TCS NYC Marathon - New York (US) - 01/11/2020

[PassoRuns]

Ciao a tutti! Vi posto un articolo molto bello uscito oggi sulla Gazzetta dello Sport.

LA metropoli è piegata, Central park svuotato
LA MARATONA Numero 50 il simbolo del rilancio?

Oltre 10.000 le vittime del virus, lockdown fino al 15 maggio, ma la 42 chilometri del 1° novembre può fare da spartiacque


Nel 2001, 54 giorni dopo l’attacco alle Torri Gemelle, segnò il risveglio e la ripresa della città. Quest’anno, pur per motivi e con tempi diversi, potrebbe assumere lo stesso significato. La MARATONA di New York, un simbolo a prescindere, la più popolare tra tutte le 42 km del mondo, il 1° novembre celebrerà la 50a edizione. Dalla prima, disputata nel 1970 su intuizione del grande Fred Lebow (55 arrivati, nessuna donna e un centinaio di spettatori), si è arresa solo nel 2012, alla vigilia: l’uragano Sandy, allora, ebbe la meglio. Anche sulla volontà del sindaco Michael Bloomberg. Stavolta il serpentone dei quasi 50.000 partecipanti attesi che si dipanerà lungo i cinque distretti, dalla partenza in Staten Island, sul ponte di Verrazzano, all’arrivo a Manhattan, in Central Park, sarà in ogni caso meno festante e colorato del solito. Proprio il parco, con i suoi 340 ettari luogo culto dei runners di ogni continente, è diventato l’emblema della città ferita, piegata. Da fine marzo, all’altezza di Harlem, è sede di un ospedale da campo fatto di dodici tende con 68 posti letto riservati ai colpiti da Covid-19. Il famoso polmone verde urbano, nel giro di poche settimane, s’è svuotato. Dove sono finiti i 40 milioni di visitatori all’anno? Turisti, sportivi, artisti di strada e pic-nic sono scomparsi. Lasciando il posto agli animali selvatici, ai procioni, agli uccellini di primavera, ai ciliegi in fiore e ai meli selvatici. Più qualche amante del jogging e qualche sparuto ciclista, visto che i decreti ancora lo permettono.

Cancellazioni

Per la MARATONA l’obiettivo sarà esserci nonostante tutto, per marcare ancora una volta il territorio. Sebbene il virus stia falcidiando la metropoli, triste epicentro, con già oltre 10.000 vittime la più colpita al mondo. La pandemia ha cancellato la mezza MARATONA cittadina del 15 marzo, che contava su circa 25.000 iscritti, quella di Brooklyn del 16 maggio che, coi suoi 26.861 arrivati, nel 2019 è stata la più partecipata di tutti gli Stati Uniti e altri sette eventi organizzati dal glorioso New York Road Runners. Anche la Italy Run del 2 giugno, festa della nostra Repubblica, gara sulle cinque miglia che si svolge a sua volta in Central Park, sostenuta da ex studenti dell’Università Bocconi. Lo stesso club, come conseguenza e per sensibilizzare la popolazione a una raccolta fondi per beneficienza, ha invitato gli appassionati a una gara virtuale: 5 km da corrersi in ogni momento, tra il 15 e il 30 aprile. Il Governatore Andrew Cuomo ha esteso il lockdown fino al 15 maggio (non sono mancate le frizioni col presidente Trump) e di fatto sono già stati annullati tutti gli eventi pubblici in programma nella Grande Mela fino al 31. Ma altri, è scontato, seguiranno. «Amiamo questi happening – ha detto l’attuale primo cittadino Bill de Blasio – ma chiamano a raccolta un largo numero di persone in spazi ristretti e in questo momento non possiamo proprio permettercelo. Ci mancano e non possiamo averli. Ma torneranno». Intanto l’edizione n. 43 della prestigiosa 15 km di Utica, nello stesso Stato della città che non dorme mai, è stata posticipata dal 12 luglio al 13 settembre.

Gli italiani

New York è di tutti. Dei residenti, che parlano oltre 200 lingue e per metà dei quali quella madre non è l’inglese: insieme sono più dei cittadini di 40 dei 50 Stati statunitensi. Hai voglia a dire distanziamento: in tutto il Paese non c’è densità di popolazione più alta. New York è anche tanto italiana. Pure in fatto di MARATONA: evento che, è chiaro, subirà conseguenze e aggiustamenti. Ma è difficile oggi prevederne la portata. Cosa ne sarà dei circa 4000 nostri connazionali che, tramite le diverse agenzie accreditate, già in dicembre avevano acquistato il costoso pettorale? Si sa: la comunità tricolore, sulla scia degli Orlando Pizzolato e dei Gianni Poli, dei Giacomo Leone e delle Franca Fiacconi, vincitori negli anni Ottanta e Novanta, è da anni la più numerosa al via.

Senza Boston

La classicissima, tra l’altro, se i calendari saranno confermati, si disputerà al termine di un periodo che in fatto di 42 km internazionali sarà affollato come mai in passato. Quella leggendaria di Boston, che avrebbe dovuto disputarsi lunedì (123 edizioni consecutive, interrotte nemmeno dalle Guerre Mondiali) è slittata al 14 settembre, così come quella di Londra è stata posticipata da domenica prossima al 4 ottobre. Prima e dopo, tra le più prestigiose, anche Chicago l’11 ottobre, Parigi il 18, Francoforte e Rotterdam il 25. Non Berlino che, è notizia di ieri, non si disputerà il 27 settembre. Vada come vada, in virtù del nuovo periodo di qualificazione olimpica, che comincerà non prima del 1° dicembre, nessun risultato ottenuto nell’ambito di queste gare, New York quindi inclusa, varrà ai fini dell’ottenimento di un pass per i Giochi di Tokyo. Il discorso, peraltro, non vale per gli atleti statunitensi: la squadra a stelle e strisce rimarrà quella definita dai Trials disputati quando ancora si credeva che la rassegna a cinque cerchi giapponese si sarebbe disputata l’estate prossima. Scommettiamo però che a New York i keniani Geoffrey Kamworor e Joyciline Jepkosgei, vincitori nel 2019, ci saranno lo stesso? La città, in fondo, è un po’ anche loro.

Da "La Gazzetta dello Sport", 22/04/2020

[shasha74]

Che la Gazzetta faccia dei bei articoli è vero
Dai articolo indecente, io sto diventando sempre più pessimista e volendo essere razionale ad oggi spero nella cancellazione. Che si corra nel 2021 e amen. Oltre alla maratona c’è una città da vivere e vorrei viverla al 101% con la famiglia. Comunque io negli anni bisestili non prenoterò più gare o viaggi all’estero.

[PassoRuns]

Almeno per una volta c'è una pagina intera della Gazza dedicata alla corsa, mi sono fatto prendere dall'entusiasmo, accontentiamoci!!

Comunque concordo su quello che dici, correre in una città del genere merita un'esperienza completa, che quest'anno non potrà mai essere garantita ormai in ogni caso. Io mesi fa ci stavo seriamente pensando per il 2021, ma se spostano i pettorali la vedo dura, credo che in ogni caso ci ripensero' fra qualche anno.

[shasha74]

@passo...in effetti una pagina intera è un record, ma il calcio è fermo e quindi devo riempire un po’ il giornale

[emmepi]

Però il video Youtube, proposto da Beppogo, con l’intervista a Menarini, la vede in altra ottica, rispetto alla Gazzetta. In pratica non crede che i newyorkesi dopo mesi di chiusura e lotta contro il virus, sarebbero molto propensi ad accogliere migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo con la possibilità di vedersi ancora invadere dal Corona. Dice , Menatini, che propio in virtù della sua estrema internazionalizzazione , quella di NYC marathon potrebbe essere la più a rischio. Aspettiamo l’evolversi delle cose.

[marcozama]

non si farà punto

[Marcushaly]

a questo punto, cancello tutte le gare nel 2020. ogni tanto ci vuole un po di buon senso.

[Dodo]

Finalmente avete capito!!!
Io queste cose le dico da oltre un mese e sono stato tacciato da maniaco e sono stato bannato dal signor moderatore!!!
Se penso che qualcuno insisteva per voler correre la maratona di Milano il 5 aprile non so se mi viene da ridere o da piangere!!!
Tocca a tutti tener duro!!!

[Davide 76]

Finalmente avete capito!!!
Io queste cose le dico da oltre un mese e sono stato tacciato da maniaco e sono stato bannato dal signor moderatore!!!

Beh era un po' da maniaco scrivere ovunque e costantemente "non lo avete capito, non si farà!". Questo commento ce lo siamo trovato in ogni santo thread di ogni santa maratona.

[shasha74]

Infatti allora chiudiamo tutti i thread delle gare.
@dodo....grazie di esistere e di ricordaci tutto ciò.