Mi sono reso conto che manco io all'appello (però nel primo post del mio diario c'è già tutto quello che c'è da sapere).
Ad ogni modo, cerco di fare una sintesi: atleta agonista (Atletica Leggera, Nuoto) ai tempi dell'adolescenza, sono sempre stato un normopeso fino a quando ho svolto il servizio militare (20 anni), non so cosa accadde ma tornai a casa con 20 Kg in più.
Da quel momento è stato un continuo aumento e perdita di peso (per ben due volte sono sceso di 37 Kg e 30 Kg) ma queste due "imprese" furono possibili solamente grazie al fatto che ai tempi ero disoccupato e facevo attività fisica dalla mattina (corsa), al pomeriggio (pesi) fino alla sera (nuoto).
La storia degli ultimi 15 anni parla di lavoro, moglie, figlie e tutto quello che ne consegue (tempo libero ridotto al lumicino) ergo sono ritornato costantemente ben sopra i 90 Kg (sono alto 1,70).
A gennaio 2014 peso esattamente 118 Kg e ormai ho serie difficoltà anche a prendere in braccio i miei angioletti; no, non posso continuare così, sia per me ma anche per loro.
Un pomeriggio, senza nemmeno averci pensato su, vado ad iscrivermi ad una palestra (non ci ero mai stato prima); a Maggio peso 110 Kg ma sono stanco di fare sempre le stesse cose, sempre al chiuso e quindi decido, in modo apparentemente irresponsabile, di volere correre.
Contro il parere del mio trainer e del mio medico inizio a correre e per la prima volta percorro 4 Km (fermandomi almeno tre volte) in 41 minuti.
Oggi peso 96 Kg, ho perso 22 Kg, sono passato dalla taglia 60 alla 54 dei pantaloni (e inizia a starmi leggermente larghetta) e adesso tutti mi fanno i complimenti.
Io educatamente li accetto ma nessuno può veramente capire quale siano i dolori, le fatiche, lo stress e l'abnegazione dietro ogni singolo etto che ho perso.
Prima ero un blob, adesso il mio corpo inizia ad avere sembianze umane, non so dove arriverò, quando e se smetterò di correre ma sicuramente se avessi continuato in quello stato fisico non mi sarebbe rimasto tanto da vivere (e non ho mai fumato ne bevuto).
Se c'è una cosa che
odio ferocemente è l'idea poplare che l'obeso è colui che mangia come un maiale e quindi è causa dei suoi mali; spesso è così ma a volte ci sono anche tanti altri problemi (metabolici in primis che incidono per almeno il 50% del sovrappeso) che non permettono, all'obeso, di perdere peso in modo evidente anche digiunando.
Purtroppo l'obeso ha una spada di damocle sulla sua testa: aldilà del diabete, il vero problema è la memoria lipidica che non perdona (e io l'ho provata sulla mia pelle per ben due volte). Se ti distrai un paio di settimane la molla ti tira immediatamente su...
