[Discussione ufficiale] Doping - 2

[pippotek]

Il discorso doping è un po' diverso dagli stupefacenti, perché una volta ammesso in tanti sarebbero portati a doparsi per non rimanere indietro, così come è successo con le scarpe costosissime. Solo che il doping non fa bene alla salute (credo, almeno).
A me piace la proposta di Arla, anche perché sarebbe interessante vedere che gap c'è tra il circuito dopato e quello pulito. Se non ci fosse? O se addirittura andassero più forte quelli che si affidano su farsi il mazzo? O magari semplicemente sono "dopati" di natura, nel senso che hanno naturalmente alcuni valori fuori dalla media (è la teoria di Renato Canova). Sarebbe interessante.

[shaitan]

si pippotek assolutamente. Infatti quello delle droghe fatto da Alberto è un paragone improprio.

E condivido con te, l'idea di federazioni drug free vs "potenziate", che poi è la proposta del riccone australiano a me non dispiace (altrove si fa). Poi rimane il problema di come garantire che quelle drug free lo siano veramente, ma tipicamente diventano di nicchia, con meno soldi e la convenienza a far uso di sostanze per vincere trofei minori è meno.

Tra l'altro sta arrivando (se non è già prepotentemente arrivato) il doping genetico. E quello non c'è controllo che tenga, per cui che vogliamo fare? Continuare a giocare una partita dove alcuni hanno il mazzo truccato e altri no? O settiamo dei parametri fisiologici entro cui stare e come arrivi a cui parametri sono fatti tuoi?

[pippotek]

Anch'io avevo pensato che facendo il circuito free e quello "dop", poi bisogna stare mega-attenti di non avere furbetti nel circuito free, ah ah ah. Mi immagino la scena: "No, tu non puoi correre qui con noi, vai con quelli lì che sono come te" (tipo i bambini bulli al parco).
È anche vero che con la tecnologia CRISPR si modifica/modificherà geneticamente senza che le modifiche siano rilevabili.
Quella dei parametri è un'idea, però ammettere certi tipi di doping è un lasciapassare al farsi del male per sport, appunto.
Boh? Al limite compro i pop corn, come spesso ultimamente…

[orange]

Diciamo che il doppio circuito esiste già, ma non all'interno della stessa disciplina ma tra le varie discipline
Da una parte i drug free, che sono gli sport che cercano di fare qualcosa (ciclismo, atletica, etc.), e dove ci sono tante positività. Dall'altra i dop, dove i controlli ci sono di facciata e casualmente non trovano mai nessuno.

Poi sul discorso proibizionismo vs liberi tutti è molto complesso, perché poi bisognerebbe pensare non ai professionisti super seguiti, ma a quello che accadrebbe tra gli amatori o peggio ancora tra i ragazzini. Dove già il doping c'è, quindi metterei almeno un limite di età, sotto sei comunque controllato e passibile di qualifiche bibliche. Oltre che verifiche sul ruolo dei genitori/allenatori.

Anche sul liberalizzare le droghe ci sono molti pro e contro. Uno su tutti, quanto costerebbe la droga legale? Mettiamo anche la più economica, la marijuana "legale" verrebbe a costare molto di più di quella "da strada". Quindi poi si finirebbe con l'avere ancora un mercato illegale, parallelo, per averla sempre a buon mercato. E più si sale con il costo, più il fenomeno sarebbe amplificato, perché la coca che costa 10 volte la marjuana, quanto costerebbe in farmacia?
Certo, ci sarebbe una droga certificata e di qualità, cosa non da poco, ma sarebbe da ricchi.

[Alberto Daniel]

Sinceramente sentir giustificare il doping mi solleva conati di vomito, me ne esco dalla discussione prima di farmi passare del tutto la voglia di scrivere ancora in un forum di presunti sportivi.

Doparsi è un crimine. Sempre.

[maarco72]

Sinceramente sentir giustificare il doping mi solleva conati di vomito, me ne esco dalla discussione prima di farmi passare del tutto la voglia di scrivere ancora in un forum di presunti sportivi.

Doparsi è un crimine. Sempre.

Pienamente d'accordo

[shaitan]

Diciamo che il doppio circuito esiste già, ma non all'interno della stessa disciplina ma tra le varie discipline
Da una parte i drug free, che sono gli sport che cercano di fare qualcosa (ciclismo, atletica, etc.), e dove ci sono tante positività.

Ma che in atletica si cerchi di far qualcosa la vedo quasi a livello di barzelletta... Se facessero la metà dei controlli del ciclismo ci sarebbe tabula rasa. E anche nel ciclismo dove si prova a fare una lotta serrata ce ne sarebbe molto da dire e temo che becchi sempre chi sbaglia timing e non ha accesso agli ultimi ritrovati

Anche sul liberalizzare le droghe ci sono molti pro e contro. Uno su tutti, quanto costerebbe la droga legale? Mettiamo anche la più economica, la marijuana "legale" verrebbe a costare molto di più di quella "da strada". Quindi poi si finirebbe con l'avere ancora un mercato illegale, parallelo, per averla sempre a buon mercato.

tendenzialmente nei posti dove è legale ciò non accade se non marginalmente (e non accade se non appunto marginalmente nemmeno per la droga legale in italia, ossia il tabacco, nonostante sia stracaricata di tasse e quindi un mercato illegale avrebbe un suo senso).

[berre]

Il documentario Icarus, o tutta la storia di Armstrong la dicono lunga su cosa si riesce effettivamente a fare contro il doping, pur con tutta la buona volontà del mondo.
Forse trovando il modo di rendere efficaci le sanzioni ex post, forse, si potrebbe introdurre un forte deterrente, ma non si vede il modo.

[shaitan]

Ah sempre io, quello che vorrebbe renderlo legale feci una semplice proposta: se ti becco ti vengono levate tutte le vittorie, azzerati tutti i record, tolti tutti i premi in denaro dal momento che ti ho trovato positivo a quando hai iniziato a gareggiare a 18 anni... Non me ne frega niente se per 15 anni sei stato un angioletto e ora per paura dei cinesi (ogni riferimento a fatti e cose accadute è puramente voluto) ti sei fatto la siringhina. Io, nel dubbio, assumo sei stato dopato sempre, dalla nascita (toh da quando sei maggiorenne almeno).

Lo si vuole fare? mi pare di no

[berre]

Al di là della volonta, che anche a me pare non ci sia, non è così facile.
Ci sono i premi, che magari puoi chiedere indietro, ci sono i compensi degli sponsor, e la questione diventa più spinosa, c'è il fatto che non sei più sul piano della giustiza sportiva, che ha organismi sovranazionali, ma su quello della giustizia ordinaria, dove ogni Paese ha il proprio ordinamento, e soprattutto c'è il fatto che se io, dopato non ancora scoperto, so di essere a rischio, ho tutto il tempo ed i modi di rendere il mio patrimonio non aggredibile, se non in parte. Il Keniano sprovveduto lo freghi, ma uno come Armstrong, per dire, no.