natural runing vs traditional running

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MAttE
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natural runing vs traditional running

Messaggio da MAttE »

Salve a tutti,
mi chiamo Matteo.Sono un praticante della corsetta domenicale:sono passato da un anetto o poco piu' ad usare esclusivamente scarpe minimal(0 drop suola senza ammortizzazione ed estremamente sottile).In questi giorni stavo facendo alcune riflessioni a riguardo...Volevo condividere con voi alcune riflessioni,partendo da un'ipotetica "sfida" tra i due tipi di scarpe...
Ho trovato questi due articoli sulla corsa scalzi...non vi sembrano completamente contraddittori...?
Nel primo viene detto,sempre se ho tradotto bene dall'inglese,che i "rarefoot runners" entro una certa velocita'(15 km/h) consumano meno ossigeno a parita' di prstazione..Mentre nel secondo articolo sembra dire esattamente l'opposto ovvero che " Secondo una ricerca condotta da Michael Wilkinson, ricercatore della Northumbria University di Newcastle (Regno Unito), infatti, quando gli atleti che in genere usano le scarpe corrono a piedi scalzi consumano meno ossigeno, ottenendo così migliori performance sulla lunga distanza"

cosa ne pensate?

Qui di seguito ho incollato pezzi degli articoli con i relativi link



1)http://www.precisionnutrition.com/barefoot-running

"....What about performance?
Barefoot and minimally shod runners tend to take shorter, faster strides than shod runners, regardless of speed. And this is generally a good thing.

There are some interesting tradeoffs between stride length and frequency, but in distance running, elite athletes have a turnover of around 180+ steps per minute, where non-elite runners tend to have turnover rates of about 140-160 steps per minute. Shod runners also tend to run at 140-160 steps per minute, regardless of speed.

This simple statistic suggests that minimalist footwear, which puts the foot more under the hip, helps to promote an elite level cadence and reduces over-striding.

On the other hand, research also shows that rearfoot strikers consume a bit less oxygen than midfoot strikers when running at under 15 km/hr. Theoretically, this could translate to better performance.

Yet midfoot strikers still perform extremely well at energy-taxing ultra-marathon events, to take just one example.

In other words, it looks as if no one variable tells the whole story about performance...."

2) http://www.galileonet.it/2012/07/olimpi ... re-meglio/

Olimpiadi 2012: scalzi si corre meglio
di Roberta Pizzolante | Pubblicato il 13 Luglio 2012

I corridori impegnati nelle prossime Olimpiadi di Londra sono avvertiti: per ottenere migliori prestazioni e un minor dispendio di energie meglio lasciare a casa le scarpe (vedi anche il sondaggio di Galileo) e correre a piedi nudi, come fece l’etiope Abebe Bikila che così si guadagnò l’oro olimpico a Roma nel 1960. Secondo una ricerca condotta da Michael Wilkinson, ricercatore della Northumbria University di Newcastle (Regno Unito), infatti, quando gli atleti che in genere usano le scarpe corrono a piedi scalzi consumano meno ossigeno, ottenendo così migliori performance sulla lunga distanza. Questo succede perché modificano la loro andatura e la adattano allo stile tipico dei corridori scalzi esperti: poggiano a terra prima la parte mediana del piede e non il tallone, fanno falcate più brevi e veloci e stanno meno in contatto con il terreno. Tutti accorgimenti utili a ottenere un minor impatto da collisione rispetto a chi calza le scarpe, e quindi meno infortuni.

Per ottenere questa nuova evidenza scientifica, Wilkinson ha condotto un esperimento su 18 corridori, professionisti e non: in due giorni diversi ha chiesto loro di correre a velocità moderata per sei minuti, una volta a piedi scalzi e una volta con le scarpe da ginnastica. Durante le prove è stato monitorato il consumo di ossigeno degli atleti per valutare il dispendio energetico, mentre l’andatura è stata analizzata attraverso dei video. Risultato: durante la corsa a piedi nudi gli atleti facevano falcate più brevi e rapide e, in media, consumavano meno ossigeno rispetto a quando correvano alla stessa velocità provvisti di scarpe. Il miglioramento in termini di risparmio di energia, quantificato al 6 per cento, è risultato identico a quello precedentemente riportato dai corridori con le scarpe dopo nove settimane di esercizio.

“Il feedback sensoriale quando si corre scalzi incoraggia a mettere giù i piedi più delicatamente per evitare impatti che possono causare disagio o lesioni”, spiega Wilkinson, che lo scorso anno ha anche completato a piedi nudi la Great North Run. “Abbiamo notato un grande risparmio di energia dal correre senza scarpe. Inoltre sono emerse le differenze meccaniche dei due tipi di corsa, i soggetti che generalmente toccano terra prima con il tallone quando corrono con le scarpe hanno modificato il passo una volta a piedi nudi, ammortizzando l’impatto con la parte mediana del piede”.
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ChippZ
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Re: natural runing vs traditional running

Messaggio da ChippZ »

Peccato che l'appoggio del piede è solo una piccolissima parte di tutta la complessa meccanica di corsa.
E' come se tu stessi ragionando se è più utile montare una gomma normale o da neve... solo su di una ruota. E le altre tre ruote sono sgonfie.

Per rispondere alla tua domanda, però, non ti so dire molto. Quello che importa è avere una tecnica il più naturale possibile, secondo me.
Il mio nuovo blog, raccolta di interviste di atletica: https://paroledicorsa.blogspot.it/
800m = 2':16" 2017
1.5km = 4':43" 2014
3km = 10':22" 2014
5km = 17':39" 2014
10km = 37':40" 2014
Mezza = 1h:26':27" 2015
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zeromaratone
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Re: natural runing vs traditional running

Messaggio da zeromaratone »

galileo.net non mi sembra una gran voce bibliografica...bisognerebbe leggere l'articolo originale
Dal 2014:18 maratone, 6 stars finisher; 2018 100km del Passatore, Ironman70:3
I miei libri: Il Passatore da zero https://tinyurl.com/er5tzd3z +il mio blog [url]https://zeromaratone.blogspot.com[/url]
Paolo
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Re: natural runing vs traditional running

Messaggio da Paolo »

Scalzi o con le minimaliste si corre meglio e si fa meno fatica. Peccato che ci infortuni molto più facilmente... due fratture ai metatarsi mi hanno fatto tornare alle scarpe tradizionali, per l'esattezza le Asics Cumulus
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ubald
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Re: natural runing vs traditional running

Messaggio da ubald »

se non dai tempo alle ossa di adattarsi, e il tempo non è poco, è normale. Altrimenti qui staremmo tutti con le ossa rotte ;)
Salvo tuoi problemi ossei specifici
andreat1029
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Re: natural runing vs traditional running

Messaggio da andreat1029 »

Sono d'accordo con Ubald. Il minimalismo non ha mai prese piede perchè nessuno vuole sacrificare le uscite. Vogliamo fare tutto in fretta. Io che gareggio tutte le domeniche, nel periodo di adattamento, ho dovuto rinunciare a 3 mesi di gare. Adesso mi alleno e gareggio con scarpe da 4 mm di drop in giù.
10 km 00:40:14
21 km 01:30:27
42 km 03:40:30
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ubald
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Messaggio da ubald »

Idem, ci ho messo 5 mesi per passare del tutto alle drop0 e fare i miei carichi di lavoro consueti
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