20° Pisa Marathon - 16/12/2018
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Re: 20° Pisa Marathon - 16/12/2018
Ha fatto anche Valencia e Firenze ...
Dal 2014:18 maratone, 6 stars finisher; 2018 100km del Passatore, Ironman70:3
I miei libri: Il Passatore da zero https://tinyurl.com/er5tzd3z +il mio blog [url]https://zeromaratone.blogspot.com[/url]
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Re: 20° Pisa Marathon - 16/12/2018
Anche White Marble Marathon
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Re: 20° Pisa Marathon - 16/12/2018
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Correre è la mia terapia.
42,195 Km - 3h47'25" - Maratona Pisa 2018
"Fai correre anche tu il porcellino di Runningforum, clicca qui" !!
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Re: 20° Pisa Marathon - 16/12/2018
Complimenti, bel montaggio!
Nadia
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21k: 1h34’36” (Scandicci 2024)
42k: 3h38’57” (Firenze 2021)
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Re: 20° Pisa Marathon - 16/12/2018
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Il mio racconto dell'avventura pisana su FB:
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MARATONA PISA - 16.12.2018
"Gloria, gloria, gloria, gloria in excelsis Deo" è il coro trionfale che, sulle note incalzanti di Vivaldi, apre il Concerto di Natale della città di Pisa.
Con l'amico virgiliano Giovanni Battista, compagno di viaggio nell'avventura pisana, riusciamo a guadagnarci i preziosi biglietti e ad immergerci nell'atmosfera solenne ed intima di quest'opera grandiosa - conosciuta, amata e cantata nella mia esperienza corale giovanile - all'interno del maestoso Duomo di Pisa.
Da qui, la mattina dopo, si lanceranno all'attacco dei 42 Km più di 1.900 podisti (record di iscritti per Pisa).
"Et in terra pax hominibus", la Pace in terra si dispiega in questa manifestazione colorata di internazionalità con più di mille runners provenienti dall'estero. E con uno svedese, un olandese, una croata ed una maltese a guadagnare le prime posizioni del podio.
Ma veniamo alla gara. Ne ho fatte tante, di Maratone. Questa è la diciottesima del 2018. Ma più o meno me le sono godute nel divertimento, impegnato più nelle chiacchiere che nel velocizzare le gambe, talvolta immerso nel frastuono del servizio pacemaker, alcune mezze camminate o corricchiate ai blandi ritmi dei lunghissimi degli allenamenti preparati per me da Orlando Pizzolato e da Fulvio Massini.
Sì, a Pisa sono venuto per gareggiarla, dal primo al 42.195° metro. Questa volta la Maratona sarà una vera e propria sfida con i miei limiti. E mi sono preparato - bene, benissimo - proprio per questo obiettivo.
Faccio il carico di tutti gli ingredienti necessari: carboidrati con pizza doppia su tagliere dalla Nonna Tèta, programma tattico da Training Consultant e Filippo Galantini, incoraggiamento "sursum corda" da Doris Ultramaratoneta e Nat, tips and tricks dal runningforumista Lucaibe, riposo tra le braccia di Morfeo nell'albergo super accomodante e silenzioso scelto da Giovanni Battista, la maglia Gpvirgiliana pronta sul tavolo a tener alti i colori mantovani.
La mattina della domenica è freddissima, come previsto. Il vento, gelido anche lui perchè non vogliamo farci mancare nulla. Sui gradoni della fontana dei Putti il rito propiziatorio della foto scaccia-inquietudine con i top-atleti di Running Forum.
Con il Cava ci rechiamo in griglia ... Non proprio, le griglie non ci sono. Beh diciamo che ci immergiamo nel mucchione dei tremila partenti. Start, si corre "gloria in excelsis Deo". Giovanni Battista scatta e lo perdo subito, io imposto il mio ritmo.
A tavolino il piano della gara è facile, se voglio migliorare il tempo 3h49'07" mio personal best dell'anno scorso devo viaggiare a 5'24/km. Ma c'è un bel vento che spira da est, mi conviene prendermelo tutto all'andata cercando di guadagnare una decina di secondi ogni chilometro, ben consapevole che al ritorno ci sarà contro.
Si percorrono le vie cittadine, si costeggia l'Arno di qua e poi l'Arno di là e via verso il mare. Il motore viaggia scientificamente, ha carburato a basso regime per undici mesi, ma non s'è fatto mancare la brillantezza di ripetute, medi, fartlek e tutto l'ambaradan che il rigore della disciplina richiede.
Niente chiacchiere a questo giro, ahimè. Tranne il saluto ed il doveroso grazie ai volontari dei ristori e degli incroci che la mattina gelata ce la dedicano tutta. Gratis.
Almeno batto il cinque con qualche amico mentre ci intrecciamo sul Lungomare, le gambe girano che è uno spettacolo, alla mezza ho raccolto 130 secondi di margine. Ma di strada ce n'è ancora tanta, ed è la più pesante.
Infatti salutiamo le onde del mare e giriamo le spalle alla costa. Si cambia direzione, si rientra in città. Ma che freddo !! Mi avvolgo la fascia girocollo sulla testa, indecorosa ineleganza ma provvidenziale paraspifferi. C'è il vento, certo, ma temevo peggio. Comunque bisogna spingere, un po' come essere in dolce salita. Ma estenuante.
Quindi la concentrazione è massima, la tenuta mentale si confermerà l'arma vincente. Al 32° intravvedo Giovanni Battista. Si continua a voltare indietro. E' un sollievo visto che mi sta aspettando e già pregusto che tra poco mi farò tirare da lui. Purtroppo non è così. Ha rallentato per il riemergere del suo problema all'anca. Non c'è verso di fare se non qualche centinaio di metri insieme, ma mi sospinge a non interrompere il passo incalzante. L'uscita pisana per lui sarà ancor più dura.
La pazienza e la sopportazione, la corsa insegna anche questo.
Siamo sempre controvento. Si formano dei trenini per ripararsi dalle ventate aggressive. Anch'io cerco di mettermi a ruota e questo mi spinge a cercare di raggiungere via via quelli che mi stanno davanti, se son robusti meglio ancora. Vedo che il mio stesso pensiero l'hanno avuto anche gli altri che si accodano alla mia massiccia corporatura, loro ottimo scudo.
Un'occhiata al cardiofrequenzimetro, i battiti cardiaci sono oltremodo aumentati, le gambe sono ancora ritmiche ma urge riassestare le attenzioni di un cuore che sta reclamando le sue giuste esigenze. Del resto il timore del muro del maratoneta si rende sempre più visibile mentre supero tanti colleghi che lo stanno subendo.
Di chilometri ne mancano pochi, bisogna tenere, bisogna contare su di sè, risollevare la mente di buoni pensieri. Che bello avere tante esperienze positive da far riemergere proprio ora che ce n'è tanto bisogno !!
Manca poco, ecco la città, finalmente. Ma bastano alcune mini-salitelle a farmele sembrare delle arrampicate sfibranti. Non ce n'è più, non ce n'è più.
Ma là in fondo scorgo la Torre, è una visione. No, è proprio lei, ci sono quasi sotto, si gira a destra in Piazza dei Miracoli e il prodigio si avvera. Pochi metri con le gambe durissime, il volto sfatto, gli occhi commossi, il cuore emozionato, la mente eccitata ... un nuovo miracolo a distanza di un anno: 3h47'25", un altro personal best dopo 365 giorni !!
"Gloria, gloria, gloria, gloria in excelsis Deo" !!
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E il relativo video: https://youtu.be/_VB1DP5FJy8
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Il mio racconto dell'avventura pisana su FB:
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MARATONA PISA - 16.12.2018
"Gloria, gloria, gloria, gloria in excelsis Deo" è il coro trionfale che, sulle note incalzanti di Vivaldi, apre il Concerto di Natale della città di Pisa.
Con l'amico virgiliano Giovanni Battista, compagno di viaggio nell'avventura pisana, riusciamo a guadagnarci i preziosi biglietti e ad immergerci nell'atmosfera solenne ed intima di quest'opera grandiosa - conosciuta, amata e cantata nella mia esperienza corale giovanile - all'interno del maestoso Duomo di Pisa.
Da qui, la mattina dopo, si lanceranno all'attacco dei 42 Km più di 1.900 podisti (record di iscritti per Pisa).
"Et in terra pax hominibus", la Pace in terra si dispiega in questa manifestazione colorata di internazionalità con più di mille runners provenienti dall'estero. E con uno svedese, un olandese, una croata ed una maltese a guadagnare le prime posizioni del podio.
Ma veniamo alla gara. Ne ho fatte tante, di Maratone. Questa è la diciottesima del 2018. Ma più o meno me le sono godute nel divertimento, impegnato più nelle chiacchiere che nel velocizzare le gambe, talvolta immerso nel frastuono del servizio pacemaker, alcune mezze camminate o corricchiate ai blandi ritmi dei lunghissimi degli allenamenti preparati per me da Orlando Pizzolato e da Fulvio Massini.
Sì, a Pisa sono venuto per gareggiarla, dal primo al 42.195° metro. Questa volta la Maratona sarà una vera e propria sfida con i miei limiti. E mi sono preparato - bene, benissimo - proprio per questo obiettivo.
Faccio il carico di tutti gli ingredienti necessari: carboidrati con pizza doppia su tagliere dalla Nonna Tèta, programma tattico da Training Consultant e Filippo Galantini, incoraggiamento "sursum corda" da Doris Ultramaratoneta e Nat, tips and tricks dal runningforumista Lucaibe, riposo tra le braccia di Morfeo nell'albergo super accomodante e silenzioso scelto da Giovanni Battista, la maglia Gpvirgiliana pronta sul tavolo a tener alti i colori mantovani.
La mattina della domenica è freddissima, come previsto. Il vento, gelido anche lui perchè non vogliamo farci mancare nulla. Sui gradoni della fontana dei Putti il rito propiziatorio della foto scaccia-inquietudine con i top-atleti di Running Forum.
Con il Cava ci rechiamo in griglia ... Non proprio, le griglie non ci sono. Beh diciamo che ci immergiamo nel mucchione dei tremila partenti. Start, si corre "gloria in excelsis Deo". Giovanni Battista scatta e lo perdo subito, io imposto il mio ritmo.
A tavolino il piano della gara è facile, se voglio migliorare il tempo 3h49'07" mio personal best dell'anno scorso devo viaggiare a 5'24/km. Ma c'è un bel vento che spira da est, mi conviene prendermelo tutto all'andata cercando di guadagnare una decina di secondi ogni chilometro, ben consapevole che al ritorno ci sarà contro.
Si percorrono le vie cittadine, si costeggia l'Arno di qua e poi l'Arno di là e via verso il mare. Il motore viaggia scientificamente, ha carburato a basso regime per undici mesi, ma non s'è fatto mancare la brillantezza di ripetute, medi, fartlek e tutto l'ambaradan che il rigore della disciplina richiede.
Niente chiacchiere a questo giro, ahimè. Tranne il saluto ed il doveroso grazie ai volontari dei ristori e degli incroci che la mattina gelata ce la dedicano tutta. Gratis.
Almeno batto il cinque con qualche amico mentre ci intrecciamo sul Lungomare, le gambe girano che è uno spettacolo, alla mezza ho raccolto 130 secondi di margine. Ma di strada ce n'è ancora tanta, ed è la più pesante.
Infatti salutiamo le onde del mare e giriamo le spalle alla costa. Si cambia direzione, si rientra in città. Ma che freddo !! Mi avvolgo la fascia girocollo sulla testa, indecorosa ineleganza ma provvidenziale paraspifferi. C'è il vento, certo, ma temevo peggio. Comunque bisogna spingere, un po' come essere in dolce salita. Ma estenuante.
Quindi la concentrazione è massima, la tenuta mentale si confermerà l'arma vincente. Al 32° intravvedo Giovanni Battista. Si continua a voltare indietro. E' un sollievo visto che mi sta aspettando e già pregusto che tra poco mi farò tirare da lui. Purtroppo non è così. Ha rallentato per il riemergere del suo problema all'anca. Non c'è verso di fare se non qualche centinaio di metri insieme, ma mi sospinge a non interrompere il passo incalzante. L'uscita pisana per lui sarà ancor più dura.
La pazienza e la sopportazione, la corsa insegna anche questo.
Siamo sempre controvento. Si formano dei trenini per ripararsi dalle ventate aggressive. Anch'io cerco di mettermi a ruota e questo mi spinge a cercare di raggiungere via via quelli che mi stanno davanti, se son robusti meglio ancora. Vedo che il mio stesso pensiero l'hanno avuto anche gli altri che si accodano alla mia massiccia corporatura, loro ottimo scudo.
Un'occhiata al cardiofrequenzimetro, i battiti cardiaci sono oltremodo aumentati, le gambe sono ancora ritmiche ma urge riassestare le attenzioni di un cuore che sta reclamando le sue giuste esigenze. Del resto il timore del muro del maratoneta si rende sempre più visibile mentre supero tanti colleghi che lo stanno subendo.
Di chilometri ne mancano pochi, bisogna tenere, bisogna contare su di sè, risollevare la mente di buoni pensieri. Che bello avere tante esperienze positive da far riemergere proprio ora che ce n'è tanto bisogno !!
Manca poco, ecco la città, finalmente. Ma bastano alcune mini-salitelle a farmele sembrare delle arrampicate sfibranti. Non ce n'è più, non ce n'è più.
Ma là in fondo scorgo la Torre, è una visione. No, è proprio lei, ci sono quasi sotto, si gira a destra in Piazza dei Miracoli e il prodigio si avvera. Pochi metri con le gambe durissime, il volto sfatto, gli occhi commossi, il cuore emozionato, la mente eccitata ... un nuovo miracolo a distanza di un anno: 3h47'25", un altro personal best dopo 365 giorni !!
"Gloria, gloria, gloria, gloria in excelsis Deo" !!
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E il relativo video: https://youtu.be/_VB1DP5FJy8
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42,195 Km - 3h47'25" - Maratona Pisa 2018
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Re: 20° Pisa Marathon - 16/12/2018
Bel racconto. Un forte abbraccio e sinceri complimenti.
PB:
5 km : 19.15 (2009)
10 km: 35.49 (2013)
21 km: 1.24.50 (2007)
30 km: 2.09.12 (2012)
42 km: 2.59.13 (2014)
50 km: 5.21.20 (2007)
5 km : 19.15 (2009)
10 km: 35.49 (2013)
21 km: 1.24.50 (2007)
30 km: 2.09.12 (2012)
42 km: 2.59.13 (2014)
50 km: 5.21.20 (2007)
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Re: 20° Pisa Marathon - 16/12/2018
https://www.youtube.com/watch?v=JTXImtpXTxU
@6:04 eccomi ! alla sinistra dello schermo
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