Saucony: riduzione drop e nuove tecnologie delle calzature

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lele 71
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Saucony: riduzione drop e nuove tecnologie delle calzature

Messaggio da lele 71 »

Ho avuto modo di scambiare un paio di email con il cortesissimo e preparato customer service italiano di saucony, ho chiesto ed ottenuto il loro permesso di pubblicare qui sul forum, nell'interesse di tutti gli iscritti, la parte dell'email che riguarda la riduzione del drop e le nuove tecnologie delle scarpe.

Fonte: Saucony Italia
In questi ultimi mesi tutte le aziende stanno puntando ad una diminuzione del peso e ad una diminuzione del differenziale tra tallone e avampiede.
Questo per molti runners (ma anche per alcuni negozianti...) equivale ad una diminuzione della protezione e dell'ammortizzazione che da la calzatura.
In realtà non è proprio così che stanno le cose! Diminuire peso e differenziale non vuol dire perdere protezione e ammortizzazione.
Protezione e ammortizzazione non sono dati dal peso della scarpa o da un differenziale rialzato (i classici 12mm), ma dai materiali che compongono la stessa.

L'Eva che forma l'intersuola, il sistema ammortizzante (nel nostro caso il Progrid o il Powergrid), il mesh che compone la tomaia, il sistema di contenimento del tallone, sono tutti fattori fondamentali che determinano la validità della scarpa (più che il peso...).

Nel nostro caso utilizziamo materiali e tecnologie di costruzione di prim'ordine:
- l'Eva che forma l'intersuola è una SSL Saucony Superlight Eva: è una speciale mescola di Eva soffiata, 15% più leggera della classica Eva che viene utilizzata nel mercato (questo non vuol dire che sia meno efficiente).

- Il Progrid: è una miscela di diverse schiume e gomme sintetiche incorporate nell'intersuola che garantiscono un'ottima ammortizzazione, dissipando lo shock dell'impatto a terra del piede.
Queste schiume e gomme sono molto leggere, resistenti e resilienti (la capacità di deformarsi della gomma e di ritornare velocemente alla posizione di partenza).

- Il Mesh è una rete di nylon leggerissima che froma la tomaia e che garantisce massima traspirabilità.

- Il Sauc Fit: è una particolare costruzione della scarpa che garantisce che il piede sia aderente all'intersuola, assecondandone però i naturali movimenti.
In pratica il tallone è bloccato mentre il resto del piede si può flettere per effettuare la rullata senza dover contrastare una tomaia troppo rigida e pesante.

Particolare attenzione va puntata al "famigerato" differenziale tra tallone e avampiede che, fino a qualche mese fa, era di 12mm per tutte le tipologie di scarpe (o quasi...).
Il passaggio da 12mm a 8mm è legato a studi biomeccanici effettuati sul campo ed in laboratorio.
Ci si è resi conto che, con il tallone abbassato di un 33%, ad un iniziale arretramento del baricentro del corpo, la nostra reazione ci porta ad un naturale avanzamento del peso del corpo (questo avviene in modo istintivo...).
Durante la corsa, l'avanzamento del peso del corpo ci porta ad assumere un assetto di corsa più orientato verso avanti e soprattutto ad appoggiare il piede maggiormente sulla parte centrale (sull'avampiede...).
L'avampiede è la parte "attiva" del nostro piede, quella che spinge, quella che da propulsione alla nostra corsa.
Un appoggio troppo sul tallone tende a frenare la rullata e quindi a creare degli attriti inutili e dispendiosi.
Con la diminuzione del differenziale non si è voluto rendere le scarpe meno protettive ma al contrario più reattive e leggere (togliendo materiale è evidente che la scarpa diventi più leggera).
In pratica non è la quantità di materiale che sta sotto i piedi che crea la protezione e l'ammortizzazione, ma la qualità e i sistemi ammortizzanti che vengono utilizzati.

Teniamo conto anche di un altro fattore: è vero che il tendine d'achille in questo modo è più allungato ma è anche vero che è meno contratto.
Anche la contrazione è uno stress per i nostri tendini che alla lunga può portare a delle infiammazioni difficili da guarire.
Molti ortopedici sconsigliano alle donne l'utilizzo delle scarpe con il tacco perchè creano instabilità all'articolazione tibio-tarsica con conseguenti infiammazioni ai tendini e lassità legamentosa.
Per quale ragione dobbiamo mettere troppo materiale sotto ai nostri talloni quando corriamo?
La posizione più naturale che il nostro piede può assumere quando ci muoviamo è appunto quella che prevede che il tallone sia in linea con l'avampiede (a differenziale 0 mm).
Un bravo osteopata e ortopedico una volta mi ha detto: "Se Dio voleva che avessimo il tallone più alto del resto del piede ci avrebbe fatto nascere con i tacchi!".
E' per quello che noi parliamo di Natural Running, più il differenziale si abbassa, più la corsa diventa naturale e tecnicamente corretta.

Queste teorie sono inoltre appoggiate da alcuni studi fatti in alcune importanti università straniere quali quella di Sidney e quella di S. Barbara in California, che hanno appurato che molti anni fa, quando le scarpe erano meno protettive, gli infortuni erano inferiori rispetto ad ora che si utilizzano scarpe troppo protettive e pesanti.

E' evidente che non possiamo passare in modo repentino dai 12mm ai 0mm.
Il nostro corpo ha bisogno di tempo per adattarsi, ci vuole quindi gradualità.
Però siamo fermamente convinti che la strada giusta sia questa: creare con le calzature quegli adattamenti biomeccanici che rendono il nostro modo di correre, più naturale, corretto ed efficacie (e quindi più sicuro...).

Togliendo un po' di materiale sotto il tallone, e rendendo la tomaia più leggera (avendo però il piede stabile dentro la calzatura), ecco che diminuisce anche il peso della scarpa.
Leggerezza che deve essere vista come un vantaggio (meno peso ci si porta via, meno si consuma).

Ormai sono quasi due anni che Saucony è uscita con la tecnologia 4mm (la prima Progrid Kinvara) e quasi un anno con la 8mm (Powergrid Triumph 9).
In questo periodo non abbiamo mai ricevuto segnalazioni di infortuni legati all'aggerimento della scarpa o al differenziale abbassato e molti runnes non riescono più ad utilizzare scarpe con i 12mm.
Forrest75
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Re: Saucony: riduzione drop e nuove tecnologie delle calzatu

Messaggio da Forrest75 »

grazie lele per aver condiviso questa e-mail
è un argomento quanto mai attuale ed interessante
un altro utente del forum ha anche saputo che saucony abbasserà il drop anche nelle altre calzature della linea running (dalla prossima collezione)
Corri Forrest, corri !!!

"La vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita"
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B1gb1ng
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Re: R: Saucony: riduzione drop e nuove tecnologie delle calz

Messaggio da B1gb1ng »

Bellissimo ed utilissimo articolo!
Grazie
"Corri che ti passa"

Antonio
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roberto73
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Re: Saucony: riduzione drop e nuove tecnologie delle calzatu

Messaggio da roberto73 »

io credo invece di aver avuto una tendinite dietro al ginocchio proprio per il diverso differenziale... chiaramente non si può provare, è una mia sensazione... quando riuso scarpe a 8mm di diffrenziale quel dolore ricompare anche se in forma più lieve, nè ho la voglia di insistere per avere la controprova.
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moon182
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Re: Saucony: riduzione drop e nuove tecnologie delle calzatu

Messaggio da moon182 »

Inizialmente io ho avuto delle difficoltà ad adattarmi alle Triumph 9 proprio a causa del differenziale, però a distanza di un mese da quando iniziai ad alternarle alle ghost 5 devo dire che mi trovo decisamente bene anche se mi danno la sensazione di far lavorare maggiormente i polpacci.. :asd2:


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MaBru
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Re: Saucony: riduzione drop e nuove tecnologie delle calzatu

Messaggio da MaBru »

Lele, non hai per caso fatto notare però il consumo eccessivo della suola? :-"
lele 71
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Re: Saucony: riduzione drop e nuove tecnologie delle calzatu

Messaggio da lele 71 »

MaBru ha scritto:Lele, non hai per caso fatto notare però il consumo eccessivo della suola? :-"
Si, in realta' ho contattato saucony proprio per quello ma non ho ancora aggiornato il topic sulle ride 5, volevo separare le 2 cose perche' l'usura della suola e' in qualche modo un "problema mio", mentre questa spiegazione pensavo potesse essere di interesse per tutti.
thevanishinghobo
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Re: Saucony: riduzione drop e nuove tecnologie delle calzatu

Messaggio da thevanishinghobo »

Mi sa che il problema dell'usura è un problema comune; nel mio caso sia con le T9 sia con le Ride5
PB 10K: 34min59sec - 09/13/2013 @ 10.000 Città di Romano di L.
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francilive
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Re: Saucony: riduzione drop e nuove tecnologie delle calzatu

Messaggio da francilive »

Un po' come dire... adesso vi vendiamo le scarpe con il drop da 8mm, quando non sapremo più cosa inventarci, vi rifileremo quelle da 4mm e via andare :mrgreen:

Scherzi a parte, c'è molto marketing in quella lettera, alcune verità sacrosante ma anche delle espressioni cabarettistiche e anche qualche piccola contraddizione.

Si esordisce dicendo che meno drop e meno peso non vuol dire meno protezione per via della qualità dei materiali ecc...
Ammesso, e forse concesso, che sia vero...
Si chiude citando studi delle solite università esotiche che vorrebbero dimostare come
che hanno appurato che molti anni fa, quando le scarpe erano meno protettive, gli infortuni erano inferiori rispetto ad ora che si utilizzano scarpe troppo protettive e pesanti.
. Ma che fesseria è mai questa? Siamo al "si stava meglio quando si stava peggio".

Poi la chiusura in pompa magna, con un
In questo periodo non abbiamo mai ricevuto segnalazioni di infortuni legati all'aggerimento della scarpa o al differenziale abbassato e molti runnes non riescono più ad utilizzare scarpe con i 12mm.
... Forse non gliel'ha mai detto nessuno, ma di gente che ha avuto problemi sulla Triumph 9 vi posso garantire che ce n'è, e non occorre fare molta strada per farlo, basta andare sul topic dedicato qui su runningforum.

Anzichè lanciare slogan e proclami in virtu' del dio marketing, sarebbe apprezzato un atteggiamento più responsabile. che non è quello che invita ad andare su scarpe poco prottetive, ma è quello che specifica come la valenza di un adattamento a drop e peso differenti sia assolutamente soggettiva e non sempre la riduzione del drop comporta un miglioramento a livello biomeccanico. dipende sempre dal soggetto che ci corre sopra. dovrebbe saperlo chiunque ha corso un paio di volte in vita sua con due scarpe diverse.

Adesso il trend è quello del drop ridotto, delle minimaliste ecc... Qualcosa per vendere dovevano inventarselo, ma non ha alcun senso canzonare il drop tradizionale e l'impostazione classica delle a3 finora presenti sul mercato (che comunque guarda caso continuano ad essere vendute, perchè a loro interessa allargare il mercato, affiancando nuove soluzioni). Perchè per contro potrei tranquillamente dire loro che su scarpe con drop da 12 (o anche da 13) e peso elevato c'è gente che ha sempre corso bene, tanto e senza particolari problemi distanze di qualsiasi genere.
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roberto73
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Re: Saucony: riduzione drop e nuove tecnologie delle calzatu

Messaggio da roberto73 »

francilive ha scritto:Un po' come dire... adesso vi vendiamo le scarpe con il drop da 8mm, quando non sapremo più cosa inventarci, vi rifileremo quelle da 4mm e via andare :mrgreen:

Scherzi a parte, c'è molto marketing in quella lettera, alcune verità sacrosante ma anche delle espressioni cabarettistiche e anche qualche piccola contraddizione.

Si esordisce dicendo che meno drop e meno peso non vuol dire meno protezione per via della qualità dei materiali ecc...
Ammesso, e forse concesso, che sia vero...
Si chiude citando studi delle solite università esotiche che vorrebbero dimostare come
che hanno appurato che molti anni fa, quando le scarpe erano meno protettive, gli infortuni erano inferiori rispetto ad ora che si utilizzano scarpe troppo protettive e pesanti.
. Ma che fesseria è mai questa? Siamo al "si stava meglio quando si stava peggio".

Poi la chiusura in pompa magna, con un
In questo periodo non abbiamo mai ricevuto segnalazioni di infortuni legati all'aggerimento della scarpa o al differenziale abbassato e molti runnes non riescono più ad utilizzare scarpe con i 12mm.
... Forse non gliel'ha mai detto nessuno, ma di gente che ha avuto problemi sulla Triumph 9 vi posso garantire che ce n'è, e non occorre fare molta strada per farlo, basta andare sul topic dedicato qui su runningforum.

Anzichè lanciare slogan e proclami in virtu' del dio marketing, sarebbe apprezzato un atteggiamento più responsabile. che non è quello che invita ad andare su scarpe poco prottetive, ma è quello che specifica come la valenza di un adattamento a drop e peso differenti sia assolutamente soggettiva e non sempre la riduzione del drop comporta un miglioramento a livello biomeccanico. dipende sempre dal soggetto che ci corre sopra. dovrebbe saperlo chiunque ha corso un paio di volte in vita sua con due scarpe diverse.

Adesso il trend è quello del drop ridotto, delle minimaliste ecc... Qualcosa per vendere dovevano inventarselo, ma non ha alcun senso canzonare il drop tradizionale e l'impostazione classica delle a3 finora presenti sul mercato (che comunque guarda caso continuano ad essere vendute, perchè a loro interessa allargare il mercato, affiancando nuove soluzioni). Perchè per contro potrei tranquillamente dire loro che su scarpe con drop da 12 (o anche da 13) e peso elevato c'è gente che ha sempre corso bene, tanto e senza particolari problemi distanze di qualsiasi genere.
Quoto tutto...
Ho postato una domanda ad Orlando Pizzolato sull'argomento drop ribassato... si può controllare su FB! La risposta, gradita e gentile, è che lui da sempre usa dei rialzi per prevenire tendiniti!!!
Napoli Half Marathon 2019: 1.23.07
Roma Ostia 2019: 1.21.49
Firenze Marathon 2018: 3:03:23
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