumentati i dolori muscolari, poichè i muscoli devono ammortizzare maggiormente, ma la cosa non sembra avere una influenza negativa o comunque ho più vantaggi che col precedente connubio di scarpe A4/A2.

@davide: bisogna trovare la scarpa idonea alla propria tipologia muscolare anche nelle mimimal. Io con le merrell bare access ho moltissima reattività (e meno dolori muscolari che con le mr00), perchè sono belle secche e si sposano bene con la mia muscolatura abbastanza elastica. Per me sono più reattive delle mr00, per dire, che sono più morbide. E pure con le merrell trail glove, bassissime e secche, vado meglio. E sono meno ammortizzare delle mr00 anch'esse. Sicuramente se avessi una muscolatura poco elastica il discorso si ribalterebbe. Naturalmente intendo dire che ho più reattività con le minimal, incluse le mr00, che con le A2.

Nell'intersuola, per me, ancora la scarpa conta: bisogna trovare quella idonea alla propria tipologia muscolare.
Avatar utente
Marcos
Top Runner
Messaggi: 9234
Iscritto il: 17 nov 2012, 13:53
Località: BG

Re: scarpe minimali si o no?

Messaggio da Marcos »

davide1977 ha scritto: Per quanto riguarda le transizionali io,in gara,le eviterei (parere personale). Se corri con una strutturata in allenamento è assurdo rinunciare alla rullata in gara.
Forse faccio confusione io sui termini...
Per me le strutturate sono le A3, le transizionali sono ad esempio le Pure, Kinvara o gorun di skechers, le minimali le MR00, le bare access e ovviamente le ff (sempre come esempi).
Ora, partnedo dal presupposto che la strada del minimalismo prevede l'abbandono delle strutturate, ci puo' stare che per lunghe distanze o lavori piuttosto impegnativi chi e' ancora agli inizi non sia ancora pronto per le minimaliste, quindi si affida (come nel mio caso) alle transizionali.
Niente rullata, corsa naturale, ma un minimo di protezione e ammortizzazione.
Se io oggi dovessi correre una mezza maratona non lo farei di certo con una A3 che ho abbandonato dopo un mese, ma nemmeno con le MR00 con cui non potrei coprire la distanza avendo iniziato da poco ad usarle. Quindi la farei con le pure o le gorun, che sono transizionali (drop 4mm e un po' di suola).
Non capisco perche' dici che eviteresti le transizionali in gara. :nonzo:
PB
21k 1h22’25” (Brescia Half Marathon 10/03/19)
42k 2h58’46” (Maratona di Reggio Emilia 08/12/19)
Avatar utente
davide1977
Top Runner
Messaggi: 8317
Iscritto il: 25 ago 2011, 11:12
Località: Milano Est

Re: scarpe minimali si o no?

Messaggio da davide1977 »

@Marcos ma in transizione le lunghe distanze si affrontano poco per volta e le gare non si fanno [-X :wink: se non sei pronto per una mezza semplicemente non la fai :mrgreen:
Dividere le minimal in categorie è sempre difficile comunque una classificazione abbastanza accettata è:
-Barefoot (VFF MERREL ) 0 drop e suola di pochi mm
-Minimal (MR) un filo piu strutturate e,in alcuni casi con qualche mm di drop
-Transizionali presenza di correttori di appoggio e drop alto o drop assente ma suola alta :salut:
@Ubald il discorso sulla reattività non è un'opinione ma è un dato oggettivo generale.I top runner corrono con scarpe reattive (A1) perchè hanno un guadagno, seppur minimo,rispetto all'uso di una minimal.Per corridori come noi il discorso è diverso,non essendo al limite e impossibile dire quanto e quale possa essere il nostro potenziale con scarpe diverse.Per capirci uno che corre ai 5'/k lo farà indipendentemente sia usando un A1 che unA2 ma anche un A3 chi invece corre ai 3'/k la differenza la sente eccome :salut:
:beer:
Avatar utente
ubald
Ultramaratoneta
Messaggi: 1878
Iscritto il: 24 ago 2012, 10:05
Località: Gela e Bari

Re: scarpe minimali si o no?

Messaggio da ubald »

sono d'accordo fino ad un certo punto: la velocità di corsa è un dato relativo a se stessi e non assoluto. Poi, ci sono dei correttivi da applicare. Anche le caratteristiche muscolari contano, altrimenti tutti i pro correrebbero con le stesse scarpe a parità di peso e forma piede, invece si fanno fare modelli anche specifici non solo come drop, ma anche come tipologia di intersuola. La A1 non è più reattiva perchè non è minimal, ma perchè è una scarpa estrema. Si potrebbe fare anche una minimal con caratteristiche da A1, ma per il momento dubito che sia richiesta ;)
Avatar utente
Marcos
Top Runner
Messaggi: 9234
Iscritto il: 17 nov 2012, 13:53
Località: BG

Re: scarpe minimali si o no?

Messaggio da Marcos »

@davide
Le gare non si fanno e' una tua decisione scusa, se qualcuno vuole farle si prende un bel paio di nike free o similari e si fa una maratona anche se tu non sei d'accordo. E' il motivo per cui le transizionali hanno un senso, permettono di avvicinarsi al minimalismo o anche solo di applicare i concetti di corsa naturale senza per questo rinunciare a gare, allenamenti di un certo tipo, ecc. Dopo di che uno puo' decidere di completare la transizione aumentando sempre di piu' l'utilizzo delle minimal e barefoot oppure no, ognuno e' giusto che trovi la propria dimensione.
Non penso che tutti quelli che corrono le maratone con le transizionali siano dei dementi o "non siano ancora pronti" . Ma pronti a far che ? A ricevere la tessera di appartenenza alla setta dei minimalisti ?
Mah
PB
21k 1h22’25” (Brescia Half Marathon 10/03/19)
42k 2h58’46” (Maratona di Reggio Emilia 08/12/19)
Autumn

Re: scarpe minimali si o no?

Messaggio da Autumn »

Aggiungo che le scarpe di transizione sono tali se poi si vuole andare oltre ma non sono scarpe incomplete. La definizione si può dare, eventualmente, a posteriori, se si è poi andati oltre. C'è chi può trovarsi benissimo e decidere di fermarsi lì!
Avatar utente
ubald
Ultramaratoneta
Messaggi: 1878
Iscritto il: 24 ago 2012, 10:05
Località: Gela e Bari

Re: scarpe minimali si o no?

Messaggio da ubald »

più che altro, come sottolinea Pizzolato, anche per l'età o per anni di abitudine a scarpe strutturate nella corsa, il piede potrebbe anche non essere più così elastico da consentire una minimalista del tutto senza struttura. Se il piede manca della capacità di ammortizzare per cui è nato, o è comunque insufficiente, o ancora, rispetto al drop, se si hanno problemi al tendine di Achille relativamente alla lunghezza, queste scarpe ovviamente possono rappresentare l'optimum.
Rispondi

Torna a “Natural Running”