Ultra Milano/Sanremo (IM) - 27/04/2019

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elisa udine
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Re: Ultra Milano/Sanremo (IM) - 27/04/2019

Messaggio da elisa udine »

tantissimi complimenti!!!! è davvero un'impresa straordinaria... :hail: :hail: :hail: Grazie x il bellissimo racconto!!!
21km: 1h36'33" 2020
42km: 3h24'02" Cividale 2019
6h: 70,3km Biella 2021
75km: 7h21'20" Ob Mrzli Reki 2019
100km: 9h18'51" Imola 2021
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CasalingaDisp
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Re: Ultra Milano/Sanremo (IM) - 27/04/2019

Messaggio da CasalingaDisp »

complimenti
bellissimo racconto, trasuda fatica ma anche volontà
=D> =D>
CMauri ha scritto: 2 mag 2019, 9:08 Veramente non ho ancora idea di quale sarà il prossimo obiettivo, a cena ho parlato con un tizio fuori di testa che mi ha raccontato di alcune idee davvero interessanti, ma mentre le diceva l'ho bollato subito come malato di mente :wink:

C.-
non sei credibile
Se esistesse veramente la costituzione robusta perché nei campi di concentramento tutti erano scheletrici? [Albanesi]
panatone.g
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Re: Ultra Milano/Sanremo (IM) - 27/04/2019

Messaggio da panatone.g »

1' parte

Buongiorno a tutti, anche se oramai scrivo di rado, sono sopravvissuto alla Milano-Sanremo. 285km 53h (tempo limite 48h).
Gran bellissimo viaggio,terminato quest'anno dopo che lo scorso anno mi ritirai a Finale Ligure (213km) quando in maglietta e pantaloncini fui sorpreso da una bufera di pioggia e vento ed entrai in ipotermia.
L'avvicinamento alla gara è stato uno dei più complicati della mia vita, tanto che a una settimana dalla gara oramai avevo rinunciato a partecipare. Fisicamente stavo bene, anche se il carico di km non è da ritenersi sufficiente (1147km in 4 mesi).
Alla partenza, ore 10, però c'ero, con al seguito come crew mia sorella e i miei 2 cognati.
Ovviamente la partenza è emozionante e 2 ali di folla salutano gli atleti che si cimentano nell'impresa. C'è il sole, ma non fa caldo come lo scorso anno.
Il percorso oramai lo conosco a memoria, e i primi 30km sono un lungo rettilineo dove ogni tanto si incrocia la propria crew. Sto bene, ho deciso di correre senza gps e mp3, quindi le gambe e la testa vanno a sensazione.
Dopo Pavia si viaggia verso Casteggio, la mia crew è alla sua prima esperienza ma ben presto riesce ad anticipare le mie richieste e così va bene.
il problema per loro è che non sempre la crew riesce a percorrere lo stesso tratto degli atleti e il rischio di perderlo di vista è concreto.
Decido di andare a solo acqua fino a Casteggio poi incomincio con il gatorade, ogni tanto prendo un enervitene (alla fine ne ho presi solo 2).
Transito a Casteggio alle 17:33, in linea con le previsioni, un saluto veloce e riparto.
Continuo il mio viaggio e il tempo scorre velocemente. Da Casteggio a Ovada è molto noioso il panorama, lunghi rettilinei sferrati da un vento o laterale o contrario. Qui più che le gambe è la testa che ti gioca brutti scherzi. Decido di rado di alternare la corsa con 10 minuti di camminata, in compagnia di un componente della crew. Si offre subito mia sorella e i piacevoli 10 minuti diventano 20. Continua la mia cavalcata e causa cantiere di lavoro io davo da una parte e la crew dall'altra. in un attimo ci perdiamo e la stessa non riesce più a trovarmi. Io sono sicuramente sul percorso giusto e continuo la mia corsa, ma il pensiero di sapere dove si sono cacciati rimane. Il tempo passa e anche i km, ma della crew nulla. Incomincia a calare il sole, il vento continua a fare il suo sporco lavoro e io incomincio a sentire freddo. Fortuna vuole che proprio il quel momento passa l'amico Jack e mi chiede se va tutto bene, io lo aggiorno della situazione e in 10 minuti riesce a risolvere l'intricata situazione.
Mi cambio per la notte e riparto a correre. Continuo a stare bene, anche se l'appetito non c'è e le gambe incominciano a essere legnose.
Altra camminata di 10 minuti con mia sorella, altra corsa, altra camminata con mio cognato. Lo stomaco si ribella al tè e vomito. Nulla di speciale, mi ricompongo e torno a correre. Passa mezz'oretta e se continuo a non mangiare sarà un problema, quindi inizio con dei micropasti e aspetto la reazione del corpo. Oramai anche la corsa si è rallentata ma nonostante tutto vado avanti.
Il vento è diminuito e oramai la notte è sopraggiunta. I miei cognati, uno juventino e l'altro interista si sono goduti lo scontro diretto a calcio in macchina seguendomi a passo d'uomo. Questa e altre piccole distrazioni mi fanno arrivare a Ovada esattamente alle 02, il linea con il mio programma mentale.
Da Ovada al passo del Turchino sono 24km, quasi tutti in leggera salita.
130km, 140km, 147km siamo in cima al passo del Turchino, finalmente. La stanchezza c'è, il corpo vorrebbe riposare ma la mente è già proiettata a Genova. Solo le 06.45 e l'alba sta per arrivare.
La discesa diventa problematica, mi fa male il fianco destro e non riesco a spingere. Com'è come non è arrivo a Genova alle 08:49, 49' in ritardo sulla mia tabella.
Qui c'è un cambiamento importante nella mia gara. Come da programma, la mia crew torna a casa e la mia borsa con gli indumenti viene spedita a Borghetto S.S. Io rimango da solo con le mie gambe e il mio inseparabile zainetto. Se dovessi trovarmi in difficoltà ho un accordo con Simone che mi manda una macchina con dentro Natalia per risolvermi il problema.
165km, 175km, 185km, il passo di corsa incomincia a essere solo accennato, fa caldo e io mi annoio da solo. Per distrarmi alle 14.00 chiamo Simone per una parola di conforto. Lui "allora Cialda, ti mancano 99km in 20 ore. Non rompere i cog... e vai avanti che tu sei uno spartano e non ti devo dire nulla, CA..O" Parole rinquoranti che mi spronano a tornare sul pezzo. Giunto a Savona vengo raggiunto da dietro da Gianluigi, alle prese con i suoi problemi fisici, e andiamo avanti a fisarmonica.
Bevo ma non mangio quasi nulla, ora l'unico mio pensiero e raggiungere Finale Ligure.
Arrivo e supero il punto del DNF dello scorso anno e vado avanti per inerzia.
Il sole tramonta e si fa sempre più vicino il ristoro a Borghetto. Oramai GianLuigi e dietro un centinaio di metri, poi alle volte mi raggiunge poi si ferma.
A Pietra Ligure mi affianca un ragazzo e con lui camminiamo qualche centinaio di metri. Scopro che ha partecipato come staffettista e la sua staffatta ha vinto con un tempo stratosferico 23h26'. Ogni distrazione è oro e il ristoro è sempre più vicino.
Da programma era alle 20, mentre io giungo a Loano alle 21:30.
Accendo l'app di riferimento e cerco, cerco, cerco. Avanti e indietro ma del cp4 nulla. Sconforto totale, il tempo passa e comincio a sentire freddo. Giungono 2 atleti e mi dicono che dove cerco io è sbagliato ma devo andare più avanti. Ubbidisco e quando sono quasi arrivato al ristoro mi viene incontro Lucia perchè avvisata di uno che si era perso. Non mi ero perso, ca..o, ma seguivo un'informazione sulla app sbagliata che mi ha fatto perdere 40' minuti.
Vabbè, nulla di irreparabile, sono le 22:14 e dovrò farmi un mazzo per le prossime 12 ore per recuperare.
Mi sento debole e quindi prima di decidere se ripartire mi faccio misurare la pressione. 135/85, perfetto.
Mi cambio completamente e la zona intima è tutta arrossata causa sfregamento. Vorrei mettere su qualcosa ma il solo sfiorare con le dita mi crea dolore.
Mangio un piatto di pasta e bevo un succo. Nel frattempo saluto Gianluigi che prova a ripartire. Confido in lui di ritrovarlo per affrontare la notte insieme.
Chiedo da che parte si va e mi dicono: semplice, alla rotonda sempre diritto e costeggi in mare. Mai stato in queste zone e mi fido cecamente.
Non so cosa sia successo dopo ma non ricordo nulla delle successive 2 ore. Mi sveglio da questo stato di trans alla 01 quando accendo l'app per capire dove diavolo sto andando e che ore sono. Mi trovo davanti a un muro, al km230 ad Albenga e non so dove andare.
Finalmente esco da questo benedetto paese e continuo sull'Aurelia. Ho perso molto tempo ma ho anche molto sonno. Mi sdraio su una panchina senza nemmeno togliermi lo zainetto e mi addormento. Dormo 10 minuti e riparto. Spero che mi bastino e ricomincio a camminare il più veloce possibile.
Ultima modifica di panatone.g il 3 mag 2019, 11:41, modificato 1 volta in totale.
10/15 10k Montestella 43'16''
11/11 21k Garda 1h32'32''
04/16 42k Roma 3h24'46''
04/10 50km Romagna 4h26'35''
04/12 100k Seregno 9h15'22''
09/11 24h Lupatotissima pista 199,133km
05/14 Nove Colli Running 23h50'59''
09/13 e 09/16 Spartathlon
fabriguz
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Re: Ultra Milano/Sanremo (IM) - 27/04/2019

Messaggio da fabriguz »

Che dire Cesare, ho letto il tuo report e chapeau, non ci sono altre parole.

Stima e ammirazione per quello che hai fatto, ti ho conosciuto a Monza a gennaio in occasione del primo incontro con il gruppo di Renzo della MM19.
Fabrizio
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panatone.g
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Re: Ultra Milano/Sanremo (IM) - 27/04/2019

Messaggio da panatone.g »

2'Parte:

Notte inoltrata, le onde si infrangono sugli scogli, quasi mi danno fastidio, ma sono io che sono nervoso, le gambe avanzano ma non si piegano, la bandelletta sx dole, la vescica al mignolo sx è scoppiata e sento sfregare la scarpa, più di tutto però sono le parti intime infiammate che con lo sfregamento delle mutande il dolore è in costante aumento. Il mio pensiero fisso però è Sanremo, nonostante tutto.
Prosegue la camminata e senza nemmeno accorgermi mi addormento in piedi. Mi sveglio all'improvviso e mi trovo in mezzo alla carreggiata. Fortuna che non transitano in quel momento auto, ma mi spavento molto. Nelle numerose gare a cui ho partecipato, ho imparato a gestire i microsonni, facendoli dove non ci fosse pericolo alcuno, ma qui è ben altro, il corpo decide autonomamente, e non va per nulla bene.
km237, vado avanti. Qui c'è una lunga salita che scavalla il porto di Alassio, procedo a stento ma procedo. Qui la svolta della gara, in cima alla salita, sotto la scritta Alassio, mi riaddormento improvvisamente. Non so se passano secondi o minuti ma a un certo punto mi sveglio attaccato al guard rail con sotto uno strapiombo di 50 metri. Così no, così non va bene, così non si può continuare. Qui c'è da prendere una decisione definitiva. Fanc..o le 48h e portiamo a casa la pelle. In una rientranza della carreggiata mi siedo per terra e dormo un po'. Saranno passate 10 minuti o mezz'ora, non so, ma non me ne frega più niente, io a Sanremo ci arrivo, anche fuori tempo massimo.
L'essermi fermato a lungo mi raffredda completamente, ma non demordo e gioco il jolly. Accendo la app di radio deejay e metto su deejay gasolina.
Vado avanti accennando passi di latino-americano. Ora torno a sorridere, e continuo.
Finalmente arriva l'alba e con lei aumenta il traffico di persone che incontro a piedi e in auto. Oramai il sonno mi ha dato tregua ma non abbandonato.
Ad Andora trovo un bar aperto e finalmente posso fare colazione. Caffè macchiato e briosche alla nutella mi ristorano nella mente e nel corpo, peccato la cassiera molto scorbutica. Esco fregandomene e vado avanti. Poco più avanti vedo un signore fuori da un bar che mi segue con gli occhi ma inizialmente non ci faccio più di tanto caso. A 100 metri mi viene incontro con una bottiglietta d'acqua e mi dice: ti stavo aspettando. Iniziamo una piacevole chiaccherata e i complimenti si sprecano. Ci salutiamo, l'aver parlato con qualcuno dopo ore è un toccasana.
Il sole è arrivato e mi svesto un po' dal caldo. Il percorso si alterna da piste ciclabili a costeggiamenti della statale. Passa il tempo e dopo essere stato superato da Valderrama mi raggiunge anche Alimonti.
La sua compagnia è sempre gradita, ma mi voglio godere al massimo la giornata di sole, priva anche di venti.
Nel frattempo ho visto che ho il treno alle 17:20, quindi anche se decido di arrivare prima, non serve a nulla, anzi sollecito un corpo non alla frutta ma di più.
Inizia la pista ciclabile che porta a Sanremo e aumentano anche le persone in bici e a piedi. Decine e decine di persone sanno cosa sto facendo, tutti che si complimentano, mi spronano a non mollare, ma non c'è problema, ho sempre detto che io a Sanremo ci sarei arrivato, anche fuori tempo massimo, anche affrontandola da solo, mai avuti dubbi.
Nella pista ciclabile, quando transito nella galleria il corpo cede e rischio di riaddormentarmi, mi tocca "correre" per evitare il problema.
Il tempo scorre e i km diminuiscono. A 5km dall'arrivo mi fa una sorpresa Simone, mi viene incontro e sono felicissimo di vederlo. Mi fa i complimenti per la condotta di gara e iniziamo a parlare. Gli faccio notare subito che oggi ho raggiunto 2 risultati. 1' mai fatto una gara con annesse 2 notti, 2' ho alzato l'asticella dei km da 246km a 285km.
Brava bravo mi dice ma adesso incomincia a correre un po'. Faccio del mio meglio e in 1 ora chiudo i 5km rimasti.
L'arrivo è un tripudio di festa e difficilmente da scordare per molti. Nella successiva ora Aldo mi tratta da Re e ne sarò eternamente grato.
Il ritorno in treno è già la pianificazione del 2020, o RAA o Spartathlon.
10/15 10k Montestella 43'16''
11/11 21k Garda 1h32'32''
04/16 42k Roma 3h24'46''
04/10 50km Romagna 4h26'35''
04/12 100k Seregno 9h15'22''
09/11 24h Lupatotissima pista 199,133km
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Re: Ultra Milano/Sanremo (IM) - 27/04/2019

Messaggio da marcozama »

i vostri racconti epici da un lato mi motivano e mi fanno sognare dall'altro mi fanno chiedere se in me esista quella forza
42.2km 3.00.28 Ravenna
50km 4.05.05 50km di Romagna 4.08.49 Terre di Siena 4.47.38 Pistoia Abetone 4.01.40 Gran Sasso 3:55:47 Sabbia 4:11:27 UKM
58km 4:30:21 Strasimeno
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Re: Ultra Milano/Sanremo (IM) - 27/04/2019

Messaggio da victor76 »

Che racconto, Panatone! E' venuta la stanchezza a me solo ad immaginarmi la tua di stanchezza!
Quoto quanto scritto da @marcozama... nonostante tutta la fatica, fate venire la voglia di provarci!
5 km: 21'20'' (4'16''/km) ---10 km: 43'54'' (4'23''/km)
21 km: 1h35'29'' (4'32''/km) --- 30 km: 2h37'57'' (5'15''/km)
42 km: 4h07'29'' (5'52''/km)
--- 6 ore: 50,506 km (7'08''/km)

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Re: Ultra Milano/Sanremo (IM) - 27/04/2019

Messaggio da Conca »

@panatone.g

ti faccio i complimenti per la tua determinazione, forza di volontà, tenacia e quant'altro
ma, pur rispettando le tue scelte, ci mancherebbe, mi permetto di non condividere questo approccio alla
corsa e allo sport in genere. Secondo me quando si rischia, come tu stesso hai scritto, la vita, ci si deve fermare.
E non si è meno forti anzi. Se fossi caduto da quel guardrail ? Se ti avesse investito un'auto fin che hai preso sonno ?
So che mi attirerò molte critiche, ne sono consapevolissimo, ma secondo me rischiare la vita per una gara è una forma di egoismo puro.
Non so se tu tieni famiglia, non ti conosco, potrei capire, fino ad un certo punto... se fossi vita sola,
ma leggendo il tuo racconto, sicuramente emozionante, ho pensato, con le dovute proporzioni, la stessa cosa di quando appresi la notizia
della morte di Daniele Nardi sull'Nanga Parabat. Un egoista punto. Con una figlia e una moglie a casa....
Ripeto, rispetto chi fa queste scelte, mettendo a rischio anche la propria vita, perchè dal racconto emerge questo,
non riesco però a non manifestare il mio pensiero e suggerirti, se posso, la prossima volta di fermati prima, di riposarti, e poi partire
che la vita è sacra.
1:20:50 13 ott 19 Mezza Treviso

2:57:14 1 dic 19 Valencia
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Re: Ultra Milano/Sanremo (IM) - 27/04/2019

Messaggio da grantuking »

Capisco e condivido in parte il pensiero di @Conca. In quelle situazioni non è mai facile prendere la decisione corretta. Leggere il racconto di @panatone.g mi ha fatto pensare cosa potrò provare al TOR, brutta bestia il sonno.
21km 1:33:34 ('18) - 30km 2:45:41 ('16) - 42km 3:27:40 ('19) - 50km 4:57:44 ('19) - 100km 13:20:10 ('19) Finisher: 11 Ultra - 23 Maratone - 50 di Romagna - Pistoia Abetone - Passatore - GTC55 - UMF - LUT
Dodo
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Re: Ultra Milano/Sanremo (IM) - 27/04/2019

Messaggio da Dodo »

D'accordo con Conca.
E lo dice uno che per anni è stato un ultramaratoneta, ha corso diverse 24h e anche una 48h.
Purtroppo l'ultramaratona ad un certo punto diventa una droga e non ci si rende conto che fa male.
Ci sono rischi cardiovascolari, muscolo-tendinei e articolari. Per la prima, ci sono studi medici che dimostrano come l'ultra-endurance provochi a livello cardiaco aree di sofferenza con lesioni temporanee o anche irreversibili. A livello muscolo-tendineo, il sovraccarico può causare infiammazioni e lesioni mentre lo sforzo sottopone a usura anche l'apparato articolare e scheletrico. E non solo. Uno sforzo così prolungato produce grandi quantità di radicali liberi che possono provocare invecchiamento e danno cellulare".
Invece chi è drogato di questa specialità va avanti anche all' infinito sfidando il proprio fisico a tutti i costi.
Io ho fatto quasi tutte corse in circuito dove l'eventuale colpo di sonno non comportava rischi, nel caso di Panatone ritengo che sia stato un atteggiamento assai irresponsabile.
Per poi finire ben oltre il limite orario poi....ne valeva la pena?
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