!Prima "impresa" alle elementari..spenzolandomi dal davanzale che dava su una corte, ho imbrattato con la tempera blu il lenzuolo di una mia vicina, steso ad asciugare, che mi schermava il sole
. La vicina ha abbozzato ripetendo il lavaggio e rimettendo di nuovo il lenzuolo ad asciugare,al che, sempre spenzolandomi, ho pensato bene di farci un oblò tagliandone un grosso pezzo con le forbici 
. Tocco finale, quando la vicina, imbufalita, è venuta a chiedere il rimborso sono riuscita a sviare i sospetti e la responsabilità su mia sorella (che porella all'ora del delitto era a messa ) dicendo con aria angelica che io fisicamente ero troppo piccola per fare una cosa del genere..e mi hanno creduta .Alle medie, di sabato pomeriggio nella via centrale di passeggio, per difendere una mia amica che si stava contendendo un morosetto con un'altra tipa ho iniziato a litigare con quest'ultima. La ragazza, molto più alta e "piazzata" di me, alla mia minaccia di farla nera ha iniziato con una tiritera di "provaci!provaci!provaci" che ho interrotto con una sberla (e il pettinino le è volato via dalla testa) per poi afferrarla per i capelli...con una mano le tenevo giù la testa, con l'altra tiravo. Ci hanno dovute staccare 4/5 uomini e alla fine la ciocca di capelli mi è rimasta in mano
.Al liceo, una domenica pomeriggio come tante in discoteca, un tipo un po' alticcio prova un approccio maldestro. Non gli do' corda e faccio per allontanarmi sulla scalinata luminosa che porta al piano inferiore. Il tizio mi afferra per un braccio, io mi giro di scatto divincolandomi, e o spingo giù dalla scala...che scende rotolando
.
.....mi ci voleva qualcosa di squilibrato in cui riconoscermi 
L'ultima osservazione è geniale 
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