perchè cambiate le scarpe, quando e come stabilite che
Moderatori: fujiko, gambacorta, d1ego
perchè cambiate le scarpe, quando e come stabilite che
Rivolto a chi cambia le scarpe regolarmente ogni tot chilometri.
Qual'è la condizione principale che sentite per dire che la scarpa è da cambiare?
è l'ammortizzamento diminuito con conseguente comparsa di doloretti e indolenzomenti?
o è una questione di stabilità dell'involucro che contiene il piede che perde la rigidezza/forma originale,
o è il battistrada finito,
o cos'altro'.
Qual'è la condizione principale che sentite per dire che la scarpa è da cambiare?
è l'ammortizzamento diminuito con conseguente comparsa di doloretti e indolenzomenti?
o è una questione di stabilità dell'involucro che contiene il piede che perde la rigidezza/forma originale,
o è il battistrada finito,
o cos'altro'.
Ultima modifica di valter_gio il 28 dic 2012, 17:43, modificato 1 volta in totale.
-
- Maratoneta
- Messaggi: 444
- Iscritto il: 6 ott 2010, 8:55
Re: quando una scarpa è da cambiare
Da qualche anno, utilizzando Sporttracks, ho la possibilità di monitorare il consumo delle scarpe e solitamente ad 800km (A3) le pensiono.
In alternativa lo puoi verificare di sicuro dal consumo del battistrada, dalla insufficiente ammortizzazione che ti porterà anche qualche dolorino in più, ma anche dal "rumore" stesso della scarpa che suona più secca rispetto a prima... se ne era parlato anche qualche tempo fa da qualche parte, comunque le cose da tenere in considerazione sono queste, anche se non è una regola universale.
In alternativa lo puoi verificare di sicuro dal consumo del battistrada, dalla insufficiente ammortizzazione che ti porterà anche qualche dolorino in più, ma anche dal "rumore" stesso della scarpa che suona più secca rispetto a prima... se ne era parlato anche qualche tempo fa da qualche parte, comunque le cose da tenere in considerazione sono queste, anche se non è una regola universale.
-
- Ultramaratoneta
- Messaggi: 1510
- Iscritto il: 20 set 2012, 23:43
Re: quando una scarpa è da cambiare
Io anche mi regolo dal battistrada e se non da segni di cedimento, 1000km mi sembrano il limite per una A3; discorso differente per le scarpe più leggere. Alcune A1 possono durare solo 400/600 km.
Utente tapascione, ma esperto di bassotte!!
Re: quando una scarpa è da cambiare
Secondo me il battistrada è il meno utile. Le pegasus a 1000km avevano il battistrada quasi nuovo ma erano davvero finite. La cosa da valutare è lo stato dell'ammortizzazione. Lo capisci in genere dai dolorini post corsa e dai tempi di recupero che si allungano.
Re: quando una scarpa è da cambiare
Vedo che in pochi hanno postato.
Io non volevo stabilire quale sia la ragione principale per cui una scarpa deve essere cambiata, ne stabilire alcunchè di classifica.
Io volevo sapere solamente la ragione per cui ognuno di voi cambia le proprie scarpe.
é chiaro che ognuno ha le sue sensazioni, le sue esigenze, il suo modo di correre, il tipo di scarpa, magari perchè si è rotta, ecc ecc.
colgo l'occasione per fare a tutti gli auguri.
Io non volevo stabilire quale sia la ragione principale per cui una scarpa deve essere cambiata, ne stabilire alcunchè di classifica.
Io volevo sapere solamente la ragione per cui ognuno di voi cambia le proprie scarpe.
é chiaro che ognuno ha le sue sensazioni, le sue esigenze, il suo modo di correre, il tipo di scarpa, magari perchè si è rotta, ecc ecc.
colgo l'occasione per fare a tutti gli auguri.

Re: quando una scarpa è da cambiare
Auguri Walter,valter_gio ha scritto:Vedo che in pochi hanno postato.
Io non volevo stabilire quale sia la ragione principale per cui una scarpa deve essere cambiata, ne stabilire alcunchè di classifica.
Io volevo sapere solamente la ragione per cui ognuno di voi cambia le proprie scarpe.
é chiaro che ognuno ha le sue sensazioni, le sue esigenze, il suo modo di correre, il tipo di scarpa, magari perchè si è rotta, ecc ecc.
colgo l'occasione per fare a tutti gli auguri.
mi ero dimenticato il topic ma aggiungo al mio commento precedente che, nella mia esperienza, correndo di mesopiede, la vita delle scarpe si "allunga". O meglio, vuoi perché molti modelli hanno meno ammortizzazione nell'anteriore, vuoi perché correndo in questo modo l'ammortizzazione serve meno, riesco a farci alcune centinaia di km in più. In genere il primo sintomo che ho è che, nei lunghi, mi comincia a bruciare la pianta le piede, negli ultimi km

Re: quando una scarpa è da cambiare
io le cambio quando avverto la sensazione che hanno perso la loro ammortizzazione (in genere cmq tra i 700 e gli 800km e uso le A4). Ormai ho un ciclo di 3 paia di scarpe, un paio per le gare (con cui chiaramente faccio meno km), un paio per allenamento e un paio da mettere tutti i giorni. L'iter è questo, la scarpa da allenamento arrivata alla fine dell'ammortizzazione passa all'utilizzo quotidiano, quella da gara passa all'allenamento e compro un nuovo paio per le gare e così via


Re: quando una scarpa è da cambiare
Cambio scarpa solitamente ogni due mesi- due mesi e mezzo. E' la scarpa principale, la A3 da allenamento (lunghi e lunghissimi).
Per ripetute e medi veloci uso una A3 diversa che sostituisco ogni 600 km circa.
Da quando faccio in questo modo ho risolto molti dei miei proverbiali acciacchi.

Per ripetute e medi veloci uso una A3 diversa che sostituisco ogni 600 km circa.
Da quando faccio in questo modo ho risolto molti dei miei proverbiali acciacchi.

-
- Aspirante Ultramaratoneta
- Messaggi: 754
- Iscritto il: 20 dic 2012, 18:49
Re: quando una scarpa è da cambiare
i produttori ed i venditori gongolano...
non c'è nessuna prova scientifica che le scarpe da running ammortizzino, anzi...(statisticamente la percentuale di infortuni dagli anni '70 è aumentata...)
il piede ha un arco plantare che ha il compito di ammortizzare gli impatti al suolo
certo che se uno ci mette sotto 3 cm. di gomma...
un podista amatoriale dovrebbe cambiare 4-5 scarpe l'anno ?!?
poi parliamo di crisi ?!?
non mi dite che per la salute non si deve risparmiare perchè sono d'accordissimo ma buttare i soldi per stare dietro ad un luogo comune è tutta un'altra cosa...
non c'è nessuna prova scientifica che le scarpe da running ammortizzino, anzi...(statisticamente la percentuale di infortuni dagli anni '70 è aumentata...)
il piede ha un arco plantare che ha il compito di ammortizzare gli impatti al suolo
certo che se uno ci mette sotto 3 cm. di gomma...
un podista amatoriale dovrebbe cambiare 4-5 scarpe l'anno ?!?
poi parliamo di crisi ?!?
non mi dite che per la salute non si deve risparmiare perchè sono d'accordissimo ma buttare i soldi per stare dietro ad un luogo comune è tutta un'altra cosa...
Re: quando una scarpa è da cambiare
Guarda, seguo un approccio proto minimalista da un po' però la questione degli infortuni non va letta così. Ci sono più infortuni rispetto ai 70, è vero, ma prima correvano in pochissimi (e tutti atleti) oggi in tantissimissimi e spesso senza preparazione, con tanti chili di troppo, e con tutta una serie di acciacchi pregressi.Nessuno ha scritto:i produttori ed i venditori gongolano...
non c'è nessuna prova scientifica che le scarpe da running ammortizzino, anzi...(statisticamente la percentuale di infortuni dagli anni '70 è aumentata...)
il piede ha un arco plantare che ha il compito di ammortizzare gli impatti al suolo
certo che se uno ci mette sotto 3 cm. di gomma...
un podista amatoriale dovrebbe cambiare 4-5 scarpe l'anno ?!?
poi parliamo di crisi ?!?
non mi dite che per la salute non si deve risparmiare perchè sono d'accordissimo ma buttare i soldi per stare dietro ad un luogo comune è tutta un'altra cosa...
Inoltre ci sono casi e casi di problemi alla colonna vertebrale che NECESSITANO un approccio più ammortizzato.
Questo senza nulla togliere alla questione marketing e case che gongolano. Ma la realtà è più complessa di come la si vuole rappresentare.
Io ora sto tornando a scarpe più strutturate (per quanto corra da anni di avampiede e con drop medio bassi) per un problema alla schiena (decisamente comune) che certo non è dipeso dalla corsa ma che mi peggiorerebbe assai (pareri medici vari + mie prove sul campo) se tornassi a correre affidandomi all'efficienza di madre natura (che è impeccabile quando si è perfetti).
Peraltro non c'è nemmeno nessuna prova scientifica (e ho letto parecchi libri MUST per il minimalismo) che la corsa minimalista-barefoot abbatta il rate di infortuni
