1500m

[dario88]

Beh ripeto, come capacità aerobica non sono messo male, mi sempre allenato per i 5000/10000, solo che non sono mai riuscito a trovare tabelle per l'allenamento specifico dei 1500/miglio (tranne la fantascienza proposta da Albanesi)

Questa già mi sembra interessante da seguire (parlo dei lavori di qualità)

ma non fai prima a trovare un allenatore o una società?

[Mancio82]

Ce l'ho già l'allenatore, ma mi piace anche curiosare da me riguardo a tabelle e ritmi da seguire...

[[Leo]]

Quella tabella è una rifinitura, quindi prevede una stagione intera di allenamento alle spalle. Gli atleti di Rondelli in inverno fanno molti km e spesso vanno forte nei cross, poi credo che la stagione estiva preveda anche ripetute con poco recupero. Che io sappia i suoi recuperi sono attivi, in leggera corsetta ma potrebbe valere solo per alcuni. I recuperi sono lunghi perchè le prove sono corse a ritmo gara. Presa a se ignorando quello che c'è dietro quella tabella ha poco senso.

Leo

immagino ci sia anche una buona dose di salite e di tecnica alle spalle.

Per le salite suppongo di si, però non mi è mai capitato di vederle correre al suo gruppo, un suo ex-atleta faceva una ventina di 300m con recupero attivo in discesa, ma non ricordo se era ancora allenato da lui in quel periodo. Ho visto invece fare un circuito di tecnica che alternava esercizi con ostacolini, addominali, etc. in continuità con pochissime pause.

Leo

[dario88]

immagino ci sia anche una buona dose di salite e di tecnica alle spalle.

Per le salite suppongo di si, però non mi è mai capitato di vederle correre al suo gruppo, un suo ex-atleta faceva una ventina di 300m con recupero attivo in discesa, ma non ricordo se era ancora allenato da lui in quel periodo. Ho visto invece fare un circuito di tecnica che alternava esercizi con ostacolini, addominali, etc. in continuità con pochissime pause.

Leo

20 ripetute da 300 metri in salita sono 6 km di salita....mi sembra un'esagerazione. Non è meglio fare tratti più brevi (100 metri) curando lo stile? O questo è davvero una belva di atleta e arriva all'ultima ripetuta fresco fresco (cosa di cui dubito) o va progressivamente calando e si perde il senso stesso dell'allenamento.

[[Leo]]

Mi pare ci mettesse dentro anche una prova finale in piano dopo le salite e un adeguato recupero, però non ricordo se in quel periodo fosse allenato da Rondelli, ha cambiato qualche allenatore negli anni. E' un atleta che conosco bene, In Lombardia è uno dei più forti, non è professionista e spesso anche a livello nazionale si fa valere. Le sue gare erano i 3000 siepi e i 5000, i 1500 di contorno. Adesso ha allungato le distanze di gara. Correva le ultime prove anche più forte delle prime. Non so se siano troppe o meno, io non ne ho mai fatte così tante, però correre i 100m è un altro tipo di allenamento. Lo stile serve, ma anche la resistenza. Gli atleti del gruppo di Di Napoli, allenati da Claudio Valisa, invece facevano ripetute in salita di 600m (credo 5/6 prove o forse più), sempre alla montagnetta di S.Siro, in tempi che è meglio non conoscere (per non perdere la voglia di correre ) con strappone spaccagambe nel tratto finale (chi è stato alla montagnetta sa di cosa parlo).

Leo

[dario88]

Mi pare ci mettesse dentro anche una prova finale in piano dopo le salite e un adeguato recupero, però non ricordo se in quel periodo fosse allenato da Rondelli, ha cambiato qualche allenatore negli anni. E' un atleta che conosco bene, In Lombardia è uno dei più forti, non è professionista e spesso anche a livello nazionale si fa valere. Le sue gare erano i 3000 siepi e i 5000, i 1500 di contorno. Adesso ha allungato le distanze di gara. Correva le ultime prove anche più forte delle prime. Non so se siano troppe o meno, io non ne ho mai fatte così tante, però correre i 100m è un altro tipo di allenamento. Lo stile serve, ma anche la resistenza. Gli atleti del gruppo di Di Napoli, allenati da Claudio Valisa, invece facevano ripetute in salita di 600m (credo 5/6 prove o forse più), sempre alla montagnetta di S.Siro, in tempi che è meglio non conoscere (per non perdere la voglia di correre ) con strappone spaccagambe nel tratto finale (chi è stato alla montagnetta sa di cosa parlo).

Leo

il piano finale si fa sempre per trasformare il lavoro in salita fatto e sciogliere le gambe, però dopo tutta quella salita qualsiasi cosa diventa complicata. Già 6 salite da 600 metri mi sembrano plausibili anche con lo strappo finale. Noi (che di certo non siamo ad alti livelli) facciamo tre tipi di allenamento in salita:
1) salita molto ripida (credo arrivi al 20%) 90 metri circa, 6 serie di corsa skippata fino in cima+ skip in lentissimo avanzamento (100 battute) recupero di passo scendendo
2) salita media, ripetute da 100 metri (7-8 di solito) cercando di correre bene, recupero corricchiando scendendo
3) salita lunga, circa 1,5 km con pendenze variabili ma mai oltre la pendenza media. ne facciamo al massimo 2 con recupero in souplesse in discesa.

in pratica la salita la facciamo per fare potenziamento ma non per fare quantità in termini di km. non so se sia l'approccio migliore però troppa salita secondo me fa male

[[Leo]]

Io in genere cerco di iniziare con le salite brevi a inizio stagione e poi di allungare la distanza. Negli ultimi anni ho fatto al massimo quelle da 600m, un tempo facevo il collinare, che corrisponde a grandi linee alle tue salite lunghe, oppure 3x2000m con recupero di corsetta in discesa. Non credo che facciano male, vanno come tutti i lavori impegnativi assorbiti e scaricati con attenzione. Qui in Lombardia fino a qualche anno fa un gruppo di mezzofondisti in autunno organizzava una o due ascese al Mottarone, occasioni anche per allenamenti in compagnia, lunghe dagli 8 ai 13km di tornanti asfaltati su discreta pendenza. Non ho mai partecipato ma dai racconti per alcuni si trasformavano in interminabili calvari

Leo

[dario88]

Io in genere cerco di iniziare con le salite brevi a inizio stagione e poi di allungare la distanza. Negli ultimi anni ho fatto al massimo quelle da 600m, un tempo facevo il collinare, che corrisponde a grandi linee alle tue salite lunghe, oppure 3x2000m con recupero di corsetta in discesa. Non credo che facciano male, vanno come tutti i lavori impegnativi assorbiti e scaricati con attenzione. Qui in Lombardia fino a qualche anno fa un gruppo di mezzofondisti in autunno organizzava una o due ascese al Mottarone, occasioni anche per allenamenti in compagnia, lunghe dagli 8 ai 13km di tornanti asfaltati su discreta pendenza. Non ho mai partecipato ma dai racconti per alcuni si trasformavano in interminabili calvari

Leo

qui a messina c'è una gara stupenda tutta in salita, 19 km, con pendenze fino al 20%. è tutta su asfalto, peccato per il periodo che è quello della velocità (fine giugno).