BAREFOOT - Correre a piedi nudi

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Jacopo Vicenza
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Re: BAREFOOT - Correre a piedi nudi

Messaggio da Jacopo Vicenza »

Io ti consiglio di non fissarti a voler fare la transizione per forza, inizia gradualmente e poi vedi come va. Io ero erroneamente convintissimo che il drop zero fosse il traguardo ottimale da raggiungere e tenere per sempre, invece ho capito che per me l'alternanza e' vincente: nella vita civile sono quasi sempre a drop zero e molto leggero (con le converse chuck taylor per esempio), nelle corse alterno da zero a 10 a seconda di come mi sento e della prova che devo fare. E' importante la gradualita' e la mente aperta ai segnali che il corpo sicuramente trasmette. Ah e gli esercizi di rafforzamento servono con qualsiasi scarpa...😀
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ubald
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Re: BAREFOOT - Correre a piedi nudi

Messaggio da ubald »

Ghesbo ha scritto: 18 ott 2023, 12:05
ubald ha scritto: 18 ott 2023, 9:53

Non ha senso sintetizzare un topic, che invece ti tocca leggere.
Quando lo leggerai capirai che il punto non è la prestazione (pertanto i tuoi discorsi sull'uso di Altra, che invce è molto usata dai pro nei trail e non ha comunque niente a che fare con la corsa barefoot, ma semplicemente è una drop 0 ultraammortizzata), ma una corsa naturale intesa come sostenibile (con meno disagi articolari ed altri vantaggi), in cui si evita di indebolire il piede, allenandolo.
Poi, se vorrai mettere una scarpa prestazionale quando devi spingere, farlo con un piede e una gamba ben allenati ti porterà vantaggi e un più basso rischio infortuni.
Io corro esclusivamente con drop 0 dal 2013, sia scarpe con ammortizzazione nulla, che scarpe alte (che però gradisco poco).
Prometto che con calma, magari nel weekend, mi prenderò un po' di tempo per leggere le pagine precedenti.
Il mio obiettivo è di arrivare a correre drop 0 con un piede forte, elastico e mobile, non con scarpe barefoot. Le Altra vanno benissimo. Chiaro che per la gara da 30 minuti non ho nessun problema ad utilizzare scarpe performanti di qualsiasi genere.
Chiedevo consigli su come effettuare la transizione, se oltre a rafforzare i piedi con esercizi mirati e camminare scalzi in casa, che sto già implementando nella mia routine, fosse di aiuto utilizzare delle scarpe barefoot (normali sneakers) per la vita di tutti i giorni.
è limitatamente utile l'esercizio fuori dalla corsa, poichè a fronte di un utile allungamento del tendine di achille, la meccanica di camminata non ha nulla a che vedere con lo schema motorio della corsa.
La transizione richiede un tempo variabile a secondo dello stack height della scarpa e della consistenza dell'intersiola.
Ti consiglio di provare una drop 0, la prima volta, per 2-3 km.
Poichè con le altra l'uso del piede rimane mediamente limitato (salvo che per alcuni esemplari, ma non sono scarpe che consentono chissà che lavoro del piede), la transizione è più rapida che con drop 0 maggiormente flessibili, comunicative, secche.
Ghesbo
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Re: BAREFOOT - Correre a piedi nudi

Messaggio da Ghesbo »

Che scarpe consigliereste per iniziare la transizione?
L'utilizzo di scarpe minimal fuori dalla scorsa volevo implementarle sopratutto per riportare il piede alla sua forma naturale
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fitzcarraldo
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Re: BAREFOOT - Correre a piedi nudi

Messaggio da fitzcarraldo »

Per le scarpe natural running c'è una intera sezione: viewforum.php?f=65
Qui si parlerebbe di corsa senza scarpe.

Comunque io sono assolutamente favorevole all'uso di scarpe minimaliste e a forma di piede nella quotidianità, intendo proprio quelle a suola flessibile da 4-6mm di stack.
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tomaszrunning
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Re: BAREFOOT - Correre a piedi nudi

Messaggio da tomaszrunning »

Comunque le xero gravity sandali considero barefoot.... non è giusto ma a piedi nudi corro solo nel mio uliveto.
La strada mi fa onestamente schifo...
Xero gravity mi fa sentire comunque ogni fot....o sassolino. E come... ma ci provo.
Per ora la distanza più lunga sono 7km .. Alternando la corsa con la camminata
Penso che anche fivefingers sono più barefoot che minimal ( come sezione del forum). Ma magari sbaglio per i puristi
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ubald
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Re: BAREFOOT - Correre a piedi nudi

Messaggio da ubald »

Ghesbo ha scritto: 18 ott 2023, 17:33 Che scarpe consigliereste per iniziare la transizione?
L'utilizzo di scarpe minimal fuori dalla scorsa volevo implementarle sopratutto per riportare il piede alla sua forma naturale
le più minimal, sennò lo stile non si adatta o fatichi molto ad adattarsi.
Per converso devi andarci molto cauto, una uscita a settimana, inizialmente da dieci minuti e aumenti di 5 minuti a settimana.
Il resto della settimana usa la scarpa standard. Quando sei a mezz'ora consolidata, puoi già farci due uscite.
Io completai la transazione, nel 2013, alternando una A4 drop 12, una A2 drop 8, una new balance MR00 e dopo 6 mesi sono rimasto solo con le drop 0.
Un modello utile ed economico per iniziare è la merrell vapor glove
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mf69
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Re: BAREFOOT - Correre a piedi nudi

Messaggio da mf69 »

Ciao a tutti, sono neofita sull'argomento e sì, mi sono letto (velocemente) le 42 pagine di discussione traendo conclusioni piuttosto inconcludenti (perdonate il gioco di parole), ma magari è un mio problema.
Mi sto approcciando alla corsa barefoot (e a quella con scarpe minimali) in seguito a frequenti infortuni con scarpe ammortizzate. Da alcuni mesi faccio esercizi per i piedi (che già facevo per una fascite plantare), esercizi di propriocezione e ho iniziato a corricchiare sull’erba di un campo da calcio senza scarpe, prima 1 km, poi 2, fino a 3; indolenzimento forte ai polpacci ma niente di grave. Ho smesso perché ho avuto delle ustioni da freddo ai piedi, quindi ho comprato delle Xeroshoes (Prio) che uso principalmente per camminare e andare al lavoro.
Ho provato qualche breve tratto di corsa su asfalto con queste scarpe, senza la soletta che tra l’altro scivola via, ma alla terza uscita mi sono dovuto fermare dopo 1 km per una contrattura al polpaccio (che con meno di una settimana di stop sta rientrando). Queste uscite le facevo una o 2 volte la settimana correndo per 2 km, queste in giorni alternati con le volte che correvo con scarpe ammortizzate (da 10-15km).
Ora sono un po’ indeciso se continuare a insistere nello stesso modo, comprare un paio di scarpe intermedie (tipo le Altra Escalante o le Torin) o anche lasciar perdere tutto. Onestamente trovo il cambio di appoggio un po’ faticoso, anche se devo dire che sta modificando (in meglio, spero) la mia tecnica anche con le scarpe “normali”.
La mia cadenza media di corsa è abbastanza lenta, poco sopra i 160, sono alto 1,82 e ho leve abbastanza lunghe, non so quanto questo possa influire, ad ogni modo nelle corse sul prato o con le Xero non ho visto grandi differenze di cadenza ancora.
Sucsatemi se non è proprio il thread giusto ma sono in quel limbo in cui sto cercando ancora di capire come inquadrare l’argomento… ;-)
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fitzcarraldo
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Re: BAREFOOT - Correre a piedi nudi

Messaggio da fitzcarraldo »

diciamo che se stai modificando pesantemente la tua tecnica di corsa bisogna ridurre le distanze a cui si è abituati.
anche continuando a correre con scarpe ammortizzate se ci hai messo dentro un cambio di appoggio il to fisico ne risente comunque.
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mf69
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Re: BAREFOOT - Correre a piedi nudi

Messaggio da mf69 »

fitzcarraldo ha scritto: 14 dic 2023, 20:35 diciamo che se stai modificando pesantemente la tua tecnica di corsa bisogna ridurre le distanze a cui si è abituati.
anche continuando a correre con scarpe ammortizzate se ci hai messo dentro un cambio di appoggio il to fisico ne risente comunque.
un po' la sto modificando, non proprio radicalmente però. Sicuramente ho ridotto molto la distanza, ho iniziato con molta, molta calma. La contrattura comunque tempo 3-4 giorni e si è risolta.
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ubald
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Re: BAREFOOT - Correre a piedi nudi

Messaggio da ubald »

mf69 ha scritto: 14 dic 2023, 12:32 Ciao a tutti, sono neofita sull'argomento e sì, mi sono letto (velocemente) le 42 pagine di discussione traendo conclusioni piuttosto inconcludenti (perdonate il gioco di parole), ma magari è un mio problema.
Mi sto approcciando alla corsa barefoot (e a quella con scarpe minimali) in seguito a frequenti infortuni con scarpe ammortizzate. Da alcuni mesi faccio esercizi per i piedi (che già facevo per una fascite plantare), esercizi di propriocezione e ho iniziato a corricchiare sull’erba di un campo da calcio senza scarpe, prima 1 km, poi 2, fino a 3; indolenzimento forte ai polpacci ma niente di grave. Ho smesso perché ho avuto delle ustioni da freddo ai piedi, quindi ho comprato delle Xeroshoes (Prio) che uso principalmente per camminare e andare al lavoro.
Ho provato qualche breve tratto di corsa su asfalto con queste scarpe, senza la soletta che tra l’altro scivola via, ma alla terza uscita mi sono dovuto fermare dopo 1 km per una contrattura al polpaccio (che con meno di una settimana di stop sta rientrando). Queste uscite le facevo una o 2 volte la settimana correndo per 2 km, queste in giorni alternati con le volte che correvo con scarpe ammortizzate (da 10-15km).
Ora sono un po’ indeciso se continuare a insistere nello stesso modo, comprare un paio di scarpe intermedie (tipo le Altra Escalante o le Torin) o anche lasciar perdere tutto. Onestamente trovo il cambio di appoggio un po’ faticoso, anche se devo dire che sta modificando (in meglio, spero) la mia tecnica anche con le scarpe “normali”.
La mia cadenza media di corsa è abbastanza lenta, poco sopra i 160, sono alto 1,82 e ho leve abbastanza lunghe, non so quanto questo possa influire, ad ogni modo nelle corse sul prato o con le Xero non ho visto grandi differenze di cadenza ancora.
Sucsatemi se non è proprio il thread giusto ma sono in quel limbo in cui sto cercando ancora di capire come inquadrare l’argomento… ;-)
la mia idea, sperimentata su me ed altri che ho seguito, è che la transizione va fatta come hai scelto tu. Scarpa radicale (seppur la Prio sia quasi radicale, diciamo così, ma va benissimo, la uso anche io come scarpa quasi barefoot) e uscite brevi.
Io, nel 2013, iniziai con un km la prima settimana in una sola uscita settimanale di corsa (una su 5) con le drop 0. Due km la settimana successiva e così via.
Arrivati a 8 km con la barefoot introdussi la seconda uscita a settimana con le minimal.
Prova questo approccio e "ascoltati": il carico per i polpacci (e quindi il tendine di achille, che si percepisce in ritardo, a seguito dell'incremento di tensione per il polpaccio) e per i tendini rotulei sono maggiori. Invece appezzerai con piacere la drastica riduzione dei problemi articolari.
La tua frequenza di appoggi salirà nel tempo, adattandoti.

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