Approfitto di un attimo di pausa per un commento a caldo per la mia maratona n. 16
Arrivo a questa maratona dopo un periodo bello fitto di impegni tra lavoro e famiglia, comunque sono tranquillo e la notte pregara dormo bene.
Unico pensiero il mio ginocchio che da quest’inverno mi da un po’ di fastidi, anche se so che al massimo si fa sentire a freddo, sono praticamente condannato a correre sempre…
Colazione e poi auto un bel po’ dopo il tempo prefissato seguita da seconda tappa in metro dove capisco subito che ci sarà tanta gente, vista le numerose sacche presenti.
Dopo poco incontro con piacere @tafaz73 con cui chiacchiero un po’ fino alla vestizione. Poi consegna sacche con un po’ di imbuto per la ressa, brevissimo riscaldamento e poi griglia dove saluto al volo anche @jakon, @Stepo8 e alcuni compagni di squadra (il primo oggi arriverà 22° in 2h34 wow

). In un attimo ecco lo start, i primi km cerco di risparmiare più energie possibili, anche se cerco di guadagnare qualcosina i primi 14 km circa perché guardando il profilo altimetrico i seguenti mi sembravano un po’ più mossi e al massimo avrei provato nella terza parte.
Il keniano visto bloccato prima del 10° mi aiuta a cercare più gestione possibile.
GPS un po' ballerino in centro, mi viene in mente @amil che spesso ha di questi problemi e rido da solo...
Dopo poco si forma subito un gruppetto con una ragazza seguita da uno in bici che parla tanto, ma si ride e c’è un bel clima. Passano i km, il gruppetto si assottiglia, arriva la prima zona cambio staffetta: che carica di energia e che emozione correre con tante persone che ti chiamano e ti incitano!
Ai ristori cerco sempre di bere, comprese le zone spugnaggio, arriviamo in via Washington dove, nonostante il rettilineo a me poco gradito, riesco a tenere un buon ritmo osservando i top prima e tutti gli altri dopo il giro di boa: bello!
Poco dopo il nostro gruppetto si spacca e resto parecchio solo, adesso è più difficile, ma cerco sempre di gestire meglio che posso, alla mezza (1h25 alto) scoprirò poi di essere addirittura in vantaggio rispetto al mio pb di Reggio Emilia.
I cambi staffetta sono davvero un’iniezione di energia, sto bene e provo anche ad animare il pubblico in alcuni punti un po’ silenziosi.
Il punto dove ho iniziato a soffrire la scorsa volta qua a Milano è stato il Portello, quindi cerco di arrivarci bene e ci riesco, cominciando a questo punto a superare un po’ di persone. Ristori sempre molto agevoli per via della corsa ormai quasi in solitaria, raggiungo un gruppetto di 4 che riesco a superare dopo poco.
Cerco sempre di gestire bene fino al 37 dove inizio ad avere il diaframma indolenzito e non riesco a respirare in maniera fluida. Qualche passo e riparto, succederà ancora 3 volte, forse anche l’aumento di temperatura con il sole ha influito.
Poco prima dell’ultimo km passa tutto e riesco a riprendere ritmo, vedo il crono in lontananza e aumento per stare sotto le 2h54, riesco anche ad arrivare come piace a me: sorriso e braccia alzate!
Chiudo in 2h53’38” peccato per il finale, ma la maratona è anche questo, un lungo viaggio dove si vivono un susseguirsi di situazioni e emozioni uniche. Resta il ricordo di un’altra stupenda esperienza.
Per quanto riguarda l’organizzazione io non ho avuto particolari problemi, ma eravamo davvero in pochi nel mio tratto.
Se proprio consiglierei di indicare un senso unico nella consegna borse, perché ad un certo punto eravamo bloccati tra chi voleva consegnare e chi voleva raggiungere le griglie.
Poi una grande mancanza per le gare milanesi: le docce! So che non è facile, ma installare un po’ di docce stile Riva del Garda sarebbe molto gradito.
Rinnovo i complimenti a tutti, anche chi non fosse riuscito a terminare.