[DIARIO] Potenze di 10
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[DIARIO] Potenze di 10
Dopo un mese e mezzo di sospensione delle corse, sono rientrato con un 8 10 12 a giorni alterni. Mentre correvo mi è venuta questa idea, molto semplice, di piccola sfida con me stesso:
(1) Correre (> 7.5 min/Km) 1000 Km in 100 giorni, per 10 penny al Km.
(2) valgono solo i primi 10 Km corsi ogni giorno (ora locale)
(3) per ogni km NON corso dei 10 mi impegno a versare, alla fine dei 100 giorni, 10p ad una charity che deciderò presto. (più £100 che verserò comunque).
Robert Kraft ha corso tutti i giorni per oltre 40 anni. Rob Young una maratona al giorno per un anno. Qui su questo forum ci sono uomini e donne che corrono 200+ km in 24 ore e che non si fermerebbero nemmeno se venisse giù il padre eterno in persona a chiederlo... Niente di che, quindi, solo una scusa per evitare di perdere l'allenamento dando un aiuto a chi ne ha bisogno.
Mentre correvo ho pensato: qual è la cosa più difficile per me? Se mi impegno in qualcosa, soprattutto se nuova, di solito viene bene. L'interesse non mi manca. Ma se si tratta di perseverare con un lavoro di routine ho dei seri problemi. Allora ho pensato di sfidarmi a fare la cosa più noiosa e rutinaria possibile. Non 1000 km in 100 giorni, ma ALMENO 10 km al giorno, per 100 giorni. Vedi regola 2. Ma il motivo non è solo questo...
(1) c'è un motivo "segreto", una specie di "fioretto laico", un giorno vi spiegherò, magari.
(2) 1000K in 100 giorni viene bene. "Thousands keys, one hundred days", in inglese, anche meglio
(3) essere il guinea pig di me stesso: vedere come reagisce il mio corpo in termini di prestazioni, allenamento, cuore. Migliorerò le prestazioni? Rimarranno uguali? Mi spiezzerò in due?
(4) sfida psicologica. Come già detto, mi impegno facilmente nelle cose, ma ODIO la routine, QUALSIASI forma di routine. Vediamo se riesco a fare la stessa cosa 100 volte.
(5) Non posso iscrivermi a gare perché non so dove sarò nei prossimi mesi. Entro breve cambio continente (per la quinta volta). Ma ho bisogno di un impegno preciso e questo è alla mia portata nonostante sia al di sopra dei miei ritmi tipici. Ho 58 anni e al massimo ho corso 60 km alla settimana.
(6) "last but not least", ultimo ma non meno importante, come si dice nella perfida albione - voglio raccogliere fondi per una charity: 10 penny per ogni Km NON corso dei 1000. Più 100£ che verserò comunque. Suona bene, no?
(7) Un'oretta al giorno è perfettamente compatibile con gli impegni di questo periodo. Speriamo che la salute regga. Ogni giorno perso varrà 1 pound...
(8) bo'?
La sfida è complicata dal fatto che in questi 100 giorni dovrò affrontare diversi viaggi, lunghi e brevi (cambio di timezone, jetlag, ore di aereo, alberghi, etc.) e... con ogni probabilità il mio settimo trasloco internazionale: UK -> Chile questa volta!
NOTA: se qualcuno si vuole aggiungere è benvenuto. L'unica cosa deve rispettare le 3 regole, anche se al posto di 10 penny possono essere cent (€ o $). Potete anche scommettere se ce la faccio, o se non ce la faccio. Non significa comunque doversi limitare a 10 Km al giorno, ma farne ALMENO 10 ogni giorno. Per essere chiari, se si fanno 15 km un giorno e 5 il giorno dopo contano 10+5, non 20...
E meno male che non siamo nati con 16 dita. Se eravamo bradipi però, era più facile...
oggi giorno numero 9... Riporterò su questo diario come mi sento mano a mano che vado avanti. E magari qualche riflessione...
(1) Correre (> 7.5 min/Km) 1000 Km in 100 giorni, per 10 penny al Km.
(2) valgono solo i primi 10 Km corsi ogni giorno (ora locale)
(3) per ogni km NON corso dei 10 mi impegno a versare, alla fine dei 100 giorni, 10p ad una charity che deciderò presto. (più £100 che verserò comunque).
Robert Kraft ha corso tutti i giorni per oltre 40 anni. Rob Young una maratona al giorno per un anno. Qui su questo forum ci sono uomini e donne che corrono 200+ km in 24 ore e che non si fermerebbero nemmeno se venisse giù il padre eterno in persona a chiederlo... Niente di che, quindi, solo una scusa per evitare di perdere l'allenamento dando un aiuto a chi ne ha bisogno.
Mentre correvo ho pensato: qual è la cosa più difficile per me? Se mi impegno in qualcosa, soprattutto se nuova, di solito viene bene. L'interesse non mi manca. Ma se si tratta di perseverare con un lavoro di routine ho dei seri problemi. Allora ho pensato di sfidarmi a fare la cosa più noiosa e rutinaria possibile. Non 1000 km in 100 giorni, ma ALMENO 10 km al giorno, per 100 giorni. Vedi regola 2. Ma il motivo non è solo questo...
(1) c'è un motivo "segreto", una specie di "fioretto laico", un giorno vi spiegherò, magari.
(2) 1000K in 100 giorni viene bene. "Thousands keys, one hundred days", in inglese, anche meglio
(3) essere il guinea pig di me stesso: vedere come reagisce il mio corpo in termini di prestazioni, allenamento, cuore. Migliorerò le prestazioni? Rimarranno uguali? Mi spiezzerò in due?
(4) sfida psicologica. Come già detto, mi impegno facilmente nelle cose, ma ODIO la routine, QUALSIASI forma di routine. Vediamo se riesco a fare la stessa cosa 100 volte.
(5) Non posso iscrivermi a gare perché non so dove sarò nei prossimi mesi. Entro breve cambio continente (per la quinta volta). Ma ho bisogno di un impegno preciso e questo è alla mia portata nonostante sia al di sopra dei miei ritmi tipici. Ho 58 anni e al massimo ho corso 60 km alla settimana.
(6) "last but not least", ultimo ma non meno importante, come si dice nella perfida albione - voglio raccogliere fondi per una charity: 10 penny per ogni Km NON corso dei 1000. Più 100£ che verserò comunque. Suona bene, no?
(7) Un'oretta al giorno è perfettamente compatibile con gli impegni di questo periodo. Speriamo che la salute regga. Ogni giorno perso varrà 1 pound...
(8) bo'?
La sfida è complicata dal fatto che in questi 100 giorni dovrò affrontare diversi viaggi, lunghi e brevi (cambio di timezone, jetlag, ore di aereo, alberghi, etc.) e... con ogni probabilità il mio settimo trasloco internazionale: UK -> Chile questa volta!
NOTA: se qualcuno si vuole aggiungere è benvenuto. L'unica cosa deve rispettare le 3 regole, anche se al posto di 10 penny possono essere cent (€ o $). Potete anche scommettere se ce la faccio, o se non ce la faccio. Non significa comunque doversi limitare a 10 Km al giorno, ma farne ALMENO 10 ogni giorno. Per essere chiari, se si fanno 15 km un giorno e 5 il giorno dopo contano 10+5, non 20...
E meno male che non siamo nati con 16 dita. Se eravamo bradipi però, era più facile...
oggi giorno numero 9... Riporterò su questo diario come mi sento mano a mano che vado avanti. E magari qualche riflessione...
Ultima modifica di The Observer il 28 mar 2017, 17:44, modificato 1 volta in totale.
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Re: [DIARIO] Potenze di 10
Che dire, in bocca al lupo, aspettiamo di leggere gli sviluppi!
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Re: [DIARIO] Potenze di 10
seguo il diario
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Re: [DIARIO] Potenze di 10
Idea "pazza" ma anche di grande significato: In bocca al lupo!
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Re: [DIARIO] Potenze di 10
Seguo anche io! Tieni duro, bella sfida!
But just because it burns, doesn't mean you're gonna die
You gotta get up and try, and try, and try
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Re: [DIARIO] Potenze di 10
io scommetto su questoThe Observer ha scritto: Mi spiezzerò in due?
non ho capito le quote, le propongo.
se ce la fai metto 200 euro per l'associazione che mi indichi.
se non ce la fai ne metto comunque 60 (euro)e mi dai supporto logistico e ospitalita' per atacama crossing
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Re: [DIARIO] Potenze di 10
9.
Ma magari Torgd, sarebbe grandissimo!
Appena tornato dal 9. Certo speriamo che non va avanti così, perché per adesso sono in netto calo ogni volta. Speriamo che passi. Ieri erano le gambe. Oggi sono gli zuccheri. Si stava bene, faceva 6. Notte fonda sul canale. Ho incontrato due che facevano chiaramente ripetute molto veloci accompagnati da un Labrador, di quelli biondi e magri...
Sigh... quel cane era molto simile a quello che avevo quando vivevo in Cile. Lo dovetti dare via perché quando me ne andai da li il programma era di tornare in Italia, stare qualche mese per avere il visto, e trasferirsi a Cape Town. Purtroppo le cose andarono male. Il visto per il Sud Africa si rivelò un incubo. Comunque sia, portare un cane in Sud Africa significa non poterlo mai più farlo tornare in Europa (problemi di vaccinazioni). In più tutte quelle ore di aereo Cile-Italia-Sud Africa sarebbero state un rischio per il povero Pirlo (si chiamava così: mio figlio mi propose ai tempi di chiamarlo o Ibraimovich o Pirlo... scelsi il secondo per OVVI motivi). Era un cane formidabile. Lo abituai fin da piccolo a correre e ad andare in montagna, sulla cordigliera. Una volta gli misi il mio Garmin al collare: 63 km orari di punta. A volte gli mettevo una palla su una biforcazione di un albero che avevamo in giardino a circa 2 metri e venti di altezza (ci arrivavo a malapena) e... con un salto da fermo era in grado di prenderla. Una volta mi salvò praticamente la vita. Ero andato a fare una traversata con un amico sulle Ande, oltre 4000. Il programma era di stare una notte fuori, ma sottostimai tremendamente le distanze. Alla fine ci ritrovammo, completamente senza cibo, un terzo giorno, a camminare.
Chi conosce solo le Alpi ha una percezione della montagna diversa. Un pendio leggero come quello tipico delle Ande, il camminare su una cresta dolce come una collina toscana, spesso con un po' di vegetazione, porta a sottovalutare la difficoltà. Il problema infatti è un altro: che le Ande sono quasi totalmente privi di acqua, ombra, sentieri segnalati. E si possono passare giorni interi, a pochi km in linea d'aria da Santiago, senza incontrare nessuno. Il risultato fu che ci ritrovammo a camminare come zombie con un Sole accecante, un giorno di troppo. Non avevamo acqua. Sciogliemmo un po' di neve (finché c'era) sul fornellino a gas. Ma per fare un litro ci mettemo un paio d'ore. Alla fine ci ritrovammo di notte, senz'acqua nè cibo, e un sentiero da dovere scendere per un declivio in mezzo ad una specie di boscaglia, mai fatto prima. Pirlo si mise a camminare davanti a noi, guidato dal fiuto. Con la lampada vedevo che si fermava e si girava verso di noi. Appariva la sua retina bluastra. Quindi aspettava che lo raggiungessimo, prima di proseguire. Ci indicava chiaramente la strada, anche se nessuno lo aveva mai educato a far questo.
Ci fece fare gli ultimi 2000 metri di discesa a questa maniera, portandoci ESATTAMENTE al parcheggio da cui accedere alla strada. Avrà pensato che eravamo proprio degli imbecilli a non sapere annusare la strada... Arrivammo esausti, a notte fonda. Chiesi un passaggio e ci caricarono quasi subito su un pick-up mezzo scassato due tipici cileni. Dovetti sollevarlo per quanto era distrutto. Si mise a dormire accanto a me sul vano di carico. Ci portarono a casa, non lontano da lì. Il povero Pirlo dormì due giorni di seguito, cercando di recuperare l'uso delle zampe insaguinate a causa delle pietre. La cosa straordinaria del cane è che invece di mandarti a quel paese per la tua criminale inettitudine, ti vuole più bene di prima.
Non fu la sola volta che mi capitò una cosa del genere sulle Ande, ma di sicuro quella volta il mio cane mi salvò.
Ci manca tantissimo...
Non so perché racconto tutto questo. Magari perché questo è un diario?
Ma magari Torgd, sarebbe grandissimo!
Appena tornato dal 9. Certo speriamo che non va avanti così, perché per adesso sono in netto calo ogni volta. Speriamo che passi. Ieri erano le gambe. Oggi sono gli zuccheri. Si stava bene, faceva 6. Notte fonda sul canale. Ho incontrato due che facevano chiaramente ripetute molto veloci accompagnati da un Labrador, di quelli biondi e magri...
Sigh... quel cane era molto simile a quello che avevo quando vivevo in Cile. Lo dovetti dare via perché quando me ne andai da li il programma era di tornare in Italia, stare qualche mese per avere il visto, e trasferirsi a Cape Town. Purtroppo le cose andarono male. Il visto per il Sud Africa si rivelò un incubo. Comunque sia, portare un cane in Sud Africa significa non poterlo mai più farlo tornare in Europa (problemi di vaccinazioni). In più tutte quelle ore di aereo Cile-Italia-Sud Africa sarebbero state un rischio per il povero Pirlo (si chiamava così: mio figlio mi propose ai tempi di chiamarlo o Ibraimovich o Pirlo... scelsi il secondo per OVVI motivi). Era un cane formidabile. Lo abituai fin da piccolo a correre e ad andare in montagna, sulla cordigliera. Una volta gli misi il mio Garmin al collare: 63 km orari di punta. A volte gli mettevo una palla su una biforcazione di un albero che avevamo in giardino a circa 2 metri e venti di altezza (ci arrivavo a malapena) e... con un salto da fermo era in grado di prenderla. Una volta mi salvò praticamente la vita. Ero andato a fare una traversata con un amico sulle Ande, oltre 4000. Il programma era di stare una notte fuori, ma sottostimai tremendamente le distanze. Alla fine ci ritrovammo, completamente senza cibo, un terzo giorno, a camminare.
Chi conosce solo le Alpi ha una percezione della montagna diversa. Un pendio leggero come quello tipico delle Ande, il camminare su una cresta dolce come una collina toscana, spesso con un po' di vegetazione, porta a sottovalutare la difficoltà. Il problema infatti è un altro: che le Ande sono quasi totalmente privi di acqua, ombra, sentieri segnalati. E si possono passare giorni interi, a pochi km in linea d'aria da Santiago, senza incontrare nessuno. Il risultato fu che ci ritrovammo a camminare come zombie con un Sole accecante, un giorno di troppo. Non avevamo acqua. Sciogliemmo un po' di neve (finché c'era) sul fornellino a gas. Ma per fare un litro ci mettemo un paio d'ore. Alla fine ci ritrovammo di notte, senz'acqua nè cibo, e un sentiero da dovere scendere per un declivio in mezzo ad una specie di boscaglia, mai fatto prima. Pirlo si mise a camminare davanti a noi, guidato dal fiuto. Con la lampada vedevo che si fermava e si girava verso di noi. Appariva la sua retina bluastra. Quindi aspettava che lo raggiungessimo, prima di proseguire. Ci indicava chiaramente la strada, anche se nessuno lo aveva mai educato a far questo.
Ci fece fare gli ultimi 2000 metri di discesa a questa maniera, portandoci ESATTAMENTE al parcheggio da cui accedere alla strada. Avrà pensato che eravamo proprio degli imbecilli a non sapere annusare la strada... Arrivammo esausti, a notte fonda. Chiesi un passaggio e ci caricarono quasi subito su un pick-up mezzo scassato due tipici cileni. Dovetti sollevarlo per quanto era distrutto. Si mise a dormire accanto a me sul vano di carico. Ci portarono a casa, non lontano da lì. Il povero Pirlo dormì due giorni di seguito, cercando di recuperare l'uso delle zampe insaguinate a causa delle pietre. La cosa straordinaria del cane è che invece di mandarti a quel paese per la tua criminale inettitudine, ti vuole più bene di prima.
Non fu la sola volta che mi capitò una cosa del genere sulle Ande, ma di sicuro quella volta il mio cane mi salvò.
Ci manca tantissimo...
Non so perché racconto tutto questo. Magari perché questo è un diario?
Ultima modifica di The Observer il 2 apr 2017, 17:26, modificato 3 volte in totale.
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- Maratoneta
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Re: [DIARIO] Potenze di 10
Sigh, giuro che mi sono commosso.
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Re: [DIARIO] Potenze di 10
Li mortacci mi hai fatto piangere
Quando il vento ti è avverso, tu vai di bolina (R.Mercadini)
Sai oggi ho corso un pò
E perché diavolo l'hai fatto? Ti inseguivano o roba del genere? (Brittany runs a marathon)
Te Böta
Sai oggi ho corso un pò
E perché diavolo l'hai fatto? Ti inseguivano o roba del genere? (Brittany runs a marathon)
Te Böta
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Re: [DIARIO] Potenze di 10
Caspita TO che storia di profonda amicizia.
9/2014 10K 50'51"
10/2014 Mezza di Arezzo 1h53'53''
10/2015 Munchen Marathon 4h46''
08/2018 ricostruzione lca
10/2019 5k 24'28"
Meglio correre il rischio di non farcela che rimpiangere di non aver avuto il coraggio
10/2014 Mezza di Arezzo 1h53'53''
10/2015 Munchen Marathon 4h46''
08/2018 ricostruzione lca
10/2019 5k 24'28"
Meglio correre il rischio di non farcela che rimpiangere di non aver avuto il coraggio