Sono una casalinga disperata: figli, casa, lavoro a tempo pieno. Queste le mie “corse” quotidiane.
La vita è dura, il cibo è buono … butto giù e mi consolo. Ma ora basta, non si sopportano questi 20 kg in più!
La gita in montagna della domenica è sempre più spesso una “sfacchinata” della domenica.
L’imbrago per scalare non si chiude e l’effetto salsiccia appesa è deprimente.
Il giro in bicicletta è il girone nell’inferno Dantesco.
E’ ora di correre … ai ripari!

A Febbraio infilo per disperazione le scarpe da corsa coprendo l’incredibile distanza di 18km (in tutto il mese, ma febbraio è corto!).
A Marzo il lento disgelo e salgo a 24km mensili. Aprile mi lascia qualche momento di libertà grazie a ponti e festività varie. Ci credo e salgo a 58 km.
Maggio parto con il piede giusto e cerco di tenere una media di due allenamenti per circa 20-25km settimanali
Qui la sfida non è la tabella, le ripetute, il fondo lento o progressivo.
Qui si lotta con pannolini, cene da preparare, stanchezza cronica, notti insonni, trasferte di lavoro.
Qui il miracolo è incastrare ogni cosa, barcamenarsi per trovare il tempo per uscire a correre.
Se tutto questo non fosse già di per sè una sofferenza, ecco che per punirmi decido che ogni volta che salirò sulla bilancia senza ottenere risultati ... mi iscriverò a una gara

Chiedo il vostro incondizionato e assoluto supporto morale
ringrazio anticipatamente
La casalinga disperata