si, per sprint hai certamente ragione... le 4 ore in bici servono a nulla o quasi... sull'olimpico, dipende sempre dall'olimpico..Mancio82 ha scritto: ↑17 set 2018, 12:19Non proprio, possono essere due allenamenti uno di qualità (o recupero) da 1h/1h e 30', l'altro il lungo da 2h 30' / 3h... un lungo di oltre 3h per sprint e olimpici ha poco senso; se si fa un bel mix di allenamenti di qualità e fondo, questo tempo è più che sufficiente.
Poi ovviamente può capitare l'uscita ignorante con gli amici, o il mega giro di mezza giornata sulle Dolomiti quando si è in ferie ma tipicamente quando fai 2h e 30', massimo 3h di lungo in bici, va benissimo.
La corsa è un argomento delicato e soggettivo, ma se non si soffre di particolari problemi e si è facili all'infortunio, già 30 Km fatti bene vanno benissimo per gli olimpici e l'alternanza con gli altri due sport tiene lontani (o così dovrebbe) gli infortuni.
io stavo basando il tutto su una preparazione (la mia) che mi porterà il prossimo anno ad affrontare solo distanze medie (cannes, qualche olimpico e un 70.3). Certamente farò qualche sprint, ma saranno gare C ovvero parte di un programma di allenamento; lo sprint non è la mia distanza per 2 motivi: il primo è il nuoto dove non riuscirò mai ad arrivare a livelli dei primi 20-30 di categoria, ovvero 1:40 di passo, il che poi si traduce in un effetto domino sulla restante parte di gara.
Il secondo è che fisiologicamente non ho un ottima predisposizione al mantenimento della soglia anaerobica, specialmente in bici, dove riesco invece a essere più costante e potente sulla distanza.
Sacrosanta verità.... purtroppo.... c'è da dire però che con l'allenamento si migliora l'acquaticità, che ti riesce a dare quella confidenza tale per cui ti senti di dare del "tu" all'acqua e inizi a capire un pochino come funziona... resta il fatto che apprendendo e avendo in tasca un ottimo bagaglio tecnico, nel nuoto sei già al 70%