... è giusto darsi degli obiettivi?...

[V-Runner]

ed una Mi-Pv di 32km dove incapace di moderare il ritmo, a metà fui costretto a fermarmi e riprendere correndo di inerzia e fermando il crono a 2h e 15

Ecco, quindi hai tenuto i 4:13 su una distanza che non avevi mai allenato. Intendevo proprio questo. L'inerzia del mezzofondista può benissimo superare il ritmo gara di chi ha iniziato a correre con l'unico obiettivo di conquistare le distanze.

[oscar56]

Hai ragione, era l'87 o l'88 e ancora dicevo la mia da amatore, anche se da brocco, nelle gare serali che si facevano al mercoledì al campo xxv Aprile, nella mentalità di allora degli Amatori almeno fino a 35 anni era "obbligatorio" fare un 5000 in non più di 17'30/18 e ti allenavi per quei ritmi che poi ti rimanevano nelle gambe, per le varie garette fino ai 10/12 km compreso le tapasciate.

[Marcus86]

Questa piega che ha preso il thread è molto interessante.
Io fin'ora ho sempre puntato solo sulla distanza, anche perché credo che la base aerobica si costruisca così.
Ora invece leggo che sarebbe controproducente e infatti vedo che la maggioranza delle persone allena le distanze dalla più breve alla più lunga e mai il contrario.

Ma perché si fa così?
Non è più logico che se una persona riesce a tenere 21km può puntare a fare un 5k molto più velocemente?
Anche se io stesso devo dire che non è così.
Posso fare 20km a 6'10 ma se corro 5km a 5'30 sono fritto...

[shaitan]

Il problema è tenere vs ottimizzare. Chi ottimizza le 5k DEVE comunque tenere 21k e oltre. Ripeto Nick Symmonds 800/1500 faceva 120km settimanali e i suoi bei lunghi.

La questione è cosa vuoi ottimizzare. Ossia quali lavori specifici vuoi fare.

Ecco in questo senso potrebbe avere un suo perché prima velocizzarsi e poi fare lavori specifici per distanze più lunghe. Che è quello che fanno spesso i top con la trafila pista, mezza e solo dopo maratona.

Ovviamente questo presuppone un livello di base buono. Nel caso degli amatori nel 99% dei casi questo livello di base (aerobica, km etc) non c'è

[Marcus86]

Beh shaitan da quello che dici non è sbagliato cominciare a correre con l'idea di coprire una certa distanza senza velleità sul tempo...
In modo da migliorare la tecnica e creare un minimo di base.
Però poi mi sembra di capire che il passo successivo sia di cominciare a migliorare il passo sulle distanze brevi e allungare via via fino a coprire anche quelle più lunghe.
È corretto?

Sarebbe meno sensato appena conquistata la distanza dei 10 o 21km cominciare subito a ottimizzata senza aver curato le distanze inferiori?

[oscar56]

Io le considero "discipline" diverse. Shaltan sai benissimo che un 10000 tiratissimo ti ammazza più di una mezza, o un 800 alla morte in pista vedi i santi più che un 5000 che pure ti ammazza se cerchi il pb. Morale per me è una questione di scelta, o ti alleni per il mezzofondo o per il fondo indipendentemente da un percorso da "breve" a "lungo". Scrivo di Amatori tosti, ma anche chi corre per salute e divertimento con un certo impegno pretendere, in rapporto, di avere le stesse performance sui 5km e sulla maratona è difficile perché se allunghi le distanze per arrivarci è normale che perdi in anaerobico che serve per il mezzofondo veloce e viceversa.

[shaitan]

Si sì ma prima di allenarti per il mezzofondo (1500+) devo comunque avere una base aerobica tale (anche lunghi 20+) che molti amatori si sognano

[oscar56]

Negli anni 80 dopo i 30anni facevo i 1500 in gara in 4'36/4'40 con 40/50km settimanali dove l'aerobico consisteva nei 4/5 km di lento (che chiamavamo "di riscaldamento") tre volte settimana ed una seduta di "fondo" di 10/12 km il resto era qualità, essenzialmente i 1000 dove si cercava il cambio ritmo ai 300 finali. Questo mi permetteva di fare senza troppo soffrire una eventuale mezza sul filo dei 4. Adesso fossi ancora agonista farei molto fondo lento in più ovvio.

[V-Runner]

Io sono per un equilibrio versatile. Non ha senso iniziare correndo a bomba per un km e poi recuperare camminando per un altro km, meglio scendere di velocità e macinare chilometri in modo continuativo, anche a 7' al km. Dopo un po' (settimane per una persona giovane ed in forma) però si arriva ad un punto in cui 20 km continuativi si fanno senza problemi e diventa più interessante cominciare a fare bene i 5 km.
Non ha senso manco insistere subito col moribondo cercando di tararsi sui 6' al km per 10 km netti ...Tutta roba che se si cura bene il mezzofondo poi viene scontata.

Se uno allena le mezze maratone poi può migliorare il proprio PB pure sui 10 k e sui 5 k. Però uno che ha iniziato da poco e prepara le distanze fino alla 10 k, poi una mezza maratona a ritmo lento sarà comunque più veloce della mezza maratona di uno che mira solo alla distanza.

[shaitan]

Negli anni 80 dopo i 30anni facevo i 1500 in gara in 4'36/4'40 con 40/50km settimanali dove l'aerobico consisteva nei 4/5 km di lento (che chiamavamo "di riscaldamento") tre volte settimana ed una seduta di "fondo" di 10/12 km il resto era qualità, essenzialmente i 1000 dove si cercava il cambio ritmo ai 300 finali. Questo mi permetteva di fare senza troppo soffrire una eventuale mezza sul filo dei 4. Adesso fossi ancora agonista farei molto fondo lento in più ovvio.

Ma forse fra gli amatori... I top dei 1500 in su han sempre fatto un botto di km (senza arrivare agli eccessi di Peter Snell che preparava 800/1500 con lunghi da 40k).

Poi magari non sempre erano lenti e si usavano fartlek sullo stile di igloo e soci. Ma km ne facevano tutti