Quale minimalista per cominciare

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ubald
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Re: Quale minimalista per cominciare

Messaggio da ubald »

aroldo74 ha scritto:Grazie ubald.
In effetti già molto tempo addietro avevo comprato il libro di Massini ed avevo fatto gli esercizi sopradescritti trovandoli ottimi curando poi l'appoggio.
Per questo motivo sono convinto di non fare molto uso dei talloni. Mi colpirono particolarmente anche anche altri articoli di Massini dove asseriva la non essenzialità di scarpe eccessivamente ammortizzate e strutturate.
Mi colpìi anche vedere a Cremona nel 2012 vedere un famoso atleta piemontese piuttosto massiccio, correre la messa sotto l'ora e 30 completamente scalzo.
Per questi motivi sto esplorando questa strada.

Comunque sto facendo gli esercizi per il core e la cosa sembra giovare anche se é presto per dirlo.
eh sì, datti almeno 4 settimane per i primi effetti seri, anche se già da subito si sente qualcosa. Ad ogni modo, allora, leggendo il libro di Massini, ricorderai che anche lui sconsiglia scarpe troppo ammortizzate. La sintesi è che se già il corpo può svolgere efficacemente quel lavoro, perchè delegarlo alla scarpa, col rischio di peggiorare il gesto tecnico e farsi male? Anche perchè il presupposto errato delle scarpe ammortizzate è che non saremmo capace di correrci senza poichè ci faremmo male. Strano per un animale come l'uomo, nella cui linea evolutiva pare che la corsa di resistenza abbia svolto un ruolo fondamentale ;)
Tornando al nostro discorso, non per nulla Massini ha scritto qualche pezzo per runnersworld, reperibile sul sito italiano, in cui apre alle minimal. Ad ogni modo, vacci con calma e vedrai, con una transizione molto graduale si ottengono ottimi risultati, sia atletici che nel contenimento degli infortuni. Anche io feci una transizione con una scarpa simile alla tua, la Brooks Grenn Silence: 8 mm, nessun supporto dell'arco alta flessibilità. E poi alla fine sono passato alle 0 millimetri (con suole spesse da 5 a 10 mm). Ma non è una strada obbligata. E comunque ti stupisci di come sia più morbido l'appoggio con una suola più ridotta e una scarpa senza struttura
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Marcos
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Re: Quale minimalista per cominciare

Messaggio da Marcos »

E' vero, anch'io ho preso il libro di Massini tempo fa e mi sono quasi stupito di leggere aperture al minimalismo, o comunque alla corsa naturale. In un anno che "divoro" un po' tutto su quest'argomento, penso sia l'unico allenatore di un certo livello ad averlo fatto.
Per Aroldo, come ho scritto di la' a maumau, potenziare il core, curare la postura, ecc (ossia tutte cose piuttosto basilari nel mimimalismo) non possono che portare benfici indipendemente dal tipo di scarpa che poi si decide di usare. Io non sono cosi' "radicale" su questo aspetto, alla fine troverai tu quello che ti piace di piu' anche in base alle tue necessita'. Nel tuo caso tra l'altro c'e' un non trascurabile aspetto legato ai "tempi", perche'' fai gare e anche a ottimi livelli, quindi l'aspetto performance va coniugato con quello "naturale".
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aroldo74
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Re: Quale minimalista per cominciare

Messaggio da aroldo74 »

Dal punto di vista prestativo noto una certa facilità ad andare più veloci.
Se avessi indossato queste scarpe nell'ultima 10 km sicuramente avrei rosicchiato qualche secondo a km.
Sto parlando di scarpe che hanno ancora 245 gr.

Oggi le ho usate per la quarta volta. Molto molto più facile.
Sto notando 2 cose inoltre.

1)In discesa si corre meglio. Non é possibile tallonare e l'appoggio é più sicuro.

2)Un'altra bellissima sensazione è che sto scoprendo di avere dei piedi, ossia delle appendici vive che reagiscono e si adattano.
Es: scendi da un marciapiede in curva. Con scarpe tipo Nimbus o Kayano butti il piede alla come viene viene perché sai che in qualsiasi modo toccherà il terreno andrà benone. La botta non la senti sul piede ma c'é e quei dolori alle ginocchia, alle anche.... da dove verranno?
Mi accorgo ora che il piede nella minifrazione di secondo che tocca terra, cerca, sonda, analizza il terreno e reagisce in corsa, nel modo migliore.
Proprio un altro modo di correre. Molto più partecipata ed attivo.
E ripeto che le mie scarpe non sono ancora minimaliste ma di transizione.
Speriamo di procedere bene su questa strada che mi sta appassionando non poco.
:beer:
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Re: Quale minimalista per cominciare

Messaggio da ubald »

Tutto vero, col discorso del marciapiede hai anche centrato la questione fonfamentale. Sul piano prestativo non c'è da temere. Altrimenti non si spiegherebbe come mai alla maratona di new york nei primi 100 c'erano poco meno di 10 persone, forse, con le drop4. Se si andasse piano non ne avremmo viste.
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Re: Quale minimalista per cominciare

Messaggio da Flex »

Per le prestazioni io ho fatto i miei nuovi PB proprio con le MR00 e ho corso di gusto, di contro anche le stesse Gorun che non sono certo A3 tendono a darmi un senso di pesantezza e irrigidimento nella zona degli stinchi e solo dopo 6/7km riesco a slegarmi.
Con le MR punto a limare almeno un altro 1'30" sui 10km e 1' sui 5km e poi arrivare alla mezza ma questo con calma.
3km 11'46" 05-06-2014 (NB 890)
5km 19'46" 05-06-2014 (NB 890)
10km 42'06" 26-08-2014 (NB MR00)
Cambio scarpe 06/07/2014
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Re: Quale minimalista per cominciare

Messaggio da aroldo74 »

Infatti notavo che i piedi leggeri favoriscono le gambe che girano più svelte in maniera naturale. Quasi difficile fermarle. :mrgreen:
100 grammi in meno su 2 piedi ogni 5 passi fanno 1 kg in meno da muovere. Tutta zavorra.
Inoltre la tecnica giusta favorisce il massimo rendimento col minimo dispendio energetico.
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Re: Quale minimalista per cominciare

Messaggio da ubald »

Aroldo davvero preparato ;)
A questo aggiungiamo che più è basso il tacco, non solo si atterrerà maggiormente sul mesopiede in un punto sotto il baricentro, ma si sfrutterà maggiormente la forza elastica del polpaccio e la pronazione sarà contenuta in limiti più fisiologici
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Re: Quale minimalista per cominciare

Messaggio da Marcos »

Tutto verissimo.
Solo per precisare che Il mio discorso sulle prestazioni non era tanto riferito alle A3 quanto piuttosto alle A1, o comunque a scarpe "da gara" che probabilmente mantengono un certo vantaggio rispetto alle minimal che nascono per altri scopi.
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Re: Quale minimalista per cominciare

Messaggio da ubald »

non sono d'accordo, in linea di massima, ma è difficile fare un discorso univoco su certe cose. Ci sono minimal estremamente secche (mi dicono dalla regia che le inov-8 in alcuni modelli possono farne parte) che sostanzialmente hanno caratteristiche simili ad alcune A1. Tutto ciò al netto delle preferenze individuali in rapporto alla risposta elastica dei propri muscoli. Poi ci sono A1 sicuramente così radicali da guadagnare una manciata di grammi, ma sinceramente non penso possano avere un reale vantaggio prestazionale. Alla fine per molti atleti veloci (al top, intendo) le scarpe adeguate sembrerebbero essere proprio quelle che meno influiscono sulla dinamica del piede: pensate ad un kenyano e ad i suoi famosi piedi elastici, meglio farli lavorare, no? ;)
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Re: Quale minimalista per cominciare

Messaggio da Marcos »

Non so Ubald, non ho un'opinione precisa in merito, era solo uno spunto di riflessione e ho semplicemente riportato quello che ho letto un pò in giro quando si parlava di minimaliste e di A1 in chiave di performance, discorsi "in generale" senza voler entrare nelle discussioni su supecifici modelli.
I discorsi che leggevo a suo tempo, non ricordo se qui o altrove, erano relativi alla "spinta". Quello che ho capito io è che più si va verso il minimalismo (es. FF) più viene meno la "spinta" che invece le A1 un pò ti trasmettono.
Ma ripeto, era solo uno spunto, come detto all'inizio non ho un 'opinione precisa in merito e probabilmente stiamo parlando davvero di "poca roba" come differenze cronometriche.
Tra l'altro personalmente quello delle performance è un mondo che mi interessa fino a un certo punto (io vado piano, al massimo posso andare un pò meno piano :D ).

Sulle Inov8 ti confermo che sono secche. Io come scritto ho le X-233 che sono più da transizione, eppure sono molto secche. Niente a che vedere ad esempio con Skechers go run e Pureflow.
Immagino che andando verso modelli più estremi sia ancora più evidente questa caratteristica.
Probabilmente in questo caso minimalismo e performance si sposano perfettamente.
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