L'efficienza Tecnica - Appoggio & Rullata

Discussioni sui vari tipi di appoggio e stile di corsa

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maurotv
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Re: L'efficienza Tecnica - Appoggio & Rullata

Messaggio da maurotv »

edy ha scritto:
Più o meno anch'io... ma per me quello non è toccare terra sull'avampiede. La rullata è molto veloce e va subito sull'avampiede ma il contatto col tallone c'è, si vede benissimo nei primi secondi del video, basta fare un paio di fermo immagini e becchi il momento del contatto, ed anche in seguito si vede abbastanza chiaramente la punta rivolta verso l'alto nel momento del primissimo contatto. Certo ha uno stile molto leggero per l'età e carica subito sull'avampiede ma corre in rullata. Poi non so più che dire, più della mia esperienza personale, di quello che vedo fare ai grandi campioni ed anche agli amatori, della tipologia di scarpa che prediligono la rullata, di quello che riportano testate di una certa fama e competenza e delle stesse affermazioni di Pizzolato sulla rullata... personalmente qui si chiude il mio contributo a questio topic :beer:

mmmm.... al corso istruttori Fidal che ho tenuto lo scorso anno
se sostenevo che l'apoggio ideale nella corsa è quello di tallone mi avrebbero detto : ritorna il prossimo anno!!
il corso di mezzofondo e fondo ce lo ha tenuto Gianni Ghidini ex allenatore del maratoneta Gelindo Bordin e dei migliori 800isti italiani degli anni 90, ed è stato parecchio chiaro sull'argomento!!
mi chiedo una cosa, ma come mai i professionisti (dai velocisti ai maratoneti) curano al minimo dettaglio la forza esplosiva elastica riflessa per migliorare la loro tecnica di corsa?? e come viene eseguita??? rimbalzando suitalloni???
sono più per il primo articolo di Pizzolato riportato da Alba anche perchè al raduno che pizzolato ha tenuto 2 estati fa ci ha partecipato un mio amico maratoneta e non gli è mai stato detto che l'apoggi o del piede deve essere di tallone.... tra l'altro nel video dello stesso Pizzolato non vedo nessu apoggio del tallone!! :salut:
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edy
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Re: L'efficienza Tecnica - Appoggio & Rullata

Messaggio da edy »

maurotv ha scritto:mmmm.... al corso istruttori Fidal che ho tenuto lo scorso anno
se sostenevo che l'apoggio ideale nella corsa è quello di tallone mi avrebbero detto : ritorna il prossimo anno!!
il corso di mezzofondo e fondo ce lo ha tenuto Gianni Ghidini ex allenatore del maratoneta Gelindo Bordin e dei migliori 800isti italiani degli anni 90, ed è stato parecchio chiaro sull'argomento!!
mi chiedo una cosa, ma come mai i professionisti (dai velocisti ai maratoneti) curano al minimo dettaglio la forza esplosiva elastica riflessa per migliorare la loro tecnica di corsa?? e come viene eseguita??? rimbalzando suitalloni???
sono più per il primo articolo di Pizzolato riportato da Alba anche perchè al raduno che pizzolato ha tenuto 2 estati fa ci ha partecipato un mio amico maratoneta e non gli è mai stato detto che l'apoggi o del piede deve essere di tallone.... tra l'altro nel video dello stesso Pizzolato non vedo nessu apoggio del tallone!! :salut:
Ma è così difficile capire la differenza tra contatto ed appoggio! Pur avendo fatto un corso Fidal?

Cito un ultimo interessantissimo articolo di Orlando Pizzolato da l titolo "L'appoggio del piede nella corsa":

L'appoggio del piede a terra è una conseguenza della conformazione delle articolazioni del piede, soprattutto dalla consistenza dei tessuti muscolari, legamentosi, tendinei, dal raggio di inclinazione e curvatura dell'articolazione tibio tarsica, dal tipo di fibre muscolari e dal tipo d'impulso nervoso che le regola, eccetera.

Nella fase di spinta invece sono le qualità muscolari (elasticità) a fare la differenza nei tempi di reazione con la superficie d'appoggio.

Per la maggior parte degli atleti (85-90%) il piede prende contatto con il terreno con la parte esterna del tallone. Quindi, in seguito all'avanzamento del peso corporeo, il piede ruota verso l'interno e l'appoggio si trasferisce sull'arco plantare che ne assorbe il carico. Man mano che il peso corporeo si sposta in avanti, il piede, liberato progressivamente da questo carico, ruota verso l'avanti e l'esterno, per iniziare la fase di spinta. Questa catena cinetica è tipica di chi fa distanze lunghe (fondisti e maratoneti) e corre a ritmi lenti. Ci sono invece atleti che, dotati di una maggior elasticità muscolare (velocisti, saltatori e mezzofondisti), hanno un appoggio sull'avampiede ed il tallone tocca terra solo in un secondo momento, per una minima frazione di tempo. Solitamente questi atleti hanno un'azione più rimbalzata e saltellante. Applicando una maggior forza nella fase di spinta, questi atleti si stancano precocemente e sono particolarmente a rischio d'infortuni.

L'appoggio ideale è quello che fa perdere meno velocità nella fase di contatto con il terreno (per intendersi è quello che avviene sul bordo esterno del tallone) ma è anche quello che ha un breve contatto con il terreno. Anche il fondista ha quindi un vantaggio dal fatto di stare con il piede poco a terra, e questo aspetto tecnico può essere migliorato con delle esercitazioni specifiche come gli esercizi di reattività muscolare. Ma siccome queste esercitazioni tecniche sono abbastanza difficili da svolgere, e non sono raccomandabili per podisti oltre i 35-40 anni di età per l'elevato rischio d'infortunio, la soluzione migliore è quella che prevede l'inserimento nel piano di preparazione di numerosi allunghi (da correre al termine di sedute di corsa lenta) e di sedute di sprint in salita. In queste prove l'atleta deve concentrare la propria attenzione proprio sulla spinta del piede, che deve essere energica e rapida."


E qui mi pare assolutamente inoppugnabile... stavolta goodbye al topic :beer:
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Calogero
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Re: L'efficienza Tecnica - Appoggio & Rullata

Messaggio da Calogero »

edy quì non c'è niente d'inoppugnabile, tutto mi sembra da definire anche tra i tecnici.
Seguendo il consiglio di wmc espongo quella che è la mia esperienza. All'inizio,da come giusto che fosse per un ex rugbysta, correvo molto d'avampiede, poi ho capito che se volevo coprire lunghe distanze dovevo arretrare l'appoggio. Oggi corro appoggiando prima il mesopiede esterno, certo utilizzando le A3 il tacco poggia pure ma lievemente. Ora la mia domanda è questa : va bene così? o devo arretrare l'appoggio toccando prima di tallone?
Aspetto vostri consigli
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maurotv
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Re: L'efficienza Tecnica - Appoggio & Rullata

Messaggio da maurotv »

edy ha scritto:
maurotv ha scritto:mmmm.... al corso istruttori Fidal che ho tenuto lo scorso anno
se sostenevo che l'apoggio ideale nella corsa è quello di tallone mi avrebbero detto : ritorna il prossimo anno!!
il corso di mezzofondo e fondo ce lo ha tenuto Gianni Ghidini ex allenatore del maratoneta Gelindo Bordin e dei migliori 800isti italiani degli anni 90, ed è stato parecchio chiaro sull'argomento!!
mi chiedo una cosa, ma come mai i professionisti (dai velocisti ai maratoneti) curano al minimo dettaglio la forza esplosiva elastica riflessa per migliorare la loro tecnica di corsa?? e come viene eseguita??? rimbalzando suitalloni???
sono più per il primo articolo di Pizzolato riportato da Alba anche perchè al raduno che pizzolato ha tenuto 2 estati fa ci ha partecipato un mio amico maratoneta e non gli è mai stato detto che l'apoggi o del piede deve essere di tallone.... tra l'altro nel video dello stesso Pizzolato non vedo nessu apoggio del tallone!! :salut:
Ma è così difficile capire la differenza tra contatto ed appoggio! Pur avendo fatto un corso Fidal?

Cito un ultimo interessantissimo articolo di Orlando Pizzolato da l titolo "L'appoggio del piede nella corsa":

L'appoggio del piede a terra è una conseguenza della conformazione delle articolazioni del piede, soprattutto dalla consistenza dei tessuti muscolari, legamentosi, tendinei, dal raggio di inclinazione e curvatura dell'articolazione tibio tarsica, dal tipo di fibre muscolari e dal tipo d'impulso nervoso che le regola, eccetera.

Nella fase di spinta invece sono le qualità muscolari (elasticità) a fare la differenza nei tempi di reazione con la superficie d'appoggio.


Per la maggior parte degli atleti (85-90%) il piede prende contatto con il terreno con la parte esterna del tallone. Quindi, in seguito all'avanzamento del peso corporeo, il piede ruota verso l'interno e l'appoggio si trasferisce sull'arco plantare che ne assorbe il carico. Man mano che il peso corporeo si sposta in avanti, il piede, liberato progressivamente da questo carico, ruota verso l'avanti e l'esterno, per iniziare la fase di spinta. Questa catena cinetica è tipica di chi fa distanze lunghe (fondisti e maratoneti) e corre a ritmi lenti. Ci sono invece atleti che, dotati di una maggior elasticità muscolare (velocisti, saltatori e mezzofondisti), hanno un appoggio sull'avampiede ed il tallone tocca terra solo in un secondo momento, per una minima frazione di tempo. Solitamente questi atleti hanno un'azione più rimbalzata e saltellante. Applicando una maggior forza nella fase di spinta, questi atleti si stancano precocemente e sono particolarmente a rischio d'infortuni.

L'appoggio ideale è quello che fa perdere meno velocità nella fase di contatto con il terreno (per intendersi è quello che avviene sul bordo esterno del tallone) ma è anche quello che ha un breve contatto con il terreno. Anche il fondista ha quindi un vantaggio dal fatto di stare con il piede poco a terra, e questo aspetto tecnico può essere migliorato con delle esercitazioni specifiche come gli esercizi di reattività muscolare. Ma siccome queste esercitazioni tecniche sono abbastanza difficili da svolgere, e non sono raccomandabili per podisti oltre i 35-40 anni di età per l'elevato rischio d'infortunio, la soluzione migliore è quella che prevede l'inserimento nel piano di preparazione di numerosi allunghi (da correre al termine di sedute di corsa lenta) e di sedute di sprint in salita. In queste prove l'atleta deve concentrare la propria attenzione proprio sulla spinta del piede, che deve essere energica e rapida."


E qui mi pare assolutamente inoppugnabile... stavolta goodbye al topic :beer:
dal manuale dell'istruttore di atletica leggera centro studi e ricerche

Le corse di mezzofondo e fondo
per l'allenatore l'attenzione andra' focalizzata su :
-l'apoggio del piede che avviene di avampiede
- la natura salita del piede sotto i glutei, che favorisce l'avanzamento del ginocchio
- la posizione eretta e decontratta del busto del corpo eccc.... ecc......
poi vengono indicati gli errori più comuni e le idee per corregerli
errore più comune (apoggio di tallone) correzione (invitare a rimbalzare sull'avampiede)
poi ognuno è libero di pensarla come vuole.... :salut:
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Re: L'efficienza Tecnica - Appoggio & Rullata

Messaggio da wmic »

maurotv ha scritto: mmmm.... al corso istruttori Fidal che ho tenuto lo scorso anno
se sostenevo che l'appoggio ideale nella corsa è quello di tallone mi avrebbero detto : ritorna il prossimo anno!!
:nonzo:
wmic ha scritto:. ....
Questa teoria è già stata presa come verità assoluta anche in seno di importanti federazioni :-" e chiaramente riportata su dei libri. :-# ....Mentre resto scettico da forzature, basate su teorie che non trovano corrispondenza nello sport di elitè e che assurgono a dogma.
:beer:

Proprio a quella federazione mi riferivo nel mio primo commento! Parlavo di dogma, perchè ho sempre sentito anch'io questa presa di posizione, della quale è vietato dubitare, ma di cui non trovo la corrispondenza osservando l'atletica.
È indiscutibile il fatto che se ne parli chiaramente in questi termini alla pagina 138 del manuale dell'istruttore di atletica, testo della federazione. E proprio per questa presa di posizione, nella mia ignoranza ma solo osservando in giro, continuo a non capire e a stupirmi. Anche se parlando della FIDAL e di quello che combina, c'è poco da sorprendersi, poveri noi!
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Re: L'efficienza Tecnica - Appoggio & Rullata

Messaggio da edy »

Calogero ha scritto:edy quì non c'è niente d'inoppugnabile, tutto mi sembra da definire anche tra i tecnici.
Seguendo il consiglio di wmc espongo quella che è la mia esperienza. All'inizio,da come giusto che fosse per un ex rugbysta, correvo molto d'avampiede, poi ho capito che se volevo coprire lunghe distanze dovevo arretrare l'appoggio. Oggi corro appoggiando prima il mesopiede esterno, certo utilizzando le A3 il tacco poggia pure ma lievemente. Ora la mia domanda è questa : va bene così? o devo arretrare l'appoggio toccando prima di tallone?
Aspetto vostri consigli
Beh, inoppugnabile riguardo a ciò che pensa Pizzolato sulla rullata, non in senso assoluto.

Secondo me, ma meglio parli qualcuno di più esperto, se senti naturale la tua corsa non dovresti cambiare niente a meno che non ti fai analizzare "dal vivo" da un allenatore competetente che può consigliarti o correggerti eventuali errori.
maurotv ha scritto:dal manuale dell'istruttore di atletica leggera centro studi e ricerche

Le corse di mezzofondo e fondo
per l'allenatore l'attenzione andra' focalizzata su :
-l'apoggio del piede che avviene di avampiede
- la natura salita del piede sotto i glutei, che favorisce l'avanzamento del ginocchio
- la posizione eretta e decontratta del busto del corpo eccc.... ecc......
poi vengono indicati gli errori più comuni e le idee per corregerli
errore più comune (apoggio di tallone) correzione (invitare a rimbalzare sull'avampiede)
poi ognuno è libero di pensarla come vuole.... :salut:
Qui si parla di appoggio non di contatto. Se leggi bene ciò che dice Pizzolato:
"contatto con il terreno con la parte esterna del tallone"
"il piede ruota verso l'interno e l'appoggio si trasferisce sull'arco plantare che ne assorbe il carico"
"Ci sono invece atleti che, dotati di una maggior elasticità muscolare (velocisti, saltatori e mezzofondisti), hanno un appoggio sull'avampiede ed il tallone tocca terra solo in un secondo momento,"
Sempre distinzione tra contatto ed appoggio. Contatto, appoggio, spinta.
Appoggiare sul tallone non vuol dire toccare prima col tallone, vuol dire essere talmente arretrati di baricentro, a causa della bassa velocità o del passo troppo lungo, che il peso non fa in tempo a distribuirsi su tutta la pianta o meglio sull'avampiede. Secondo me il fraintendimento nasce perché molte volte i tecnici parlano soltanto di appoggio sul tallone dando per scontato tutto il resto e la maggior parte di noi, io stesso, capisce contatto col tallone.
Hai ragione a dire che ognuno la pensa come vuole ma se una persona si assume la responsabilità di dare consigli ad altri su una faccenda tanto delicata, per i problemi ed infortuni che potrebero derivarne, come cambiare la meccanica di corsa sarebbe bene che avesse chiaro qual'è il normale gesto della corsa, che a mio avviso, dalla naturalità del mio correre toccando prima col tallone a bassa/media velocità, passando a tutto il resto citato, fino a spiegazioni dettagliate sulla rullata come quella di RW o di Pizzolato, è distinto in contatto (tallone)-appoggio (pianta o avampiede)-spinta (punta). Semmai andiamo a spiegare a Mizuno (e a tutte le altre case produttrici), che non mi pare sia un brand da tapascioni di non realizzare spot tipo questo: http://www.youtube.com/watch?v=ot3RE3-T ... re=related visto che quello sarebbe il modo sbagliato di correre.
Se poi come detto da wmic è un dogma perché (forse) scritto in una riga di un manuale Fidal e bisogna far finta di correre così, continueremo a far finta di correre così :salut:
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Re: L'efficienza Tecnica - Appoggio & Rullata

Messaggio da maurotv »

wmic ha scritto:
maurotv ha scritto: mmmm.... al corso istruttori Fidal che ho tenuto lo scorso anno
se sostenevo che l'appoggio ideale nella corsa è quello di tallone mi avrebbero detto : ritorna il prossimo anno!!
:nonzo:
wmic ha scritto:. ....
Questa teoria è già stata presa come verità assoluta anche in seno di importanti federazioni :-" e chiaramente riportata su dei libri. :-# ....Mentre resto scettico da forzature, basate su teorie che non trovano corrispondenza nello sport di elitè e che assurgono a dogma.
:beer:

Proprio a quella federazione mi riferivo nel mio primo commento! Parlavo di dogma, perchè ho sempre sentito anch'io questa presa di posizione, della quale è vietato dubitare, ma di cui non trovo la corrispondenza osservando l'atletica.
È indiscutibile il fatto che se ne parli chiaramente alla pagina 138 del manuale dell'istruttore di atletica, testo della federazione. E proprio per questa presa di posizione, nella mia ignoranza ma solo osservando in giro, continuo a non capire e a stupirmi. Anche se parlando della FIDAL e di quello che combina, c'è poco da sorprendersi, poveri noi!

quel manuale guarda caso è stato scritto negli anni 80 e ripreso negli anni 90, quando ancora l'italia a livello internazionale si difendeva bene nelle gare di mezzofondo/fondo con i vari Cova, Panetta, Antibo, Stefano Mei ecc... ecc....
e diversi maratoneti!! ti do' ragione sul fatto che nel 2011 la situazione è ben diversa da allora purtroppo...... non c'è un italiano a parte il solo meucci a riuscire a competere a livello europeo, figuriamoci a livello mondiale!!
basta guardare i grandi meeting su pista dei 10000m per rendersene conto di come sia realmente la corsa dei maratoneti da 2ore 5 minuti.
se pensiamo che l'elasticità si allena facendo streacing o che bisogna correre di tallone e che l'apoggio del piede nella corsa sia diverso in base alle specialità di fondo e mezzofondo..... aiutooo!! wmic spiegami una cosa, ma bekele e tanti altri campioni che chiudono in un 10000m l'ultimo giro in 53" stanno facendo fondo?? con 2 giri da 53" un ottocentista chiuderebbe la gara in 1'46", il tempo del nostro miglior italiano di quest'anno negli 800
poi che ci sia un vuoto di idee in Italia ti do' ragione!! anche se qualche alleanatore valido c'è ancora visto che il citato Ghidini (lo stesso che al corso ci ha spiegato la meccanica di corsa) ha portato Bungei all'oro olimpico.
sarebbe bello capire e imparare se c'è qualcosa "di nuovo" altrove, ad esempio negli Usa mi incuriosisce il movimento che si sta' creando attorno alla corsa con tanti atleti/e neri e bianchi che sono ai vertici mondiali!! :beer:
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Re: L'efficienza Tecnica - Appoggio & Rullata

Messaggio da wmic »

Guarda Mauro che io sono solo un appassionato: mi piace informarmi, ma so di non avere competenze tecniche.
Riguardo all'atletica italiana degli anni '80 ho purtroppo ben altre perplessità e brutti pensieri. :-#
Invece guardo con moltissimo interesse ai recenti lavori in USA, che stanno formando un movimento interessantissimo, con atleti anche biondini, che però corrono i 10mila sotto i 27. Eppoi c'è altro oltre Solinsky e Hall!
Mi piacerebbe saperne di più e trovo che ci siano spunti interessantissimi oltreoceano. Dell'approccio che c'è qui da noi, invece, semplicemente dubito e metto in discussione alcune cose che fatico a capire.

Spero che quando ripassi in zona si riesca a parlare a quattr'occhi e magari fare un bell'allenamento in una nuova pista d'atletica che spero sarà bellissima e veloce :-"
Conto che sia l'occasione per avere delle ottime dritte da parte tua, mettermi in difficoltà sulle distanze corte, mentre io sarei più a mio agio quando i giri diventano numerosi. Divertirsi insomma! :beer:
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Re: L'efficienza Tecnica - Appoggio & Rullata

Messaggio da maurotv »

edy ha scritto:
Calogero ha scritto:edy quì non c'è niente d'inoppugnabile, tutto mi sembra da definire anche tra i tecnici.
Seguendo il consiglio di wmc espongo quella che è la mia esperienza. All'inizio,da come giusto che fosse per un ex rugbysta, correvo molto d'avampiede, poi ho capito che se volevo coprire lunghe distanze dovevo arretrare l'appoggio. Oggi corro appoggiando prima il mesopiede esterno, certo utilizzando le A3 il tacco poggia pure ma lievemente. Ora la mia domanda è questa : va bene così? o devo arretrare l'appoggio toccando prima di tallone?
Aspetto vostri consigli
Beh, inoppugnabile riguardo a ciò che pensa Pizzolato sulla rullata, non in senso assoluto.

Secondo me, ma meglio parli qualcuno di più esperto, se senti naturale la tua corsa non dovresti cambiare niente a meno che non ti fai analizzare "dal vivo" da un allenatore competetente che può consigliarti o correggerti eventuali errori.
maurotv ha scritto:dal manuale dell'istruttore di atletica leggera centro studi e ricerche

Le corse di mezzofondo e fondo
per l'allenatore l'attenzione andra' focalizzata su :
-l'apoggio del piede che avviene di avampiede
- la natura salita del piede sotto i glutei, che favorisce l'avanzamento del ginocchio
- la posizione eretta e decontratta del busto del corpo eccc.... ecc......
poi vengono indicati gli errori più comuni e le idee per corregerli
errore più comune (apoggio di tallone) correzione (invitare a rimbalzare sull'avampiede)
poi ognuno è libero di pensarla come vuole.... :salut:
Qui si parla di appoggio non di contatto. Se leggi bene ciò che dice Pizzolato:
"contatto con il terreno con la parte esterna del tallone"
"il piede ruota verso l'interno e l'appoggio si trasferisce sull'arco plantare che ne assorbe il carico"
"Ci sono invece atleti che, dotati di una maggior elasticità muscolare (velocisti, saltatori e mezzofondisti), hanno un appoggio sull'avampiede ed il tallone tocca terra solo in un secondo momento,"
Sempre distinzione tra contatto ed appoggio. Contatto, appoggio, spinta.
Appoggiare sul tallone non vuol dire toccare prima col tallone, vuol dire essere talmente arretrati di baricentro, a causa della bassa velocità o del passo troppo lungo, che il peso non fa in tempo a distribuirsi su tutta la pianta o meglio sull'avampiede. Secondo me il fraintendimento nasce perché molte volte i tecnici parlano soltanto di appoggio sul tallone dando per scontato tutto il resto e la maggior parte di noi, io stesso, capisce contatto col tallone.
Hai ragione a dire che ognuno la pensa come vuole ma se una persona si assume la responsabilità di dare consigli ad altri su una faccenda tanto delicata, per i problemi ed infortuni che potrebero derivarne, come cambiare la meccanica di corsa sarebbe bene che avesse chiaro qual'è il normale gesto della corsa, che a mio avviso, dalla naturalità del mio correre toccando prima col tallone a bassa/media velocità, passando a tutto il resto citato, fino a spiegazioni dettagliate sulla rullata come quella di RW o di Pizzolato, è distinto in contatto (tallone)-appoggio (pianta o avampiede)-spinta (punta). Semmai andiamo a spiegare a Mizuno (e a tutte le altre case produttrici), che non mi pare sia un brand da tapascioni di non realizzare spot tipo questo: http://www.youtube.com/watch?v=ot3RE3-T ... re=related visto che quello sarebbe il modo sbagliato di correre.
Se poi come detto da wmic è un dogma perché (forse) scritto in una riga di un manuale Fidal e bisogna far finta di correre così, continueremo a far finta di correre così :salut:

ma infatti...... la discussione è nata sull'APPOGGIO del piede!! che ci siano poi le fasi di contatto e spinta nella corsa non c'è ombra di dubbio.... ma ripeto se dobbiamo analizzare l'aspetto APPOGGIO che è quello che ci vede in disaccordo, io sono per l'APPOGGIO di avampiede e no di tallone
se poi Pizzolato scrive
"Ci sono invece atleti che, dotati di una maggior elasticità muscolare (velocisti, saltatori e mezzofondisti), hanno un appoggio sull'avampiede ed il tallone tocca terra solo in un secondo momento,"
beh è questa la corsa che andrei a ricercare !!
riguardo agli infortuni ti assicuro che se uno imparasse a correre con il giusto appoggio avrebbe meno probabilità di infortunarsi!!
E' gia' uscita una discussione molto interessante su questo forum riguardo la corsa a piedi nudi e sul naturale apoggio del piede dell'uomo.... :salut:
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Re: L'efficienza Tecnica - Appoggio & Rullata

Messaggio da maurotv »

wmic ha scritto:Guarda Mauro che io sono solo un appassionato: mi piace informarmi, ma so di non avere competenze tecniche.
Riguardo all'atletica italiana degli anni '80 ho purtroppo ben altre perplessità e brutti pensieri. :-#
Invece guardo con moltissimo interesse ai recenti lavori in USA, che stanno formando un movimento interessantissimo, con atleti anche biondini, che però corrono i 10mila sotto i 27. Eppoi c'è altro oltre Solinsky e Hall!
Mi piacerebbe saperne di più e trovo che ci siano spunti interessantissimi oltreoceano. Dell'approccio che c'è qui da noi, invece, semplicemente dubito e metto in discussione alcune cose che fatico a capire.

Spero che quando ripassi in zona si riesca a parlare a quattr'occhi e magari fare un bell'allenamento in una nuova pista d'atletica che spero sarà bellissima e veloce :-"
Conto che sia l'occasione per avere delle ottime dritte da parte tua, mettermi in difficoltà sulle distanze corte, mentre io sarei più a mio agio quando i giri diventano numerosi. Divertirsi insomma! :beer:

ottimo, : quando mi capiterà di passare dalle tue parti mi faccio sicuramente sentire.....
magari ci facciamo una corsa assieme!!
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