Cinema!
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Re: Cinema!
Vero che i vari sequel peggiorano, ma il primo in particolare é un capolavoro di comicità demenziale. La faccia di Leslie Nielsen é tagliatissima per il ruolo!
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Re: Cinema!
ultimamente ho visto:
Il tradittore di Marco Bellocchio con Pierfrancesco Favino (bravissimo)
Escape Room con Deborah Ann Woll, Tyler Labine, Logan Miller, Taylor Russell, Nik Dodani.
Escape Room è un film che vive della dinamica tra i suoi protagonisti, interpretati da volti per lo più televisivi come del resto è piuttosto tipico dei B-Movie di oggi. La più nota è Deborah Ann Woll, che è stata tra i protagonisti di tutte le stagioni di True Blood e poi ha interpretato Karen Page in Daredevil, inoltre avrà presto un suo show televisivo, Relics and Rarities per il canale web Geek & Sundry, dove sarà dungeon master di una "campagna" di Dungeons & Dragons. Tyler Labine è stato invece spalla comica in Reaper quindi protagonista della comedy Deadbeat e, dimagrito e d'aspetto più maturo, è tra i titolari del medical drama New Amsterdam.
L'afroamericano Jay Ellis, ex modello, è l'interesse romantico della protagonista e autrice di Insecure, Issa Rae, su HBO; Nik Dodani è Zahid in Atypical, su Netflix e sulla stessa piattaforma troviamo anche Taylor Russell, ossia la Judy Robinson di Lost in Space.
Mutuando l’idea di SAW – L’Enigmista e aggiungendovi componenti essenziali di The game di David Fincher, e Cube – Il cubo, successo del 1997 firmato dall’Italo - canadese Vincenzo Natali, il regista americano Adam Robitel, anch’egli in perenne bilico fra horror e fantascienza, riesce nell’impresa di spaventare con un gioco di gruppo che va attualmente per la maggiore e nel quale solo la logica applicata al lavoro di squadra può portare alla fuga dall’Escape Room. Nemmeno un premio finale di molte migliaia di dollari rappresenta però la componente principale di una serata trascorsa fra indizi e combinazioni da indovinare, perché per ognuno dei sei prigionieri presenti nulla è lasciato al caso e tutti riusciranno a capire immediatamente come ogni indizio disseminato lungo il percorso che li porterà a morte quasi certa è disegnato esattamente per loro. Il prodotto, per il quale è già in rampa di lancio un sequel introdotto da un finale aperto, funziona grazie a un ritmo serrato esattamente come le riprese claustrofobiche che lo contraddistinguono e non certo grazie all’abilità degli attori che svolgono semplicemente il loro compito senza particolari sussulti. Il tutto mentre l’epopea del sadico pupazzo sul triciclo Jigsaw, arrivata all’ottavo episodio, pare aver ormai esaurito una linfa vitale che progressivamente è andata affievolendosi ma che può essere prontamente sostituita da questa nuova possibile serie di film creata grazie a poche idee applicate ad un‘attenta visione dei classici del genere. Piacerà molto a chi è legato ad un mondo del cinema horror sadico e da palpitazioni al cuore ultra veloci.
Boston di Peter Berg con Mark Wahlberg, Kevin Bacon, John Goodman
La tipoligia dei film ispirati ad avvenimenti tragicamente reali si differenzia a seconda di molti fattori. Uno di essi è la vicinanza temporale dell'evento (in questo caso 2013) che più è ristretta è più viene sentita dalla collettività, ancora turbata e sconvolta. Altro elemento è la tematica scelta, il terrorisomo, che provoca nello spettatore emozioni forti, anche in considerazione dell'estensione che il fenomeno ha assunto a livello mondiale con stragi purtroppo terribili che per modalità e numero ampiamente hanno superato quella narrata. Ulteriori elementi sono il luogo e la manifestazione in cui si svolgono gli eventi (la maratona di Boston e la città stessa); i protagonisti negativi (i fratelli terroristi) i protagonisti positivi (le forze dell'ordine, i feriti, i soccorritori, i cittadini). Qui il regista e gli sceneggiatori hanno scelto uno stile molto oggettivo, senza enfatizzare il lavoro "eroico" della macchina investigativa e difensiva, indugiando sull'interiorità dei personaggi "qualunque" e sulla loro capacità di reazione alla disumanità dei folli integralisti. Vi sono alcuni passaggi documentristici, ma finalizzati al senso di comunità e patria che emerge in molti frame e simboli (la bandiera americana, il poliziotto che vigila sulla vittima e saluta militarmente quando viene rimossa, le riunioni delle vittime padre-figlio, moglie-marito ecc..). Si apprezza quindi l'assenza dell'eroe di turno, del superuomo protagonista di molte pellicole simili che spazza via i cattivi e da la sensazione di essere invincibile. Al contrario la forza della città e della collettività prevale sul singolo. Emblematica le scene finali ove la popolazione abbraccia i suoi poliziotti come alla fine di un incubo.
Sole a catinelle con Checco Zalone
Il tradittore di Marco Bellocchio con Pierfrancesco Favino (bravissimo)
Escape Room con Deborah Ann Woll, Tyler Labine, Logan Miller, Taylor Russell, Nik Dodani.
Escape Room è un film che vive della dinamica tra i suoi protagonisti, interpretati da volti per lo più televisivi come del resto è piuttosto tipico dei B-Movie di oggi. La più nota è Deborah Ann Woll, che è stata tra i protagonisti di tutte le stagioni di True Blood e poi ha interpretato Karen Page in Daredevil, inoltre avrà presto un suo show televisivo, Relics and Rarities per il canale web Geek & Sundry, dove sarà dungeon master di una "campagna" di Dungeons & Dragons. Tyler Labine è stato invece spalla comica in Reaper quindi protagonista della comedy Deadbeat e, dimagrito e d'aspetto più maturo, è tra i titolari del medical drama New Amsterdam.
L'afroamericano Jay Ellis, ex modello, è l'interesse romantico della protagonista e autrice di Insecure, Issa Rae, su HBO; Nik Dodani è Zahid in Atypical, su Netflix e sulla stessa piattaforma troviamo anche Taylor Russell, ossia la Judy Robinson di Lost in Space.
Mutuando l’idea di SAW – L’Enigmista e aggiungendovi componenti essenziali di The game di David Fincher, e Cube – Il cubo, successo del 1997 firmato dall’Italo - canadese Vincenzo Natali, il regista americano Adam Robitel, anch’egli in perenne bilico fra horror e fantascienza, riesce nell’impresa di spaventare con un gioco di gruppo che va attualmente per la maggiore e nel quale solo la logica applicata al lavoro di squadra può portare alla fuga dall’Escape Room. Nemmeno un premio finale di molte migliaia di dollari rappresenta però la componente principale di una serata trascorsa fra indizi e combinazioni da indovinare, perché per ognuno dei sei prigionieri presenti nulla è lasciato al caso e tutti riusciranno a capire immediatamente come ogni indizio disseminato lungo il percorso che li porterà a morte quasi certa è disegnato esattamente per loro. Il prodotto, per il quale è già in rampa di lancio un sequel introdotto da un finale aperto, funziona grazie a un ritmo serrato esattamente come le riprese claustrofobiche che lo contraddistinguono e non certo grazie all’abilità degli attori che svolgono semplicemente il loro compito senza particolari sussulti. Il tutto mentre l’epopea del sadico pupazzo sul triciclo Jigsaw, arrivata all’ottavo episodio, pare aver ormai esaurito una linfa vitale che progressivamente è andata affievolendosi ma che può essere prontamente sostituita da questa nuova possibile serie di film creata grazie a poche idee applicate ad un‘attenta visione dei classici del genere. Piacerà molto a chi è legato ad un mondo del cinema horror sadico e da palpitazioni al cuore ultra veloci.
Boston di Peter Berg con Mark Wahlberg, Kevin Bacon, John Goodman
La tipoligia dei film ispirati ad avvenimenti tragicamente reali si differenzia a seconda di molti fattori. Uno di essi è la vicinanza temporale dell'evento (in questo caso 2013) che più è ristretta è più viene sentita dalla collettività, ancora turbata e sconvolta. Altro elemento è la tematica scelta, il terrorisomo, che provoca nello spettatore emozioni forti, anche in considerazione dell'estensione che il fenomeno ha assunto a livello mondiale con stragi purtroppo terribili che per modalità e numero ampiamente hanno superato quella narrata. Ulteriori elementi sono il luogo e la manifestazione in cui si svolgono gli eventi (la maratona di Boston e la città stessa); i protagonisti negativi (i fratelli terroristi) i protagonisti positivi (le forze dell'ordine, i feriti, i soccorritori, i cittadini). Qui il regista e gli sceneggiatori hanno scelto uno stile molto oggettivo, senza enfatizzare il lavoro "eroico" della macchina investigativa e difensiva, indugiando sull'interiorità dei personaggi "qualunque" e sulla loro capacità di reazione alla disumanità dei folli integralisti. Vi sono alcuni passaggi documentristici, ma finalizzati al senso di comunità e patria che emerge in molti frame e simboli (la bandiera americana, il poliziotto che vigila sulla vittima e saluta militarmente quando viene rimossa, le riunioni delle vittime padre-figlio, moglie-marito ecc..). Si apprezza quindi l'assenza dell'eroe di turno, del superuomo protagonista di molte pellicole simili che spazza via i cattivi e da la sensazione di essere invincibile. Al contrario la forza della città e della collettività prevale sul singolo. Emblematica le scene finali ove la popolazione abbraccia i suoi poliziotti come alla fine di un incubo.
Sole a catinelle con Checco Zalone
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Re: Cinema!
A parte la recensione copiata come Boston?
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Re: Cinema!
Le copio tutte se sono già buone. Per altri titoli non serve. Chi non conosce Zalone oppure Favino?
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Re: Cinema!
Scusa tomasz mi sono mangiato delle parole..intendevo come lo hai trovato Boston? Vorrei vederlo anch'io
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Re: Cinema!
non è al cinema ma vedo che mettete anche cose vecchie . "Una stagione da ricordare" se vi piace il genere . a me piacciono un po tutti i film che parlano di qualcosa di sport , ne ho diversi salvati che ogni tanto mi riguardo
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Re: Cinema!
Non è male
Molto americano, molto patriotico, quest' è ovvio. Tra due film visti a proposito dell'attentato (Stronger e Boston) preferivo Stronger. Niente azione ma più dramma ... Ormai sono stufo di vedere Bacon sempre in ruolo di un agente e Wahlberg con fucile in mano...
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Re: Cinema!
Sto rivedendo La Casa dei Bambini Speciali di Miss Peregrine... Confermo che mi piace e che voglio leggere il libro!
La cipolla è un'altra cosa...
Cantiamo a cincifrencia lilleranti!
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Re: Cinema!
E stasera Il cacciatore!
Peccato finisca tremendamente tardi...
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- Iscritto il: 23 nov 2017, 12:47
- Località: Torino
Re: Cinema!
Sono ritornato a vedere un film di Clint Eastwood dopo tanti anni e mi fa piacere averlo fatto: Richard Jewell è una storia interessante e forse nemmeno troppo hollywoodiana a dire il vero. La storia di un addetto alla sicurezza durante le Olimpiadi di Atlanta che trovò un ordigno esplosivo e fu poi accusato di averlo piazzato lui.
Un individuo che si viene a trovare, suo malgrado, contro il "sistema", cioè nello specifico i mass media e lo Stato.
La storia è molto lineare, raccontata con semplicità e senza la retorica pomposa di altri film fatti con lo stampino con l'avvocato idealista che difende il povero cittadino contro Big Government (o Big Pharma ecc.).
Un individuo che si viene a trovare, suo malgrado, contro il "sistema", cioè nello specifico i mass media e lo Stato.
La storia è molto lineare, raccontata con semplicità e senza la retorica pomposa di altri film fatti con lo stampino con l'avvocato idealista che difende il povero cittadino contro Big Government (o Big Pharma ecc.).