isaac ha scritto:
Bravo Franco visto si vedeva già dai tuoi tempi sui 5 km che potevi stare sotto i 40'
Maurotv l'importante e non mollare pian piano con l'allenamento si migliora,forse il tuo 10k in 40' è troppo ambizioso,punta casomai a scendere a 45' poi 44' e così via
Mi associo a quanto espresso da Isaac
Il tuo potenziale sui 5000 m mi pare di aver capito è di 17'30" qualcosa meno cioè una media di 3'30"/km
Beh con questo tempo dovresti essere in grado di correre i 10km attorno ai 3'40"/km cioè una proiezzione da 36'20"-37'00"
su un tracciato piano e in asfalto.
Nella tua situazone un po' mi ci rivedo!!!
nel mio piccolo ti posso dire che ora come ora sto' cercando di velocizzarmi sui lavori di potenza aerobica con volumi di 3-4 km al massimo!!
Questo comporta che con 4 km sulle gambe mi trovo a reggere bene un 5000, un po' meno i 10000
Però questa è stata una mia scelta, man mano che inizierò a reggere bene questi lavori" inizierò ad aumentare gradualmente i volumi!!
Per ora mi accontento di migliorare i 10 km con "poco lavoro sulle gambe" anche se non riesco a reggere un ritmo regolare dall'inizio alla fine!!
Entrando nello specifico del tuo caso, non so' la tua preparazione come l'hai impostata e se è simile alla mia....
Anche io ho puntato tutto sui 5 max 6 km come distanza.
Infatti sui 10km faccio ancora fatica a trovare il ritmo ma sarà solo questione di esperienza e di allenamento.
Per la prossima stagione vorrei avere una preparazione più completa, quest'anno ho dovuto scartare tutte le 10 km a favore di più abbordabili 5/6km
Ciao diversi modi per migliorarsi i qualunque distanza:
1- conoscere se la propria tecnica di corsa sia efficiente
2- conoscere i propri parametri cinematici
3- conoscere quanto si spende per correre
4- capire se il proprio piano d'allenamento ha delle falle
infine il risultato è solo una conseguenza di aver ottemperato i tre punti sopra descritti.
per risolverli:
1- farsi valutare per risolvere problemi legati ad una scorretta tenica di corsa (molto spesso l'azione di atterraggio del tallone equivale ad una frenata e non ad una fase di ammortizzamento)
2- se il vostro passo ha un'ampiezza (x) come potete aumentarla anche di pochi cm?
3- quanti joule spendete? è importante perchè i top Esempio si allenano molto spesso a velocità di gara con distanze intervallate per adattarsi a quelle velocità e spendere di meno, ma non solo il concetto di energia è importante perchè permetterebbe anche di amentare la distanza a parità di velocità
4- molto spesso si fanno allenamento senza logica (es. può mai andar bene il solito calcolo 220-l'età; pensate che oggi su 10 soggetti con la stessa età hanno 10 diff. frequenze a riposo, quindi consiglio vivamente di personalizzare tutti i parametri; altro esempio un conto se andate in un centro commerciale per acquistare un vestito e un conto se ve lo fate fare su misura)
johnny1975 ha scritto: [...]
infine il risultato è solo una conseguenza di aver ottemperato i tre punti sopra descritti.
ma non sono 4 i punti
le tue considerazioni sembrano giuste ma non è facile capire che si stà sbagliando in uno o più punti e soprattutto correggerli non credo che sia facile o no???
dalla rinascita => 10km in 47'30'' max distanza 17km
tanto tempo fà=> 5k 20'55''---10k 43'05''---21k 1h34'19'' ---- 42k 3h57' Ci troviamo così bene nella libera natura,perché essa non ha alcuna opinione su di noi. Nietzsche
johnny1975 ha scritto:Ciao diversi modi per migliorarsi i qualunque distanza:
1- conoscere se la propria tecnica di corsa sia efficiente
2- conoscere i propri parametri cinematici
3- conoscere quanto si spende per correre
4- capire se il proprio piano d'allenamento ha delle falle
infine il risultato è solo una conseguenza di aver ottemperato i tre punti sopra descritti.
per risolverli:
Secondo me i primi 3 punti potrebbero servire a chi vuole vincere un gara e non a chi va a 5' o meglio ancora a 6' a km.
Come dico sempre a parte casi particolari di tecniche di corsa davvero inefficenti e posture davvero bizzarre quasi tutti nel correre come nel camminare lo fanno bene,in modo del tutto naturale,se ci si vuole migliorare a mio avviso ci si deve allenare e poi allenare insomma dobbiamo correre.
Poi se arriviamo ad un ritmo a km considerevolmente basso(a mio avviso sotto i 4') e non ci miglioriamo più allora si può iniziare a pensare a parametri cinematici e joule spesi durante la corsa.
Tutto questo è un parere personale ovviamente.
L'unico giorno facile era ieri.
Fin dove il cuore mi resse arditamente mi spinsi.
Sono daccordissimo con Spartan, nella corsa, ai nostri "bassi livelli", chi più chi meno, la differenza la fa ancora la prestazione e quindi l'allenamento!
Tutto il resto è contorno; forse tra atleti di alto livello che hanno raggiunto il top può essere determinante qualsiasi aspetto ma per noi comuni mortali le variabili per la buona riuscita di una gara sono talmente tante che non so quanto serva stare a pensare a certe cose!
Ovviamente parlo per me che ho ancora tantissimo da imparare!
Triskele ha scritto:Sono daccordissimo con Spartan, nella corsa, ai nostri "bassi livelli", chi più chi meno, la differenza la fa ancora la prestazione e quindi l'allenamento!
Tutto il resto è contorno; forse tra atleti di alto livello che hanno raggiunto il top può essere determinante qualsiasi aspetto ma per noi comuni mortali le variabili per la buona riuscita di una gara sono talmente tante che non so quanto serva stare a pensare a certe cose!
Ovviamente parlo per me che ho ancora tantissimo da imparare!
io la vedo in maniera leggermente diversa!
a mio avviso per il podista "qualsiasi sia il suo livello" consiglierei di dare spazio alla tecnica di corsa.
Per il classico amatore che fa le 3-4 uscite settimanal dedicherei comunque almeno 1 seduta per il miglioramento del gesto tecnico.
Anche perchè come minimo si eviterebbero molti infortuni (vedi l'esempio di Jonny riguardo all'appoggio scorretto del piede a terra di tallone)
johnny1975 ha scritto:Ciao diversi modi per migliorarsi i qualunque distanza:
1- conoscere se la propria tecnica di corsa sia efficiente
2- conoscere i propri parametri cinematici
3- conoscere quanto si spende per correre
4- capire se il proprio piano d'allenamento ha delle falle
infine il risultato è solo una conseguenza di aver ottemperato i tre punti sopra descritti.
per risolverli:
1- farsi valutare per risolvere problemi legati ad una scorretta tenica di corsa (molto spesso l'azione di atterraggio del tallone equivale ad una frenata e non ad una fase di ammortizzamento)
2- se il vostro passo ha un'ampiezza (x) come potete aumentarla anche di pochi cm?
3- quanti joule spendete? è importante perchè i top Esempio si allenano molto spesso a velocità di gara con distanze intervallate per adattarsi a quelle velocità e spendere di meno, ma non solo il concetto di energia è importante perchè permetterebbe anche di amentare la distanza a parità di velocità
4- molto spesso si fanno allenamento senza logica (es. può mai andar bene il solito calcolo 220-l'età; pensate che oggi su 10 soggetti con la stessa età hanno 10 diff. frequenze a riposo, quindi consiglio vivamente di personalizzare tutti i parametri; altro esempio un conto se andate in un centro commerciale per acquistare un vestito e un conto se ve lo fate fare su misura)
Riguardo il punto 2
per chi si allena solo come nel mio caso, consci un modo per verificare il parametro ampiezza del passo??
so' che i contapassi non sono precisi....
Conoscere l'ampiezza del passo è semplicissimo senza contapassi, ma con una formula facile facile.....
vi mettete sul tapis roulant- stabilite la velocità in km/h (corrispondente alla velocità di gara es.10.000) contate i passi che fate in un minuto (anche solo il dx o sx tanto poi li moltiplicate per due) poi fate questo calcolo= velocità in km/h/3,6*60/nr di passi al minuto
così otterrete la vostra ampiezza del passo fatto in casa
johnny1975 ha scritto:Conoscere l'ampiezza del passo è semplicissimo senza contapassi, ma con una formula facile facile.....
vi mettete sul tapis roulant- stabilite la velocità in km/h (corrispondente alla velocità di gara es.10.000) contate i passi che fate in un minuto (anche solo il dx o sx tanto poi li moltiplicate per due) poi fate questo calcolo= velocità in km/h/3,6*60/nr di passi al minuto
così otterrete la vostra ampiezza del passo fatto in casa
Non mi convince molto l’utilizzo del tapis roulant per il calcolo dell’ampiezza del passo.
La corsa normale da quella sul tapis roulant differisce riguardo la spinta in avanti del piede.
Sul tapis roulant ci si oppone solo alla direzione del nastro quindi manca una buona parte della spinta in
avanti del piede che avviene nella corsa normale.
questo metodo non so’ quanto valido sia visto che i 2 modi di correre sono sostanzialmente diversi
non è che si rischia di avere un dato sballato?