"Correre naturale" di Daniele Vecchioni

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temolo
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Re: "Correre naturale" di Daniele Vecchioni

Messaggio da temolo »

Libro interessante, un po’ estremo nella sua “assoluta naturalezza”. Offre spunti molto distanti da chi, come me, intende la corsa come il combinato di divertimento e performance.
Si legge molto rapidamente (con parti un po’ superficiali), ma a me ha lasciato qualche spunto interessante (è ciò che io mi aspetto dai libri di corsa).
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freddy
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Re: "Correre naturale" di Daniele Vecchioni

Messaggio da freddy »

e' uscito felici di correre secondo libro di Daniele Vecchioni
Pb:10k 41:38 Notturna S.Giovanni 20/6/2015 Mezza 1:29:17 Pisa 8/10/2017 Maratona 3:15:29 Padova 24/04/2022 passatore 11:05:44 26/5/2018
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Hystrix Utente donatore Donatore
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Re: "Correre naturale" di Daniele Vecchioni

Messaggio da Hystrix »

Sì, l'ho comprato, è lì sul comodino. Spero sia meno ripetitivo del primo
"𝑆𝑎𝑖 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒' 𝑛𝑜𝑛 𝑚𝑖 𝑠𝑡𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒𝑟𝑜' 𝑚𝑎𝑖 𝑑𝑖 𝑐𝑜𝑟𝑟𝑒𝑟𝑒?
𝑃𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒' 𝑖𝑜 𝑐𝑜𝑟𝑟𝑜 𝑒 𝑏𝑎𝑠𝑡𝑎, 𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑚𝑒 𝑛𝑒 𝑓𝑟𝑒𝑔𝑎 𝑢𝑛𝑎 𝑚𝑎𝑧𝑧𝑎 𝑑𝑖 𝑡𝑒𝑛𝑒𝑟 𝑡𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑎 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑡𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖, 𝑙𝑖𝑣𝑒𝑙𝑙𝑖 𝑟𝑎𝑔𝑔𝑖𝑢𝑛𝑡𝑖 𝑜 𝑐ℎ𝑖𝑠𝑠𝑎𝑐𝑐ℎ𝑒𝑎𝑙𝑡𝑟𝑜𝑎𝑛𝑐𝑜𝑟𝑎! 𝑃𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒' 𝑖𝑜 𝑆𝑂𝑁𝑂 𝑐𝑜𝑟𝑟𝑒𝑛𝑑𝑜"
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Junxrunx
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Re: "Correre naturale" di Daniele Vecchioni

Messaggio da Junxrunx »

Domenica ho visto Vecchioni in griglia alla maratona di Ravenna.. si stava facendo un video prima della partenza, forse una diretta Facebook, non so.. completamente solo, non se lo filava nessuno. Posso dire che mi ha fatto un po’ pena? È vero che lui ne ha fatto il suo lavoro, però questo voler essere social a tutti i costi, quando la realtà è tutta un’altra cosa, mi mette un po’ tristezza. Scusate, è solo una riflessione, giusto perché ho visto il post sul suo libro
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andreapan
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Re: "Correre naturale" di Daniele Vecchioni

Messaggio da andreapan »

Quella è una conseguenza iniziale del suo marketing . Non se lo fila nessuno
perché il 99% dei partecipanti sono le persone che lui critica , gli zombie runners e via
dicendo . Un po' come Tsatsouline non viene considerato da chi fa kettlebell sport .
Si coltiva la sua nicchia per precisa scelta. Comunque, com'è il circuito che è
nel secondo libro? Sono curioso ma non vorrei comprarlo per poi trovarci scritto:
piegamenti, affondi,plank e burpee :-(
17/03/2024 Maratona di Roma 3h20:50
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fujiko
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Re: "Correre naturale" di Daniele Vecchioni

Messaggio da fujiko »

Ho sfogliato il secondo libro in libreria. Non lo comprerei. I contenuti mi sembrano piuttosto ridondanti. Resta, come per il primo, un libro a mio parere adatto giusto a chi comincia a correre e ha la tendenza a strafare. Non c'è nessuna chiave rivoluzionaria per correre, checché cerchi di vendere (ma ci sta, appunto, cerca di vendere, ci mancherebbe).
Never trouble trouble till trouble troubles you, 'cause if you trouble trouble, you'll only double trouble and trouble others, too.
Marco1015
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Re: "Correre naturale" di Daniele Vecchioni

Messaggio da Marco1015 »

madferit ha scritto: 24 feb 2019, 14:54 Prendo un po' spunto da tutti i libri che leggo,e ci faccio un minestrone inserendo di volta in volta gli allenamenti che prediligo(Dal Day After di Massini al Fartlek e il Lunghissimo con Qualche Variazione di Pizzolato, ai ritmi di Galloway per la Maratona,passando per il Fondo Medio Di Arcelli e le soli nozioni tecniche dei libri di Albanesi :) )...perche alcuni, come ripetute non li digerisco.Questo libro è adatto a chi ha il primo approccio verso la corsa,ma in pratica dopo 6 anni di Running, c'è tutto quello che normalmente faccio
Quale consiglieresti come prino libro da leggere? Mai letto libri sulla corsa. PS Vecchioni non l'ho proprio considerato.
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d1ego
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Re: "Correre naturale" di Daniele Vecchioni

Messaggio da d1ego »

Dipende da che cosa cerchi e da quanti conti di leggerne dopo il primo... :wink:
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madferit
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Re: "Correre naturale" di Daniele Vecchioni

Messaggio da madferit »

Inizierei con Massini forse...credo sia il più equilibrato nelle metodiche e nell'esecuzione di questo splendido sport(oltretutto ha collaborato in passato con Arcelli se non ricordo male), poi dopo sta a te capire cosa cerchi(semplice benessere ,performance, dimagrimento, piacere etc etc)...io sono molto pigro con i lavori di qualità, ma devo ammettere gli allenamenti di Pizzolato ti fanno fare il salto di qualità nella ricerca di personali, con Albanesi invece bisogna avere, secondo me, molta sensibilità con il proprio corpo...ho sperimentato l'overtraining alla prima Maratona ](*,) In quanto a Vecchioni...tema del Post, rientra come libro, nella categoria ''benessere psicofisico''
PB 5K 18:04 5°km corsa S.Sperate'14
PB 10K 37:10 10km Perdaxius '18
PB 1/2 maratona 01h21'00" Uta'18
PB maratona...02h49'52" Firenze'18
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treep
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Re: "Correre naturale" di Daniele Vecchioni

Messaggio da treep »

"Correre naturale" di Daniele Vecchioni

L'ho conosciuto attraverso il web... m'è piaciuta subito la filosofia.

Vediamo, pensavo, cos'è 'sto metodo "Correre naturale".

I video erano solo "pillole" di una metodologia che, in modo più esteso, prometteva di rivelarsi all'occhio dei lettori del libro (ai tempi solo uno ce n'era) ed agli iscritti alla running school.

Compro il libro: 200 pagine in cui, alla fine, sono ancora lì a domandarmi "ma quale sarebbe 'sto metodo?"

A quanto pare, poi, il disagio lo sento solo io, perchè se vai sul gruppo facebook di "Correre Naturale" tutti sono entusiasti, gasati, sembra che tutti davvero abbiano toccato con mano il sacro graal della corsa... ed io lì a cercare ancora di capire: "ma quale sarebbe 'sto metodo?" (ma sul gruppo non lo scrivo... ho la sensazione che sarebbe come bestemmiare in chiesa)

Sul libro bei racconti e bei consigli: cura il tuo corpo, i tuoi piedi, la tua postura, il relax e la respirazione (quello che dice nei video... ma scritto a parole per 200 pagine). Il metodo qual'è?

Passiamo ai cosiddetti pilastri del metodo: La corsa rigenerante...che nessuno sa qual è... fidatevi... ognuno ha la sua versione. Gli unici veri "indizi" del fatto che tu abbia effettivamente fatto una rigenerante sono:

1) Deve essere svolta interamente a "naso bianco " (respirazione solo di naso... ok... io solo naso nel 90% delle mie corse ed oltre)

2) Alla fine devi sentirti meglio di quando hai cominciato... come se si trattasse di una sorta di "doccia interna" (viene definita letteralmente così)... soggettivismo puro.

Ecco la rigenerante.

Poi? Del naso bianco abbiamo già parlato... ah... il cosiddetto "Squat naturale" (accosciati quando puoi, dove puoi... tutte le volte che vuoi).

Ok... respiro col naso e mi accoscio... ma il metodo qual'è? Quegli esercizietti per i piedi? Alluce giù - Alluce su?

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Ed ora la parte più fastidiosa, spocchiosa e seccante di tutto il "metodo": se lo applichi come si deve... non ti infortuni MAI.

E' pieno di interventi, video e webinar in cui sia Vecchioni che altri non fanno che dire, più o meno:
Corridore-Molto-Naturale-Naturalissimo-Biologico-Sostenibile ha scritto: Molti sono convinti che infortunarsi correndo sia una cosa non solo possibile, ma addirittura normale.
Noi di "Correre Naturale" diciamo che non è così... la corsa, quella vera, quella "naturale" non provoca infortuni... mai... se ti infortuni la colpa non è della corsa... ma tua... che non sai correre. Se ristrutturi il tuo corpo, se ti alleni nel modo giusto... non ti infortuni.
Vi risulta? Ecco... a me di tutta questa storia di "Correre Naturale" quella presunzione è quella che mi da più fastidio. Ma non potete capire quanto.

Capisco il marketing e che tutto questo venga detto e scritto per spingere la vendita di un prodotto (libri, corsi, eventi e quant'altro)... ma non è intellettualmente onesto, imho, affermare che la corsa, se praticata in un certo modo, è sostanzialmente scevra da inconvenienti.

Io corro praticamente solo a naso bianco (da molto prima di conoscere Vecchioni), cerco di essere sempre prudente, cerco la progressione... considero il "no pain no gain" una solenne stupidaggine... di fatto sono più un jogger che un runner... della corsa amo il relax e lo star bene... non ho mai fatto una gara.... non ho mai corso per più di 16km in una volta... e mai più di 50km in un'intera settimana... e vi scrivo con una fascite plantare in corso... solo l'ultimo dei miei inconvenienti. La colpa, quindi, sarebbe mia? E che non ho applicato il metodo che c'era nel libro?? (cioè? Quale??)

Sarebbe più onesto, forse, dire che la corsa è quello che è: uno sport ad alto impatto su tendini ed articolazioni ed altissimo rischio di infortuni: correttezza negli allenamenti, progressione, rinforzo, corretta alimentazione ed uso di attrezzatura adeguata possono ridurre anche di parecchio la possibilità di infortunarsi... ma nessuno può promettere niente.

E soprattutto, cosa ancora più vera... siamo tutti diversi... e ci sono persone con differenti gradi di resilienza ... conosco gente che non si è (ancora) infortunata nonostante sembra davvero che faccia di tutto per farsi male... e gente che è nella situazione opposta.

Se qualcuno, poi, mi può spiegare in cosa consiste il "Metodo Correre Naturale"... beh, sono aperto alla discussione. Il primo libro ce l'ho... indicatemi anche solo il numero della/e pagine rivelatrici.
46 anni, 84kg , 174cm. PB sui 10km: 52'14''

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