Infortuni durante e post transizione
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Re: Infortuni durante e post transizione
Che strano! Di solito è il contrario! Riposa
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- Maratoneta
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Re: R: Infortuni durante e post transizione
io ho gli archi alti, sono un ballerino perfetto...sono più soggetto a fasciti?ubald ha scritto:Curiosità: hai l'arco molto alto?kappa2 ha scritto:Io sto ancora attendendo prima di sentenziare o meno.
Quello che posso dire è che da ottobre sono in transizione, e non ho ancora finito.
Fascite lieve e tendinite sostanziosa già provate, dolore al metatarso pure.
Sicuro ho avuto e sto avendo un pò di problemi, vanno meglio la schiena e le ginocchia, vanno peggio i tendini e i piedi.
Oggi bella sgambata di un'ora in campagna con mr00, solo un fastidio al piede sx, per il resto belle sensazioni: spero di riuscire nella transizione (ma non ne sono certo)
Seconda curiosità: avevi già un accenno di fascite?
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- Ultramaratoneta
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Re: Infortuni durante e post transizione
ipoteticamente saresti più soggetto a fratture da stress. Ripeto, ipoteticamente.
Più che altro chi ha gli archi alti spesso è un po' rigido come tendini e legamenti. In alcuni soggetti o una insufficiente forza della gamba bassa (si rimedia) o una insufficiente capacità dell'arco di schiacciarsi tende a dare dei fastidi, soprattutto all'arco, che però sono un poco diversi dalla fascite plantare. La fascite si presenta spesso, ma non sempre, con un fastidio in zona tallone. I fastidi agli archi sono più al centro del piede o sotto l'arco rialzato (si chiama mediale? Può essere) o verso quello laterale (quello esterno che poggia a terra per intenderci). I soggetti con archi più bassi manifestano, se non ricordo male, più problemi muscolari ma meno articolari e ossei.
Più che altro chi ha gli archi alti spesso è un po' rigido come tendini e legamenti. In alcuni soggetti o una insufficiente forza della gamba bassa (si rimedia) o una insufficiente capacità dell'arco di schiacciarsi tende a dare dei fastidi, soprattutto all'arco, che però sono un poco diversi dalla fascite plantare. La fascite si presenta spesso, ma non sempre, con un fastidio in zona tallone. I fastidi agli archi sono più al centro del piede o sotto l'arco rialzato (si chiama mediale? Può essere) o verso quello laterale (quello esterno che poggia a terra per intenderci). I soggetti con archi più bassi manifestano, se non ricordo male, più problemi muscolari ma meno articolari e ossei.
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Re: Infortuni durante e post transizione
Io ho l'arco l'alto, un po' di indolenzimenti li ho avuti soprattutto con le lunghe distanze e nella zona dell'arco interna. A fine allenamento ogni tanto mettevo ghiaccio e facevo massaggi con gel all'arnica. Negli ultimi tempi invece zero problemi, pero' come chilometraggio massimo sono sulla mezza, vedremo in futuro quando iniziero' a preparare la maratona...
PB
21k 1h22’25” (Brescia Half Marathon 10/03/19)
42k 2h58’46” (Maratona di Reggio Emilia 08/12/19)
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Re: Infortuni durante e post transizione
Quando fa male l'arco, massaggiate il polpaccio ed il suo lato interno. La causa di solito è lì.
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Re: Infortuni durante e post transizione
Ciao a tutti, questa è la mia storia.
Ho cambiato gradualmente la mia tecnica di corsa con un percorso durato 24 mesi. Da 18 mesi corro naturale, di avanpiede/mesopiede.
Dopo una prima fase durata 12 mesi di dolori ai polpacci (no achilleo) e poi passata, pensavo di essere arrivato definitivamente e senza grossi traumi alla corsa natural. Quando invece..... ecco arrivare la fascite plantare al piede sx.
Da circa 4 mesi alla mattina mi fa male appena appoggio il piede dal letto, il dolore è esattamente dove deve essere, insomma non ci sono dubbi sulla diagnosi. A dire il vero il dolore durante la corsa passa velocemente e quando lo avverto, non è invalidante, insomma è sopportabile; ma avendo letto tanto sulla questione mi sono persuaso a fare uno stop anche lungo purchè riesca a guarire.
Sono convinto che è il cambiamento della tecnica di corsa che mi ha procurato questo infortunio (che non rinnego), ora infatti il piede è oggettivamente molto più sollecitato rispetto alla classica rullata. Vorrei sapere se anche voi avete riscontrato questa patologia abbinata alla corsa naturale. Insomma cerco parole di conforto...
Ho cambiato gradualmente la mia tecnica di corsa con un percorso durato 24 mesi. Da 18 mesi corro naturale, di avanpiede/mesopiede.
Dopo una prima fase durata 12 mesi di dolori ai polpacci (no achilleo) e poi passata, pensavo di essere arrivato definitivamente e senza grossi traumi alla corsa natural. Quando invece..... ecco arrivare la fascite plantare al piede sx.
Da circa 4 mesi alla mattina mi fa male appena appoggio il piede dal letto, il dolore è esattamente dove deve essere, insomma non ci sono dubbi sulla diagnosi. A dire il vero il dolore durante la corsa passa velocemente e quando lo avverto, non è invalidante, insomma è sopportabile; ma avendo letto tanto sulla questione mi sono persuaso a fare uno stop anche lungo purchè riesca a guarire.
Sono convinto che è il cambiamento della tecnica di corsa che mi ha procurato questo infortunio (che non rinnego), ora infatti il piede è oggettivamente molto più sollecitato rispetto alla classica rullata. Vorrei sapere se anche voi avete riscontrato questa patologia abbinata alla corsa naturale. Insomma cerco parole di conforto...
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Re: Infortuni durante e post transizione
Se non erro, ho letto un articolo in inglese che proprio un personaggio che ha scritto un libro sul barefoot running ha avuto una frattura da stress correndo a piedi nudi. Addirittura so che è passato alle scarpe tradizionali. Sai qualcosa a riguardo?ubald ha scritto:ipoteticamente saresti più soggetto a fratture da stress. Ripeto, ipoteticamente.
Più che altro chi ha gli archi alti spesso è un po' rigido come tendini e legamenti. In alcuni soggetti o una insufficiente forza della gamba bassa (si rimedia) o una insufficiente capacità dell'arco di schiacciarsi tende a dare dei fastidi, soprattutto all'arco, che però sono un poco diversi dalla fascite plantare. La fascite si presenta spesso, ma non sempre, con un fastidio in zona tallone. I fastidi agli archi sono più al centro del piede o sotto l'arco rialzato (si chiama mediale? Può essere) o verso quello laterale (quello esterno che poggia a terra per intenderci). I soggetti con archi più bassi manifestano, se non ricordo male, più problemi muscolari ma meno articolari e ossei.
10 km 00:40:14
21 km 01:30:27
42 km 03:40:30
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Re: R: Infortuni durante e post transizione
Su di lui no. Ma so che le ossa hanno un tempo di adattamento più lungo dei tendini e quando si passa a scarpe davvero minimal bisogna prendersi il giusto tempo per fare grandi volumi (mesi)andreat1029 ha scritto:Se non erro, ho letto un articolo in inglese che proprio un personaggio che ha scritto un libro sul barefoot running ha avuto una frattura da stress correndo a piedi nudi. Addirittura so che è passato alle scarpe tradizionali. Sai qualcosa a riguardo?ubald ha scritto:ipoteticamente saresti più soggetto a fratture da stress. Ripeto, ipoteticamente.
Più che altro chi ha gli archi alti spesso è un po' rigido come tendini e legamenti. In alcuni soggetti o una insufficiente forza della gamba bassa (si rimedia) o una insufficiente capacità dell'arco di schiacciarsi tende a dare dei fastidi, soprattutto all'arco, che però sono un poco diversi dalla fascite plantare. La fascite si presenta spesso, ma non sempre, con un fastidio in zona tallone. I fastidi agli archi sono più al centro del piede o sotto l'arco rialzato (si chiama mediale? Può essere) o verso quello laterale (quello esterno che poggia a terra per intenderci). I soggetti con archi più bassi manifestano, se non ricordo male, più problemi muscolari ma meno articolari e ossei.
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Re: Infortuni durante e post transizione
La fascite al piede destro è stato l'ultimo in ordine temporale di alcuni problemi che ho accusato correndo minimal.chianticom ha scritto:Ciao a tutti, questa è la mia storia.
Ho cambiato gradualmente la mia tecnica di corsa con un percorso durato 24 mesi. Da 18 mesi corro naturale, di avanpiede/mesopiede.
Dopo una prima fase durata 12 mesi di dolori ai polpacci (no achilleo) e poi passata, pensavo di essere arrivato definitivamente e senza grossi traumi alla corsa natural. Quando invece..... ecco arrivare la fascite plantare al piede sx.
Da circa 4 mesi alla mattina mi fa male appena appoggio il piede dal letto, il dolore è esattamente dove deve essere, insomma non ci sono dubbi sulla diagnosi. A dire il vero il dolore durante la corsa passa velocemente e quando lo avverto, non è invalidante, insomma è sopportabile; ma avendo letto tanto sulla questione mi sono persuaso a fare uno stop anche lungo purchè riesca a guarire.
Sono convinto che è il cambiamento della tecnica di corsa che mi ha procurato questo infortunio (che non rinnego), ora infatti il piede è oggettivamente molto più sollecitato rispetto alla classica rullata. Vorrei sapere se anche voi avete riscontrato questa patologia abbinata alla corsa naturale. Insomma cerco parole di conforto...
Stessi identici sintomi tuoi, passati col tempo.
Anch'io non rinnego il tentativo peraltro fallito (ora corro diversamente e meglio anche con le a3), e riproverò, anche se ho il forte dubbio che la corsa minimal mi porti ad essere nettamente più soggetto a infortuni vari (tendinite sx, dolore metatarso, e infine fascite).
Con le ammortizzate mai avuto nulla, ma brutte sensazioni di corsa (ora va decisamente meglio).
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Re: Infortuni durante e post transizione
@chianticom: io i primi tempi avevo problemi con TDA (entrambi) e un dolore netto dove atterravo nella zona 5° metatarso. Però per la fascite non so aiutarti, ho letto tanto ma mai avuto esperienze.
Domanda, fai esercizi di rafforzamento del piede? Anche se secondo me un anno e mezzo dovrebbe essere abbastanza come adattamento alla nuova tecnica.
Domanda, fai esercizi di rafforzamento del piede? Anche se secondo me un anno e mezzo dovrebbe essere abbastanza come adattamento alla nuova tecnica.