46ª Roma-Ostia Half Marathon - 17/10/2021

[AndyB]

Visto che avevamo tirato fuori il discorso dell omologazione del percorso mi sono preso la briga di scrivere all organizzazione che mi ha risposto con messaggio privato su instagram chs condivido qui

Ciao, la RomaOstia rientra nella tabella B perché la distanza tra la partenza e l’arrivo è più del 50% del totale, ma questo per un amatore non significa che non vale come personal best, solo nel eventualità che venga battuto un record mondiale non sarebbe omologato. Grazie

[shaitan]

Mi autocito...

non è "omologato" mi sembra una definizione forte. Io direi non è omologato come percorso per record. Fonte RTI (regolamento tecnico internazionale per le gare di atletica leggera) regola 260 (primati mondiali) articolo 21 (gare su strada) punti b e c

poi per i record personali (pb) ognuno deve rispondere a sé stesso non alla IAAF

[fujiko]

@andyB cose note

[Nicola Bizzarri]

Proprio così AndyB. Alla Roma Ostia non potrà mai cadere un primato mondiale poiché il percorso "non è a norma". Ciò non toglie però che si possano battere altri primati. Infatti, se da una parte la IAAF (ora World Athletics) raccomanda a tutte le Federazioni di attenersi al RTI (e cioè al criterio di pendenza e separazione) dall'altra non entra nel merito dei record nazionali e continentali. In sostanza dice questo: "I record mondiali sono affar mio e li gestisco come credo io, gli altri primati li affido alla EAA (in Europa) e alla FIDAL (in Italia). Se la vedano loro che io ho tanto altro a cui pensare!".

Per chi vuole saperne di più invito a leggere questo articolo.

http://www.romacorre.it/index.php/comme ... -su-strada

[shaitan]

Non è proprio cosi, Nicola. Cioè è vero che la fidal sarebbe autonoma di decidere diversamente per i record nazionali, ma nei fatti si uniforma al RTI infatti il record italiano in mezza maratona femminile non è quello della Straneo realizzato alla RO del 2012

http://www.fidal.it/content/Caravelli-S ... dici/50165

Sui pb, visto che si tratta di mero ego, la iaaf e la fidal non mettono invece becco

[Nicola Bizzarri]

Mah, veramente non mi ero pronunciato sulla Fidal. Comunque è vero, il record italiano sulla mezza non è né della Straneo, né della Incerti, le quali a Ostia corsero in 1:07:46 (2012) e 1:08:18 (2012), ma di Nadia Ejjafini che a Cremona siglò 1:08:27 (2011).

[Zak]

Questo è il motivo per cui ho in firma 2 PB - quello omologabile e quello no.
Sono certo che I percorsi in discesa di Trieste e Cividale mi abbiano regalato almeno 1’ in mezza e 2-3’ in maratona, e le mie vere migliori prestazioni sono a Busto e a Frankfurt.

[Nicola Bizzarri]

Questo è il motivo per cui ho in firma 2 PB - quello omologabile e quello no.

Questa sì che è bella! In effetti la materia è complessa quindi svisceriamola...

A mio modo di vedere la regola sul drop è troppo semplicistica. Lo scarto tra la quota iniziale e la quota finale non può essere l'unico parametro per giudicare se un percorso fa "sconti" perché è in "discesa". L'altimetria andrebbe valutata nella sua globalità (totale dislivello positivo/negativo). Ad esempio, il percorso della maratona di Boston è notoriamente considerato "irregolare" malgrado sia buona parte collinare...

Ma ciò che più condiziona l'esito di una gara è il percorso in linea. Secondo il RTI partenza e arrivo non devono distare in linea d'aria più del 50% del chilometraggio complessivo.

Ma ve lo immaginate cosa significa omologare il tempo di una maratona con 21 km di vento a favore? Ovviamente si tratterebbe di un caso al limite ma è pur sempre possibile!

Allora cosa dovrebbe fare la World Arhletics? Abbassare la soglia al 30%? Installare gli anemometri a ogni check-point e calcolare la media? Sentite, io capisco che correre da un punto A a un punto B evoca sensazioni meravigliose ma l'albo dei primati è fatto per chi gira e torna indietro! Ce lo insegna la pista. Il percorso è circolare.

[shaitan]

Pensa che c'è una corrente di pensiero che non chiama quelli su strada "record"

[Zak]

1) e infatti per me gli unici veri percorsi su cui regolarsi sono quelli ad anello.
2) ci vuole un po’ di matematica e di fisica, e andiamo leggermente OT, ma in uno spazio tridimensionale connesso come quello nel quale siamo immersi, se la distanza max tra partenza e arrivo è il 50% del percorso, ipotizzando una direzione del vento costante, non si percorrono 21k col vento “a favore” e basta...
Purtroppo anche il vento a 90* ha degli impatti negativi, e l’eventuale guadagno di 1km con vento alle spalle è ben minore della perdita con vento a 180*...
Chi è in grado di disegnare il percorso che dà il maggior vantaggio, e quello che dà il maggior svantaggio?