Ma anche se l'ho corso oramai tante volte mi piace ancora come la prima volta, anzi' forse di piu'...
in particolare il tifo spontaneo e sincero delle miglaie di persone lungo il percorso non si potrebbe mai dare per scontato.
Conoscere la gara rende anche le cose piu' semplici, si sa cosa mettere nella borsa e dove posizionarlo nel bus per ritrovarla
in un attimo, per esempio (in fondo ad un'angolo anteriore al piano superiore).
In verita' potrei evitare la borsa ed andare correndo alla gara, visto che la giornata e' mite e sono appena 2km alla partenza,
ma mi piace il rituale di prendere la metro strapieno di podisti di ogni tipo e di seguire la serpente umana multicolore attraverso la
Universita' sino alla partenza.
La borsa sul bus e subito in griglia, qui si devia del solito rito, mi obbligano a partire a sinistra anziche' a destra;
vuole dire perdere diversi secondi ma intanto questa volta non sono allenato e non conta il risultato.
Di positivo c'e' che si parte piu' avanti e dunque dietro le casse spacca-orecchio!
Si parte e lascio le gambe trovare il loro ritmo, o meglio' la loro falcata visto che la cadenza e' sempre quella.
Giu' verso il ponte e siamo su 148 di fc, poco roba ma per ora sembra il limite dunque meglio' rilassare e godere
la panorama spettacolare mentre attraversiamo il fiume ad un altezza di 26m che sembra ben di piu'.
Purtroppo i Red Arrows passano troppo tardi per noi ed all'arrivo non ci saranno nemmeno, troppo nuvoloso.
La prima salita non fa male, buona notizia, ma il ritmo dopo la discesa rimane quello di prima ed eccoci al 5km
in 21'56", ahime'.
Segue la parte piu' difficile del percorso, 5km di stradone di cui i primi 3km un falsopiano interminabile in salita.
Qui si dovrebbe correre sul cardio ma oggi non guardo, meglio' dare cinque ai tanti ragazzi che sporgono fiducioso
la mano. Finalmente la discesa e la spingo un po', eccoci alle 8 miglia per l'acqua, sono sempre 14C e comincio
a sentire caldo nonostante il vento, contrario per una volta. Poco dopo il 10km per una parziale di 22'29".
Per fortuna siamo adesso al tratto piu' facile, 3km di falsopiano in discesa seguito da un strappo breve che non fa male.
E' qui che si fa il tempo e da abitudine tento di alzare il passo, a mia sorpresa funziona, almeno un po'.
Non sto veramente correndo ma comincio a riprendere qualcuno di quelli che mi hanno passato finora,
cosa che sempre fa bene al morale. Adesso siamo tornati in mezzo alle case e la musica ed anche questo aiuta non poco.
Davanti scorgo il pacer del 1h30, dopo un po' lo prendo e viene la tentazione di seguirlo per un po',
ma poi' faccio due conti e capisco che deve essere in ritardo, non di poco. Passo oltre e non lo vedro' piu'.
12 miglia, quest'anno le spugne sono tornate, meno male. Il buco sino al cronometraggio aumenta ad ogni frazione
di 3 migla, segno che di strada oramai abbiamo fatto. Eccolo finalmente: 21'13", allora siamo quasi vivi.
Adesso rimane solo una salita, ma di un km pieno al 2%. A questo punto si sente, ma so anche dove finisce,
e come finisce; finalmente il mare di fronto ed un tuffo meraviglioso in discesa sino ad imboccare il rettilineo finale.
Che pero' e' lungo una miglia, non termina mai!
Ma oggi lo prendo con calma, sorrido al pubblico e godo in anticipo la birra all'arrivo.
1h31, settimo di categoria, ma va bene cosi'. Prendo medaglia e T shirt e corrichio sino al bus, le gambe stanno bene.
Birra, un fish and chips nel parco, prendiamo la metro dopo una coda piuttosto breve, doccia ed una tazza di the'.
Bel modo di passare una giornata
... il primo di categoria ha fatto 1h22:30, 224^ assoluto.
