Il non saper più divertirsi
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Il non saper più divertirsi
ciao a tutti!
spero con questo argomento di ricevere preziosi consigli da chi in passato o anche attualmente è stato nella mi a stessa situazione.
sono sempre stato uno sportivo agonista, ho passato la maggior parte della mia vita facendo gare in bicicletta, diventando quasi un professionista. "quasi" perchè c'era chi andava più forte di me.
quindi ho sempre avuto la competitività nel sangue, la gara, l'adrenalina e l'allenamento finalizzato solo ed esclusivamente al risultato.
Pian piano, poi, con il passare del tempo e degli anni, il tempo per me stesso è diminuito, bambino, moglie e lavoro.
sono pur sempre riuscito ad allenarmi tanto e bene ma psicologicamente il prepararmi mi sfiniva tanto che immancabilmente mollavo tutto e per diversi mesi non volevo più saperne di niente.
poi la voglia tornava ma era sempre come un cane che si morde la coda, ossessione, dimagrimento estremo.
invidio parecchio amici e colleghi che riescono ad uscire cosi tanto per il gusto di farlo e rimanere in forma, senza obiettivi o scopi finali.
si godono tutto, la compagnia, la campagna, la strada il sentiero. io non ci sono mai riuscito, non ricordo un solo passaggio di tutte le gare che ho fatto (anche belle e panoramiche o trail fantastici).
li invidio tantissimo e vorrei riuscire a fare come loro.
ora non sto correndo ma vorrei farlo, vorrei uscire 2 o max 3 volte a settimana così per respirare aria buona e basta.
che consigli mi potete dare? vi siete mai trovati nella mia situazione e come ne siete usciti?
per me aver già scritto queste parole è una piccola via d'uscita, non avevo mai parlato con nessuno.
grazie a tutti quelli che vorranno rispondere.
spero con questo argomento di ricevere preziosi consigli da chi in passato o anche attualmente è stato nella mi a stessa situazione.
sono sempre stato uno sportivo agonista, ho passato la maggior parte della mia vita facendo gare in bicicletta, diventando quasi un professionista. "quasi" perchè c'era chi andava più forte di me.
quindi ho sempre avuto la competitività nel sangue, la gara, l'adrenalina e l'allenamento finalizzato solo ed esclusivamente al risultato.
Pian piano, poi, con il passare del tempo e degli anni, il tempo per me stesso è diminuito, bambino, moglie e lavoro.
sono pur sempre riuscito ad allenarmi tanto e bene ma psicologicamente il prepararmi mi sfiniva tanto che immancabilmente mollavo tutto e per diversi mesi non volevo più saperne di niente.
poi la voglia tornava ma era sempre come un cane che si morde la coda, ossessione, dimagrimento estremo.
invidio parecchio amici e colleghi che riescono ad uscire cosi tanto per il gusto di farlo e rimanere in forma, senza obiettivi o scopi finali.
si godono tutto, la compagnia, la campagna, la strada il sentiero. io non ci sono mai riuscito, non ricordo un solo passaggio di tutte le gare che ho fatto (anche belle e panoramiche o trail fantastici).
li invidio tantissimo e vorrei riuscire a fare come loro.
ora non sto correndo ma vorrei farlo, vorrei uscire 2 o max 3 volte a settimana così per respirare aria buona e basta.
che consigli mi potete dare? vi siete mai trovati nella mia situazione e come ne siete usciti?
per me aver già scritto queste parole è una piccola via d'uscita, non avevo mai parlato con nessuno.
grazie a tutti quelli che vorranno rispondere.
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- Top Runner
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Re: Il non saper più divertirsi
Gran bella discussione… gran bella discussione.. Qui ne potrebbe uscire una discussione che dura mesi.Secondo me stai prendendo un granchio… loro non escono solo per prendere aria buona. Altrimenti non uscirebbero.
" Al diaul l' è mort ! " M. T.
" Il vino gioisce i polmoni, l'acqua marcisce i piantoni. " M. T.
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- Top Runner
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Re: Il non saper più divertirsi
Si fa sport per la salute e la prestazione è appena sufficiente per curarla. Servono motivazioni più profonde e a lungo termine. Perché comunque le prestazioni si esauriscono più o meno in fretta. Come uno rimane invischiato nella prestazione su tutto, entra in una pericolosa dipendenza, ma è un fattore psicologico.
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Re: Il non saper più divertirsi
Bella discussione davvero. Io mi ritengo uno di quelli che corre per il piacere di correre e per salute, ma questo non vuol dire non essere competitivo. Non sono competitivo con gli altri (lo dimostra il fatto che non gareggio, 2 gare in 4 anni), ma lo sono con me stesso, cerco di migliorarmi insomma. La mia motivazione e' quella e mi porta gioia e divertimento, e per continuare in quel modo ho dovuto cambiare il modo di allenarmi: corro tutti i giorni, piu' a lungo possibile, ma senza essere ossessionato dalla velocita' Se faccio un lavoro veloce ogni 2/3 settimane e' tanto, e quando lo faccio e' solo perche' quel giorno mi sono svegliato con la voglia di fare qualcosa di diverso, non perche' devo migliorare.
Con questi paletti che ho deciso di mettere riesco a godermi questo sport per quello che e', un piacere
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“You can have excuses or results, not both”
https://www.strava.com/athletes/16547371
https://www.instagram.com/massimiliano__federici/?hl=en
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- Ultramaratoneta
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- Iscritto il: 5 giu 2015, 10:05
Re: Il non saper più divertirsi
Ti riporto la mia..
Abbiamo più o meno la stessa età e anche io per 20 anni ho fatto sport a livello agonistico.
L'obiettivo, l'adrenalina, la competitività sono parte di me. Corro quasi sempre con obiettivi, ho sempre più o meno in testa una gara anche se con la corsa sono riuscito ad alternare periodi in cui mi alleno a testa bassa ad altri in cui mantengo la forma e apprezzo di più quello che tu hai elencato.
Però il motore che mi spinge, alla fine, è migliorarmi e fare la GARA. Non riesco quasi a controllarmi, ti faccio un esempio. Un mese fa circa sono partito per un'ultra trail su una distanza quasi doppia della massima mai percorsa da me. Mi dicevo "Malnat, parti piano.. è lunga, i conti si fanno alla fine.." beh, sulla prima salita mi sono lasciato prendere dalla bagarre e sono passato in cima fortissimo, è più forte di me!
Poi fortunatamente non essendo più in gruppone sono riuscito a darmi una regolata, ma lì per lì io non riesco a "stare dietro". è anche per questo che ultimamente non faccio più le gare tanto per allenarmi, perchè poi so già che spingerò.
Abbiamo più o meno la stessa età e anche io per 20 anni ho fatto sport a livello agonistico.
L'obiettivo, l'adrenalina, la competitività sono parte di me. Corro quasi sempre con obiettivi, ho sempre più o meno in testa una gara anche se con la corsa sono riuscito ad alternare periodi in cui mi alleno a testa bassa ad altri in cui mantengo la forma e apprezzo di più quello che tu hai elencato.
Però il motore che mi spinge, alla fine, è migliorarmi e fare la GARA. Non riesco quasi a controllarmi, ti faccio un esempio. Un mese fa circa sono partito per un'ultra trail su una distanza quasi doppia della massima mai percorsa da me. Mi dicevo "Malnat, parti piano.. è lunga, i conti si fanno alla fine.." beh, sulla prima salita mi sono lasciato prendere dalla bagarre e sono passato in cima fortissimo, è più forte di me!
Poi fortunatamente non essendo più in gruppone sono riuscito a darmi una regolata, ma lì per lì io non riesco a "stare dietro". è anche per questo che ultimamente non faccio più le gare tanto per allenarmi, perchè poi so già che spingerò.
PB
10k 0:39:51 - Stramagenta 2018
21k 1:24:14 - Maratonina Busto Arsizio 2018
42k 3:16:53 - Verdi Marathon 2020
Olimpico 02:14:12 - MilanoTRI 2024
Mezzo 05:45:36 - Elbaman73
FKT - Via Verde Varesina
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Re: Il non saper più divertirsi
Grazie a tutti per i vostri racconti, vi terrò aggiornati su quello che farò.. Grazie a tutti
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- Pink-Moderator
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Re: Il non saper più divertirsi
hai provato a correre senza orologio al polso?
Never trouble trouble till trouble troubles you, 'cause if you trouble trouble, you'll only double trouble and trouble others, too.
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- Guru
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- Iscritto il: 29 gen 2013, 11:14
- Località: -VR-
Re: Il non saper più divertirsi
Ciao phoenix, scrivere qui come hai detto è già un passo e di sicuro leggere più opinioni ti aiuterà a comprendere quale sia il caso più simile al tuo, perché secondo me è un fattore estremamente soggettivo. Per esempio c'è a chi piace correre alternando vari allenamenti, ad esempio progressivi - ripetute - lento - medio etc... e c'è a chi piace allenarsi costante senza variazioni, in entrambi i casi anche senza l'obiettivo di una gara, ma solo per il gusto di migliorarsi o appunto non fare la stessa cosa sempre uguale. Io sono uno di quelli a cui piace variare, ed anche corro sia su strada che trail, ma non ho mire agonistiche se non quella di riuscire a fare bene per le mie possibilità ma nello stesso tempo godendomi un po' la corsa, le gare le scelgo perché mi piacciono o penso che possano piacermi, per vedere posti che non ho mai visto o che voglio rivedere, non faccio una maratona solo perché "è da PB". Anche nei trail è così, mi fermo tranquillamente a fare foto quando ne ho voglia, non sono mai attaccato al tempo, pur guardandolo chiaramente. Insomma questo è per dire che non siamo tutti uguali e tu devi capire cosa ti piace di più, devi però cercare di uscire anche contro voglia perché poi quando rientri ti ringrazierai di averlo fatto, puoi benissimo uscire anche solo mezz'ora qualche volta, non bisogna per forza arrivare sempre a fare 1h o più, puoi andare piano o forte, fare quello che vuoi, non c'è nulla che ti obbliga.
"...Se saprai confrontarti con Trionfo e Rovina
E trattare allo stesso modo questi due impostori..."
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Re: Il non saper più divertirsi
non c'é altro da aggiungere....dragonady ha scritto: ↑13 nov 2019, 15:49 Insomma questo è per dire che non siamo tutti uguali e tu devi capire cosa ti piace di più, devi però cercare di uscire anche contro voglia perché poi quando rientri ti ringrazierai di averlo fatto, puoi benissimo uscire anche solo mezz'ora qualche volta, non bisogna per forza arrivare sempre a fare 1h o più, puoi andare piano o forte, fare quello che vuoi, non c'è nulla che ti obbliga.
Vado dritto e sicuro, prendo la strada che non fa nessuno. Giuro che vado piano e quando arrivo, promesso, ti chiamo.
dal 11/10/15 36x42
2024 42k Bologna 3h16’03” … Passatore e P-A
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Re: Il non saper più divertirsi
@fujiko mai provato senza orologio, sempre dipendente da questo aggeggio. Da provare a uscire senza grazie
@dragonady grazie mille per le tue parole, credo che la chiave mia personale sia proprio trovare il mix tra divertimento e sfida con se stesso poi eventualmente con gli altri. Io ho fatto una vita agonistica con l'ossessione della classifica, prima la bici poi la corsa. E non mi sono goduto mai niente di tutto quello che mi circondava ed ero felice così. Ora non ci riesco più e sento la necessità per me stesso di usare la corsa come sfogo dalla routine quotidiana e non farlo diventare un secondo lavoro. Se riesco a ficcarmelo in testa ho fatto bingo.
@dragonady grazie mille per le tue parole, credo che la chiave mia personale sia proprio trovare il mix tra divertimento e sfida con se stesso poi eventualmente con gli altri. Io ho fatto una vita agonistica con l'ossessione della classifica, prima la bici poi la corsa. E non mi sono goduto mai niente di tutto quello che mi circondava ed ero felice così. Ora non ci riesco più e sento la necessità per me stesso di usare la corsa come sfogo dalla routine quotidiana e non farlo diventare un secondo lavoro. Se riesco a ficcarmelo in testa ho fatto bingo.