Dai fra qualche edizione potrò pensare ad aggiungerla alla mia collezione
Intanto facciamola maturare a livello organizzativo
P.S. L'arrivo in leggera salita mi ricorda la Mezza di Cremona, solo che i chilometri sono il doppio
@cidue: In bocca al lupo compare
Fatti onore...data lo sfortunato periodo speriamo tutti di leggere un racconto entusiasta al tuo ritorno!
@cidue: Allora come è andata?
Immagino che non abbia avuto ottimi ricordi della gara se non hai ancora inserito le tue impressioni sulla gara.
Mi auguro di leggerti presto e con più ottimismo per il futuro!
Un abbraccio
Lo so sono in ritardissimo per scrivere la “mia storia” della Maratona di Bruges”, ma capitemi, l’età non aiuta e devo prima metabolizzare ed accettare quando le maratone, anche se ampiamente previsto, fanno segnare un tempo a te quasi sconosciuto (in negativo, purtroppo).
La preparazione, come già anticipato “in stanza” è stata a dir poco carente ( in 2 mesi percorsi poco più di 200k). Così mi propongo di vedere questa trasferta in Belgio come una lunghissima … passeggiata.
Il 20/10, sabato, parto all’alba per Bergamo, da dove il primo pomeriggio, sempre con Ryanair, volo per Bruxelles. Da Charleroi bus di Flibico (5€) che mi permette di arrivare in poco più di 2 ore a Bruges. Sono le 19.00 e sono trascorse 12 ore dalla partenza da Alghero! Decido di andare all’ Expo per ritirare il pacco gara: palazzo medievale, dove in una "stanzetta" grande quanto un campo di calcio ritiro il pettorale e una maglietta quasi tecnica. That’s all! Vabbè andiamo in albergo. L’hotel ‘t Voermanshuys è un’alberghetto senza pretese con il proprietario che fa il tuttofare, dal portiere / receptionist al cameriere per le colazioni. E molto gentile e disponibile. La camera old stile, ma pulita.
Ora devo assolutamente mangiare un piatto di spaghetti al pomodoro e trovo uno dei tanti ristoranti italiani a Bruges “La Bruschetta”. Chiudo con un dolce (Zac docet!).
L’indomani mattina sveglia presto, colazione e via alla partenza che dista poco più di 5 minuti.
Alle 9.00 lo sparo. Saremo in 3000 circa tra 10k, 21k e 42k, tutto molto easy senza l’ossessione della calca. Come mi ero prefissato, imposto un passo di 5.45/k e sembra tutto ok. Si attraversa il centro storico di questa piccola Venezia del nord, dove non manca l’incoraggiamento del pubblico. Contrariamente a tutte le altre maratone corse, praticamente non guardo il Gps e mi godo la citta' con i suoi ponti, il mulino a vento e quel “ dolce rilassarsi” degli abitanti la domenica mattina, seduti sul bordo strada con sul tavolino una bella bottiglia di vino e fare un brindisi rivolto ai runners. Bellissimo. Mi accodo ad un gruppettino che va al mio passo e percorriamo un po di k insieme: sono francesi di Brest e non conoscono la Sardegna. Faccio pubblicità alla mia isola, ma da buoni francesi … nicchiano. Poco prima della mezza si arriva sulla spiaggia che si affaccia sull’oceano Atlantico e sento quel profumo di salsedine che mi gasa. Quasi aria di casa! Ora invertiamo la rotta e con un lunghissimo biscotto ci dirigiamo verso Bruges. La parte tecnica è completamente andata dopo il 25k circa: andatura da fondo LL … e ad ogni rifornimento mangio tanta frutta e bevo anche dei sali. La velocità è quella che è, ma questa volta conta più finirla, e portare a casa la 18^ medaglia. L’arrivo è nella bellissima piazza del mercato, cuore pulsante di Bruges. Post gara con piatto sfizioso che preparano gli allievi dell’Istituto Alberghiero e un’immancabile tazza di birra (buonissima) belga. La piazza è bagnata da un caldo sole autunnale che invoglia a … bere tanta birra e a stare in piacevole compagnia a parlare del più e del meno. Il movimento dei turisti è imponente, nel centro storico di Bruges ho visto più comitive di giapponesi che a Firenze. Non mi aspettavo che in autunno inoltrato, la citta' fosse strapiena di turisti proveniente da tutto il globo.
Mi sarebbe piaciuto onorare questa splendida città con una prestazione cronometrica all’altezza delle mie possibilità. Ma per la prima volta ho corso osservando il panorama e … non il cronometro. Esperienza da ripetere in qualche altra splendida città europea come Stoccolma o Helsinki o … . L’importante che si viaggi e si corra.
Dimenticavo 4h29’59” tempone …
Ooooohhhh finalmente il racconto!
Grande cidue ancora una volta un resoconto fatto come si deve...per quanto riguarda il crono, don't worry io ad agosto ho fatto di peggio
10k 40:10 Diecimila del Brembo - Dalmine 06/01/2024
21k 1:26:29 Brescia Art Half Marathon 10/03/2024
42k 3:09:06 Milano Marathon 07/04/2024
22 Maratone, Mezze qualcuna in più instagram strava facebook
cidue ha scritto: ↑12 nov 2018, 19:28
Dimenticavo 4h29’59” tempone …
Io questi tempi li ho fatti in media fra Berlino e Barcellona che non sono certo Maratone lente....quindi tranquillo ci può stare il crono, a maggior ragione senza un allenamento degno di questo nome
L'importante è che hai portato a casa questa medaglia
Condivisibile la tua filosofia del viaggiatore maratoneta....chissà visto che non l'ho ancora visitata (in Belgio ho visto la capitale + Anversa) ci verrò anche io per la Maratona a Bruges
